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Topic: Dichiarazione crypto all'agenzia delle entrate con studio legale Falsitta (Read 400 times)

legendary
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Mi stavo domandando se, considerando l'ultima recente legge in gazzetta ben nota, abbia senso ancora il concetto di "voluntary disclosure" in termini di "patteggiamento" col fisco o se ormai si tratta semplicemente di scelta del singolo di regolarizzarsi o meno e, di conseguenza, pagare quanto è dovuto. Insomma, essere seguiti da un professionista è caldamente consigliato, salvo situazioni di "disclosure" estremamente semplici, ma mi viene da pensare che non possa esserci più possibilità di discutere a un tavolo col fisco in merito a quanto pagare, appunto perchè ora c'è una legge definita.

prima comunque non discutevi con il fisco, pagavi un prezzo alto (26% su cap. gain) se volevi o se eri intimato a farlo. Poi come dice filippone, per riscuotere l'ade si inventa gli sconti più raffazzonati
legendary
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Mi stavo domandando se, considerando l'ultima recente legge in gazzetta ben nota, abbia senso ancora il concetto di "voluntary disclosure" in termini di "patteggiamento" col fisco o se ormai si tratta semplicemente di scelta del singolo di regolarizzarsi o meno e, di conseguenza, pagare quanto è dovuto. Insomma, essere seguiti da un professionista è caldamente consigliato, salvo situazioni di "disclosure" estremamente semplici, ma mi viene da pensare che non possa esserci più possibilità di discutere a un tavolo col fisco in merito a quanto pagare, appunto perchè ora c'è una legge definita.


In termini fiscali non ci sono mai “leggi ben definite”. Anche in casi plateali di evasione, con leggi “ben definite” alla fine il responsabile in questione ha pagato il 50% del dovuto.

Quindi, secondo me, permane sempre una alea notevole.
sr. member
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Mi stavo domandando se, considerando l'ultima recente legge in gazzetta ben nota, abbia senso ancora il concetto di "voluntary disclosure" in termini di "patteggiamento" col fisco o se ormai si tratta semplicemente di scelta del singolo di regolarizzarsi o meno e, di conseguenza, pagare quanto è dovuto. Insomma, essere seguiti da un professionista è caldamente consigliato, salvo situazioni di "disclosure" estremamente semplici, ma mi viene da pensare che non possa esserci più possibilità di discutere a un tavolo col fisco in merito a quanto pagare, appunto perchè ora c'è una legge definita.
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Sono inciampato in questa news.


Falsitta nella prima “voluntary disclosure” di criptovalute al fisco
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Falsitta nella prima “voluntary disclosure” di criptovalute al fisco
TAX
  7 novembre 2022
In data 13 ottobre 2022 a Milano, presso l’Agenzia delle Entrate di Milano e con i rappresentati della Direzione centrale – Settore contrasto illeciti (Ucifi) si è concluso il contraddittorio del primo accertamento volontario per la regolarizzazione di un capitale costituito integralmente da criptovalute.
L’operazione, senza precedenti in Italia, è stata concepita e seguita da Vittorio Emanuele Falsitta (nella foto), alla guida della squadra di professionisti dello studio legale VEF&Partners, congiuntamente a funzionari e dirigenti dell’Agenzia delle Entrate, è stata provocata da Decentra – Accademia dei Registri Distribuiti di Bologna, nella persona del presidente Fabrizio Tonelli, che ha fornito un caso pilota.
L’opportunità della voluntary disclosure
Il procedimento in questione prevede che un soggetto possessore di criptovalute, mai dichiarate al fisco, chieda all’Agenzia delle Entrate, in maniera volontaria e spontanea, di essere sottoposto ad accertamento fiscale per poter entrare a pieno titolo nella legalità e così disporre liberamente delle proprie risorse economiche.
Questo procedimento ‘sperimentale’ ha consentito di collaudare un percorso pensato da una revisione della ben nota voluntary disclosure, dalle norme che regolano l’accertamento tributario e stabili principi di diritto presenti nell’ordinamento.
Un simile sistema premiale permetterebbe in teoria non solo l’emersione delle criptovalute accumulate negli anni e il riconoscimento di un loro valore fiscale certo, ma offrirebbe la possibilità di dare avvio a un immediato e vasto prelievo di finanza pubblica e alla creazione di nuove basi imponibili (le cripto, assolte le imposte, verrebbero investite). Solo in Italia, infatti, il mercato delle valute digitali avrebbe raggiunto nel 2022 un valore di oltre 22 miliardi.
Falsitta: “Non risanare il passato inibisce l’ingresso nel futuro”
Queste le parole di Vittorio Emanuele Falsitta di VEF&Partners: “Una efficace disciplina giuridica per le criptovalute implica, necessariamente, l’emersione legale dei patrimoni accumulati in passato. Non risanare il passato inibisce l’ingresso nel futuro, impedisce alla ricchezza accumulata di frequentare i circuiti dell’economia reale, innovarla, farla crescere”. Il suo auspicio, si legge nella nota stampa diffusa dallo studio, è che il legislatore possa cogliere quest’occasione per raccogliere dal campo elementi di conoscenze e spunti per costruire un’efficace disciplina fiscale che, data la consistenza del fenomeno criptovalute, non sarebbe più procrastinabile.


