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Topic: Idea - "Vendita a prezzo di mercato, se compri qualcos'altro" - Per negozianti (Read 1821 times)

jr. member
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a me sembra davvero una bella idea, se dovessi scegliere di acquistare tra due negozianti, uno che mi fornisce resto in btc e uno in euro preferirei in btc.. ma attenzione dipende da:
-valore attuale di mercato dei btc (che potrebbe essere scoveniente per negoziante o per il cliente)
-necessità di moneta fiat (si dovrebbe comunque lasciare la possibilità di ricevere fiat)
-costi di transazione (su merce di 30 euro spendere 3 euro di costi di transazione per ricevere semplicemente un resto mi sembra eccessivo)

detto questo è molto interessante capire come poterla applicare, io acquisterei da un negozio che fornisce un servizio del genere cercando di pagare con una 100 articoli da 10 euro ovviamente ahah
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I support freedom of choice
non credo proprio che un esercente che è lì per lavorare/vendere/guadagnare si metta bontà sua a cambiare euro in BTC a prezzo di exchanger senza guadagnarci nulla
L'esercente avrà guadagnato quel giorno un cliente (e non solo uno magari) che sarà andato da lui ad ordinare una pizza (esempio), anzichè in un altro pizzeria.

Se sei un pizzaiolo, e in città sei l'unico che se il cliente compra tipo minimo 2 pizze, gli cambi gratis euro in Bitcoin (a prezzo di mercato), è molto probabile che diventerai la pizzeria più visitata del paese.


Certo se sei un rivenditore di vestiti firmati, la probabilità che passino da te è ben più bassa.
Non tutti i tipi di negozi possono avantaggiarsi facilmente da una promo simile.
sr. member
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Edito per migliorare comprensione ... sorry
Non condivido.
Sebbene ci sia un aggravio di incombenze e un tot di Euro vincolati in un exchange, quando il cliente compra i calzini per 20 Euro e paga con 100 Euro in contanti, riceve lo scontrino per l'acquisto (20E) e 80 euro in BTC. Il cambio è quello di mercato dell'exchange scelto (noto al compratore).

Il negoziante deve vendere euro e fare withdraw verso cliente oppure vende e paga il cliente con altri BTC nel suo wallet per essere piu' veloce.

Sarebbe una trovata pubblicitaria e un modo per ottenere BTC da chi ne vuole acquistare.

E' vero che nesssuno puo' garantire che il negoziante faccia utili da questa partita ... è per questo che ci vorrebbe un buon commercialista.


Forse non mi sono spiegato bene io...
E' un' utopia quanto prefigurato dal post iniziale avvenga in tempi brevi.
Per come funziona il bitcoin che non ha un prezzo imposto, ma vive sul mercato dei cambi, non credo proprio che un esercente che è lì per lavorare/vendere/guadagnare si metta bontà sua a cambiare euro in BTC a prezzo di exchanger senza guadagnarci nulla, neppure se questo gli portasse una pubblicità clamorosa (cosa che di certo oggi non avviene). Funzionerebbe forse se, facendo il cambio a prezzo di exchanger, il cliente fosse poi in qualche modo obbligato a spendere i bitcoin nello stesso esercizio commerciale che glieli ha cambiati (già impossibile, non è come un coupon della Esso), ma il fatto che poi la contabilità obbligatoria sia comunque in Euro per l'esercente, fa immediatamente decadere qualsiasi convenienza per lui.
Se succederà quindi, lo farà probabilmente pochissimo prima che il bitcoin diventi mainstream, quando cioè il bitcoin sarà largamente utilizzato da tutti e le commissioni sui cambi saranno ovunque ai minimi termini e non solo sugli exchanger. Fino ad allora chi può guadagnarci sul cambio e sulle oscillazioni di quotazione continuerà a farlo fregandosene del resto, stanne certo.
 
