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Topic: E se il Dollaro fosse solo un’altra criptovaluta? (Read 377 times)

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No, non è una stupidata, ma l’impatto sul totale non è materiale.

Secondo alcune stime, la quantità di banconote false è nell’ordine delle (poche) centinaia di milioni.
Per creare questo stock, o mantenerlo “efficiente” (ricordi la scena di Narcos dove Pablo trovava le sue banconote “marce”?) sono necessari grandi macchinari, fatica e lavoro.
La FED invece può creare, come sta facendo ora, miliardi di dollari premendo un tasto.

in realtà pensavo fossero molti di più i dollari falsi in circolazione. E' sicuramente vero che stampare moneta falsa è molto più difficile, perchè la fed per stampare dei dollari deve solo accendere i macchinari, chi li falsifica deve lavorare davvero  Grin

No, la FED per "stampare" dollari deve veramente schiacciare solo un bottone, è molto più efficace che stampare banconote.

Basta una reverse auction sui tassi a breve o qualche acquisto di bond a lungo (QE) per aumentare la quantità di dollari in circolazione nel sistema, senza sprecare una goccia di inchiostro.
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No, non è una stupidata, ma l’impatto sul totale non è materiale.

Secondo alcune stime, la quantità di banconote false è nell’ordine delle (poche) centinaia di milioni.
Per creare questo stock, o mantenerlo “efficiente” (ricordi la scena di Narcos dove Pablo trovava le sue banconote “marce”?) sono necessari grandi macchinari, fatica e lavoro.
La FED invece può creare, come sta facendo ora, miliardi di dollari premendo un tasto.

in realtà pensavo fossero molti di più i dollari falsi in circolazione. E' sicuramente vero che stampare moneta falsa è molto più difficile, perchè la fed per stampare dei dollari deve solo accendere i macchinari, chi li falsifica deve lavorare davvero  Grin
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Sull’ argomento:

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Bitcoiners know exactly how many Bitcoins will exist 10 years from now. The Federal Reserve, with all the backing and power of government, has no idea how many dollars will exist at that time 😂


https://twitter.com/erikvoorhees/status/1185598703651807232?s=21



Può sembrare una stupidata, ma oltre ai dollari emessi dalla Federal Reserve, secondo me bisogna tener conto anche dei dollari falsi in circolazione, che secondo me sono un bel quantitativo, cosa che con il bitcoin o altre criptovalute, non può accadere

No, non è una stupidata, ma l’impatto sul totale non è materiale.

Secondo alcune stime, la quantità di banconote false è nell’ordine delle (poche) centinaia di milioni.
Per creare questo stock, o mantenerlo “efficiente” (ricordi la scena di Narcos dove Pablo trovava le sue banconote “marce”?) sono necessari grandi macchinari, fatica e lavoro.
La FED invece può creare, come sta facendo ora, miliardi di dollari premendo un tasto.

Paradossalmente le banconote contraffatte hanno più valore dei numeretti creati dalle banche centrali con un click, almeno c'è del lavoro reale dietro.
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Se uno sa leggere, per quanto possa essere poco ferrato sulla tematica, dubito possa arrivare a credere che il dollaro sia una criptovaluta.
A partire dal titolo: "E SE il dollaro fosse solo una'altra criptovaluta?"
L'articolo si limita a tracciare, pur rimanendo in superficie, alcune delle proprietà del dollaro (proprietà affini a tutte le altre fiat).


Considera che molti credono ancora a catene di Sant'antonio et simila ahah Smiley
Mi pareva fosse corretto puntualizzare la differenza con il mio commento precedente, tutto qua.

Hai fatto bene, spesso tendo a sopravvalutare l'intelligenza umana Wink
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Bitcoiners know exactly how many Bitcoins will exist 10 years from now. The Federal Reserve, with all the backing and power of government, has no idea how many dollars will exist at that time 😂


https://twitter.com/erikvoorhees/status/1185598703651807232?s=21



Può sembrare una stupidata, ma oltre ai dollari emessi dalla Federal Reserve, secondo me bisogna tener conto anche dei dollari falsi in circolazione, che secondo me sono un bel quantitativo, cosa che con il bitcoin o altre criptovalute, non può accadere

No, non è una stupidata, ma l’impatto sul totale non è materiale.

