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Topic: Nickname e diritto alla privacy (Read 3585 times)

legendary
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November 13, 2015, 09:52:16 AM
#59
sempre come approfondendo l'argomento, consiglio di leggere questo link,
lungo e tedioso, ma con chiari riferimenti a leggi e sanzioni, che non sono
proprio quisquilie, (anche se ancora in lire, ma si fa presto a convertirle in euro)

http://www.diritto.it/articoli/informatica/degrazia2.html

sempre per il principio fate quello che volete, ma con consapevolezza !

(ho scoperto ad esempio che sono forse passibile di una sanzione niente affatto indifferente,
cosa che ignoravo totalmente e nessuno mi ha mai messo in guardia/avvisato/informato)

Quote


ASTE ON LINE

 

Si tratta di un argomento che sicuramente va molto di moda, per cui ritengo sia opportuno fare il punto della situazione, sia da un punto di vista meramente legislativo, sia da un punto di vista tecnico - pratico.

 

Partiamo dalla normativa più recente; la legge n.114 /1998, sulla c.d. "riforma del commercio", all'art. 18 recita:

18. Vendita per corrispondenza, televisione o altri sistemi di comunicazione.

1. La vendita al dettaglio per corrispondenza o tramite televisione o altri sistemi di comunicazione è  soggetta a previa comunicazione al comune nel quale l'esercente ha la residenza, se persona fisica, o la sede legale. L'attività può essere iniziata decorsi trenta giorni dal ricevimento della comunicazione.

2. È vietato inviare prodotti al consumatore se non a seguito di specifica richiesta. È consentito l'invio di campioni di prodotti o di omaggi, senza spese o vincoli per il consumatore.

3. Nella comunicazione di cui al comma 1 deve essere dichiarata la sussistenza del possesso dei requisiti di cui all'articolo 5 e il settore merceologico.

4. Nei casi in cui le operazioni di vendita sono effettuate tramite televisione, l'emittente televisiva deve accertare, prima di metterle in onda, che il titolare dell'attività è in possesso dei requisiti prescritti dal presente decreto per l'esercizio della vendita al dettaglio. Durante la trasmissione debbono essere indicati il nome e la denominazione o la ragione sociale e la sede del venditore, il numero di iscrizione al registro delle imprese ed il numero della partita IVA. Agli organi di vigilanza è consentito il libero accesso al locale indicato come sede del venditore.

5. Le operazioni di vendita all'asta realizzate per mezzo della televisione o di altri sistemi di comunicazione sono vietate.

6. Chi effettua le vendite tramite televisione per conto terzi deve essere in possesso della licenza prevista dall'articolo 115 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, approvato con regio decreto 18 giugno 1931, n. 773 (29).

7. Alle vendite di cui al presente articolo si applicano altresì le disposizioni di cui al decreto legislativo 15 gennaio 1992, n. 50 (30), in materia di contratti negoziati fuori dei locali commerciali.

 


Quote

22. Sanzioni e revoca.

1. Chiunque viola le disposizioni di cui agli articoli 5, 7, 8, 9, 16, 17, 18 e 19 del presente decreto è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da lire 5.000.000 a lire 30.000.000.

2. In caso di particolare gravità o di recidiva il sindaco può inoltre disporre la sospensione della attività di vendita per un periodo non superiore a venti giorni. La recidiva si verifica qualora sia stata commessa la stessa violazione per due volte in un anno, anche se si è proceduto al pagamento della sanzione mediante oblazione.

3. Chiunque viola le disposizioni di cui agli articoli 11, 14, 15 e 26, comma 5, del presente decreto è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da lire 1.000.000 a lire 6.000.000.


legendary
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November 13, 2015, 04:55:36 AM
#58
...
poi magari fra un anno si scopre che c'era una magagna, sara' fra un anno che B vorra' farsi le sue ragioni....


