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Topic: Escrow/venditori e "garanzie" possibili contro scam (Read 463 times)

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Non è completamente assurda, ma penso che se un escrow tiene ferma una certa quantità di bitcoin da sempre, poi vuole una % altissima per fare da escrow, visto che ha ferma una bella cifra

In effetti il discorso è più adatto ai venditori che agli escrow. Non penso si guadagni granchè come escrow (ma non si rischia neanche). È importante però che fare l'escrow non sia solo un modo per guadagnare una buona reputazione da "spendere" poi nel momento più opportuno.
Delle fee molto basse versate sull'indirizzo pubblico dell'escrow permetterebbero anche di tener traccia in modo automatico dei feedback (ma poi sorgerebbero problemi di privacy dei clienti) e di migliorare la sua reputazione. Sono sempre degli interessi maturati.

Poi non è che uno sarebbe obbligato a tenere fermi i btc, diciamo che se inizia a tirarne via "troppi" inizierebbe a destare qualche sospetto nei suoi clienti potenziali, nulla di più.
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Non è completamente assurda, ma penso che se un escrow tiene ferma una certa quantità di bitcoin da sempre, poi vuole una % altissima per fare da escrow, visto che ha ferma una bella cifra
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Ho visto nella sezione Scam internazionale una nuova truffa perpetrata da un escrow considerato "attendibilissimo".

Mi sono chiesto allora: ma sarà mai possibile trovare dei modi che, se pur non garantiscono al 100%, almeno aiutino a rendere meno frequenti questo tipo di truffe?

Mi è venuto in mente che finora la fiducia di cui gode un venditore o un escrow si basa essenzialmente sulla sua attività nel forum e sulla sua storia di transazioni con feedback positivi, in pratica si basa solo sulla buona reputazione che si è costruito con le sue azioni passate.

Ci sono però almeno 2 situazioni (comuni nel caso di scam) imprevedibili a partire dalla semplice storia passata del venditore:

1) uno potrebbe aver deliberatamente costruito la sua storia virtuosa sin dall'inizio con il preciso piano di arrivare in una posizione dalla quale poter mettere a segno un "colpo finale" di un certo peso (situazione sempre meno probabile all'aumentare del numero di scambi regolari effettuati e all'aumentare del tempo/energia speso nel costruirsi una buona reputazione, ma sempre possibile)

2) uno potrebbe aver operato onestamente per lungo tempo, ma in un momento di particolare difficoltà  economica contingente potrebbe non resistere alla tentazione di lenire i suoi problemi sfruttando sempre la sua buona reputazione (o truffando direttamente qualcuno, o anche solo vendendo il proprio account del forum a caro prezzo, magari dicendosi pure che chi l'ha acquistato non l'avrà fatto per scammare qualcuno)

In entrambi i casi il riassunto è che la conoscenza delle azioni passate di una persona non ci può dire che cosa farà oggi (ed è oggi che dobbiamo avviare con lui uno scambio).

Stavo pensando allora che una "soluzione" potrebbe essere che il venditore/escrow versi una certa somma di bitcoin su un proprio indirizzo e firmi pubblicamente un messaggio che attesti la proprietà di quei bitcoin.

Immaginiamo che il venditore A abbia un indirizzo con 30 btc (ad esempio). Se io devo fare una transazione con lui e so in maniera "sicura" che lui è proprietario di quei bitcoin da x mesi, potrei fare le seguenti considerazioni:

1) innanzitutto è inverosimile che A abbia ceduto nel frattempo il proprio account a qualcun altro (nota bene: se avesse firmato un messaggio con un indirizzo semivuoto potrebbe tranquillamente aver venduto l'account e l'indirizzo insieme, nel caso invece di un indirizzo con una quantità consistente di bitcoin, non è possibile vendere l'indirizzo, nel senso che nessuno accetterebbe mai di pagare per avere una chiave privata che controlla tutti quei bitcoin che il precedente proprietario a sua volta controlla ancora)

2) il fatto che A abbia 30 bitcoin immobilizzati pubblicamente mi fa presumere che la sua situazione finanziaria non sia pericolante (se una persona un minimo onesta inizia ad avere problemi economici, inizia a ritirare i propri soldi, non li lascia lì immacolati per rubarne degli altri, quella dovrebbe essere l'ultima spiaggia, quella dettata dalla disperazione)

3) supponiamo che A non abbia ceduto il proprio account nè abbia problemi di natura finanziaria. Rimane sempre il problema che potrebbe aver pianificato sin dall'inizio uno scam simulando una condotta virtuosa. Quel deposito di 30 btc però quantifica immediatamente a me interlocutore la probabilità che questo fatto possa verificarsi. Se io devo scambiare 1 btc e lui ne ha 30 fermi da 1 anno, posso ragionevolmente pensare che 1 anno di lavoro per guadagnare il 3% (percentuale calcolata sui soldi immobilizzati) con lo scam finale non sia una mossa molto probabile. Chiaro invece che se ho bisogno di scambiare 15 btc, allora quel deposito mi "cautela" di meno; in generale si può vederla anche così, se uno ha molti btc, molto difficilmente verrà tentato da una cifra modesta, se uno ne ha pochi, e la cifra trattata potrebbe cambiare in modo significativo il suo patrimonio, allora c'è un pericolo maggiore (sempre di probabilità si tratta, e al netto del discorso morale ovvio per cui uno non dovrebbe rubare niente in ogni caso).

Mi rendo conto che questo tipo di proposta ha anche degli aspetti "poco eleganti", affermare pubblicamente: "io ho x bitcoin e posso permettermi il lusso di tenerli fermi a dimostrazione della mia superiorità/indifferenza  rispetto alle cifre che tratto quotidianamente" può non essere molto bello; in definitiva si tratterebbe però di affiancare una sorta di "proof of stake" a una certificazione di buona condotta nel passato.

Cosa ne pensate? Idea completamente assurda o no?

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