Topic: BITBOAT, Venditore (ab)usato e chi si è visto, si è visto. (Read 352 times)

Grazie per la solidarietà


Ovviamente sono un personaggio scomodo post-bitgrail. Anche una ricarica 7di 70 euro viene controllata a fondo ed è giusto che sia così. In questa cosa non c'è nulla da nascondere è talmente banale che poteva essere archiviata molto tempo fa. Il PM ha fatto altre scelte ma il risultato non cambierà.





Il punto che a me premeva smuovere in tutto questo era una denuncia a una sorta di omertà (dovuta a comprensibile paura) che altro non fa che peggiorare le cose.

Con Bertani ho infine risolto, ci siamo sentiti è chiariti.
Non vi dico che bagno di sangue invece per ottenere le stesse informazioni da parte di de gaspari (ceo di bitboat dopo bertani) che dopo avermi scritto "ti faccio sapere domani" mi è sparito 8 giorni per riapparire solo stanotte dopo aver smosso anche terzi per riuscire a ricontattarlo.

Son queste le cose che mi fanno incazzare. Non il processo in sé

Senza entrare nel merito della vicenda, commento questo passaggio:


Vorrei capire come sia possibile che si sia arrivati a questo punto per 70 euro, c'è gente che fa truffe da migliaia di euro e quando vai a fare la denuncia già ti fanno capire che stai perdendo tempo e che non vedrai mai un centesimo e in questo caso, per 70 euro, sta succedendo di tutto? L'Italia non finisce mai di sorprendermi...

Io voglio fare i miei migliori auguri a Bomber. Trovarsi un procedimento penale sulla testa per 70 euro deve essere una cosa veramente poco piacevole, direi ai limiti del grottesco.

Speriamo la vicenda arrivi presto ad una felice conclusione.

Giusto, corretto: a volte le persone avendo una vita è un lavoro possono metterci più di "subito" per rispondere 

Grazie a te e buona giornata

Giusto per non passare come pazzo, preciso che il thread e polverone tirato su da me, è dovuto al fatto (come ho spiegato a thomas) che su quattro referenti avuti durante il mio rapporto con bitboat, NESSUNO mi aveva risposto nella giornata di ieri.

Ad ogni modo, situazione chiarita al telefono, quindi conclusa.

Ciao, a beneficio di tutti, e affinché non vi siano zone d’ombra, voglio fare qualche precisazione:

1) la mia (citata da @TheBomber999) era poco più che una battuta: la speranza è quella di non perdere troppo tempo dietro cretinate come la clonazione di una carta di credito per acquistare 70 euro di bitcoin. L’appello che intendevo fare è di attivare cause legali solo se realmente necessario, sappiamo bene come funziona la giustizia (lentezze, e costi anche per la collettività), quando complesso sia il nostro settore, quante volte vi sia il rischio di “inciampare” in malintenzionati, se dovessimo far causa per qualunque cosa passeremmo l’intera vita nei Tribunali;
2) fermo restando che se si tratta di cose serie (o qualora sia un procedimento attivato d’ufficio dalla Magistratura) ben venga, non mi sono mai tirato indietro quando si tratta di impiegare del tempo ben speso per fare un po’ di pulizia nel nostro settore
3) non sono mai “sparito”, i numeri della società per la quale lavoro sono online, basta battere il dito sulla tastiera del cellulare, chiamare e chiedere di me, se non ci sono (capita spesso) richiamo;
4) soprattutto, ferma la premessa al punto (1), non serve il mio “permesso” per citarmi come testimone, quindi tutto questo thread è in realtà basato sul nulla. In base al diritto vigente, chiunque (accusa, difesa, parte offesa) può citare un teste, come anche il Giudice di propria iniziativa può decidere di sentire una persona informata sui fatti. Quindi dov’è il problema? Chi vuole mi citi, non mi sono mai nascosto: verrò nella sede indicata il giorno indicato e dirò quello che so, con sincerità.
5) prova ne sia, che ho chiamato io The Bomber e mi sono messo a disposizione (ovviamente ho chiesto la consulenza di un professionista legale, e The Bomber è avvisato di questo)
6) non serve citare in un thread l’azienda per la quale lavoro attualmente, è malevola come citazione, perché questa azienda non c’entra assolutamente nulla con questa vicenda, e citarla la lega tramite meccanismi SEO a questioni che non la riguardano per nulla. Un’azienda non è un entità “astratta": sono persone, famiglie che vivono con quello stipendio, un realtà che paga le tasse (che contribuiscono ai servizi sociali dei quali tutti noi godiamo) e che crea valore…cerchiamo di accendere il cervello prima di usare la tastiera. Grazie.

