Il discorso non è di pagare o meno le tasse, questo mi sembra scontato - si devono pagare. Il fatto è come devo pagarle e in che quantità.
Se non conosco questi due termini (e nemmeno i commercialisti) sono in difficoltà nel rispettare la legge.
Questo era il succo
sotto i 5.000 euro non sei tassabile, se applichi la ritenuta d'acconto poi dovresti farti rimborsare in fase di dichiarazione dei redditi.
Secondo me non ha senso complicarsi la vita e complicarla a chi hai venduto i bitcoin (che se non è un azienda non può ricevere la ritenuta d'acconto perché lo voglio vedere un privato che diventa sostituto d'imposta e ti versa la ritenuta e poi ti manda la certificazione).
Semplicemente tieni ricevute dei bonifici di acquisto e vendita e dichiari la differenza e nel caso ci paghi la tesse come redditi diversi, sempre nel caso non sia il reddito prevalente e comunque sopra i 5.000 euro complessivi (reddito da scambio di bitcoin + reddito prevalente)
Questo è in teoria quello che dovrebbe fare chiunque abbia ottenuto un reddito da una compravendita che non è regolata.
Quindi se vendi fumetti, francobolli, figurine o criptovalute e ottieni un reddito rilevante dovresti fare così, se vuoi stare a posto.
Oppure semplicemente te ne freghi come fanno tutti quelli che vendono fumetti, francobolli e figurine.
Al commercialista fai l'esempio del fumetto, gli dici che hai venduto il numero 1 di tex e hai ricavato più di 5.000 euro di differenza: devo pagarci le tasse? come e quanto?