Una mia personalissima riflessione sul Datagate, per chi vuole leggerla:
http://dassori.me/2014/03/20/siamo-tutti-censiti-lunico-modo-di-rifiutarlo-e-cambiare-abitudini-ma-che-palle/Il passo che voglio evidenziare, in questo contesto, è questo:
Uno spionaggio che, sul singolo, potrebbe essere ridotto a mero vouyerismo, ma che ottemperato su masse considerevoli di individui, può portare a prendere -ad esempio- certe decisioni di geopolitica, ipotizzando con uno strettissimo margine d’errore quali possano essere le effettive conseguenze o -peggio?- a predeterminare l’evoluzione umana a breve termine sulla base di dati concreti e più che mai attuali.
Forse è questo che sfugge ai più, non stiamo parlando di "Renzi che ti guarda il pisello mentre te lo meni davanti alle cam-girl", stiamo parlando di
ipotetiche riunioni (Bilderberg?) dove chi comanda il mondo parla
con dati alla mano di "come gestire al meglio le masse di individui", stiamo parlando di sapere con un buon margine d'errore in cosa possa tradursi la soppressione delle libertà individuali, basandosi su quella che alla fine non è troppo lontana dalla lettura del pensiero di milioni di persone (tu utente, quando sei davanti al tuo computer, da solo, scrivi e fai cose che non vanno troppo lontano da quello che è il tuo reale modo di pensare ed essere, molto di più di come faresti "afk").
E' una regola basilare della statistica applicata ai mercati finanziari: prevedere cosa farà una singola persona è difficile, prevedere cosa faranno centomila persone, insieme, nella stessa situazione, è molto più semplice.
Poi oh, non pretendo che tutti siano sensibili alla stessa maniera all'argomento, ci sono gli ignoranti a cui non frega niente di questo (e qui cito un altro passo della mia riflessione, per esplicare la parola ignorante):
L’ignorante è colui che ignora lo stato delle cose. Lo sa, ma non gli interessa, forse non comprende le implicazioni etiche in materia di evoluzione e corso dell’umanità quando si parla di un’operazione di spionaggio così massiccia, non troppo lontana dalle lettura del pensiero, o magari non gli interessa comprenderlo.
Non si può pretendere che tutti siano allertati da quello che accade (anche se, su Bitcointalk.org nello specifico, uno un po' più di sensibilità se l'aspetta, ma il fatto che non sia così è anche un buon segno per Bitcoin, significa che stiamo davvero andando
mainstream), esattamente come non si può pretendere che la gente smetta di andare il sabato e la domenica allo stadio per fare a botte e lanciare i fumogeni sul campo da calcio.
Poi, come io stesso dico mestamente a fine riflessione:
Questo è il mondo in cui viviamo oggi, rassegnatevi… o staccate la spina e chiudetevi in casa, smettete di acquistare su Amazon ed eBay e anzi, andate a vivere in un eremo, perché adesso arriveranno anche i droni. La privacy è un concetto obsoleto, superato, sacrificato in nome della comodità, possiamo vivere di precauzioni e limitare i danni, ma sfuggire al controllo globale è semplicemente impossibile, ormai, se vogliamo “restare in contatto” con tutto e tutti e se sperate che i governi si sensibilizzino in materia, siete soltanto degli illusi, può solo andare peggio.
Dire come stanno le cose sì, rifletterci e ricamarci su, sì, cambiare modo di essere (IO) no, ma almeno si prende atto e si limitano i danni (open source, evitare certi software, dire telematicamente solo lo stretto necessario, usare la crittografia per parlare di cose che si vorrebbe non fossero 'censite', etc.)