Secondo alcune stime, la quantità di banconote false è nell’ordine delle (poche) centinaia di milioni.
Per creare questo stock, o mantenerlo “efficiente” (ricordi la scena di Narcos dove Pablo trovava le sue banconote “marce”?) sono necessari grandi macchinari, fatica e lavoro.
La FED invece può creare, come sta facendo ora, miliardi di dollari premendo un tasto.
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Bitcoiners know exactly how many Bitcoins will exist 10 years from now. The Federal Reserve, with all the backing and power of government, has no idea how many dollars will exist at that time 😂


https://twitter.com/erikvoorhees/status/1185598703651807232?s=21



Può sembrare una stupidata, ma oltre ai dollari emessi dalla Federal Reserve, secondo me bisogna tener conto anche dei dollari falsi in circolazione, che secondo me sono un bel quantitativo, cosa che con il bitcoin o altre criptovalute, non può accadere
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Se uno sa leggere, per quanto possa essere poco ferrato sulla tematica, dubito possa arrivare a credere che il dollaro sia una criptovaluta.
A partire dal titolo: "E SE il dollaro fosse solo una'altra criptovaluta?"
L'articolo si limita a tracciare, pur rimanendo in superficie, alcune delle proprietà del dollaro (proprietà affini a tutte le altre fiat).


Considera che molti credono ancora a catene di Sant'antonio et simila ahah Smiley
Mi pareva fosse corretto puntualizzare la differenza con il mio commento precedente, tutto qua.
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Mi permetto di dissentire. Una criptovaluta (o crittovaluta dirsivoglia) ha diverse proprietà intrinseche, tra cui la possibilità di eseguire un audit interno senza contare su terze parti. Detto in poche parole, il dollaro non è minimamente paragonabile ad una criptovaluta (quindi ad una valuta basata un database distribuito condiviso su una rete peer to peer e le cui transazioni sono soggette a un controllo di verifica): puoi controllare quanto è stato emesso? No. Puoi essere certo che nessuno nel dollaro bari, creando, modificando, od eliminando transazioni? No. E queste domande valgono per tutte le valute FIAT.

Sono in disaccordo riguardo a ciò che si dice nell'articolo. Seppur sia stato scritto solo per l'immaginazione, ho paura che alcuni utenti – meno esperti – potrebbero confondersi e potrebbero pensare che, in fondo, anche il dollaro, sia una "criptovaluta" (quando in realtà non lo è).

Se uno sa leggere, per quanto possa essere poco ferrato sulla tematica, dubito possa arrivare a credere che il dollaro sia una criptovaluta.
A partire dal titolo: "E SE il dollaro fosse solo una'altra criptovaluta?"
L'articolo si limita a tracciare, pur rimanendo in superficie, alcune delle proprietà del dollaro (proprietà affini a tutte le altre fiat).
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Sono d’accordo ma ti porto solo due esempi:

1. Il fondo interbancario di tutela dei depositi ha l’obiettivo di tutelare i depositi su conto corrente fino a 100k. Ovviamente la dotazione di questo fondo, alimentata dalle banche stesse, è del tutto insufficiente  a produrre una tutela del genere. Anche perché è stato impropriamente utilizzato per il salvataggio di alcune banche in difficoltà.
2. Avete visto cosa è successo in India? A causa della presunta (reale o presunta non si sa) di una banca hanno contingentato i prelievi dai bancomat. I soldi sono tuoi, ma non puoi prelevati dalle banche.

https://www.economist.com/leaders/2019/10/10/the-risks-from-indias-rotten-banks


Insomma, la sicurezza delle banche, che diamo per scontata, è tutta da verificare. E speriamo di non doverla testare mai.

davvero, parlo da chi ha dato certe cose per scontato, ma leggendovi chiedo per approfondire.
Diverse banche sono fallite in europa (e anche in italia): in quali casi i correntisti ci hanno perso i soldi?

Perchè di casi in cui si è potuto verificare, ve ne sono!

P.S: non posso leggere l'articolo perchè non mi va di registrarmi, ma mi sembra di intuire che il problema sia più esteso di una singola banca
P.P.S: in quali casi il fondo interbancario è stato usato per salvataggio di banche?