Io sono qui, ribadisco, ci metto la faccia, sempre, mi firmo, non scappo proprio da nulla. Spero di aver chiarito e che come ha scritto TheBomber questa discussione ridondante possa terminare qui (perlomeno per la parte che mi riguarda).


Grazie a tutti voi per avermi letto e buona giornata,
Thomas Bertani

Mi sento abbastanza tranquillo per il processo in se.
Quello che mi fa girare i coglioni è il modo di comportarsi di bertani.
Finché ti aveva come venditore "Oh, qualsiasi cosa ci siamo, non preoccuparti, siamo sempre pronti a fornire tutta la documentazione nel caso ci siano problemi di sorta".
Ora che c'è realmente bisogno che venga a fare chiarezza sul SUO sito, la SUA azienda, sparisce!

Sì hai ragione, ho visto questo articolo :

https://www.laleggepertutti.it/180643_sono-obbligato-a-testimoniare

che spiega abbastanza bene le cose. Il testimone lo può convocare il tuo avvocato. Non penso che in questo caso il/i  testimoni possano dire di non ricordare.... semmai potrebbero non presentarsi se è ancora vero che la sanzione max è di 516 €, anche se poi rischierebbero l'accompagnamento coatto; non penso che il giudice possa tralasciare di sentire testimoni così importanti in una vicenda come questa, soprattutto visto quel che scrivi al punto 3).



E allora direi che dovresti essere abbastanza tranquillo, al di là dell'ovvio sbattimento di pa@@e !

certo ma quello che ti costerà in spese legali difficilmente lo riavrai tutto indietro, per non parlare del valore del tempo, degli sbattimenti e delle incazzature che, se provassi a monetizzare, supererebbero di gran lunga l'entità della somma in questione.
Poi se proprio ne fai una questione di principio, che dire... auguri

Ma io non ho fatto niente di male, non ho assolutamente intenzione di patteggiare o trovare accordi del genere, io voglio l'assoluzione piena

ma poi tutto sto sbattimento per una ricarica da 70€? Ma hai provato a contattare il truffato per spiegargli l'accaduto? Io piuttosto che farmi spennare da un avvocato avrei provato ad offrirgliene indietro 150 con tante scuse, in modo da chiuderla lì...

Ripeto vado un po' a memoria, non ce l'ho sotto mano. Si tratta di un documento mandato via telegram da bertani che ho dovuto firmare e rinviare

scusami come fa un contratto ad avere la firma di solo una delle parti?

Avendomi la postale sequestrato tutto per la faccenda bitgrail, non ho modo di controllare al volo ma mi sembra di ricordare che sul contratto di bitboat ci fosse solo la mia firma. Ad ogni modo il mio legale ha una copia.
tuttavia, nonostante tutta la documentazione cartacea genuina portata al PM, ha chiesto ugualmente il rinvio a giudizio, quindi non ho altro modo che portare prove testimoniali ora.

se hai un contratto con la firma di Bertani, oltre alla tua, mi pare già una prova di una certa rilevanza. Poi non sono esperto di materia legale, non so di preciso come funziona, tra Giudice e PM, la citazione di persona informata sui fatti, ma queste sono cose di cui dovresti discutere con il tuo legale.