Corretto. E' per quello che pensavo ad un nuovo servizio che potesse compensare la cosa con un meccanismo di tipo assicurarivo che potesse risolvere anche questo problema.

pero' il valore di queste ragioni e' difficilmente quantificabile: magari il prodotto e' esploso e gli ha sterminato la famiglia...non e' che puoi preventivamente
versare un importo X a futura garanzia....
Le compagnie assicurative fanno questo di mestiere, ritengo molto probabile che qualcuno stia lavorando per risolvere questo problema nell'ambito blockchain ...
Osservo che se si tratta di prodotti allora c'è un mittente e un destinatario che saranno comunque raggiungibili ... l'anonimato vero si puo' ottenere con prodotti software o multimediali, per prodotti fisici si puo' avere la stessa "conoscenza" che si puo' avere attualmente (salvo il caso di casella postale? non saprei).

beh insomma la questione e' complicata:

inanazitutto ci sono una varieta' di prodotti e servizi enormi, poi le diatribe non si risolvono sempre ed esclusicamente con i soldi, ci sono i
casi dove il problema e' di natura penale, e quindi implica tutte altre pene e iter giuridici... e nei casi estremi ci deve essere una persona
da mettere in galera (fino anche da ammazzare se si e' in uno stato con la pena di morte...)

insomma, sicuramente e' argomento da approfondire con cura e attenzione.

Per ora, gia' sono contento di essermi "reso conto" che c'e' tutta questo tema di cui tenere conto Smiley

 
legendary
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November 13, 2015, 04:24:13 AM
#57
...
poi magari fra un anno si scopre che c'era una magagna, sara' fra un anno che B vorra' farsi le sue ragioni....


Corretto. E' per quello che pensavo ad un nuovo servizio che potesse compensare la cosa con un meccanismo di tipo assicurarivo che potesse risolvere anche questo problema.

pero' il valore di queste ragioni e' difficilmente quantificabile: magari il prodotto e' esploso e gli ha sterminato la famiglia...non e' che puoi preventivamente
versare un importo X a futura garanzia....
Le compagnie assicurative fanno questo di mestiere, ritengo molto probabile che qualcuno stia lavorando per risolvere questo problema nell'ambito blockchain ...
Osservo che se si tratta di prodotti allora c'è un mittente e un destinatario che saranno comunque raggiungibili ... l'anonimato vero si puo' ottenere con prodotti software o multimediali, per prodotti fisici si puo' avere la stessa "conoscenza" che si puo' avere attualmente (salvo il caso di casella postale? non saprei).
legendary
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November 13, 2015, 04:17:22 AM
#56
...
poi magari fra un anno si scopre che c'era una magagna, sara' fra un anno che B vorra' farsi le sue ragioni....


Corretto. E' per quello che pensavo ad un nuovo servizio che potesse compensare la cosa con un meccanismo di tipo assicurarivo che potesse risolvere anche questo problema.

pero' il valore di queste ragioni e' difficilmente quantificabile: magari il prodotto e' esploso e gli ha sterminato la famiglia...non e' che puoi preventivamente
versare un importo X a futura garanzia....
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November 13, 2015, 04:16:43 AM
#55
...
poi magari fra un anno si scopre che c'era una magagna, sara' fra un anno che B vorra' farsi le sue ragioni....


Corretto. E' per quello che pensavo ad un nuovo servizio che potesse compensare la cosa con un meccanismo di tipo assicurarivo che potesse risolvere anche questo problema.
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November 13, 2015, 04:13:21 AM
#54
pubblico questo articolo di Andrea Monti.
...
Quote
di Andrea Monti – PC Professionale n. 254
Per la Cassazione è reato intestare un account di posta elettronica ad un’altra persona inconsapevole del fatto

...
Fu subito evidente, occupandosi del tema, che la soluzione a questo problema apparentemente irrisolvibile era mutuare dai sistemi di crittografia a chiave pubblica il concetto di “terza parte fidata”. Dunque, chi voleva legittimamente “girare” per la rete in modo anonimo doveva poterlo fare, a condizione che qualcuno – tipicamente, il provider – fosse a conoscenza della sua reale identità, che sarebbe stata resa nota solo alla magistratura.
...


Questo paragrafo mi pare significativo e forse si potrà applicare il concetto di escrow che però non sarebbe in grado di segnalare identità alla magistratura ma potrebbe coprire comunque le spese con la "caparra" rilasciata dalle parti.
Se non ci sono problemi penali direi che non dovrebbero esserci particolari problemi. Potrebbe nascere un nuovo servizio ...

attenzione, il concetto di "escrow" che usiamo qui nello scambio di bitcoin e' diverso: l'escrow bitcoin termina nal momento in cui si finalizza
la transazione, qui parliamo di una garanzia nel tempo, il prodotto che A vende a B puo' sembrare inizialmente a posto,
poi magari fra un anno si scopre che c'era una magagna, sara' fra un anno che B vorra' farsi le sue ragioni....