Ripesco un articolo del 2015
http://www.ansa.it/marche/notizie/2015/10/27/fitd-2-mld-per-salvataggi-banche_99f298b0-699e-4459-b6d8-fced3b014f73.html

"Il Fondo interbancario di tutela dei depositi ha deliberato interventi "imponenti, pari a circa 2 miliardi di euro" per il salvataggio di Banca Marche, CariFerrara, Banca Etruria e CariChieti. Lo ha indicato il presidente del Fondo, Salvatore Maccarone "se dovessero essere rimborsati i depositi garantiti delle 4 banche la somma ammonterebbe a 12,5 miliardi di euro". Una cifra che, ha detto Maccarone "il Fondo non ha e non avrà mai". Serve comunque l'ok dalla Ue per l'operazione."
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CAPACITÀ DI CONTROLLO SUI PROPRI FONDI: QUASI INESISTENTE

Puoi avere il controllo solo dei soldi di carta che sono nel tuo portafoglio fisico o sotto il materasso. I fondi nel tuo conto bancario sono sotto il controllo delle banche. Tutto quello che hai è un "Ti Devo" dalla banca a te. Devi fidarti che la banca ti restituirà i tuoi soldi quando ne avrai bisogno. Se la banca fallisce, perdi i tuoi soldi. Il governo degli Stati Uniti garantisce fino a $ 250.000 di depositi per persona per banca, ma questo meccanismo non è finanziato, quindi nessuno sa se funzionerebbe davvero in caso di collasso di una grande banca commerciale.

Giusto per curiosità...sai come è andata a finire con Lehman Brothers? è vero che il private banking non era certo la sua occupazione principale, ma per essere grande, era grande.

E comunque "quasi inesistenti" non mi sembra corretto.
Insomma, con le crypto se tieni tu le chiavi private hai il controllo, se stanno su exchange no.
Con le monete fiat è uguale: se tieni i soldi cartacei hai il controllo, in banca no (anche se ora, sono al 100% più sicure le banche degli exchange!!).

Certo, si può discutere sul fatto che è molto più scomodo tenere soldi in casa in cassaforte, ma "quasi inesistenti" è fuorviante.

P.S: si le banche fanno schifo.

A meno di non tenere i contanti in casa, non hai alcun controllo sui tuoi soldi, anche per legge vedasi articolo 1834 del codice civile https://www.brocardi.it/codice-civile/libro-quarto/titolo-iii/capo-xvii/sezione-i/art1834.html. Sapendo che la banca acquisisce la proprietà dei depositi non mi sento affatto tranquillo, al pari di lasciare btc su un exchange.
Voglio vederti a tenere 10.000 euro in contanti a casa, o 100.000, o 1 milione. Ansia perenne  Grin
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Ma l'articolo non mi sembra che parli male del dollaro, elenca dei fatti limitandosi a tracciarne le proprietà.
Chi invece parla male di bitcoin solitamente non lo fa con i fatti, ma con luoghi comuni e menzogne belle e buone.

Per chi non prende nemmeno le carte nel mondo, è sicuramente vero, ma ad oggi sarebbe più facile accettare bitcoin più che le carte, dato che perfino nei posti più tecnologicamente arretrati hanno un telefono, mentre magari far arrivare un pos, avere un conto bancario e tutto l'annesso è più complicato e sconveniente.

Sulla parte dei costi di transazione, ho corretto per renderlo più chiaro, ma comunque rimane il punto, perchè certo se usi il contante non paghi niente, ma se vuoi/devi inviare valore in via elettronica i costi sono quelli, e sono imputabili al dollaro stesso dato che non è inviabile elettronicamente in nessun altro modo se non affidandosi ad intermediari che applicano commissioni.





sicuramente chi parla male dei bitcoin, è chi più li teme (vedi le banche,ecc). Per le carte nel mondo, penso sia più un problema di costi, credimi, ho avuto più difficoltà ad usare le carte al sud (molti esercizi piccoli, accettavano pagamenti pos con un minimo di 10-15 euro), mentre invece qualsiasi angolino sperduto dell'europa del nord ti faceva pagare anche il caffè con carta.