1) al processo io posso chiamare testimoni che poi verranno sentiti in aula. testimoni che io ho individuato sicuramente nei gestori di bitboat (anche se fanno orecchie da mercanti) e venditori. non è il giudice (che io sappia) a chiamare persone, sono le parti (accusa e difesa) a chiamare testimoni.

2) Ho contatti praticamente con tutti, ma molti di loro, avendo ancora procedimenti in corso, sono spaventati e non vogliono svegliare "il can che dorme". Comunque sì, tra di loro ho trovato alcuni spavaldi e coraggiosi che verranno a testimoniare.

3) Nessun aiuto, solo uno sfogo come giustamento lo hai chiamato tu. Il fine è anche quello di mettere in guardia futuri "fornitori di liquidità" su servizi simili che possono venire fuori.

Ciao,
brutta faccenda, ovviamente, e in tutta onestà capisco la voglia degli interessati di cercare di "restarne fuori".
Premesso che non ci capisco nulla di faccende giudiziarie, leggendo il tuo racconto mi vengono almeno tre domande:

1) una volta che tu hai riferito (o riferirai) al giudice la tua versione, lui non è in qualche modo tenuto a sentire le due persone visto che sono quanto meno figure informate sui fatti?

2) visto che dici :
tu non hai contatti con qualcuno di questi altri venditori?  se confermassero il tuo racconto probabilmente il giudice "dovrebbe" a maggior ragione sentire le persone che citi, no?

3) che aiuto ti aspetti dal forum? cioè per quale motivo hai pubblicato questa sintesi al di là del comprensibile sfogo personale ?

Aggiornamento

Ho parlato telefonicamente con Thomas, ci siamo chiariti e mi ha confermato che, come al solito, non ha alcun problema a collaborare con la giustizia. Quindi direi problema risolto.


Chiudo la discussione tra poco











Ciao a tutti, premetto (sono sempre obbligato a farlo ed è anche il motivo per cui lo pubblico self-moderated) che quello che sto per scrivere non ha alcuna attinenza con BitGrail.

SPERO DI NON VENIR CENSURATO VISTO CHE VADO A CITARE ANCHE L'ADMIN DI QUESTO FORUM.


Sono costretto a scrivere questo post in quanto Bertani in primis (ma anche altri tra cui HostFat) si rifiutano di assumersi le loro responsabilità e si danno alla macchia invece di dialogare con me per il processo che mi vedrà coinvolto a breve per essere stato un venditore presso il loro sito web.
A me sostanzialmente serve solamente la loro testimonianza dove confermano (dicendo l'assoluta verità) che sono stato un venditore bitboat e che la ricarica incriminata altro non è che un ordine di acquisto effettuato su bitboat e pertanto, niente ho a che vedere con operazioni fraudolente.

Alla mia richiesta in chat di prendere parte come testimoni (cosa per cui sono obbligati per legge, senza avere facoltà di rifiutarsi tra l'altro, ma per corettezza mi son sentito di avvisarli in prima persona) le reazioni sono state:

Bertani: "Devo valutare il tempo che mi stai facendo perdere" e poi sparito.
Cimatti (HostaFat): "Non voglio fare da testimone, ti blocco" e mi ha bloccato su telegram.

[Edit]
Visto che HostFat si è già lamentato in altre sedi del virgolettato, preciso che ho riassunto le loro risposte, ma il concetto è assolutamente quello.
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Entrambe le persone sopra citate sanno che ho lavorato come venditore per bitboat visto che mi seguivano come venditore (HostFat per pochi mesi a dir la verità, ma il discorso non cambia di una virgola).

Non sono i soli referenti di bitboat a cui ho chiesto, altri mi hanno totalmente ignorato.




Di seguito, per chi volesse capirci di piuù, i fatti riassunti.

Quella che sto per raccontare è la mia esperienza come venditore (durata un paio di mesi scarsi) e della denuncia penale ricevuta per una ricarica di 70 euro incassata tramite bitboat nel 2016.
Preciso subito che il mio non è un caso isolato ma, purtroppo, quasi uno standard per i venditori di bitboat (sono fioccate decine di denunce).


