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Topic: Decentralizzazione mining funzionamento economico sistema bitcoin (Read 169 times)

legendary
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Apro questo thread perchè si sta sviluppando una discussione interessante ma off topic nel thread sul consumo energetico.

La discussione ha preso una strada diversa dal tema energetico
da questo post https://bitcointalksearch.org/topic/m.48749013
fino a questo https://bitcointalksearch.org/topic/m.48789905

Direi quindi di continuare qui per non inquinare ulteriormente l'altro thread.

Per rispondere a duesoldi e a Plutosky:

1) certo che non mi farebbe affatto piacere che l'attività di mining si concentrasse nelle mani di una sola persona;

non è questione però del fatto che gli utenti si disinteressano del mining delegando questa attività ad altri, la questione è che non vedo (per ora) come sia possibile costruire un sistema aperto nel quale tutti possano scrivere in un registro pubblico liberamente (cioè senza sforzo) senza che questo automaticamente diventi un enorme problema di sicurezza. Accessibilità a chiunque senza difficoltà non fa rima con sicurezza.

Il Proof of Work è il metodo migliore trovato finora per garantire alla comunità che chi scrive nella blockchain (nota bene: solo uno alla volta può scrivere un blocco!) lo faccia solo dopo aver dato ampia dimostrazione di non avere altro interesse che quello di far funzionare correttamente la rete.

Il momento della scrittura di un blocco e quindi dell'aggiornamento della catena determina potenzialmente più versioni della blockchain e ci vuole un qualche criterio per passare dalle molte possibili versioni a una sola; come fa questo passaggio a essere gestito in modo efficiente (anche dal punto di vista della sicurezza) da molti?

Ribadisco che l'atto di scrivere un blocco costituisce di per sè un momento di inevitabile accentramento (almeno momentaneo), non si può scrivere un blocco in due (anche se si può minare in molti attraverso le pool). Purtroppo non vi è alcun modo che io sappia di contare il numero di persone che realmente sostengono un blocco o meno, si può misurare invece solo l'HP che supporta quel dato blocco.

L'HP (o meglio la difficulty) è l'unico dato certo sul quale si può costruire un consenso che converga su un'unica catena. E l'HP ha a che fare con la capacità dei miner, c'è poco da fare, non con la democrazia. Altri sistemi come il PoS sono peggiori.


2) riguardo al discorso fungibilità è sicuramente una questione aperta e potenzialmente limitante lo sviluppo di bitcoin.


A ben vedere nel primo caso il problema nasce dal fatto che il sistema non può associare agli indirizzi in modo univoco un'identità, se così fosse avremmo risolto il problema della decentralizzazione del mining perchè al posto della proof of work si potrebbe far votare agli utenti ogni blocco in modo da essere sicuri che la maggioranza effettiva degli utenti abbia sempre il controllo della scrittura dei blocchi.

Nel secondo caso il problema è quasi l'opposto, comunque la blockchain è pubblica ed è possibile ricostruire la storia di quasi ogni utxo, e appena vi è un contatto con il mondo esterno alla blockchain si può risalire a un'identità e quindi potenzialmente censurare delle transazioni.
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