Su invio elettronico del dollaro, purtroppo devo darti ragione, western union, moneygram, hanno dei costi proibitivi, oltre la loro percentuale, applicano un tasso di cambio altissimo, mentre invece bitcoin è molto migliorato con le fee, stamattina ho spedito 0.3 bitcoin pagando 4000 satoshi di fee

È un fatto di costi sicuramente, e i costi sono assurdi per gestire pos e compagnia bella. Nel nord europa ti fan pagare qualsiasi cosa con le carte, però le cose costano 5 volte tanto! E magari hanno costi minori, ma anche se avessero gli stessi costi nostri comunque essendo i prezzi ridicolmente alti ammortizzano.
Con bitcoin io invio sempre con 1-2 sat/byte, 200 satoshi a transazione..e bene o male ho la conferma quasi sempre nei primi blocchi.
Se poi parliano di lightning invece, beh li si che c'è da divertirsi.
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Mi permetto di dissentire. Una criptovaluta (o crittovaluta dirsivoglia) ha diverse proprietà intrinseche, tra cui la possibilità di eseguire un audit interno senza contare su terze parti. Detto in poche parole, il dollaro non è minimamente paragonabile ad una criptovaluta (quindi ad una valuta basata un database distribuito condiviso su una rete peer to peer e le cui transazioni sono soggette a un controllo di verifica): puoi controllare quanto è stato emesso? No. Puoi essere certo che nessuno nel dollaro bari, creando, modificando, od eliminando transazioni? No. E queste domande valgono per tutte le valute FIAT.

Sono in disaccordo riguardo a ciò che si dice nell'articolo. Seppur sia stato scritto solo per l'immaginazione, ho paura che alcuni utenti – meno esperti – potrebbero confondersi e potrebbero pensare che, in fondo, anche il dollaro, sia una "criptovaluta" (quando in realtà non lo è).
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Sono d’accordo ma ti porto solo due esempi:

1. Il fondo interbancario di tutela dei depositi ha l’obiettivo di tutelare i depositi su conto corrente fino a 100k. Ovviamente la dotazione di questo fondo, alimentata dalle banche stesse, è del tutto insufficiente  a produrre una tutela del genere. Anche perché è stato impropriamente utilizzato per il salvataggio di alcune banche in difficoltà.
2. Avete visto cosa è successo in India? A causa della presunta (reale o presunta non si sa) di una banca hanno contingentato i prelievi dai bancomat. I soldi sono tuoi, ma non puoi prelevati dalle banche.

https://www.economist.com/leaders/2019/10/10/the-risks-from-indias-rotten-banks


Insomma, la sicurezza delle banche, che diamo per scontata, è tutta da verificare. E speriamo di non doverla testare mai.

davvero, parlo da chi ha dato certe cose per scontato, ma leggendovi chiedo per approfondire.
Diverse banche sono fallite in europa (e anche in italia): in quali casi i correntisti ci hanno perso i soldi?

Perchè di casi in cui si è potuto verificare, ve ne sono!

P.S: non posso leggere l'articolo perchè non mi va di registrarmi, ma mi sembra di intuire che il problema sia più esteso di una singola banca
P.P.S: in quali casi il fondo interbancario è stato usato per salvataggio di banche?

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1. Il fondo interbancario di tutela dei depositi ha l’obiettivo di tutelare i depositi su conto corrente fino a 100k. Ovviamente la dotazione di questo fondo, alimentata dalle banche stesse, è del tutto insufficiente  a produrre una tutela del genere. Anche perché è stato impropriamente utilizzato per il salvataggio di alcune banche in difficoltà.
2. Avete visto cosa è successo in India? A causa della presunta (reale o presunta non si sa) di una banca hanno contingentato i prelievi dai bancomat. I soldi sono tuoi, ma non puoi prelevati dalle banche.

https://www.economist.com/leaders/2019/10/10/the-risks-from-indias-rotten-banks


Insomma, la sicurezza delle banche, che diamo per scontata, è tutta da verificare. E speriamo di non doverla testare mai.

