Eviterò accuratamente di rispondere a interrogativi sull'esistenza di Dio o altre tematiche OT dell'OT, limitandomi a un paio considerazioni strettamente personali di carattere generale sul debito, visto che è di questo che si parla qui.
- evita il più possibile di indebitarti
- quando prendi qualcosa in prestito, lo devi restituire
Per quanto riguarda il punto 1, se hai bisogno di indebitarti per comprare qualcosa, significa che quel qualcosa è fuori dalla tua portata e la prima cosa che ti dovresti chiedere è se sia veramente indispensabile o se ne puoi fare a meno. Ho l'impressione che nell'80% almeno dei casi la risposta sia la seconda: la gente ormai è abituata a indebitarsi per qualsiasi cosa, non solo per comprarsi casa (che potrebbe essere considerata un bisogno primario, anche se si può sempre scegliere di vivere in affitto), ma per comprare a rate la macchina nuova fiammante, lo smartphone di ultima generazione, la tv al plasma full hd 60" con home theater, e un mare di altre cagate inutili che però fanno molto figo e soddisfano il morboso e perverso bisogno di sentirsi parte attiva e importante della società, in funzione di quanto più si riesce a consumare.
Vivere a debito significa né più né meno che vivere al di sopra delle proprie possibilità, e questo purtroppo è un comportamento diffuso che non si limita al singolo, ma ci riguarda tutti nel momento in cui lo Stato agisce irresponsabilmente allo stesso modo, alimentando continui sprechi di ogni genere, corruttele, clientele e parassiti vari che sono una zavorra per la collettività ma restano un serbatoio di voti e uno strumento utile a consolidare il proprio potere. Il risultato però è di trovarci con una spesa fuori controllo e un debito che continua a ingigantirsi, senza che nessun governo (di qualsiasi colore) abbia mai cercato seriamente di ridurlo o almeno contenerlo.
E questo ha a che fare anche col punto 2, per banale e scontato che possa sembrare: se decidi comunque di indebitarti, hai poi il dovere morale di impiegare ciò che prendi in prestito per qualcosa che abbia una reale utilità sociale e generi nel tempo altra ricchezza, una parte della quale servirà a ripagare il debito stesso. Se invece sperperi tutto, poi non puoi venire a piangere miseria e pretendere che il debito ti venga cancellato, perché significa che l'hai gestito male e te ne dovrai assumere la responsabilità: ti sei appropriato di qualcosa che non è tuo, e se non lo restituisci sei di fatto un
ladro. E se non sei ragionevolmente in grado di garantire la restituzione di un prestito (a meno di eventi catastrofici imprevedibili non dovuti a colpa o negligenza), allora di nuovo è meglio non contrarlo fin dall'inizio.
E un'alternativa al debito può esistere, e passa attraverso due semplici parole: risparmio e perseveranza. Anziché comprare oggi qualcosa con denaro altrui e passare i prossimi 30 anni a ripagarlo con gli interessi, prova a pensare se non sia più conveniente risparmiare e accantonare la stessa somma anno per anno, finché potrai permetterti di comprarlo con risorse tue, o comunque con una frazione di debito molto inferiore, e perciò più sostenibile. Perché un debito insostenibile diventa una forma di schiavitù, e la più grande libertà che ci si possa concedere non è quella di consumare ad ogni costo e senza freni, ma non dovere nulla a nessuno...