Direi quindi una campagna di marketing non male negli ultimi giorni.
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Io sapevo fosse per i btc dal 2018 in poi, quelli avuti prima aggratis o minati, non andrebbero dichiarati, non sussisterebbe l'obbligo, xché dovrei dichiarare qualcosa che ai tempi non doveva essere dichiarato, in quanto non vi era nessuna normativa che lo imponeva? e se poi dal 2018 in avanti non si sono più ottenuti altri btc si è coperti in definitiva
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In caso di omissione volontaria mi pare che siano 7 anni, quindi forse più che 5 sarebbero 7 in questo caso.
"Omissione volontaria"? cil i termini cambiano a seconda che l'Omissione sia volontaria od involontaria?  E come farebbero i mastini dell'AdE a decidere se un'omissione è volontaria o involontaria?
Davvero una barzelletta.
Un caso sicuramente potrebbe essere se ad esempio una persona dichiarasse qualcosa per X anni e poi, senza vendere nulla, smettesse di dichiarare. Se uno non ha mai dichiarato nulla non saprei, potrebbe valere il vecchio "la legge non ammette ignoranza" anche se la legge stessa è fatta apposta per confondere le idee. In ogni caso per lo stato sicuramente si fa prima ad accusare, poi si vedrà...
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In caso di omissione volontaria mi pare che siano 7 anni, quindi forse più che 5 sarebbero 7 in questo caso.

"Omissione volontaria"? cil i termini cambiano a seconda che l'Omissione sia volontaria od involontaria?  E come farebbero i mastini dell'AdE a decidere se un'omissione è volontaria o involontaria?
Davvero una barzelletta.

controllano al VAR? Huh
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In caso di omissione volontaria mi pare che siano 7 anni, quindi forse più che 5 sarebbero 7 in questo caso.

"Omissione volontaria"? cil i termini cambiano a seconda che l'Omissione sia volontaria od involontaria?  E come farebbero i mastini dell'AdE a decidere se un'omissione è volontaria o involontaria?
Davvero una barzelletta.
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Invece il ravvedimento operoso è una procedura fiscale con cui il contribuente si mette in regola, per dirla semplice, di sua spontanea volontà e prima di venire sgamato
"Uh che sbadato, non ho compilato il quadro RW negli anni passati ma ci penso adesso"  Grin.

In questo caso le sanzioni sono assai più basse e dipendono dagli anni trascorsi, il meccanismo per il calcolo è ovviamente astruso e complesso c'è scritto tutto nell'articolo postato sopra.

Non mi è chiaro un dettaglio: poni che abbia minato 50 bitcoin con il mio PC nel 2009. Se evidenze sono inconfutabili, essendo gli ultimi movimenti in quegli anni.
Devo fare il ravvedimento operoso 2009-2022 oppure solo per gli ultimi 5 anni?  Perché alla fine sono quelli sui quali l'AdE può avere qualcosa da ridire?


Mi pare che almeno fino al 2017 l'AdE non si fosse mai pronunciata sull'obbligo di dichiarazione, quindi non vedo come possano pretendere anche per gli anni precedenti.

Ottimo punto.
Quindi  metto la domanda in termini più generali: il ravvedimento operoso deve essere fatto “ab initio”, ovvero fino a quando avrei dovuto dichiarare il possesso in linea teorica, oppure solo per gli ultimi 5 anni di  imposta, perché è quello l’orizzonte temporale massimo per l’AdE?
In caso di omissione volontaria mi pare che siano 7 anni, quindi forse più che 5 sarebbero 7 in questo caso.
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Invece il ravvedimento operoso è una procedura fiscale con cui il contribuente si mette in regola, per dirla semplice, di sua spontanea volontà e prima di venire sgamato
"Uh che sbadato, non ho compilato il quadro RW negli anni passati ma ci penso adesso"  Grin.