legendary
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Non la vedo come una grandissima idea...
Con tutti i costi , gli appesantimenti burocratici e le correlate perdite di tempo, a parte i pochissimi visionari che già accettano bitcoin nei loro esercizi pubblici, non credo proprio che un negoziante si metta a fare sta cosa del cambio a prezzo di mercato solo per pubblicizzare la propria attività....
Se non altro perchè, sapendo appunto che il bitcoin non ha una quotazione forzata e fissa, ma sta sul mercato proprio come l'esercente, quest'ultimo che non è lì a perder tempo, non rinuncerà certo a prendersi la sua parte per un servizio che offre.
Per il resto, la legislazione parla chiaro: l'esercente è obbligato ad accettare euro se il cliente paga in euro, ma nessuno lo obbliga, ma neanche gli vieta, di accettare dollari, coupon, biglie di vetro, tappi di bottiglia o qualsiasi altra cosa gli piaccia, compresi i bitcoin in pagamento. L'importante che emetta scontrino o ricevuta fiscale per la merce/servizio che ha venduto erogato e questa dovrà chiaramente essere in euro. A chiusura cassa gli scontrini/ricevute emessi dovranno avere la corrispondenza in euro, quindi dovrà eventualmente tirar fuori "dei suoi" per ripianare.
Per quanto riguarda gli euro mandati all'exchanger, non danno alcuna certezza sul prezzo pagato per i bitcoin. Soprattutto se io passo la giornata a comprare e vendere su quell'exchanger e alla fine solo parte li ritiro su un mio wallet ed eventualmente li cambio contro euro a terzi, chi altro può facilmente stabilire se ci ho guadagnato o se ci ho perso? Da questo lato la vedo piuttosto dura per qualsiasi IRS capire se c'è capital gain o un loss...

Insomma bello parlare da entusiasti ma business are business e chi ha un'attività questo lo deve aver bene in mente o chiude in un batter d'occhi  Grin Grin Grin
Edito per migliorare comprensione ... sorry
Non condivido.
Sebbene ci sia un aggravio di incombenze e un tot di Euro vincolati in un exchange, quando il cliente compra i calzini per 20 Euro e paga con 100 Euro in contanti, riceve lo scontrino per l'acquisto (20E) e 80 euro in BTC. Il cambio è quello di mercato dell'exchange scelto (noto al compratore).

Il negoziante deve vendere euro e fare withdraw verso cliente oppure vende e paga il cliente con altri BTC nel suo wallet per essere piu' veloce.

Sarebbe una trovata pubblicitaria e un modo per ottenere BTC da chi ne vuole acquistare.

E' vero che nesssuno puo' garantire che il negoziante faccia utili da questa partita ... è per questo che ci vorrebbe un buon commercialista.
sr. member
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Non la vedo come una grandissima idea...
Con tutti i costi , gli appesantimenti burocratici e le correlate perdite di tempo, a parte i pochissimi visionari che già accettano bitcoin nei loro esercizi pubblici, non credo proprio che un negoziante si metta a fare sta cosa del cambio a prezzo di mercato solo per pubblicizzare la propria attività....
Se non altro perchè, sapendo appunto che il bitcoin non ha una quotazione forzata e fissa, ma sta sul mercato proprio come l'esercente, quest'ultimo che non è lì a perder tempo, non rinuncerà certo a prendersi la sua parte per un servizio che offre.
Per il resto, la legislazione parla chiaro: l'esercente è obbligato ad accettare euro se il cliente paga in euro, ma nessuno lo obbliga, ma neanche gli vieta, di accettare dollari, coupon, biglie di vetro, tappi di bottiglia o qualsiasi altra cosa gli piaccia, compresi i bitcoin in pagamento. L'importante che emetta scontrino o ricevuta fiscale per la merce/servizio che ha venduto erogato e questa dovrà chiaramente essere in euro. A chiusura cassa gli scontrini/ricevute emessi dovranno avere la corrispondenza in euro, quindi dovrà eventualmente tirar fuori "dei suoi" per ripianare.
Per quanto riguarda gli euro mandati all'exchanger, non danno alcuna certezza sul prezzo pagato per i bitcoin. Soprattutto se io passo la giornata a comprare e vendere su quell'exchanger e alla fine solo parte li ritiro su un mio wallet ed eventualmente li cambio contro euro a terzi, chi altro può facilmente stabilire se ci ho guadagnato o se ci ho perso? Da questo lato la vedo piuttosto dura per qualsiasi IRS capire se c'è capital gain o un loss...