Background per chi non conosce il servizio
BitBoat è (era?) una piattaforma per l'acquisto di Bitcoin creata (e gestita almeno per i primi anni) da Thomas Bertani (attuale ceo di Eidoo) ma nella quale hanno lavorato anche altre persone di spicco della community italiana delle crypto come, ad esempio, HostFat.
Per un periodo avevano fatto anche una sorta di shares virtuali dell'azienda messe in vendita tramite The Rock Trading ma questo è un altro discorso.

Funzionamento lato acquirente
Lato cliente il funzionamento era semplice: visitavi il sito web, inserivi l'importo BTC da acquistare insieme al tuo address BTC ed il sito ti restituiva i dati di una postepay da ricaricare per ricevere in cambio le crypto acquisate.
Tutto bene, nessun intoppo di sorta salvo rari e sporadici ritardi del tutto comprensibili.

Funzionamento lato venditore
Lato venditore la questione era un po' più articolata. Innanzitutto non esisteva un modo per registrarsi al sito come venditori, i posti erano riservati a poche persone.
Ci si metteva quindi direttamente in contatto con Thomas (Bertani), e una volta concordato si firmava un contratto dove il venditore veniva nominato "fornitore di liquidità".
Il venditore (detto appunto, fornitore di liquidità), metteva a disposizione una propria carta poste pay (della quale forniva i dati a bitboat) e una somma di BTC.
L'algoritmo di Bitboat poi si occupava del resto: quando un'acquirente utilizzava il sito, il sistema di bitboat "estraeva" una delle postepay dei fornitori di liquidità e la mostrava all'acquirente che poi avrebbe portato a termine l'acquisto andando a ricarica la postepay riportata dal sito.
Bitboat quindi, dopo aver controllato l'esito della ricarica, attingeva dai BTC messi a disposizione dal fornitore di liquidità e li inviava all'acquirente.
In sostanza, il fornitore di liquidità non aveva alcun contatto con gli acquirenti.

Il fatto
Arriviamo al dunque.
E' capitato ad alcuni fornitori di liquidità (o forse a tutti) di ricevere una o più ricariche tramite Bitboat per le quali poi sono stati denunciati a vario titolo.
Questo perché, un/vari hacker utilizzava/no carte di credito clonate/account bancoposta hackerati/ecc... per acquistare liberamente bitcoin su bitboat per poi sparire.

Per fare un esempio semplice e comprensibile per tutti:
1. "Ladro A" ruba la carta di credito di "Persona B".
2. "Ladro A" fa benzina presso la pompa di "Benzinaio C".
3. "Persona B" vistosi scalare TOT euro dall'estratto conto a favore di "Benzinaio C", va a denunciare quest'ultimo.
4. "Benzinaio C" viene quindi indagato senza che abbia fatto nulla, "Ladro A" se ne sta felice col pieno di benzina nell'auto, "Persona B" che non ci ha capito una mazza e attende l'esito dell'indagine.

Sostituite "Ladro A" con "Hacker" e "Benzinaio C" con "Fornitore di liquidità presso Bitboat" e il gioco è fatto.



La denucnia
Quindi, alcuni venditori (me compreso) si sono trovati indagati per aver ricevuto ricariche postepay effettuate per l'acquisto di crypto su Bitboat.
Cose che capitano in questo settore. Girano le scatole ma purtroppo capitano.

Ma del resto, basta dire la verità e tutto si sistema no?
Ci sono testimoni, Bertani, Cimatti e tanti altri che possono confermare la versione dei venditori dati alla mano fornendo alle autorità prove concrete che quelle ricariche sono a tutti gli effetti ordini effettuati su bitboat dei quali il fornitore di liquidità non può gestire niente.

E invece no... Spariscono, si danno alla macchia, ti rispondono una volta al mese se va bene. Ti bloccano se sono giù di tono ecc...
E si continua a lottare da soli contro PM, giudici ecc... Dopo essersi beccati una denuncia penale per aver fatto guadagnare loro (Bertani & Co.) tramite bitboat.