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November 13, 2015, 04:08:43 AM
#53
pubblico questo articolo di Andrea Monti.
...
Quote
di Andrea Monti – PC Professionale n. 254
Per la Cassazione è reato intestare un account di posta elettronica ad un’altra persona inconsapevole del fatto

...
Fu subito evidente, occupandosi del tema, che la soluzione a questo problema apparentemente irrisolvibile era mutuare dai sistemi di crittografia a chiave pubblica il concetto di “terza parte fidata”. Dunque, chi voleva legittimamente “girare” per la rete in modo anonimo doveva poterlo fare, a condizione che qualcuno – tipicamente, il provider – fosse a conoscenza della sua reale identità, che sarebbe stata resa nota solo alla magistratura.
...


Questo paragrafo mi pare significativo e forse si potrà applicare il concetto di escrow che però non sarebbe in grado di segnalare identità alla magistratura ma potrebbe coprire comunque le spese con la "caparra" rilasciata dalle parti.
Se non ci sono problemi penali direi che non dovrebbero esserci particolari problemi. Potrebbe nascere un nuovo servizio ...
legendary
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November 13, 2015, 03:28:44 AM
#52
pubblico questo articolo di Andrea Monti.

Lo conosco da anni, e' uno dei pochi avvocati veramente esperti di diritto
applicato alle nuove tecnologie, credo che sia una autorita' in questo settore.

mi raccomando di leggere interamente l'articolo, perche' parte esaminando un caso di
falsa identita', che quindi e' ben altra cosa, ma poi prosegue invece discernendo
anche sulle identita' anonime.

emerge in modo direi chiaro quallo di cui stiamo discutendo, ossia che
per comprare e vendere, bisogna in qualche modo rendere nota l'identita' reale,
proprio perche' in caso di dispute il diritto possa intervenire.

Questa garanzia puo' anche essere data da una "terza parte" che conosca le identita'
e che possano essere utilizzate in caso di disputa (e quindi spiega il discorso di perche' e-bay
riesce a fare le aste on-line in modo legale)

ha anche un nome tecnico: si chiama "anonimato protetto"


Quote
di Andrea Monti – PC Professionale n. 254
Per la Cassazione è reato intestare un account di posta elettronica ad un’altra persona inconsapevole del fatto