Insomma bello parlare da entusiasti ma business are business e chi ha un'attività questo lo deve aver bene in mente o chiude in un batter d'occhi  Grin Grin Grin
legendary
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non mi pare possa funzionare cosi.. non mi convince
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Ci sono 3 modi per vedere la cosa:
- Regalo: Se compri qualcosa, ti regalo il mio tempo per convertire i tuoi X euro in Bitcoin, a prezzo di mercato.
- Resto: Se compri qualcosa, e sei d'accordo, ti do il resto in Bitcoin anziché euro.
- Coupon: Se compri qualcosa, puoi poi anche poi comprare questi coupon chiamati "Bitcoin" da poter usare qui da me o negli altri negozi abilitati ...
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Per me è un ottima idea perché non solo puoi ottenere bitcoin a prezzo di mercato in più aiuti anche l diffusione in generale del bitcoin che male non fà  Grin
In bit We trust  Wink
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Adesso cerchiamo di applicarla al Vitzs.com
Ottimo!
Facci sapere dei risultati Grin

Per completare la cosa bisogna segnalarsi anche sul market su Mycelium e Localbitcoin.

Sarebbe quasi interessante fare una mappa di questi servizi/negozi.
Cioè, servizi/negozi che se compri un prodotto/consumi X, puoi avere Bitcoin a prezzo di mercato.
newbie
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Adesso cerchiamo di applicarla al Vitzs.com
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Potrebbe essere un sistema per vendere da paypal senza rischio di chargeback? Vendi l'oggetto a prezzo maggiore e il resto lo passi in BTC però tu hai una spedizione che certifica a paypal che non sei uno scammer e quindi non dovrebbero romperti le scatole.

Che ne dici?
Troppo rischioso, immagina che vendi un pallone da spiaggia di 20 euro per 300 euro.
Anche se c'è la prova di spedizione, il tizio dice che l'hai truffato in qualche modo, e quando vanno a vedere quanto ha richiesto per l'oggetto, che ha un valore di mercato molto più basso, danno ragione a lui.

e il negoziante potrebbe applicare commissioni come facevano in era pre-euro in molti posti di frontiera...
Se ha intenzione di mettere ulteriori commissioni, tanto vale che venda direttamente.

Certo forse c'è modo di far coesistere le due cose, se compri prodotto che vale X, puoi comprare Bitcoin a commissione Y, se compri prodotto che vale X+1, allora commissione Y-1 ecc ...

Mi sembra che vada un po' a complicarsi cosi, però certo il commerciante può fare come meglio preferisce ...
legendary
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L'idea del " resto" appare migliore, sopratutto se alla luce della nuova sentenza europea sarà possibile considerare i btc come una valuta parallela...in quel caso "dare il resto" credo che sarebbe legale ed esentasse, e il negoziante potrebbe applicare commissioni come facevano in era pre-euro in molti posti di frontiera...
legendary
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"shh, he's coding..."
Non vende Bitcoin.

Sfrutta i Bitcoin per vendere ciò che c'è nel suo negozio, come incentivo.


Certo può fare sia l'uno che l'altro, ma con questo metodo, se è legalmente possibile, svuota il negozio in poco tempo haha Grin

Potrebbe essere un sistema per vendere da paypal senza rischio di chargeback? Vendi l'oggetto a prezzo maggiore e il resto lo passi in BTC però tu hai una spedizione che certifica a paypal che non sei uno scammer e quindi non dovrebbero romperti le scatole.

Che ne dici?
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Non vende Bitcoin.

Sfrutta i Bitcoin per vendere ciò che c'è nel suo negozio, come incentivo.


Certo può fare sia l'uno che l'altro, ma con questo metodo, se è legalmente possibile, svuota il negozio in poco tempo haha Grin
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Avevo capito male, e forse la tua idea è ben migliore Smiley
Servirebbe veramente la risposta di un commercialista.

Per farla semplice, uno può pagarti in euro, e tu (commerciante) dargli il resto in dollari? Smiley

Posso comprare un pagghetto di sigarette, dandogli 250 euro, e ricevere circa 245 euro di resto in Bit...dollari?


Il problema che vedo è, se c'è modo di far quadrare in cassa questi 245 euro, che poi devono essere ovviamente rimandati verso l'exchange.

