Da fine luglio il mercato complessivo delle criptovalute sta scendendo vertiginosamente. In poco più di due settimane il valore complessivo della capitalizzazione di mercato di 2.122 criptovalute è sceso dal valore massimo di 303,6 del 24 luglio all’attuale valore di 215 milioni di dollari (11 agosto n.d.r.) perdendo quasi il 30%! Un quarto del valore complessivo del mercato delle valute digitali bruciato sotto il caldo sole agostano.
Per comprendere meglio i pesi specifici delle più importanti criptovalute rispetto all’intero mercato ricordiamo che dei 215 milioni di dollari della capitalizzazione totale attuale circa 178 milioni, pari al 82,7%, si concentra sulle prime dieci valute digitali al mondo per singolo valore di mercato (ovvero il risultato che si ottiene moltiplicando il numero di criptovalute in circolazione per il loro prezzo di mercato). Infatti, dei 215 milioni di dollari ne abbiamo:
105,5 (49,1%) in Bitcoin (BTC)
32,2 (15%) in Ethereum (ETH)
12 (5,6%) in Ripple (XRP)
9,6 (4,5%) in Bitcoin Cash (BCH)
4,7 (2,2%) in EOS (EOS)
3,9 (1,8%) in Stellar Lumens (XLM)
3,2 (1,5%) in Litecoin (LTC)
2,9 (1,3%) in Cardano (ADA)
2,4 (1,1%) in Tether (USDT)
1,5 (0,7%) in Tron (TRX)
Dai singoli pesi specifici si capisce quanto il mercato delle criptovalute sia fortemente dipendente dall’andamento delle principali criptovalute perché queste definiranno il “sentimento” della stragrande maggioranza degli investitori, o meglio, la loro attitudine a comprare o vendere valute digitali.
Bitcoin, che passione!
La più importante, la più discussa e la capostipite delle monete digitali: il Bitcoin (BTC).
Dopo quel fatidico 16 dicembre 2017 in cui il valore del Bitcoin (BTC) sfiorò i 20.000 dollari la stessa divisa digitale ha visto un percorso tra alti e bassi che l’hanno portata al valore di oggi di circa 6.381 dollari. Eppure a Luglio era ritornata forte e vigorosa, raggiungendo il valore di 8.365 dollari, grazie al nuovo “sentimento positivo” che si stava ricreando intorno al Bitcoin (BTC).
La SEC rimanda la sua decisione sugli ETF
Negli ultimi 7 giorni il valore è sceso di circa l’8,71%. Gli analisti finanziari hanno unanimemente affermato che la principale causa dell’ultimo crollo sembra essere stato l’annuncio della Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti di martedì scorso in cui ha rinviato la decisione per la nascita di un ETF con Bitcoin (BTC).
L’agenzia per il controllo e la sicurezza della borsa americana ha rimandato a fine Settembre la decisione di accogliere e consentire gli scambi sugli ETF che riguardano la criptovaluta più capitalizzata proposti dalle società VanEck Associates e Solid Partners. Una proposta del tutto analoga aveva già subito una bocciatura a luglio da parte della stessa SEC. Gli esperti, gli investitori e, in generale, tutto il mercato crede che il Bitcoin (BTC) debba attendere il suo turno perché l’organo di controllo statunitense non darà mai la propria approvazione per un exchange-traded fund (ETF) prima dell’inizio del 2019.
Si dice anche che il rialzo del valore del Bitcoin (BTC) di luglio sia stato sospinto dai tanti “tori” che credevano che i tempi fossero maturi e che avevano scommesso sull’autorizzazione da parte della SEC che poi non c’è stata.
Una ICO di una compagnia blockchain finisce in class action
Non solo la bocciatura della SEC ma anche un altro evento ha contribuito a zavorrare negativamente il Bitcoin (BTC) e, di conseguenza, l’intero panorama delle criptovalute. Si tratta della recente notizia secondo cui la compagnia Tezos Foundation specializzata in tematiche di blockchain sarà portata in tribunale, in una causa civile in cui dovrà rispondere di violazione delle norme statunitensi sui titoli azionari. Si tratta della prima compagnia che si occupa di blockchain finita sotto una class action statunitense. In particolare il tema del contenzioso è quello relativo all’ICO (= Initial Coin Offering, ovvero,offerta pubblica iniziale) della compagnia, che nel luglio del 2017 ha raccolto ben 232 milioni di dollari. Tezos Foundation si sta difendendo facendo leva sul fatto che la sua sede è in svizzera e non in territorio statunitense e quindi l’ICO non sarebbe di pertinenza della SEC. Come finirà?
All’orizzonte ancora non si vede il sereno
Per alcuni analisti finanziari la caduta del valore del Bitcoin (BTC) potrebbe non essere ancora finita e restano alte le probabilità che la stessa criptovaluta scenda fino in area 4.000 dollari regalando delle grossa opportunità per fare investimenti di lungo periodo. Ormai è inutile ripetere quello che sappiamo già … il mercato delle criptovalute è volatile, rischioso e maledettamente incerto, e per tanto tempo resterà così!
Se a fine settembre la SEC si dovesse pronunciare favorevolmente ecco che il valore del Bitcoin (BTC) potrebbe conoscere un esplosione che ci potrebbe far riassaporare una fine dell’anno come fu quella del 2017! Se ciò accadesse l’entusiasmo trascinerebbe tutte le criptovalute e potremmo vedere nuovamente sorridere i cripto investitori.
http://www.mrbanca.com/criptovalute-che-botto-30-in-due-settimane/