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Topic: beppe Grillo e bitcoins: sono compatibili? (Read 1254 times)

sr. member
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March 27, 2013, 10:59:59 AM
#3
Non è un caso che in tutti questi anni non ne abbia parlato nessuno.. Grillo non ha niente a che vedere con Occupy e persino Occupy ha problemi a capire Bitcoin fino in fondo...
Anche Byoblu Messora, vorrebbero addirittura la lira, quindi coltello dalla parte del manico a capitalisti e banche italiane..
in una parola, sono troppo amici delle banche


Bitcoin does not have a central organization or authority. This feature of Bitcoin is among the least understood among people who are new to the currency, and perhaps the hardest to wrap one’s head around. A recent article by Occupy Corporatism stumbled around this difficulty considerably, making claims like “Bitcoin has been given that status of a ‘payment service provider’” and “Bitcoin now has an International Bank ID number”. Although the Bitcoin community does include organizations with names like the Bitcoin Foundation and Bitcoin Central, none of these are anything close to central authorities for Bitcoin with inherent power over Bitcoin as a whole. Bitcoin Central is only one Bitcoin exchange among many – and not even the biggest one. The Bitcoin Foundation is simply an organization consisting of highly respected members in the Bitcoin community and developers of a particularly popular piece of Bitcoin client software. Anyone could potentially create their own exchange and their own foundation and displace either of these outright. Rather than thinking of Bitcoin as a product released by a traditional corporation, it is more appropriate to think of it as a self-sustaining digital commodity, similar to gold. It has a healthy satellite industry that provides products and services based around it, and it has its own business and advocacy organizations, but there is no central Gold Corporation. The databases that show Bitcoin addresses with a given bitcoin balance are all collectively managed by the network using a peer-to-peer network, similarly to the peer-to-peer networks used by file sharing services.

http://bitcoinmagazine.com/common-misconceptions-about-bitcoin-a-guide-for-journalists/
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Da questa intervista: http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/01/27/viaggio-di-grillo-fo-casaleggio-e-guru-disse-leader-parola-del-passato/481585/
Quote
Casaleggio: (…) Al denaro andrebbe attribuito un peso marginale nella società perché in sostanza è una forma di scambio di beni. Nessuno dovrebbe possedere più di un certo livello di beni materiali, un massimo di 3 o 4 milioni di euro. Non è un discorso francescano ma politico. L’accumulo di denaro non va d’accordo con la democrazia. Chi concentra molto denaro può influenzare la società, piegare la politica e quindi la gestione della cosa pubblica ai suoi interessi. Gli esempi li abbiamo davanti agli occhi eppure fatichiamo a capire. Finché il denaro rimarrà concentrato nelle mani di poche persone e le banche disporranno del potere attuale, la democrazia rimarrà un puro esercizio retorico, una caricatura di se stessa. (…)
Non so Grillo, ma quanto scritto qui da Casaleggio non è compatibile con il Bitcoin.
Certo può essere che cambi idea, e che per quanto conosca il Bitcoin non è detto che l'abbia studiato nei minimi dettagli.

Al di la che siano d'accordo o meno, comunque farei poco affidamento a queste "autorità". Possono si essere di aiuto per velocizzarne la diffusione, ma non sono fondamentali.
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premetto che non sono un fan di Beppe Grillo, però leggendo l'idea dietro i bitcoin (contrapporsi al signoraggio bancario, alle banche, ai governi, e chi più ne ha più ne metta, in un'ottica che privilegia le persone e la loro capacità di gestirsi in modo autonomo dalle istituzioni e dai poteri forti) mi è venuta in mente un'analogia con varie cose che dice Grillo (es delocalizzare l'economia mondiale, contrapporsi all'egemonia di UE, banche, etc in primis). Ora, se questo assunto fosse vero, e nel presupposto che Beppe Grillo (che non è onniscente checchè se ne pensi) non sappia dell'esistenza di questa moneta, o non ne sappia abbastanza (alla fine credetemi chi non è del settore al massimo l'ha sentita dire, se va bene), non sarebbe bene inviare una ambasciata di qualche guru del settore che gli spieghi la novità e le possibilità di un sistema come questo? di modo che, anche solo accennandolo in qualche comizio o qualche sua uscita -fedelmente riportata dai quotidiani nazionali-, ne faccia una pubblicità incredibile, con ovvi risvolti? è una idea così assurda?

PS si potrebbe pure inviargli (con una qualche colletta) un portafoglio con qualche decina di bitcoin (o quanti ne volete) magari come donazione al movimento per invogliarlo a prendere in considerazione più seriamente l'idea.
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