In questo caso le sanzioni sono assai più basse e dipendono dagli anni trascorsi, il meccanismo per il calcolo è ovviamente astruso e complesso c'è scritto tutto nell'articolo postato sopra.

Non mi è chiaro un dettaglio: poni che abbia minato 50 bitcoin con il mio PC nel 2009. Se evidenze sono inconfutabili, essendo gli ultimi movimenti in quegli anni.
Devo fare il ravvedimento operoso 2009-2022 oppure solo per gli ultimi 5 anni?  Perché alla fine sono quelli sui quali l'AdE può avere qualcosa da ridire?


Mi pare che almeno fino al 2017 l'AdE non si fosse mai pronunciata sull'obbligo di dichiarazione, quindi non vedo come possano pretendere anche per gli anni precedenti.

Ottimo punto.
Quindi  metto la domanda in termini più generali: il ravvedimento operoso deve essere fatto “ab initio”, ovvero fino a quando avrei dovuto dichiarare il possesso in linea teorica, oppure solo per gli ultimi 5 anni di  imposta, perché è quello l’orizzonte temporale massimo per l’AdE?
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Invece il ravvedimento operoso è una procedura fiscale con cui il contribuente si mette in regola, per dirla semplice, di sua spontanea volontà e prima di venire sgamato
"Uh che sbadato, non ho compilato il quadro RW negli anni passati ma ci penso adesso"  Grin.

In questo caso le sanzioni sono assai più basse e dipendono dagli anni trascorsi, il meccanismo per il calcolo è ovviamente astruso e complesso c'è scritto tutto nell'articolo postato sopra.

Non mi è chiaro un dettaglio: poni che abbia minato 50 bitcoin con il mio PC nel 2009. Se evidenze sono inconfutabili, essendo gli ultimi movimenti in quegli anni.
Devo fare il ravvedimento operoso 2009-2022 oppure solo per gli ultimi 5 anni?  Perché alla fine sono quelli sui quali l'AdE può avere qualcosa da ridire?


Mi pare che almeno fino al 2017 l'AdE non si fosse mai pronunciata sull'obbligo di dichiarazione, quindi non vedo come possano pretendere anche per gli anni precedenti.
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Invece il ravvedimento operoso è una procedura fiscale con cui il contribuente si mette in regola, per dirla semplice, di sua spontanea volontà e prima di venire sgamato
"Uh che sbadato, non ho compilato il quadro RW negli anni passati ma ci penso adesso"  Grin.

In questo caso le sanzioni sono assai più basse e dipendono dagli anni trascorsi, il meccanismo per il calcolo è ovviamente astruso e complesso c'è scritto tutto nell'articolo postato sopra.

Non mi è chiaro un dettaglio: poni che abbia minato 50 bitcoin con il mio PC nel 2009. Se evidenze sono inconfutabili, essendo gli ultimi movimenti in quegli anni.
Devo fare il ravvedimento operoso 2009-2022 oppure solo per gli ultimi 5 anni?  Perché alla fine sono quelli sui quali l'AdE può avere qualcosa da ridire?
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In linea di massima concordo, però a me non è ancora chiaro a quanto ammonti precisamente la sanzione per mancata dichiarazione nel quadro RW per gli ultimi X anni, in caso di ravvedimento operoso.
Facendo una ricerca al volo ho trovato questo:

La mancata compilazione del quadro RW nel caso in cui la presentazione dello stesso è richiesta ai fini del monitoraggio fiscale costituisce una violazione formale.

A tale omissione si ritiene applicabile il regime sanzionatorio previsto dall’articolo 5 del D.L. n. 167/90, modificato dalla Legge n. 97/2013 (“Legge Europea 2013”).

Regime che prevede le seguenti sanzioni per le omissioni legate al monitoraggio fiscale:

€. 258 in caso di presentazione del quadro RW tardivo, entro 90 giorni dal termine ordinario;
Dal 3% al 15% di quanto non dichiarato è detenuto in Paesi non Black List;
Dal 6% al 30% di quanto non dichiarato è detenuto in Paesi Black List.



L'articolo completo si trova a questo link.

