Topic: Dubbi sulla decentralizzazione del BTC (Read 239 times)

Perdonami: ma cosa c'entra la decentralizzazione col mining?

Se facciamo confusione sui concetti e sulle parole è finita prima di cominciare.

Allora dimmi cosa intendi per centralizzazione e ti dirò quello che vuoi sapere.

A casa mia il concetto di centralizzazione di una valuta prevede: UN SOLO ORGANO che ne controlla la creazione e la circolazione, dunque il valore.

A casa mia il bitcoin non ha nessuna "banca centrale" capeggiata da nessun privato o stato che decide quanti bitconi devono essere immessi sul mercato e di conseguenza che potere d'acquisto debbono avere.

Sempre a casa mia il bitcoin ha un algoritmo dal quale ha preso origine che aveva già deciso che non dovevano esserci più di 21 milioni di monete in circolazione, tutto il resto è fuffa.

Che poi esistano fabbriche intere di minaggio, non dimostra nessun controllo fino a prova contraria. Perché quella fabbrica il massimo che può fare (E NON E' UNA SOLA come nel caso della BCE o della FEDERAL CAZZERV) è capace di LAVORARE impiegando risorse per estrarre dalla rete dei bitcoin, ma sempre e solo in misura al proprio sforzo e sempre più ridotta fino ai 21 milioni. Dopo di questo tutto il bengodi finirà. Per la BCE (ORGANO PRIVATO) e per la FEDERAL RESERVE (altro organo PRIVATO) non finirà MAI fino a quando non cesseranno di esistere quelle dannazioni di valute.

Allora se mi faccio due conticini evinco che: il dollaro come l'euro e molte altre sono valute per loro natura inflazionabili e utilizzate strumentalmente per sottrarre ore di lavoro ai popoli, mentre il bitcoin è stato (ALMENO PENSATO) con lo scopo esattamente opposto. Ovvero creare sempre più valore per le ore di lavoro impiegate per accumularlo.

Questo può piacere o meno, ma non si può discutere perché è matematica e non filosofia spicciola.

Chiedo scusa se sono stato brutale. Ma la disinformazione da ignoranza è una brutta bestia e può far diffondere molto facilmente falsi concetti in altri "ignoranti in materia".

Ciao,
certo che è così: hai centrato UNO DEI problemi del bitcoin.....
Ma poco importa direi, nel senso che il grande merito del btc è che ha aperto una strada ed ha fatto capire che c'è (almeno) un modo per affrontare il problema del consenso decentralizzato.
Proprio per mitigare gli effetti di quel che descrivi si sta da tempo cercando di usare altri metodi alternativi al POW, il principale che si sta studiando è il POS.
Dico "si sta studiando" perché esistono già delle implementazioni, ma nulla (che io sappia) di già significativo o che abbia potuto dimostrare la sua validità sul campo e rispetto a grandi numeri.

Comunque tornando alla tua osservazione si è andati anche oltre al pericolo che citi, nel senso che 3 o 4 anni fa una di quelle farm era andata molto vicina ad avere il famoso 51% di hash power, ma visto il pericolo e il grave danno in termini di calo di fiducia che avrebbe portato al sistema, hanno poi deciso di tornare a % più ragionevoli.
Non ricordo bene gli estremi (nome della farm) ma trovi il caso citato nel famoso "Mastering bitcoin" (sia prima sia seconda edizione).

Ciao a tutti,

premetto che sono mi sto appena avvicinando al mondo delle cryptovalute e del BTC in particolare, quindi andateci piano con me 

Leggendo un po' qua e là ed informandomi su come funzioni il sistema ho già riscontrato il mio primo dubbio che è il seguente: il Bitcoin vanta questa decentralizzazione della valuta in modo tale da non poter essere controllata dalle banche e quindi tutti i benefici ad essa connessi, ma siccome è possibile minare questi BTC e ho visto parecchi servizi di vere e proprie "fabbriche", con migliaia di gpu una affianco a l'altra mi sono chiesto se veramente questa decentralizzazione sia effettiva dato che la maggior parte dei BTC sono creati da queste grandi strutture?

Un saluto e un ringraziamento a chi risponderà