Ipotesi: faccio un investimento in cripto di 100 euro e ne guadagno 4000
fino a 5mila euro all'anno si potrebbe configurare come prestazione occasionale pur non avendo p.iva e non essendo iscritto ad una gestione separata INPS
Non sono assolutamente esperto, ma non credo che in alcun modo una plusvalenza da crypto possa essere configurato come reddito da prestazione occasionale. Rimaniamo sempre nel campo dei redditi da capitale, mi auguro.
Altrimenti apriamo un baratro senza fine! (anche di aliquote, intendo).
Il problema appunto è sempre quello la legge è poco chiara, e tra i tanti ricorsi che leggo in ufficio la legge viene sempre "interpretata"
esempio lampante: Comune di XXXXXX invia intimazione di pagamento a tizio XXXXXX (pagamento oltretutto non dovuto perché già saldato)
il tizio xxxxx se non risolve la situazione perde appalti pubblici per tanti mila euri (quindi cerca di accordarsi e capire come risolvere)
Il comune non ne vuole sapere vuole i soldi e in caso se il cliente ha ragione li restituisce
Il cliente fa ricorso e vince la causa perché nell'intimazione di pagamento il comune non aveva messo la firma del dirigente!
Morale della favola questo esempio è per capire che non sono capaci nelle cose basilari e quindi ci si può sempre difendere!
Ovviamente i casi sono sempre diversi, ma regolamentare qualcosa di cui non si capisce una ceppa è davvero assurdo!
Proviamo a chiedere a qualche senatore, politico o chi ha approvato queste cose di spiegarci cosa è un hash o magari una altcoin! Cadranno dalle nuvole..