Sì certo, possono rendere la vita più difficile un po' a tutti, imponendo restrizioni e più controllo sugli exchange o comunque nei nodi di passaggio da fiat a crypto, ma chi vorrà veramente procurarsene troverà sempre altri modi più o meno creativi per continuare a farlo. Il proibizionismo ha sempre fallito nell'eliminare l'oggetto della proibizione: dagli alcoolici, alla prostituzione, fino alle droghe ecc. Finché c'è domanda, c'è mercato, per aperto o sommerso che sia.
Quindi quello che ha senso chiedersi è se stiano riuscendo ad abbattere la fiducia, da cui deriva appunto la domanda. Il calo di interesse e il crollo delle quotazioni in atto al momento sono secondo me dovuti al brusco risveglio e al richiamo alla realtà di chi negli ultimi mesi ci si è buttato a capofitto, senza sapere neanche cosa stesse comprando, attirato dal miraggio di facili guadagni a tempo zero e di una crescita esponenziale che ovviamente non era sostenibile. Nel giro di qualche mese, o anno alla peggio, le acque si saranno calmate e tutto si resetterà pronto per riprendere il cammino. Non è la prima volta e non sarà l'ultima, l'unica vera differenza rispetto al passato è la perdita di dominance del bitcoin, quindi al prossimo giro ci sarà da tener d'occhio la "concorrenza".
Sono pienamente d'accordo con te