Con la sentenza n. 12479/2012 la terza sezione penale della Corte di cassazione ha enunciato il principio di diritto secondo il quale “integra il reato di sostituzione di persona (art. 494 cod. pen.), la condotta di colui che crei ed utilizzi un account di posta elettronica, attribuendosi falsamente le generalità di un diverso soggetto, inducendo in errore gli utenti della rete internet, nei confronti dei quali le false generalità siano declinate e con il fine di arrecare danno al soggetto le cui generalità siano state abusivamente spese”.
Il caso riguardava un soggetto che partecipava ad aste online dopo essersi attivato un account basato su indirizzo di posta elettronica creato con i dati di un’altra persona (non a conoscenza del fatto). Man mano che il soggetto in questione non pagava i beni acquistati, accumulava feedback negativi. Ma siccome la sua identità era mascherata con quella dell’ignara vittima, il colpevole non “macchiava” la sua reputazione e poteva quindi continuare a ingannare gli altri utenti.
L’autore del reato si era difeso sostenendo che – citazione testuale dalla sentenza – “non vi sarebbe, in linea di principio, alcuna necessità di servirsi di una vera identità per comprare oggetti on-line, ben potendo utilizzarsi uno pseudonimo” e che non sarebbe “normale comportamento di un soggetto fruitore del servizio di aste on-line quello di voler conoscere le generalità dell’altro contraente nel momento in cui il pagamento dell’oggetto venduto non è stato effettuato”. Come a dire: dopo aver “preso il pacco” nessuno vorrebbe sapere chi è l’autore della frode.
Correttamente la Cassazione rigetta questa linea difensiva, recependo il principio dell’anonimato protetto “la partecipazione ad aste on-line con l’uso di uno pseudonimo presuppone necessariamente che a tale pseudonimo corrisponda una reale identità, accertabile on-line da parte di tutti i soggetti con ì quali vengono concluse compravendite. E ciò, evidentemente, al fine di consentire la tutela delle controparti contrattuali nei confronti di eventuali inadempimenti.” In altri termini, dice la Cassazione, è del tutto legittimo usare uno pseudonimo per le proprie attività online. Ma allo pseudonimo deve corrispondere una identità effettiva ed effettivamente identificabile per consentire a chi si “imbatte” nell’utente anonimo di poter tutelare i propri diritti.
Questa sentenza è estremamente importante perchè, implicitamente, raggiunge una mediazione su un tema discusso da quando esiste la telematica: il diritto all’anonimato. Fin dai tempi delle prime BBS, infatti, usare nickname e dare false generalità ai Sysop era praticamente la regola e – spesso – un pragmatico strumento di autodifesa non sapendo con chi si avesse a che fare quando ci si iscriveva a una nuova board. Con l’avvento dell’internet sono poi arrivati i primi servizi di anonimizzazione come quelli che giravano sul celeberrimo server anon.penet.fi, poi costretto alla chiusura, i mixmaster e infine TOR. Significativamente, nel corso del tempo l’anonimizzazione si è spostata dalla mail alla navigazione. Segno che gli utenti cominciavano ad attribuire maggior valore più ai loro comportamenti che alle loro comunicazioni.
Ora, in tutto questo, le posizioni contrapposte vedevano – da un lato – chi sosteneva il diritto all’anonimato assoluto e dall’altro chi invocava la metafora del “pesce nell’acquario”. Il massimo della libertà contro il massimo del controllo.
Entrambe le posizioni – perlomeno in una democrazia occidentale – sono difficilmente sostenibili. L’anonimato assoluto si trasforma – come dimostra la strategia difensiva dell’autore dei reati di cui alla sentenza – in una pretesa di impunità. L’identificazione totale, a sua volta, diventa la scorciatoia per censurare e violare i diritti della persona.
Fu subito evidente, occupandosi del tema, che la soluzione a questo problema apparentemente irrisolvibile era mutuare dai sistemi di crittografia a chiave pubblica il concetto di “terza parte fidata”. Dunque, chi voleva legittimamente “girare” per la rete in modo anonimo doveva poterlo fare, a condizione che qualcuno – tipicamente, il provider – fosse a conoscenza della sua reale identità, che sarebbe stata resa nota solo alla magistratura.
Prima di questa sentenza, in Italia solo un internet provider ha applicato concretamente fin dal 1995 questa policy, in un’epoca nella quale il mercato degli account anonimi era veramente selvaggio e i concorrenti erano molto meno rigorosi nel cercare di tutelare gli utenti rispettando la legge.
Ora, grazie al principio di diritto espresso dalla Corte di cassazione, internet provider e utenti hanno un punto di riferimento per regolare i propri interessi applicando il metodo dell’anonimato protetto, e senza che il Codice dei dati personali possa essere invocato come strumento per rivendicare, appunto, l’illiceità di clausole contrattuali che vanno in questa direzione.
legendary
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November 11, 2015, 09:33:28 AM
#51
...
morale, il diritto dovra' evolvere verso una forma di riconoscimento del soggetto molto piu' sofisticata,
che a sua volta permetta di  mantenere la privacy MA di poter essere tutelati in caso di contenziosi !

Secondo me un bel mik tra blockchain, oracoli, contract ed escrow potrà risolvere il problema del contenzioso. Rimane il problema del legislatore che perderebbe parte dei poteri e difficilmente cederà.
Per la cronaca: sul diritto alla privacy dei nickname io sono per dare pieno diritto ai nic.
Nello specifico problema gbianchi - sampey direi .. un motivo in più per non acquistare/utilizzare software non libero.
legendary
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November 11, 2015, 08:57:05 AM
#50

beh, non voglio trarre conclusioni affrettate, magari ho solo male intepretato
pero' mi pare di capire che il 90% delle attivita' che facciamo qui (me compreso eh)
non seguono queste regole.

se compro/vendo con nickname anonimo, non solo non ho nessun diritto e nessuna tutela legislativa,
ma molto probabilmente compio un'infrazione (reato?)

