Il dipartimento di giustizia americano ha recentemente messo sotto accusa e sequestrato il servizio/sito di Samourai, uno dei più famosi wallet Bitcoin
L'azione legale segue, a stretto giro, quella già mossa contro Tornado Cash, un altro servizio simile legato alle shitcoin.
Keonne Rodriguez e William Hill, gli sviluppatori di Samourai rischiano fino a 25 anni di carcere.
QUAL'E' L'ACCUSA?Samourai, oltre ad essere un wallet non custodial, gestiva Whirlpool, uno dei più famosi servizi di Coinjoin
https://docs.samourai.io/whirlpool/start Coinjoin è un metodo trustless, a tutela della privacy degli utenti, con cui diversi pagamenti bitcoin vengono accorpati in un'unica transazione in modo da rendere più complicato, per un osservatore esterno , capire chi ha pagato chi.
Un aspetto importantissimo è che Whirlpool era un SERVIZIO COMPLETAMENTE NON CUSTODIAL: nonostante esistesse un server, che coordinava l'accorpamento delle transazioni, IN NESSUN MOMENTO QUESTO SERVER CUSTODIVA I FONDI DEGLI UTENTI CHE UTILIZZAVANO IL SERVIZIO.
Quindi Rodriguez e Hill si erano limitati a sviluppare il tool, gestire il server e incassare le relative fees di chi voleva mescolare le transazioni ma MAI custodivano i fondi degli utenti. Quindi, a rigor di logica, non potevano ritenersi responsabili della provenienza dei fondi degli utenti.
Il punto focale della faccenda sta tutto qui.
Finora le autorità governative USA, seguendo la normativa FINcen del 2013, avevano evidenziato due requisiti affinchè un gestore di criptovalute potesse definirsi MTB (Money Transmitter Business): 1) che trasferisse fondi per conto degli utenti 2) che controllasse le chiavi private dei clienti.
Gli MTB sono da anni obbligati a fare KYC dei loro clienti.Questo è il motivo per cui i CEX, come Coinbase o Binance, sono obbligati a fare KYC: essi svolgono sia il punto 1) che 2) sopra.
L'amministrazione Biden, l'FBI e i giudici che accusano Samourai, invece, con una mossa completamente a sopresa, sostengono che sia sufficiente TRASFERIRE/VALIDARE TRANSAZIONI per essere MTB ed essere quindi obbligati a tracciare chi sono i soggetti che usano il software o servizio Questa interpretazione STRAVOLGE l'intero impianto normativo di Bitcoin e delle criptovalute perche
OGNI WALLET NON CUSTODIAL O ADDIRITTURA OGNI FULL NODE è potenzialmente classificabile come MTB e quindi obbligato a tracciare chi sono le persone che lo utlizzano e le loro transazioni.
Anche Metamask, da sempre non custodial, è sotto indagine come broker dealer non autorizzato
alcune mie considerazioni:
1)Se passasse questa linea, sarebbe LA FINE per Bitcoin come lo conosciamo (almeno sul suolo americano). Non sarebbe possibile rispettare quanto sopra mantenendo la rete decentralizzata, resistente alla censura e pseudonima. Bitcoin diventerebbe un immenso giardino murato dove i nodi sarebbero come banche che tracciano tutto.
Resterebbe a livello sotterraneo, come rete clandestina, usata tramite VPN o Tor. Probabilmente avremmo anche un fork tra il bitcoin "legale" e quello "puro"
2)Con questa linea, ogni sviluppatore o ogni nodo della reta diventa RESPONSABILE LEGALMENTE dell'uso che le persone fanno del suo software. Capite quanto è idiota oltre che anticostituzionale questo principio?
3)Il fatto che la rete blockchain sia pubblica, unito alla interpretazione governativa che tutti gli utenti devono accedervi nominativamante, renderebbe la rete Bitcoin "ufficiale" la morte di qualsiasi forma di privacy. Molto peggio del sistema bancario. Perchè a quel punto tramite la blockchain tutto sarebbe in piazza e tutti saprebbero chi possiede cosa.
Già oggi purtroppo è così in parte perchè sappiamo come la pseudoanonimità non difende la privacy: i Coinjoin servono a punto per impedire che chiunque sappia i cazzi miei, quanti soldi ho, dove li spendo, cosa compro e così via.
https://reason.com/2024/05/01/groundhog-day-for-the-crypto-wars-the-doj-on-bitcoin-prowl/Ovviamente la lobby delle criptovalute e le associazioni di categoria annunciano battaglia:
Penso che sul successo futuro di Bitcoin non ci sono dubbi. Io non ne ho. Il genio è fuori dalla lampada e non può essere fermato. Qualcosa di troppo grosso per essere fermato. Tuttavia gli esiti possibili che vedo a lungo termine sono questi due:
1)
Se il governo USA perde. Bitcoin resta la rete libera e anticensura di adesso. Soprattutto una rete UNICA usata da Wall Street come dal venditore di banane su una spiaggia di El Salvador. Assisteremo ad una maggiore centralizzazione dei bitcoin (token) nelle mani delle grandi organizzazioni finanziarie ma questo non riguarda la rete Bitcoin che rimarrà appunto senza il controllo di nessuno, a livello di struttura di rete e regole del consenso
2)
Se il governo USA vince. Bitcoin non potrà essere fermato lo stesso. Come la droga o la prostituzione, non è qualcosa che si può impedire per legge. La domanda è troppo alta e la tecnologia troppo utile. Tuttavia avremo una spaccatura tra una rete murata e una rete libera, probabilmente con un fork di due token. Qualcosa di simile alla spaccatura tra Web e Dark Web. Se mi avessero detto trent'anni fa che il Web sarebbe diventato al 90% Facebook e Instagram avrei detto bella schifezza. E in parte e cosi ma questo non impedisce al Web centralizzato e spione di oggi di valere miliardi e di avere miliardi di utenti. Perchè all'utonto medio della privacy e della libertà non frega nulla.
Un bitcoin governativo e nominativo perderebbe moltissime della sue qualità, sarebbe sotto la gestione di Blackrock e Fidelity. Manterrebbe però la narrativa dell'oro digitale, della scarsità. Forse sufficiente per gli acquisti in massa di Wall Street, visto che l'altro bitcoin, quello libero, non potrebbero più toccarlo.
Insomma l'esito 2) non lo vedo come la morte del bitcoin libero ma come un suo parziale ridimensionamento perchè perderemmo gli USA, la tutela legale, e gli investimenti istituzionali.
Per questo tutti avremmo da perdere e per questo bisogna lottare per difendere il punto 1).
Stay tuned per gli sviluppi