Poi mi piacerebbe capire quanto spazio ci sia per negoziare eventualmente perché, magari la memoria mi inganna, ma mi pare di ricordare che persone tipo Valentino Rossi etc avrebbero dovuto pagare al fisco multe milionarie (oltre alle tasse evase) e alla fine hanno pagato meno di quello che avrebbero dovuto se avessero fatto le cose regolarmente, quindi lo Stato piuttosto che non prendere nulla si accontenta. Magari sbaglio eh, sto proprio andando a memoria e si tratta di vicende di parecchi anni fa.

Occhio a non confondere cose diverse: le sanzioni sopra si applicano per mancata compilazione del quadro RW, nel caso in cui sia AdE a scoprirvi.
Esempio: vendo X btc mai inseriti nel quadro RW, faccio il bravo ragazzo e ci pago le tasse sulla plusvalenza...eh ma questi da dove spuntano?
Oppure tengo X btc su un exchange, quest'ultimo segnala per qualche ragione ad Ade l'ammontare e....il quadro RW?

Invece il ravvedimento operoso è una procedura fiscale con cui il contribuente si mette in regola, per dirla semplice, di sua spontanea volontà e prima di venire sgamato
"Uh che sbadato, non ho compilato il quadro RW negli anni passati ma ci penso adesso"  Grin.

In questo caso le sanzioni sono assai più basse e dipendono dagli anni trascorsi, il meccanismo per il calcolo è ovviamente astruso e complesso c'è scritto tutto nell'articolo postato sopra.
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Evabbè dai.
Sempre una possibilità in più, come dice HostFat.
Personalmente concordo con @Plutosky: non vedo tutta questa  convenienza rispetto al ravvedimento operoso.

Ma ognuno è diverso e , come detto, meglio avere una opzione in più che in meno.

In linea di massima concordo, però a me non è ancora chiaro a quanto ammonti precisamente la sanzione per mancata dichiarazione nel quadro RW per gli ultimi X anni, in caso di ravvedimento operoso.
Facendo una ricerca al volo ho trovato questo:

La mancata compilazione del quadro RW nel caso in cui la presentazione dello stesso è richiesta ai fini del monitoraggio fiscale costituisce una violazione formale.

A tale omissione si ritiene applicabile il regime sanzionatorio previsto dall’articolo 5 del D.L. n. 167/90, modificato dalla Legge n. 97/2013 (“Legge Europea 2013”).

Regime che prevede le seguenti sanzioni per le omissioni legate al monitoraggio fiscale:

€. 258 in caso di presentazione del quadro RW tardivo, entro 90 giorni dal termine ordinario;
Dal 3% al 15% di quanto non dichiarato è detenuto in Paesi non Black List;
Dal 6% al 30% di quanto non dichiarato è detenuto in Paesi Black List.



L'articolo completo si trova a questo link.

Poi mi piacerebbe capire quanto spazio ci sia per negoziare eventualmente perché, magari la memoria mi inganna, ma mi pare di ricordare che persone tipo Valentino Rossi etc avrebbero dovuto pagare al fisco multe milionarie (oltre alle tasse evase) e alla fine hanno pagato meno di quello che avrebbero dovuto se avessero fatto le cose regolarmente, quindi lo Stato piuttosto che non prendere nulla si accontenta. Magari sbaglio eh, sto proprio andando a memoria e si tratta di vicende di parecchi anni fa.

Il problema è che tra DAL e AL c'è di mezzo il mare... 3%, 15%, in base a cosa?? C'è una bella differenza, mi pare. E anche in base a quello cambia la convenienza di passare per uno studio legale, se permette di ottenere uno sconto.
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Evabbè dai.
Sempre una possibilità in più, come dice HostFat.
Personalmente concordo con @Plutosky: non vedo tutta questa  convenienza rispetto al ravvedimento operoso.

Ma ognuno è diverso e , come detto, meglio avere una opzione in più che in meno.

In linea di massima concordo, però a me non è ancora chiaro a quanto ammonti precisamente la sanzione per mancata dichiarazione nel quadro RW per gli ultimi X anni, in caso di ravvedimento operoso.
Facendo una ricerca al volo ho trovato questo:

La mancata compilazione del quadro RW nel caso in cui la presentazione dello stesso è richiesta ai fini del monitoraggio fiscale costituisce una violazione formale.

A tale omissione si ritiene applicabile il regime sanzionatorio previsto dall’articolo 5 del D.L. n. 167/90, modificato dalla Legge n. 97/2013 (“Legge Europea 2013”).