sembrera' puerile, ma non ci avevo mai pensato in questi termini, poi come dico sempre,
ognuno e' libero di fare quello che vuole, ma lo deve fare consapevolmente Smiley

non mi dispiacerebbe l'intervento di qualcuno davvero esperto di materie giuridiche.

comunque mi si sta accendendo tutto un nuovo capitolo di ricerca:

se le crypto aprono la strada e ci spingono verso una sacrosanta privacy, invece il diritto "tradizionale"
si basa sul concetto di persona individuabile (nome cognome codice fiscale.... roba cosi'),
quindi ci tiene per forza ancorati ad un riconoscimento e quindi spinge dalla parte opposta.
 
morale, il diritto dovra' evolvere verso una forma di riconoscimento del soggetto molto piu' sofisticata,
che a sua volta permetta di  mantenere la privacy MA di poter essere tutelati in caso di contenziosi !


legendary
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November 11, 2015, 08:19:19 AM
#49
Nonostante alcune differenze di vedute questa per me è stata una delle discussioni più interessanti da molto tempo a questa parte. Ho semplicemente seguito la discussione tra voi due, non sono intervenuto se non per un singolo messaggio e sono davvero contento nessuno di noi abbia alterato il naturale corso della discussione.

Inoltre questa discussione mi ha fatto capire come involontariamente si può diventare dei troll anche in modo inconsapevole...

detto questo ... continuate... continuate... Cheesy
legendary
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November 11, 2015, 06:25:15 AM
#48
Su Ebay funziona praticamente così (o almeno ci si prova), con la differenza che solo ad asta finita e nel momento in cui nasce un effettivo rapporto tra te e il venditore allora si viene facilmente a conoscenza dei dati personali.
Se io non vinco l'asta non credo ci sia modo per sapere qualcosa del tuo venditore e viceversa.

Inoltre se il venditore non mi spedisse qualcosa penso intervenga Ebay per gestire la pratica, rimborsarmi e rivalersi sul venditore.
In questo caso io non saprei niente di questa persona, sarei comunque tutelato da Ebay che fa da giudice.
legendary
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November 11, 2015, 06:22:18 AM
#47
Bella domanda  Grin
Ci sarà qualche cavillo burocratico.
Come detto, queste leggi sono MOLTO ballerine e cambiano continuamente.
Io ho preso un articolo che potrebbe essere vecchio, era solo per dare l'idea di "Asta Legale"

comunque se ci pensi, la logica dovrebbe essere

A compra da B il prodotto P

tra A e B sorge un contenzioso per la qualita' di P

(e' un contenzioso, quindi non si sa chi ha ragione, sia A che B dicono ognuno di aver ragione,
come avviene SEMPRE nei contenziosi)

A e B debbono poter accedere ai meccanismi  del diritto per decidere.

e' abbastanza evidente che si A che B debbono sapere chi sono come persone e lo debbono sapere PRIMA
dell'eventuale nascita di un contenzioso, altrimenti poi uno dei due puo' sempre "scappare" e sottrarsi al giudizio.

quindi a rigor di logica e' l'unica soluzione che se c'e' una compravendita sia A che B debbono sapre prima
chi sono per davvero !

cosi' le cose mi tornano, ritornano ad avere un senso !





legendary
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November 11, 2015, 06:16:04 AM
#46
Bella domanda  Grin
Ci sarà qualche cavillo burocratico.
Come detto, queste leggi sono MOLTO ballerine e cambiano continuamente.
Io ho preso un articolo che potrebbe essere vecchio, era solo per dare l'idea di "Asta Legale"
legendary
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November 11, 2015, 06:12:18 AM
#45
Quote
corrisponda una reale identità, accertabile on-line da parte di tutti i
soggetti con i quali vengono concluse compravendite.

Questa è ad esempio la logica di Ebay implicita nell'atto della registrazione e nella fornitura dell'indirizzo di spedizione/iban pagamento al venditore.
Il Nickname e l'identità reale della persona (che non necessariamente è quella dietro al PC) hanno uno stretto legame per ragioni logistiche.

