È esattamente la cosa che ho pensato io, appena ho visto quel campo nella tabella, giungendo però a una conclusione un po' diversa. Se i millenials sono per definizione la generazione che ha maggior dimestichezza con la tecnologia, se volessero investire in bitcoin, non avrebbero difficoltà a detenerne direttamente creandosi un proprio wallet. Quindi penso che quello 0,45% rappresenti una minima parte della quota di patrimonio che i millanials dedicano a bitcoin e crypto, e non sia particolarmente significativa.
Non è detto che quegli stessi Millennial non abbiano anche wallet privati, qui si fa riferimento a piani pensionistici dove greyscale è l'unico modo per accedere, indirettamente, a bitcoin.
Conosciamo anche le cifre assolute: nelle note del report c'è scritto che ogni portafoglio dei Millennial ha un importo medio di 68.756$ (sono dati di un singolo trimestre), quindi la composizione media dei millennial è più o meno questa:
Totale 68.756$
di cui Fondi 23.377$
di cui ETF 16.501$
di cui Cash 11.000$
di cui Azioni 17.189$
di cui azioni Amazon 1.352$
di cui azioni Apple 1.062$
di cui azioni Tesla 553$
........
di cui Greyscale Bitcoin Trust 316$
E' un portafoglio molto diversificato (io non investirei MAI in questo modo) ma per come è percepito rischioso Bitcoin dalla gente, direi che sono percentuali in linea con quello che farebbero molti secondo il vecchio ritornello di non mettere mai in Bitcoin più soldi di quelli che si è disposti a perdere.
Quello che colpisce non è tanto il valore assoluto o percentuale dell'investimento quanto il fatto che Greyscale venga prima, nelle preferenze dei Millennial, di azioni come Netflix, Berkshire Hathaway o Microsoft e soprattutto che sia al 5 posto tra i millennial ma non compaia fra i primi 10 posti fra le generazioni più anziane. Mentre gli altri titoli sono più o meno gli stessi tra tutte le generazioni.
Ma chi ha dei wallet privati, come estrema difesa di valore, contro un rischio sistemico, come quello avuto nel 2008 o più grave...
Non dovrebbe avere un centesimo sui fondi pensione, perché se sposa la tesi che sul breve i mercati finanziari, sono alimentati dalle banche centrali e che alla lunga crolleranno...
Proprio gli strumenti a lungo termine sono quelli più rischiosi.
Su uno scenario di apocalisse finanziaria, le azioni di Greyscale rischierebbero di essere carta da culo... 🙄
...i Bitcoin da essa detenuti, liquidati per rifondere i creditori.
Sul discorso che le nuovissime generazioni abbiano più dimestichezza cle familiarità con i mezzi digitali è vero.
Ma... attenzione chi è entrato nel mondo dell'informatica in anni andati, non molto tempo fa, era una persona che aveva una conoscenza del mezzo informatico abbastanza buona, perché tendenzialmente bisognava conoscere un PC in maniera più o meno approfondita.
Con un approccio più pensato, più consapevole.
Oggi come oggi c'è chi accede ad internet SOLO dallo smartphone, con un atteggiamento PASSIVO.
Cioè fruisce dei social, messaggistica, YouTube, Amazon acquisti on-line... e ho già tolto l'85% dell'attività media di un utente medio.
Non erano pochi quelli che all'inizio di internet avevano un atteggiamento più ATTIVO, gente che creava siti amatoriali su un loro hobby, più tardi dei blog, dei forum, ecc... un mondo un po' scomparso, principalmente ingoiato ed offuscato dai social.