e qui andiamo sul difficile, è vero che è complesso spiegarlo ma va pensato molto bene prima di scriverlo:
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2. Il funzionamento tecnico di Bitcoin
Le unità di Bitcoin (e delle altre criptovalute) hanno natura puramente immateriale, riflettendosi in mere scritture contabili che entrano a far parte del Blockchain, un registro distribuito di tutte le transazioni.
I singoli Bitcoin vengono immessi in circolo tramite il cosiddetto “mining”, cioè estrazione.
affermazione non corretta: i Bitcoin, come si spiega successivamente, sono dati in "premio" a chi risolve prima il calcolo di chiusura del blocco delle transazioni
I fondatori hanno infatti creato una rete a cui qualunque terminale informatico può accedere da qualunque parte del mondo; questa rete ha un linguaggio informatico comune a tutti gli utilizzatori e la sua architettura è consultabile da chiunque, essendo in formato cosiddetto open-source.
La rete è progettata in modo tale che i nuovi Bitcoin si generino, appunto (o si estraggano, per usare il termine tecnico), tramite la messa a disposizione delle capacità di calcolo del proprio computer per verificare l’univocità e la sicurezza delle transazioni.
Questo processo di verifica avviene tramite la soluzione di operazioni matematiche complesse, per risolvere le quali occorre una notevole potenza di calcolo
(ormai quasi del tutto preclusa all’utente domestico base, per via della considerevole quantità di energia e disponibilità di hardware che queste operazioni richiedono, per cui la tendenza che si è sviluppata è stata la creazione di pool di soggetti che mettono in comune la propria capacità di calcolo).affermazione fuorviante, sembra che solo i "potenti" possano effettuare mining, anche l'utente normale (nel suo piccolo) può contribuire al sistema
Tale verifica è essenziale per il funzionamento del sistema, e viene dunque ricompensata con l’assegnazione
gratuita di Bitcoin.
non è una lotteria, un gratta e vinci , è un punto delicato, noi che conosciamo il sistema lo diamo per scontato, va spiegato correttamente altrimenti sembra "eh ma perche' mi regalano soldi per nulla"
Da questo punto di vista, la metafora del “mining” (estrazione) è utile ma potenzialmente fuorviante, perché un’unità di Bitcoin non ne è il prodotto, bensì la ricompensa. Da un punto di vista tecnico, il vero prodotto del “mining” sono i cosiddetti “hash” (funzioni crittografiche univoche) che chiudono i blocchi. A ben vedere, dunque, le singole unità di Bitcoin non esistono (un Bitcoin non è un file), ma esistono solo le “scritture contabili” che dicono chi (quale indirizzo) possiede, riceve e trasferisce cosa.
Il sistema è costruito in modo tale che non sia possibile che si duplichi la creazione di un medesimo Bitcoin: salve possibili corruzioni del sistema che apparentemente potrebbero mettere in crisi questa protezione, sfruttando la crittografia si è previsto che il singolo Bitcoin non possa mai essere usato contemporaneamente per più di una transazione, garantendo così un controllo della quantità di criptovaluta in circolazione, in linea con il livello prestabilito.
Il processo è, infatti, programmato per diminuire progressivamente il tasso di crescita della quantità di Bitcoin in circolazione (rendendo sempre più difficile la soluzione delle operazioni matematiche), fino a porre un limite finale, non superabile, alla quantità di Bitcoin che potrà mai essere prodotta.
Una volta estratti, i Bitcoin (e le loro frazioni)ma non si estraggono
possono poi essere scambiati attraverso transazioni che richiedono l’associazione di una chiave pubblica e una privata per la crittografazione (da qui il nome appunto di criptomonete) e il conseguente blocco di contraffazioni e frodi. Esistono infatti diverse piattaforme informatiche dove è possibile convertire le criptovalute in altri beni, a cominciare dalle monete a corso forzoso; ma, progressivamente, le criptovalute stanno prendendo piede al punto da aver iniziato ad essere accettate come mezzo di pagamento da diversi venditori di beni e fornitori di servizi in tutto il mondo.
Addirittura, sono già nati dei bancomat di Bitcoin dove è possibile acquistarli, per poi spenderli presso chi si dia disposto ad accettarli, confidando nel fatto che troverà altri cui cederli a propria volta in cambio di altri beni e servizi,
del tutto analogamente a quanto è accaduto con i metalli preziosi quando hanno iniziato ad essere utilizzati come denaro, o con tutti gli altri oggetti che nel corso della storia gli uomini hanno impiegato con funzione di moneta, dalle spezie alle conchiglie alle sigarette nei campi di concentramento.bel passaggio, rende bene l'idea del valore dato a qualcosa che mi serve(intrinseco)