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Topic: Il buco nero del riciclaggio (Read 934 times)

legendary
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The hacker spirit breaks any spell
January 08, 2017, 01:03:28 PM
#9
Solito articolo pressapochista che sparge merda sul bitcoin senza neanche prendersi la briga di metterci qualche numero, per vedere se il tutto torna.

I conti si fanno presto: si parla di sessanta miliardi di euro sospetti a fini di riciclaggio. Capitalizzazione attuale del bitcoin a livello mondiale: circa 13,6 miliardi (in realtà si parla del 2015, quando era inferiore di almeno il 50%, ma sorvoliamo pure).
In pratica se tutti i bitcoin esistenti in circolazione venissero usati per questi traffici illeciti, si coprirebbe a mala pena il 20% del flusso complessivo di denaro.

In uno scenario realistico cosa si può ipotizzare? Certo, non si può escludere che qualcuno usi bitcoin anche per attività illecite, ma la percentuale sarà del tutto irrisoria rispetto a strumenti tradizionali, il primo e più semplice dei quali rimarrà sempre il contante.

Conto che non fanno apparire volutamente perché sn in mala fede e pungolati dai padroni banchieri
legendary
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January 08, 2017, 12:54:33 PM
#8
Solito articolo pressapochista che sparge merda sul bitcoin senza neanche prendersi la briga di metterci qualche numero, per vedere se il tutto torna.

In uno scenario realistico cosa si può ipotizzare? Certo, non si può escludere che qualcuno usi bitcoin anche per attività illecite, ma la percentuale sarà del tutto irrisoria rispetto a strumenti tradizionali, il primo e più semplice dei quali rimarrà sempre il contante.

Si , ma fare un articolo dicendo che il contante è usato per il riciclaggio, non lo leggeva nessuno.  Grin
fino a che permettiamo ai giornali di scrivere quello che vogliono, non ci sarà mai fine a situazioni simili se non peggiori.

Ma non c'era una legge dove il giornalista che scriveva una cazzata ne rispondeva penalmente? mi ricordo male?
legendary
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January 08, 2017, 12:39:03 PM
#7
Solito articolo pressapochista che sparge merda sul bitcoin senza neanche prendersi la briga di metterci qualche numero, per vedere se il tutto torna.

I conti si fanno presto: si parla di sessanta miliardi di euro sospetti a fini di riciclaggio. Capitalizzazione attuale del bitcoin a livello mondiale: circa 13,6 miliardi (in realtà si parla del 2015, quando era inferiore di almeno il 50%, ma sorvoliamo pure).
In pratica se tutti i bitcoin esistenti in circolazione venissero usati per questi traffici illeciti, si coprirebbe a mala pena il 20% del flusso complessivo di denaro.

In uno scenario realistico cosa si può ipotizzare? Certo, non si può escludere che qualcuno usi bitcoin anche per attività illecite, ma la percentuale sarà del tutto irrisoria rispetto a strumenti tradizionali, il primo e più semplice dei quali rimarrà sempre il contante.
legendary
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January 08, 2017, 08:30:51 AM
#6
se repubblica non si fosse giocata la credibilità a forza di pubblicare fake news, roba presa da lercio e dai peggiori tabloid inglesi sarei d'accordi con te.
hero member
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January 08, 2017, 08:01:28 AM
#5
l'articolo principalmente parla di banche e bonifici poi gettano nel calderone anche il bitcoin suggerendo principalmente sia solo uno strumento per il riciclaggio la cosa terribile è che insieme a un sito posto sotto sequestro ci buttano dentro anche un altro sito operativo che non sembra essere sotto alcuna indagine, deve essere bellissimo vedersi sbattuti in prima pagina come mafiosi  Roll Eyes

se lo ahnno citato un motivo ci sarà
legendary
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The hacker spirit breaks any spell
January 08, 2017, 05:30:30 AM
#4
I giornalisti sono feccia, oggi l informazione è politicizzata.. e mossa da interessi,il codice deontologico..ciao
È uno schifo