Alla questione sicurezza delle banche, aggiungerei anche le recenti novità. Unicredit 3 giorni fa ha dichiarato che dal 2020 inizierà a mettere tassi negativi sui conti deposito oltre 100.000 euro (ora sembra che dopo il polverone abbia alzato la cifra). Se questa cosa dovesse prendere piede, davvero si ritornerebbe ai soldi sotto al materasso
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1. Il fondo interbancario di tutela dei depositi ha l’obiettivo di tutelare i depositi su conto corrente fino a 100k. Ovviamente la dotazione di questo fondo, alimentata dalle banche stesse, è del tutto insufficiente  a produrre una tutela del genere. Anche perché è stato impropriamente utilizzato per il salvataggio di alcune banche in difficoltà.
2. Avete visto cosa è successo in India? A causa della presunta (reale o presunta non si sa) di una banca hanno contingentato i prelievi dai bancomat. I soldi sono tuoi, ma non puoi prelevati dalle banche.

https://www.economist.com/leaders/2019/10/10/the-risks-from-indias-rotten-banks


Insomma, la sicurezza delle banche, che diamo per scontata, è tutta da verificare. E speriamo di non doverla testare mai.
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Puoi avere il controllo solo dei soldi di carta che sono nel tuo portafoglio fisico o sotto il materasso. I fondi nel tuo conto bancario sono sotto il controllo delle banche. Tutto quello che hai è un "Ti Devo" dalla banca a te. Devi fidarti che la banca ti restituirà i tuoi soldi quando ne avrai bisogno. Se la banca fallisce, perdi i tuoi soldi. Il governo degli Stati Uniti garantisce fino a $ 250.000 di depositi per persona per banca, ma questo meccanismo non è finanziato, quindi nessuno sa se funzionerebbe davvero in caso di collasso di una grande banca commerciale.

Giusto per curiosità...sai come è andata a finire con Lehman Brothers? è vero che il private banking non era certo la sua occupazione principale, ma per essere grande, era grande.

E comunque "quasi inesistenti" non mi sembra corretto.
Insomma, con le crypto se tieni tu le chiavi private hai il controllo, se stanno su exchange no.
Con le monete fiat è uguale: se tieni i soldi cartacei hai il controllo, in banca no (anche se ora, sono al 100% più sicure le banche degli exchange!!).

Certo, si può discutere sul fatto che è molto più scomodo tenere soldi in casa in cassaforte, ma "quasi inesistenti" è fuorviante.

P.S: si le banche fanno schifo.
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Ma l'articolo non mi sembra che parli male del dollaro, elenca dei fatti limitandosi a tracciarne le proprietà.
Chi invece parla male di bitcoin solitamente non lo fa con i fatti, ma con luoghi comuni e menzogne belle e buone.

Per chi non prende nemmeno le carte nel mondo, è sicuramente vero, ma ad oggi sarebbe più facile accettare bitcoin più che le carte, dato che perfino nei posti più tecnologicamente arretrati hanno un telefono, mentre magari far arrivare un pos, avere un conto bancario e tutto l'annesso è più complicato e sconveniente.

Sulla parte dei costi di transazione, ho corretto per renderlo più chiaro, ma comunque rimane il punto, perchè certo se usi il contante non paghi niente, ma se vuoi/devi inviare valore in via elettronica i costi sono quelli, e sono imputabili al dollaro stesso dato che non è inviabile elettronicamente in nessun altro modo se non affidandosi ad intermediari che applicano commissioni.





sicuramente chi parla male dei bitcoin, è chi più li teme (vedi le banche,ecc). Per le carte nel mondo, penso sia più un problema di costi, credimi, ho avuto più difficoltà ad usare le carte al sud (molti esercizi piccoli, accettavano pagamenti pos con un minimo di 10-15 euro), mentre invece qualsiasi angolino sperduto dell'europa del nord ti faceva pagare anche il caffè con carta.

Su invio elettronico del dollaro, purtroppo devo darti ragione, western union, moneygram, hanno dei costi proibitivi, oltre la loro percentuale, applicano un tasso di cambio altissimo, mentre invece bitcoin è molto migliorato con le fee, stamattina ho spedito 0.3 bitcoin pagando 4000 satoshi di fee
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Il contacts non é trasferibile in via elettronica mantenendone la principale caratteristica: l’anonimato.
Per questo il Bitcoin é “peer to peer digital cash” e non “payment system”.

