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Topic: La coin che sogno (e spero di costruire) (Read 239 times)

brand new
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August 24, 2022, 04:39:00 AM
#2
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newbie
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March 19, 2022, 12:23:43 PM
#1
Questo post è un po' una richiesta d'aiuto, un po' un offerta.
Di seguito vorrei descrivere quella che secondo me potrebbe diventare La crypto, un'idea nata prendendo il meglio dalle diverse chain che utilizzo/ho utilizzato. Non sarà la coin più originale forse, ma sicuramente unisce dei meccanismi interessanti.
La descrivo nella speranza che qualche sviluppatore la trovi una buona idea e decida di realizzarla. O che qualcuno di voi mi indirizzi al metodo migliore per imparare a costruirla da solo, il codice non mi fa paura. Solo non so da dove iniziare.
Dicevo, la coin deve essere proof of stake (pensavo che come base si potrebbe usare il cosmos sdk che offre anche un buon numero di tps con il giusto hardware), con una supply massima fissata (ad un numero qualsiasi, facciamo 1 milione per esempio).
Deve avere un meccanismo di burning/minting di assets come quello di Luna, che si è visto funzionare bene, ma con la possibilità tramite la governance di aggiungere anche assets diversi, che abbiano il prezzo di azioni/obbligazioni/materie prime, ecc.
Lo staking deve richiedere un periodo abbastanza lungo di unstaking (e qua si torna a cosmos), perché gli stakers agiscano da "cuscinetto" per il prezzo del token in caso di Bank run.
Deve necessariamente essere una privacy Coin. Oggi più che mai è importante poter fare transazioni private.
Deve avere al lancio già integrato un Dex, che nasce insieme alla blockchain, dove gli utenti possono fare da liquidity provider, oltre che poter comprare vendere(e minting/burning).
A chi fa da liquidity provider del Dex vengono concessi un tot del token (scelti dalla governance per ogni pool aggiunto man mano che si aggiungono assets) nativo della chain.
Queste ricompense vengono prese da una tassa che è insita dello staking (se lo staking dovesse rendere il 20% annuo, andrebbe diminuito per esempio al 15 per prelevare il 5% per pagare i liquidity provider).
La tassa nello staking resterà per sempre in modo da avere un programma costante di liquidity mining con apy sufficienti ad attrarre liquidità.
È importante pagare i liquidity provider nel token nativo della chain per evitare che venga creato un token atto solo ad essere dumpato. Fornendo una coin 'forte' si attutisce questo rischio.
Infine va aggiunta una piattaforma di lending/borrowing, anch'essa nativa, dove vanno incentivati i borrow (a questo ammetto di non aver ancora pensato) in modo da poter offrire anche un questo caso apy discreti ai fornitori di liquidità.
Ora, come ho detto queste idee non sono nuove, sono appunto cose che ho trovato in più chain. Ma mai in una unica tutte insieme.
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