Regime che prevede le seguenti sanzioni per le omissioni legate al monitoraggio fiscale:

€. 258 in caso di presentazione del quadro RW tardivo, entro 90 giorni dal termine ordinario;
Dal 3% al 15% di quanto non dichiarato è detenuto in Paesi non Black List;
Dal 6% al 30% di quanto non dichiarato è detenuto in Paesi Black List.



L'articolo completo si trova a questo link.

Poi mi piacerebbe capire quanto spazio ci sia per negoziare eventualmente perché, magari la memoria mi inganna, ma mi pare di ricordare che persone tipo Valentino Rossi etc avrebbero dovuto pagare al fisco multe milionarie (oltre alle tasse evase) e alla fine hanno pagato meno di quello che avrebbero dovuto se avessero fatto le cose regolarmente, quindi lo Stato piuttosto che non prendere nulla si accontenta. Magari sbaglio eh, sto proprio andando a memoria e si tratta di vicende di parecchi anni fa.
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Evabbè dai.
Sempre una possibilità in più, come dice HostFat.
Personalmente concordo con @Plutosky: non vedo tutta questa  convenienza rispetto al ravvedimento operoso.

Ma ognuno è diverso e , come detto, meglio avere una opzione in più che in meno.


In linea di massima concordo, però a me non è ancora chiaro a quanto ammonti precisamente la sanzione per mancata dichiarazione nel quadro RW per gli ultimi X anni, in caso di ravvedimento operoso.
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Evabbè dai.
Sempre una possibilità in più, come dice HostFat.
Personalmente concordo con @Plutosky: non vedo tutta questa  convenienza rispetto al ravvedimento operoso.

Ma ognuno è diverso e , come detto, meglio avere una opzione in più che in meno.
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Quote
All'epoca non era così infrequente acquistare BTC da privati su Localbitcoin o simili, che non richiedeva ancora KYC e quindi garantiva maggiore anonimato, magari incontrandosi di persona e pagando in contanti. Certo oggi sarebbe sconsigliatissimo, ma fino a 8-10 anni fa era una modalità relativamente comune.
Diciamo che se uno avesse comprato BTC 10 anni fa allora, molto probabilmente, staremmo parlando di persone milionarie o quasi, in tal caso se uno non è sicuro della propria situazione sarebbe più semplice trasferirsi all'estero per qualche tempo e fare cash out.
eh, magari... Dipende da quanti te ne sono rimasti. Purtroppo non tutti 10 anni fa avevano la lungimiranza di holdare duro Sad
Quello lo capisco, dipende sempre dalla cifra rimasta alla fine: probabilmente per alcuni avere un equivalente in BTC di $50k sarebbe come aver vinto alla lotteria; altri con mezzo mln manco fanno lo sforzo di fare cash out perché non gli cambierebbe la vita. Io sono più propenso a muovermi se e quando dovessi veramente raggiungere una cifra che mi potrebbe cambiare più che discretamente il mio stile di vita, non farei mai cash out per ritrovarmi in tasca l'equivalente di una BMW Serie 1 ad esempio Grin
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All'epoca non era così infrequente acquistare BTC da privati su Localbitcoin o simili, che non richiedeva ancora KYC e quindi garantiva maggiore anonimato, magari incontrandosi di persona e pagando in contanti. Certo oggi sarebbe sconsigliatissimo, ma fino a 8-10 anni fa era una modalità relativamente comune.
Diciamo che se uno avesse comprato BTC 10 anni fa allora, molto probabilmente, staremmo parlando di persone milionarie o quasi, in tal caso se uno non è sicuro della propria situazione sarebbe più semplice trasferirsi all'estero per qualche tempo e fare cash out.

eh, magari... Dipende da quanti te ne sono rimasti. Purtroppo non tutti 10 anni fa avevano la lungimiranza di holdare duro Sad

Quote
Insomma la questione è che se vigesse la presunzione di innocenza, basterebbe essere a posto con la coscienza per dormire sonni tranquilli, ma sapendo come funziona qui, se il fisco decide di prenderti di mira è capace di inventarsi qualunque cosa pur di romperti le palle, e allora forse quello è il momento di trovarsi un buon avvocato.
Se uno è in una situazione particolare allora ci sono solo due soluzioni: trasferimento o avvocato. Fare da soli sarebbe un suicidio secondo me.

che sono appunto le due opzioni che valuterei, in caso di eventuale prossimo pump fino a livelli tali da raggiungere cifre attenzionabili Cool
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Io conservo ancora gli estratti conto in cui figurano i bonifici verso exchange, poi non saprei se corrisponda al 99% delle casistiche.
Anch'io li ho, li avevo richiesti perfino dopo aver chiuso il conto: le banche per legge devono salvaguardare tutto lo storico dei clienti per un certo numero di anni (che non ricordo, forse 5 o 10).

