quindi se uno creo un gioco dove si vincono diamanti o lingotti d'oro nn ho bisongo di licenze?
A prescindere da ciò che sollevi, ed hai ragione, a rifletterci TUTTE le lotterie per cui si impegna del denaro, si vinca anche una bambola di pezza, debbono essere:
a) soggette e autorizzate dai monopoli di stato,
b) verificate e convalidate da un notaio,
c) non ultimo, tassate
Celebre il caso, anni addietro, di suore multate pesantemente per aver realizzato una lotteria di beneficienza non autorizzata, o anche, ancor più grottesco:
ANCONA: 13 BAR MULTATI PER RIFFA PASQUALE (03\01\2008, e la legge non è cambiata)
Un esempio su tutti quello di Ancona, dove è notizia di ieri che, tra città e provincia, sono stati multati 13 esercizi commerciali in cui venivano organizzati giochi a premi collegati alle estrazioni del lotto, in palio uova di cioccolata e confezioni di dolciumi.
"Nei casi in cui la legge lo prevede ogni concorso a premi può essere indetto previa autorizzazione dei Monopoli, negli altri, come nei 13 bar e pasticcerie che abbiamo sanzionato nel corso della settimana di Pasqua è assolutamente vietato e quindi passibile di contravvenzioni anche molto salate" spiega il Colonnello Papetti.
Possiamo dunque concludere che tutti i giochi su Bitcoin offerti all'utenza italiana, a prescindere dalla legittimità o meno dell'algoritmo su cui si basano e a prescindere anche dal luogo in cui sono fisicamente ospitati, sono
illegali. Qualcuno ricorderà il maxi-blocco su DNS dei casinò online non in regola con le leggi italiane, fra cui anche il noto William Hill, sulla cui legittimità nel Regno Unito nessuno ha mai avuto nulla da eccepire.
Qualunque utente truffato potrebbe dunque rivalersi non soltanto denunciando la truffa subita, ma denunciando già la sola esistenza del gioco a cui ha preso parte, per quanto il meccanismo del "mi sta bene finché non è una frode a me, anche se froda lo Stato" è sostanzialmente sbagliato ed eticamente aberrante.
Senza arrivare a scomodare un avvocato per un tema così ampiamente trattato, ed è bastato fare qualche ricerca per diventare subito esperti del tema, e darmi le risposte che cercavo:
L’art. 721 del Codice penale stabilisce che “sono giuochi d’azzardo quelli nei quali ricorre il fine di lucro e la vincita o la perdita è interamente o quasi interamente aleatoria”. Perché il gioco possa definirsi d’azzardo è necessaria dunque la compresenza di due fattori fondamentali: il fine di lucro da parte della persona impegnata nell’attività di gioco e l’aleatorietà della vincita o della perdita, che deve essere intrinsecamente connaturata al gioco.
e ancora:
DECRETO VISCO – BERSANI (D.L. 223/2006): l’art. 38 comma 1 lettera B del D. L. 223/2006 introduce una nuova tipologia di giochi, gli SKILL GAMES o giochi d’abilità. Si tratta dei giochi di abilità a distanza, ovvero on-line, con vincita in denaro e nei quali il risultato dipende dall’abilità dei giocatori, in misura prevalente rispetto all’elemento aleatorio. Né il decreto Bersani né i successivi regolamenti hanno elencato i giochi legalizzati, quindi i concessionari devono sottoporre all’AAMS le ipotesi di giochi perché ne venga vagliata la corrispondenza alle caratteristiche previste dal TULPS. Nel 2007 con regolamento del Ministero dell’Economia si è previsto che le modalità di gioco possano essere il solitario o il torneo (c.d. modalità sportiva) e che il buy-in (la quota d’ingresso) può variare da 0,50 a 100 euro.
Dunque, a prescindere dalle tecnicaglie, ciò che emerge chiaramente è che
i concessionari devono sottoporre all’AAMS le ipotesi di giochi perché ne venga vagliata la corrispondenza alle caratteristiche previste dal TULPS (Testo unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza). Che si tratti di euro, dollari, bitcoin o biscotti, imho appare chiarissimo che i giochi online BTC-based, a partire dal celebre satoshidice, sono fuori legge sul territorio italiano, per quanto, pur non configurandosi la presenza di "abilità" del giocatore, immagino che a cercare meglio si trovi una legge anche per definire la (ir)regolarità dei giochi a estrazione totalmente casuale.
(stasera ho cambiato tre volte idea, sull'argomento, prima di convincermi definitivamente)