Topic: 🔥🚀💥🚀[ANN][ICO] PO8 - Portare l'Archeologia Marina nella Blockchain 🔥🚀 (Read 190 times)

Market Challenges

Conservazione del Patrimonio Culturale
Non è un segreto che i salvatori commerciali abbiano ricevuto un brutto colpo nella comunità di archeologia marina. I salvatori sono ritratti come distruttori di reliquie culturali e storiche, tutto nel nome di guadagni finanziari. Alcuni affermano di avere scarsa considerazione per la composizione archeologica e il valore accademico dei siti di naufragi, con la conseguente profanazione di importanti siti sottomarini. Il rovescio della medaglia giustifica la necessità del recupero commerciale e le sue motivazioni finanziarie, al fine di promuovere più esplorazioni, impiegare progressi tecnologici e fare nuove scoperte prima che siano perse per sempre per rallentare il deterioramento. Questa non è una conversazione in bianco e nero. Ci sono molte sfumature di grigio quando si considerano tutte le parti interessate in questo processo.

Elevati Costi di Recupero
Il recupero commerciale richiede l'ultima tecnologia marina, con alcuni dei più importanti esperti di archeologia marina e oceanografia del mondo. Questo può rapidamente accelerare i costi a milioni di dollari. A questi costi, il recupero degli artefatti sepolti è possibile solo per una manciata di società di salvataggio commerciali esistenti. Solo loro hanno il sostegno finanziario per permettersi mesi, anni e talvolta decenni in alto mare nella caccia al tesoro delle loro vite. Per i governi e il settore non profit, questi costi elevati rendono difficile partecipare attivamente agli scavi esplorativi. Considerando tutte queste barriere, PO8 ha avuto l'idea di utilizzare le basi della blockchain e della criptovaluta come un modo per aprire il salvataggio a chiunque abbia un interesse.
Processo di Asta Centralizzato

Una volta che i corrispondenti proprietari, le nazioni sovrane, gli assicuratori, le fondazioni e gli altri ricevono la loro giusta parte dei tesori e dei manufatti trovati, le società di recupero guardano alle case d'aste internazionali come Christie's o Sotheby's per vendere alcuni dei tesori. Non fino a questa fase, c'è un ritorno sul loro investimento. La vendita degli inestimabili artefatti può costare alle aziende di recupero ovunque dal 12 al 20% delle commissioni di vendita. Considerando che la loro quota può essere in milioni, le commissioni di vendita possono richiedere una considerevole porzione di profitti dai salvatori.