In generale comunque si può trovare l'associazione Nickname + Dati personali su qualunque servizio web preveda la possibilità di illeciti.
Spesso i dati personali sono custoditi dal sito (su cui quindi vige la legge della privacy) a scopo uso legale nel caso ce ne fosse bisogno.
Questi servizi quindi prevedono ad esempio.
- Siti di pagamento (come paypal).
- Servizi Mail.

si pero' il punto e' il "PER FORZA", cioe' pare che non si possa fare un'asta (e immagino piu' in generale acquisti) senza palesarsi
sia da parte del compratore che del venditore.
Se ci pensi, questo evita di cacciarsi nella zona buia delle'essere fuori protezioni perche' il nick e' anonimo.
Semplicemente sembra che non si possa fare.... ovviamente se ho interpretato bene.



Probabilmente la parola ASTA in questo caso va intesa non nella sua accezione generale ma in questo senso : http://www.diritto.it/articoli/informatica/degrazia2.html


beh ancora peggio: qui addirittura dice che sono vietate sempre e comunque (e allora e-bay come fa?)

Quindi, come è possibile vedere, il comma 5 del citato articolo 18 VIETA espressamente le aste effettuate a mezzo di "altri sistemi di comunicazione";
 poiché Internet può sicuramente essere considerato come un "sistema di comunicazione"
 (in particolare si è espressa in questo senso più volte l'Autorità Garante per la Concorrenza
ed il Mercato [AGCM]), ne discende come logica conseguenza che le aste sul web dovrebbero essere considerate come vietate.
legendary
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November 11, 2015, 06:07:36 AM
#44
Quote
corrisponda una reale identità, accertabile on-line da parte di tutti i
soggetti con i quali vengono concluse compravendite.

Questa è ad esempio la logica di Ebay implicita nell'atto della registrazione e nella fornitura dell'indirizzo di spedizione/iban pagamento al venditore.
Il Nickname e l'identità reale della persona (che non necessariamente è quella dietro al PC) hanno uno stretto legame per ragioni logistiche.

In generale comunque si può trovare l'associazione Nickname + Dati personali su qualunque servizio web preveda la possibilità di illeciti.
Spesso i dati personali sono custoditi dal sito (su cui quindi vige la legge della privacy) a scopo uso legale nel caso ce ne fosse bisogno.
Questi servizi quindi prevedono ad esempio.
- Siti di pagamento (come paypal).
- Servizi Mail.

si pero' il punto e' il "PER FORZA", cioe' pare che non si possa fare un'asta (e immagino piu' in generale acquisti) senza palesarsi
sia da parte del compratore che del venditore.
Se ci pensi, questo evita di cacciarsi nella zona buia delle'essere fuori protezioni perche' il nick e' anonimo.
Semplicemente sembra che non si possa fare.... ovviamente se ho interpretato bene.



Probabilmente la parola ASTA in questo caso va intesa non nella sua accezione generale ma in questo senso : http://www.diritto.it/articoli/informatica/degrazia2.html
legendary
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November 11, 2015, 05:59:04 AM
#43
Quote
corrisponda una reale identità, accertabile on-line da parte di tutti i
soggetti con i quali vengono concluse compravendite.

Questa è ad esempio la logica di Ebay implicita nell'atto della registrazione e nella fornitura dell'indirizzo di spedizione/iban pagamento al venditore.
Il Nickname e l'identità reale della persona (che non necessariamente è quella dietro al PC) hanno uno stretto legame per ragioni logistiche.

In generale comunque si può trovare l'associazione Nickname + Dati personali su qualunque servizio web preveda la possibilità di illeciti.
Spesso i dati personali sono custoditi dal sito (su cui quindi vige la legge della privacy) a scopo uso legale nel caso ce ne fosse bisogno.
Questi servizi quindi prevedono ad esempio.
- Siti di pagamento (come paypal).
- Servizi Mail.

si pero' il punto e' il "PER FORZA", cioe' pare che non si possa fare un'asta (e immagino piu' in generale acquisti) senza palesarsi
sia da parte del compratore che del venditore.
Se ci pensi, questo evita di cacciarsi nella zona buia delle'essere fuori protezioni perche' il nick e' anonimo.
Semplicemente sembra che non si possa fare.... ovviamente se ho interpretato bene.

legendary
Activity: 2632
Merit: 1040
November 11, 2015, 05:55:20 AM
#42
Quote
corrisponda una reale identità, accertabile on-line da parte di tutti i
soggetti con i quali vengono concluse compravendite.