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All'epoca non era così infrequente acquistare BTC da privati su Localbitcoin o simili, che non richiedeva ancora KYC e quindi garantiva maggiore anonimato, magari incontrandosi di persona e pagando in contanti. Certo oggi sarebbe sconsigliatissimo, ma fino a 8-10 anni fa era una modalità relativamente comune.
Diciamo che se uno avesse comprato BTC 10 anni fa allora, molto probabilmente, staremmo parlando di persone milionarie o quasi, in tal caso se uno non è sicuro della propria situazione sarebbe più semplice trasferirsi all'estero per qualche tempo e fare cash out.

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Poi ci sarebbero varie altre considerazioni da fare, per esempio nel mio caso ho usato degli exchange nel 2013-14 che non esistono più da anni, perché nel frattempo sono falliti, hackerati, o semplicemente spariti con la cassa... È sufficiente mostrare un bonifico su un IBAN estero, se quel conto non esiste più da anni, e non è più immediatamente riconducibile a un exchange in attività?
Presumo che in qualche modo sia possibile associare un IBAN ad un exchange anche se non esiste più, alla fine un IBAN non è un dato segreto.

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Insomma la questione è che se vigesse la presunzione di innocenza, basterebbe essere a posto con la coscienza per dormire sonni tranquilli, ma sapendo come funziona qui, se il fisco decide di prenderti di mira è capace di inventarsi qualunque cosa pur di romperti le palle, e allora forse quello è il momento di trovarsi un buon avvocato.
Se uno è in una situazione particolare allora ci sono solo due soluzioni: trasferimento o avvocato. Fare da soli sarebbe un suicidio secondo me.
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infatti, se il problema è solo quello io penso che la cosa possa avere senso solo se lo studio legale ti può dare supporto su questo punto:

Quote
Servirebbe inoltre poter dimostrare comunque che i soldi usati per l'acquisto iniziale provengano da attività lecite.

Un conto è se lo devo dimostrare io da solo, dovendomi difendere da ipotetiche accuse di riciclaggio in barba al principio di presunzione di innocenza, che sappiamo essere sistematicamente stravolto per contenziosi in materia fiscale.
Penso che il 99% delle persone abbiano semplicemente fatto questo percorso: lavoro -> stipendio in banca -> bonifico su exchange -> compro BTC. Partendo sempre dal presupposto che stiamo parlando di persone con la fedina penale pulita non vedo come lo stato potrebbe inventarsi qualcosa in una circostanza del genere, o sbaglio?

Io conservo ancora gli estratti conto in cui figurano i bonifici verso exchange, poi non saprei se corrisponda al 99% delle casistiche. All'epoca non era così infrequente acquistare BTC da privati su Localbitcoin o simili, che non richiedeva ancora KYC e quindi garantiva maggiore anonimato, magari incontrandosi di persona e pagando in contanti. Certo oggi sarebbe sconsigliatissimo, ma fino a 8-10 anni fa era una modalità relativamente comune.

Poi ci sarebbero varie altre considerazioni da fare, per esempio nel mio caso ho usato degli exchange nel 2013-14 che non esistono più da anni, perché nel frattempo sono falliti, hackerati, o semplicemente spariti con la cassa... È sufficiente mostrare un bonifico su un IBAN estero, se quel conto non esiste più da anni, e non è più immediatamente riconducibile a un exchange in attività?

Insomma la questione è che se vigesse la presunzione di innocenza, basterebbe essere a posto con la coscienza per dormire sonni tranquilli, ma sapendo come funziona qui, se il fisco decide di prenderti di mira è capace di inventarsi qualunque cosa pur di romperti le palle, e allora forse quello è il momento di trovarsi un buon avvocato.
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infatti, se il problema è solo quello io penso che la cosa possa avere senso solo se lo studio legale ti può dare supporto su questo punto:

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Servirebbe inoltre poter dimostrare comunque che i soldi usati per l'acquisto iniziale provengano da attività lecite.

