Topic: Come si pagano le tasse sul trading in italia? (Read 173 times)

Gli suggerirei anche di mettersi bello comodo per poterlo leggere dato il numero di pagine di quel thread Comunque io sono dell'idea che se uno abbia pochi possedimenti in cripto sia più semplice pagare il 26% sulla plusvalenza e la chiude lì, magari paga qualcosina in più che non era dovuta ma risparmia i soldi della consulenza; d'altra parte se uno ha un quantitativo importante allora meglio affidarsi ad un professionista serio piuttosto che andare sul fai da te.

Ti suggerisco il triste thread:

Fisco / Tasse / Legge sul Bitcoin

Dentro potrai trovare un bel pò di riferimenti.

In particolare ti segnalo diversi interventi di Avella (fai ricerca con questa chiave) che A MIO PARERE rappresentano un buon punto di equilibrio per chi vuole mettersi in pace con l'AdE.

Come tutte le cose dipende il livello di professionalità e conoscenza, sicuramente ne trovi per tutte le tasche. Poi non è detto che più caro automaticamente voglia dire che sappia fare tutto. In ogni caso se fai una ricerca qualche nome conosciuto nel settore è facile trovarlo, poi sta a te vedere se valga la pena pagare quello che ti chiedono.

Ok chiaro mi aspettavo una risposta del genere. In media quanto chiede un commercialista per questo genere di operazioni?

Più che altro mi interessava sapere errori da evitare o esperienze personali utili per chi non lo ha mai fatto

Esatto. Chiariamo però che è possibilissimo che se uno dovesse chiedere come e quanto pagare di tasse sulle crypto a 10 commercialisti diversi probabilmente otterrà 10 risposte diverse dato che purtroppo non ci sono regole chiare. Per tagliare la testa al toro si può pagare il 26% su tutte le plusvalenze, questa è la risposta più semplice. Se invece speri che qualcuno qui sul forum possa dirti che va fatto esattamente A, B e C allora mi spiace, nessuno può farlo.

Tramite commercialista.

Sono in giro da un bel pezzo nel mondo bitcoin e poi crypto e il tema tasse è sempre stato un po' ambiguo nella legge italiana, non mi sono mai pienamente informato e negli ultimi anni non ho neanche seguito piu di tanto però adesso mi piacerebbe avere una panoramica generale, magari da chi lo fa' in prima persona, di come si pagano le tasse in italia col trading e qual è il metodo piu comodo ed efficiente di pagamento.

Idealmente una persona che vuole pagare meno tasse possibili stando a norma di legge come si deve muovere?

Tecnicamente mi sembra di capire che non c'è bisogno nè di aprire la partita iva (non si utilizza in casi di plusvalenze sia crypto che stock/forex ecc) e non è necessario aprire una s.r.l. (potrebbe essere vantaggioso sotto qualche aspetto?  di quaunto aumentano i costi?). Basta dichiarare i trade fatti nell'anno precedente e pagare la plusvalenza (meglio affidarsi a un commercialista?) oppure ci sono altri passaggi?
Le tasse sulla plusvalenza sono sempre al 26% o dipende da fattori specifici?

Insomma più info e fonti mi date meglio è però mi piacerebbe anche sentire qualcuno che lo fà attualmente, in modo da sapere qualche dettaglio che, magari, da esterno non si percepisce e per capire il modello più adatto al mio caso vedendo come si muovono i professionisti.

EDIT: Ho trovato questo video molto utile per un overview generale di come funziona in italia: https://www.youtube.com/watch?v=G7XsqjWjPc4