Non voglio con questo legittimare Roger Ver eh....
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Come sono contrario a quelli che parlano male di bitcoin (come appunto il CEO di JP Morgan), sono abbastanza scettico anche di chi parla male delle valute FIAT (dollaro o euro, cambia poco). Bisogna essere onesti, il mondo ad oggi non può fare totalmente a meno delle valute FIAT, ho girato mezzo mondo e ci sono posti dove nemmeno prendono le carte (e parlo anche dell'italia).

nell'articolo poi, non capisco perchè parla dei costi di transazione, se si limita alla valutazione del dollaro, non ha tanto senso mettere in mezzo le carte di credito

Ma l'articolo non mi sembra che parli male del dollaro, elenca dei fatti limitandosi a tracciarne le proprietà.
Chi invece parla male di bitcoin solitamente non lo fa con i fatti, ma con luoghi comuni e menzogne belle e buone.

Per chi non prende nemmeno le carte nel mondo, è sicuramente vero, ma ad oggi sarebbe più facile accettare bitcoin più che le carte, dato che perfino nei posti più tecnologicamente arretrati hanno un telefono, mentre magari far arrivare un pos, avere un conto bancario e tutto l'annesso è più complicato e sconveniente.

Sulla parte dei costi di transazione, ho corretto per renderlo più chiaro, ma comunque rimane il punto, perchè certo se usi il contante non paghi niente, ma se vuoi/devi inviare valore in via elettronica i costi sono quelli, e sono imputabili al dollaro stesso dato che non è inviabile elettronicamente in nessun altro modo se non affidandosi ad intermediari che applicano commissioni.



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Come sono contrario a quelli che parlano male di bitcoin (come appunto il CEO di JP Morgan), sono abbastanza scettico anche di chi parla male delle valute FIAT (dollaro o euro, cambia poco). Bisogna essere onesti, il mondo ad oggi non può fare totalmente a meno delle valute FIAT, ho girato mezzo mondo e ci sono posti dove nemmeno prendono le carte (e parlo anche dell'italia).

nell'articolo poi, non capisco perchè parla dei costi di transazione, se si limita alla valutazione del dollaro, non ha tanto senso mettere in mezzo le carte di credito
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Lessi qualche tempo fa questo articolo sulla sezione inglese di Cointelegraph, allora siccome non era presente in italiano e avevo tempo da perdere l'ho voluto tradurre principalmente per farlo leggere ad un amico, ora lo posto qui anche se evidentemente queste cose molti di voi le conoscono, ma magari a qualcuno può servire  Wink

Articolo originale in lingua inglese https://cointelegraph.com/news/what-if-us-dollar-was-just-another-cryptocurrency-expert-blog



by Vincent Launay
tradotto da @dende93


Jamie Dimon, CEO di JP Morgan, ha recentemente attaccato Bitcoin, arrivando a chiamarlo una “frode” che verrà “chiusa”. Molto è stato scritto a proposito dei suoi commenti, quindi non continuerò oltre su questa strada.
Ma è vero che le criptovalute, in generale, soffrono di una cattiva reputazione da parte del pubblico. Questo è principalmente dovuto ad una mancanza di comprensione dei meccanismi delle criptovalute e alla confusione fatta tra exchange hackerati, che è successo, e la robustezza della Blockchain stessa, che non può essere hackerata con le esistenti tecnologie.
Ma cosa accade se guardiamo alla più potente valuta del mondo con lo stesso angolo critico che hanno gli oppositori delle criptovalute?
Come risulterebbe il White Paper del Dollaro Americano? Diamo un’occhiata.

USABILITÀ: BUONO

Il Dollaro USA è la forma di pagamento più ampiamente accettata del mondo.
Il suo ruolo di riserva valutaria per le banche centrali in giro per il mondo lo ha reso indiscutibilmente la valuta numero 1 sin dalla Seconda Guerra Mondiale.
Possiamo dire che è un ottimo mezzo di scambio.

RISERVA DI VALORE: POVERO



Da quando gli Stati Uniti hanno abbandonato il gold standard nel 1971, il Dollaro ha perso più del 80% del suo valore, misurato con la perdita di potere d’acquisto causata dall’inflazione.
Nel breve termine, il Dollaro è stabile con un due o tre percento annuale come tasso di inflazione, ma nel lungo periodo, è garantito che perderà gran parte del suo valore.