Un conto è se lo devo dimostrare io da solo, dovendomi difendere da ipotetiche accuse di riciclaggio in barba al principio di presunzione di innocenza, che sappiamo essere sistematicamente stravolto per contenziosi in materia fiscale.
Penso che il 99% delle persone abbiano semplicemente fatto questo percorso: lavoro -> stipendio in banca -> bonifico su exchange -> compro BTC. Partendo sempre dal presupposto che stiamo parlando di persone con la fedina penale pulita non vedo come lo stato potrebbe inventarsi qualcosa in una circostanza del genere, o sbaglio?
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Perchè pagare un profumato compenso a questi avvocati per ottenere sostanzialmente lo stesso risultato che ottengo gratuitamente compilando il quadro RW dell' Unico?
Perchè riguarda cose fatte in passato, per cui non si è mai compilato il quadro RW.

per sanare un quadro RW non compilato basta il ravvedimento operoso, costa sicuramente molto meno.

infatti, se il problema è solo quello io penso che la cosa possa avere senso solo se lo studio legale ti può dare supporto su questo punto:

Quote
Servirebbe inoltre poter dimostrare comunque che i soldi usati per l'acquisto iniziale provengano da attività lecite.

Un conto è se lo devo dimostrare io da solo, dovendomi difendere da ipotetiche accuse di riciclaggio in barba al principio di presunzione di innocenza, che sappiamo essere sistematicamente stravolto per contenziosi in materia fiscale. Un conto è se dietro ho uno studio legale che mi rappresenta, e a quel punto un 3% di spese legali potrebbero essere un prezzo ragionevole per la sicurezza di non essere perseguitato dal fisco.
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Perchè pagare un profumato compenso a questi avvocati per ottenere sostanzialmente lo stesso risultato che ottengo gratuitamente compilando il quadro RW dell' Unico?
Perchè riguarda cose fatte in passato, per cui non si è mai compilato il quadro RW.

per sanare un quadro RW non compilato basta il ravvedimento operoso, costa sicuramente molto meno.
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Bella e interessante iniziativa, potrebbe interessare i miei figli e nipoti se saranno così stupidi da voler coriandolizzare i bitcoin che lascerò loro.
Beh c'è anche gente che ogni tot vende a X, ricompra a Y, e mette da parte la differenza. Campare solamente con BTC al momento è abbastanza complicato.
staff
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Se si è fatto trading, si. Altrimenti "zero".
Resta comunque anche il compenso per gli avvocati.
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Perchè pagare un profumato compenso a questi avvocati per ottenere sostanzialmente lo stesso risultato che ottengo gratuitamente compilando il quadro RW dell' Unico?
Perchè riguarda cose fatte in passato, per cui non si è mai compilato il quadro RW.

cioè per sanare l'omessa dichiarazione? E si pagherebbe sempre il 6.5%, indipendentemente dal numero di anni in cui non si sono dichiarate ne quadro RW?
staff
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I support freedom of choice
Perchè pagare un profumato compenso a questi avvocati per ottenere sostanzialmente lo stesso risultato che ottengo gratuitamente compilando il quadro RW dell' Unico?
Perchè riguarda cose fatte in passato, per cui non si è mai compilato il quadro RW.
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Bella e interessante iniziativa, potrebbe interessare i miei figli e nipoti se saranno così stupidi da voler coriandolizzare i bitcoin che lascerò loro.

Se però ne capisco il senso in caso di cash out, mi sfugge quale sarebbe in questo caso:


Nel caso invece, si fossero comprati ad esempio Bitcoin, e non si fossero più mossi dal quel momento, le tasse da pagare all'agenzia delle entrate sarebbero "zero".
Quindi solo il compenso per gli avvocati.


Perchè pagare un profumato compenso a questi avvocati per ottenere sostanzialmente lo stesso risultato che ottengo gratuitamente compilando il quadro RW dell' Unico?
staff
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E' stato il primo caso.
Ma ce ne sono già vari in corso, non so ora quanti ne abbiano conclusi.

I dati che vi ho scritto sui costi, che mancano nell'articolo su ilgiornale, sono corretti.
legendary
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Interessante, ma questo piano al momento è solo sulla carta oppure si sa per certo che verrà accettato in quanto già sperimentato?
Già sperimentato, si può leggere nell'articolo linkato.
Mi pare di capire che al momento abbiano gestito un solo caso, giusto? Noto che nell'articolo però non menzionano lo 0%/6,5% che insomma, mi pare un dato estremamente invitante per catturare l'attenzione di eventuali persone interessate, no?
staff
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Interessante, ma questo piano al momento è solo sulla carta oppure si sa per certo che verrà accettato in quanto già sperimentato?
Già sperimentato, si può leggere nell'articolo linkato.