Questa è ad esempio la logica di Ebay implicita nell'atto della registrazione e nella fornitura dell'indirizzo di spedizione/iban pagamento al venditore.
Il Nickname e l'identità reale della persona (che non necessariamente è quella dietro al PC) hanno uno stretto legame per ragioni logistiche.

In generale comunque si può trovare l'associazione Nickname + Dati personali su qualunque servizio web preveda la possibilità di illeciti.
Spesso i dati personali sono custoditi dal sito (su cui quindi vige la legge della privacy) a scopo uso legale nel caso ce ne fosse bisogno.
Questi servizi quindi prevedono ad esempio.
- Siti di pagamento (come paypal).
- Servizi Mail.
legendary
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November 11, 2015, 05:39:26 AM
#41
non so se puo' essere utile, pero' in giro ho trovato questo:


L'utilizzo quotidiano della rete internet ha pertanto favorito la commissione di reati, che la giurisprudenza si dà carico di ricondurre
nell'alveo delle fattispecie previste dalla parte speciale del codice penale: in tale contesto, i dubbi in ordine alla compatibilità di tale operazione
con il principio di tassatività, sub specie di divieto di analogia in malam partem, sono stati superati, ritenendosi possibile un'interpretazione estensiva,
consentita dall'ordinamento.
 
Infatti, in tema di condotte delittuose poste in essere per via telematica, la Corte di Cassazione ha affermato che la partecipazione ad aste on-line
con l'uso di uno pseudonimo presuppone necessariamente che a tale pseudonimo corrisponda una reale identità, accertabile on-line da parte di tutti i
soggetti con i quali vengono concluse compravendite. E ciò, evidentemente, al fine di consentire la tutela delle controparti contrattuali nei
confronti di eventuali inadempimenti. (cfr. Cass. pen., Sez. III, 15 dicembre 2011, n. 12479, A., rv. 252227).



cioe' forse (ma dico forse) semplicemente non e' ammesso partecipare e/o fare un'asta (e forse un'acquisto piu' generale suppongo) sotto forma di nickname anonimo ?

questo almeno chiarirebbe un po' di cose... se come nickname anonimo non ho praticamente tutele,
devo per forza palesarmi per avere queste tutele, ma sembra che debbo PER FORZA palesarmi per fare aste e immagino acquisti o vendite.

effettivamente darebbe un po' di logica al tutto.



legendary
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"shh, he's coding..."
November 10, 2015, 04:32:32 AM
#40
L'unica cosa che si è venuta a sapere in più (o meglio, una quasi certezza, visto che in questo forum ce lo si potrebbe aspettare) dall'aver disassemblato CAT, è che gbianchi aveva un account su uno o più degli exchange supportati da CAT.

Praticamente c'era la possibilità di considerare che gbianchi avesse comprato il programma, ma poi non ne avesse fatto alcun uso.

Essendoci delle chiamate alle API (pubbliche), si è praticamente certi che gbianchi avesse un account su questi/alcuni exchange, pur continuano a non sapere se ne faceva uso.
Anche questa però non è una certezza, visto che l'API trovata su CAT non è comprovato che sia di gbianchi, c'è solo scritto Grin

Stiamo comunque sempre parlando di un software disassemblato.

Infatti, aldilà che personalmente non ritengo un nickname soggetto a privacy di alcun tipo (e credo sia così anche da un punto di vista legale), nel caso di gbianchi era già palese il fatto che avesse iscrizioni ad exchange in quanto sennò che avrebbe partecipato a fare all'asta di cat?

Per questo non capisco tutto questo polverone.

Specifico che non conosco minimamente ne sampei ne gbianchi, quindi parlo da un punto di vista totalmente estraneo alla faccenda
legendary
Activity: 1316
Merit: 1481
November 10, 2015, 03:52:50 AM
#39
A mio modo di vedere le cose il punto più importante di tutta la discussione è questo: NON esistono diritti per nicknames!
Siamo noi (anzi il sistema in cui viviamo), riportando tutto al diritto per analogia, a ricondurre determinati diritti a nickname o altro. Perchè in fin dei conti sono persone che utilizzano nickname.