Praticamente il commerciante offre un servizio di vendita bitcoin sfruttando il resto ? A questo punto fa prima a vendergli direttamente i bitcoin senza resto .-.
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Avevo capito male, e forse la tua idea è ben migliore Smiley
Servirebbe veramente la risposta di un commercialista.

Per farla semplice, uno può pagarti in euro, e tu (commerciante) dargli il resto in dollari? Smiley

Posso comprare un pagghetto di sigarette, dandogli 250 euro, e ricevere circa 245 euro di resto in Bit...dollari?


Il problema che vedo è, se c'è modo di far quadrare in cassa questi 245 euro, che poi devono essere ovviamente rimandati verso l'exchange.
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No, cosi dovrebbe pagarci di più.
Se facessero come dici tu, ad esempio se paga un paio di scarpe che costano 40 euro, e le pagherebbe 200 (perchè ci sarebbe di più quanti bitcoin vuole comprare l'utente), allora ci sarebbe l'IVA su 200 euro e non su 40.

Sarebbero due cose diverse, in ordine:
1) Compra le scarpe da 40 euro, scontrino, e fine.
2) Da i soldi per i Bitcoin, tipo 100 euro, e riceve i Bitcoin a prezzo di mercato. (senza guadagno o perdita da parte del commerciante)
Se spendi 40 euro e paghi con un biglietto da 100 ti fa scontrino da 40 e resto 60 euro. Mica ti fanno scontrino da 100.
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No, cosi dovrebbe pagarci di più.
Se facessero come dici tu, ad esempio se paga un paio di scarpe che costano 40 euro, e le pagherebbe 200 (perchè ci sarebbe di più quanti bitcoin vuole comprare l'utente), allora ci sarebbe l'IVA su 200 euro e non su 40.

Sarebbero due cose diverse, in ordine:
1) Compra le scarpe da 40 euro, scontrino, e fine.
2) Da i soldi per i Bitcoin, tipo 100 euro, e riceve i Bitcoin a prezzo di mercato. (senza guadagno o perdita da parte del commerciante)
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In poche parole da il resto in BTC anzichè in euro? E il cliente puo' dare quanto vuole e chiedere il resto corrispondente.
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Idea rivalutata come "resto": https://bitcointalksearch.org/topic/m.12766842


Ci sarebbe sicuramente bisogno del supporto di un commercialista per confermare la "facilità" di questa cosa.

L'idea sarebbe, per chi ha un negozio, di fare da cambio EUR/BTC, se il cliente compra qualcosa che costi più di X (ad esempio, più di 10 euro), a prezzo di mercato.

Il negozio terrebbe sempre un tot di euro depositati su un exchange, e nel caso arrivi un cliente che gli compra, ad esempio, "una maglietta" (prezzo 30 euro), allora tale cliente potrà anche chiedere di fare un cambio di X euro in Bitcoin, a prezzo di mercato.

L'exchange riceverà ad esempio 100 euro in contanti, e comprerà 100 euro di Bitcon dall'exchange, che girerà immediatamente verso il wallet/indirizzo bitcoin del cliente.

Qual'è il vantaggio di questo?
Al livello fiscale, visto che non c'è nessun ricavo, il negozio non dovrebbe (si spera) segnare niente riguardo a questo servizio che offre.
Dall'altro però attirerebbe nuovi clienti, che verrebbero a comprare qualcosa che potenzialmente gli può interessare, pur comunque di poter comprare una certa quantità di Bitcoin (anche potenzialmente "elevata"), senza nessuna ulteriore commissione.

Certo si sa che gli exchange hanno un po' di commissioni, quindi forse il prezzo più che propriamente di mercato, avrebbe una fee talmente bassa dall'essere poco considerata (tipo 0.20%).
Il tutto sarebbe da fare comunque con l'obiettivo per il negozio di raggiungere la situazione dove, fornendo questo servizio, non avrebbe ne un ricavo, ne una perdita.

Questo sempre per evitare di dover perdere tempo dal dover segnare fiscalmente tutti questi scambi.


Non c'è l'IVA, non c'è capital gain, sarebbe giusto un servizio in regalo per aver comprato qualcosa.
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