DISPONIBILITÀ DI NUOVE MONETE

A differenza delle criptovalute, nessun algoritmo determina la velocità con cui le nuove monete, i Dollari, vengono create elettronicamente o stampando banconote.
La creazione di nuove monete è a sola discrezione del Board of Governors della Federal Reserve.
Dal 2008, in risposta alla crisi finanziaria, la Fed ha creato $ 4.500 miliardi dal nulla con un solo obiettivo: comprare debito pubblico americano e altri titoli garantiti da mutui ipotecari.
Dal 2008, la massa monetaria M2 del Dollaro - che comprende contanti e depositi – è salita da $ 7.500 miliardi a $ 13.500 miliardi, un incremento del 92 %.



VALORE INTRINSECO: NESSUNO

Proprio come ogni altra valuta fiat, il Dollaro americano non è convertibile in una determinata quantità di oro come era una volta.
A sostenerlo c’è la “fiducia e il credito del Governo degli Stati Uniti”, che non ha alcun significato in termini monetari. Vuole dire che gli Stati Uniti ti daranno un dollaro se tu vuoi scambiare un dollaro, è un
“Ti Devo” emesso dalla Federal Reserve che non paga alcun interesse, che non matura mai e il cui valore continua ad essere diluito dalla creazione di sempre più dollari.
Il Fondo Monetario Internazionale lo ha riassunto molto bene in un report (https://www.imf.org/external/pubs/ft/sdn/2016/sdn1603.pdf) pubblicato nel gennaio 2016.



FACILITÀ DI TRASFERIMENTO E PROPRIETÀ: LIMITATA

Non tutti possono avere un conto bancario in dollari USA. Dovresti essere un americano o avere i mezzi per avere un conto bancario in dollari USA nel tuo paese d'origine.
Inoltre, tutte le transazioni devono essere autorizzate negli Stati Uniti.
In questo modo il governo USA decide chi è autorizzato ad usare i dollari e chi no.
BNP Paribas - la più grande banca francese – l’ha sperimentato sulla propria pelle quando è stata multata per $ 8.9 miliardi nel 2014 dal Dipartimento di Giustizia USA, per aver fatto affari con Sudan, Cuba e Iran in dollari mentre queste nazioni erano sotto le sanzioni USA. Se le transazioni fossero state fatte in qualsiasi altra valuta, BNP Paribas non avrebbe avuto problemi, o almeno non con il Dipartimento di Giustizia USA.

COSTI DI TRANSAZIONE: ALTI

Per le transazioni elettroniche, i negozianti devono affidarsi ad un intermediario come Visa o MasterCard che ricaricano dal 3 al 5 % del valore della transazione.
I bonifici bancari impiegano giorni per essere eseguiti a meno che non sei disposto a pagare un extra, in questo caso, impiegheranno “solo” un giorno.

CAPACITÀ DI CONTROLLO SUI PROPRI FONDI: QUASI INESISTENTE

Puoi avere il controllo solo dei soldi di carta che sono nel tuo portafoglio fisico o sotto il materasso. I fondi nel tuo conto bancario sono sotto il controllo delle banche. Tutto quello che hai è un "Ti Devo" dalla banca a te. Devi fidarti che la banca ti restituirà i tuoi soldi quando ne avrai bisogno. Se la banca fallisce, perdi i tuoi soldi. Il governo degli Stati Uniti garantisce fino a $ 250.000 di depositi per persona per banca, ma questo meccanismo non è finanziato, quindi nessuno sa se funzionerebbe davvero in caso di collasso di una grande banca commerciale.

CONCORRENTI: UN SACCO

Ci sono più di 100 diverse valute fiat nel mondo – Euro, Yen, Yuan ma anche Bolivar Veezuelano, Naira Nigeriano, ecc. La maggior parte di queste ha una orrendo curriculum, fatto di iperinflazione, e una buona parte è stata sostituita di volta in volta quando la valuta precedente falliva. Le valute fiat di solito falliscono o perdono più del 90% del loro valore nel tempo di una generazione o due. Il dollaro USA è un’anomalia in quanto esiste da più di un secolo e ha perso solo l’82 % del suo valore dal 1971, il che lo rende uno dei migliori tra le altre valute fiat.


Se questo fosse il white paper di una criptovaluta nuova di zecca, ci investiresti?

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