Questa % è calcolata sul valore totale dei bitcoin oppure solamente sulle tasse che andrebbero pagate in una situazione normale, quindi il 26% dato che in teoria farebbero risparmiare sul 26%?
Valore totale dei bitcoin e/o altre crypto.

I passaggi tra vari wallet ed exchange ma senza averli venduti come verrebbero visti? L'importante è che non risultino transazioni di compravendita immagino?
Esatto.

Ma il costo degli avvocati ci sarebbe in ogni caso oppure solo in caso di accettazione della dichiarazione?
Gli avvocati, se quanto fornito dall'utente è corretto, senza situazioni "sporche", come soldi provenienti da attività fumose/illecite, sono "molto" sicuri del risultato.
In caso di fallimento, e cioè, che l'agenzia dell'entrate non accetti, se ricordo bene o non si farebbero pagare o giusto una somma abbastanza irrisoria.
Comunque, durante il percorso, prima di portare la documentazione all'agenzia delle entrate, si accerterebbero bene di essere in grado di creare una documentazione adeguata.
Se non fossero in grado, non proseguirebbero nemmeno. Hanno anche un immagine molto forte da mantenere.
legendary
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Catalog Websites
E' stato elaborato un piano per la dichiarazione dei propri ricavi Bitcoin e altre crypto all'agenzia delle entrate, ad un prezzo considerato più vantaggioso rispetto al 26%.
Interessante, ma questo piano al momento è solo sulla carta oppure si sa per certo che verrà accettato in quanto già sperimentato?

Il compenso per gli avvocati andrebbe dal 3% al 4%.
Questa % è calcolata sul valore totale dei bitcoin oppure solamente sulle tasse che andrebbero pagate in una situazione normale, quindi il 26% dato che in teoria farebbero risparmiare sul 26%?

Nel caso invece, si fossero comprati ad esempio Bitcoin, e non si fossero più mossi dal quel momento, le tasse da pagare all'agenzia delle entrate sarebbero "zero".
I passaggi tra vari wallet ed exchange ma senza averli venduti come verrebbero visti? L'importante è che non risultino transazioni di compravendita immagino?

Nel caso l'agenzia delle entrate accettasse la dichiarazione, solo allora verrebbe indicato il vostro nome.
Ma il costo degli avvocati ci sarebbe in ogni caso oppure solo in caso di accettazione della dichiarazione?
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Nei mesi passati l'associazione Decentra e l'azienda Ailanto, di cui faccio parte, si sono interfacciati con lo studio legale Falsitta, che si è occupato anche della voluntary disclosure del 2012.
E' stato elaborato un piano per la dichiarazione dei propri ricavi Bitcoin e altre crypto all'agenzia delle entrate, ad un prezzo considerato più vantaggioso rispetto al 26%.

Il compenso per gli avvocati andrebbe dal 3% al 4%.
Le tasse da pagare all'agenzia delle entrate sarebbero del 6.5% circa, questo nel caso si fossero fatte attività di trading.
Nel caso invece, si fossero comprati ad esempio Bitcoin, e non si fossero più mossi dal quel momento, le tasse da pagare all'agenzia delle entrate sarebbero "zero".
Quindi solo il compenso per gli avvocati.

Servirebbe inoltre poter dimostrare comunque che i soldi usati per l'acquisto iniziale provengano da attività lecite.

La dichiarazione all'agenzia delle entrate, attraverso lo studio legale, sarebbe prima fatta in modo anonimo, quindi, solo gli avvocati saprebbero il vostro nominativo.
Nel caso l'agenzia delle entrate accettasse la dichiarazione, solo allora verrebbe indicato il vostro nome.

Inizialmente si era pensato di accettare solo dichiarazioni dell'ammontare oltre i 500k, ma si pensa di poter riuscire anche con 100k ora.
Tutto dipende dalla complessità della situazione del portafoglio, e comunque avranno ovviamente priorità i lavori di maggior calibro.

Per la dichiarazione all'agenzia delle entrate non c'è bisogno che vendiate le vostre crypto.

Per maggiori informazioni potete usare queste due email:
- [email protected]
- [email protected]

Potete anche usare eventuali strumenti di cifratura nel caso vogliate.
Resta che comunque servirà che incontriate dal vivo gli avvocati.

Articolo a riguardo: https://www.ilgiornale.it/news/politica/c-ricco-tesoretto-criptovalute-ecco-tirarlo-fuori-2080492.html

Vorrei comunque specificare che non sto suggerendo che questa sia la via migliore in assoluto, ma può essere una.
A voi quindi un'altra scelta.
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