Edito: questo x dire che x interessi loro o dei loro datori fanno articoli ad hoc
Ricordate l articolo sul giudice Mesiano, preso di mira dalle reti Mediaset.. annalisa spinoso nn è stata radiata come braghino,uno schifo
legendary
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January 08, 2017, 05:23:52 AM
#3
l'articolo principalmente parla di banche e bonifici poi gettano nel calderone anche il bitcoin suggerendo principalmente sia solo uno strumento per il riciclaggio la cosa terribile è che insieme a un sito posto sotto sequestro ci buttano dentro anche un altro sito operativo che non sembra essere sotto alcuna indagine, deve essere bellissimo vedersi sbattuti in prima pagina come mafiosi  Roll Eyes
legendary
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The hacker spirit breaks any spell
January 08, 2017, 04:17:18 AM
#2
Demonizzano uno strumento,che schifo
Invece le banche compiacenti,come lo ior,non si toccano..pagliacci
E soprattutto ignoranti e in mala fede

E dico pure, secondo me è una cazzata, riciclare grandi quantità di soldi è un processo lunghissimo
Secondo me usano ancora metodi tradizionali
hero member
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January 08, 2017, 03:35:29 AM
#1
.............Dalla banca al web. Per quanto sia difficile da contrastare, il riciclaggio bancario lascia sempre una traccia. Lo sanno bene le grandi organizzazioni criminali italiane, e in particolare la ‘ndrangheta che, nelle sue forme più evolute, ha iniziato a calcare la piattaforma più sicura del web. È qui che entrano in gioco i tumbler, intermediari costituiti spesso da gruppi criminali che hanno un ruolo centrale nel riciclaggio attraverso la rete. La loro specialità è acquistare bitcoin (o qualunque altro genere di criptovaluta), spacchettarli in più operazioni e rivenderli a clienti puliti. Il bitcoin è la moneta virtuale inventata nel 2009 con l'idea di sostituire la valuta tradizionale. Si scambia sul web e il suo valore ha raggiunto in pochi anni la soglia dei 600 dollari per unità, trasformandola in una forma alternativa di investimento. O in un prezioso strumento di riciclaggio.

"Il passaggio dal denaro contante alla moneta virtuale - prosegue Roberto De Vita di Eurispes - rende i controlli ancora più difficili. Manca infatti lo scambio fisico e tutto si consuma nella rete dove i flussi di denaro diventano anonimi e garantiscono libera circolazione ai proventi dei traffici di droga e del sempre più ricco mercato della pedopornografia". Attualmente nascono come funghi aziende che fanno compravendita di bitcoin e guadagnano una percentuale sul valore scambiato. È il caso di coinbit.it, sito online recentemente sequestrato dalla Polizia Postale, o di bitdigital.it, tuttora attivo, con sede a Lecce. Su questo portale è possibile acquistare e vendere bitcoin. Per farlo è sufficiente indicare un indirizzo mail (che può essere creato fittiziamente), l'importo dell’acquisto e la scelta del metodo di pagamento, tramite paypal o bonifico, mentre l'identità di chi fa l'operazione rimane segreta
Questo genere di servizio negli Stati Uniti è già illegale, ma in Italia sopravvive grazie ad una legislazione arretrata e a controlli poco efficienti. Un'organizzazione criminale può quindi acquistare bitcoin con denaro proveniente da attività illecita e rivenderli sui portali dedicati incassando moneta reale e soprattutto pulita. L'operazione è semplicissima, quasi banale. A spiegarla è Francesco Zorzi, specialista di IT security e cyber intelligence: "La cosca X intesta ad un suo prestanome una o più carte prepagate. Questo incaricato le carica di soldi sporchi con un trasferimento di denaro da una piattaforma sicura, come ad esempio Neteller o anche PayPal, poi si collega dal proprio computer simulando di essere in Costa d’Avorio e compra il corrispondente di quella cifra in bitcoin. A questo punto inizia il gioco: una volta acquistati, i bitcoin vengono divisi e venduti a pacchetti su dieci piattaforme differenti. Il mercato è mondiale e gli acquirenti sono ovunque, così se una transazione viene intercettata le altre 9 passano indenni".

In questo modo in poche ore l'organizzazione ha piazzato sul mercato decine di migliaia di euro sporchi recuperando in cambio una cifra di poco inferiore, ma assolutamente pulita e irrintracciabile. Tanto irrintracciabile che, fino ad oggi in Italia, non c'è stata una sola inchiesta della magistratura che abbia individuato chi si nasconde dietro gli intermediari della criptovaluta..................

http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2016/11/28/news/se_a_lavare_i_soldi_sporchi_sono_le_banche-149628539/
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