Esempio stupido:
Se io volessi fare una rapina e mi vestissi completamente di nero e avessi il volto coperto sarei come un nickname.
Nel momento in cui io venissi acciuffato e la mia identità rivelata non avrei più anonimato e il mio nickname sarebbe associato a me.

Il diritto non ammette buchi neri.


Concedo che, su Internet, i più bravi sono appunto bravi a mantenere il nickname separato dalla vita reale...

Conoscete un certo Satoshi??? Grin
staff
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I support freedom of choice
November 09, 2015, 07:02:23 PM
#38
L'unica cosa che si è venuta a sapere in più (o meglio, una quasi certezza, visto che in questo forum ce lo si potrebbe aspettare) dall'aver disassemblato CAT, è che gbianchi aveva un account su uno o più degli exchange supportati da CAT.

Praticamente c'era la possibilità di considerare che gbianchi avesse comprato il programma, ma poi non ne avesse fatto alcun uso.

Essendoci delle chiamate alle API (pubbliche), si è praticamente certi che gbianchi avesse un account su questi/alcuni exchange, pur continuano a non sapere se ne faceva uso.
Anche questa però non è una certezza, visto che l'API trovata su CAT non è comprovato che sia di gbianchi, c'è solo scritto Grin

Stiamo comunque sempre parlando di un software disassemblato.
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November 09, 2015, 06:17:47 PM
#37
I nickname sono sempre stati pubblici e per accordo (ed era già stato scritto):
https://bitcointalksearch.org/topic/m.3067519

Chi voleva poteva farsi un utente nuovo.

Non era il punto trattato.

Ah chiedo venia allora, non avevo letto il thread nella sezione internazionale. Se i nickname erano sempre stati pubblici, non ci sono problemi, quello che è scritto sul forum penso sia lo stesso scritto all'interno del programma disassemblato. Ha ragione host, se uno voleva privacy bastava creare un altro account sul forum e usare quello
legendary
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November 09, 2015, 06:09:58 PM
#36
Che un nickname sia pubblico, sono pienamente daccordo, ci mancherebbe, non è certo un dato sensibile.
Però (se ho capito bene il senso della discussione, cioè che in un programma, disassemblandolo uscivano i nickname di chi lo aveva comprato) non è una bella cosa. Rendere pubblico (anche se nascosto in un programma) "xx nickname ha comprato una copia di questo programma", come diceva gbianchi, se lui parlava male dei bot e poi si viene a sapere che na ha comprato uno, fa una figuraccia

quello era il caso (chiuso !) per il quale mi sono nate tutta una serie di domande,
e per cercare di capirci qualcosa  ho aperto questo thread.

mi sto rendendo conto che avevo un'idea completamente sbagliata relativamente a
che diritti puo' avere o non avere un nick.

pero' sono convinto di non essere il solo ad esempio, leggendo molti post dell sezione "accuse scam e truffe",
secondo me molti hanno come me le idee confuse di cosa si possa o no pretendere da un nick.


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November 09, 2015, 05:58:04 PM
#35
I nickname sono sempre stati pubblici e per accordo (ed era già stato scritto):
https://bitcointalksearch.org/topic/m.3067519

Chi voleva poteva farsi un utente nuovo.

Non era il punto trattato.
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November 09, 2015, 05:55:14 PM
#34
Che un nickname sia pubblico, sono pienamente daccordo, ci mancherebbe, non è certo un dato sensibile.
Però (se ho capito bene il senso della discussione, cioè che in un programma, disassemblandolo uscivano i nickname di chi lo aveva comprato) non è una bella cosa. Rendere pubblico (anche se nascosto in un programma) "xx nickname ha comprato una copia di questo programma", come diceva gbianchi, se lui parlava male dei bot e poi si viene a sapere che na ha comprato uno, fa una figuraccia
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November 09, 2015, 05:35:42 PM
#33
sembra che un nick puo' fare piu' o meno quel azzo che gli pare...

Nessuno ha detto questo

se parliamo di nickname e di indirizzi, finche' non li associamo a qualcosa di "reale"
(persone con nomi e cognomi) sembra di si.

No, nessuno ha detto che nascosti da un nickname sia consentito fare di tutto.
E' stato detto che un nickname non è un dato sensibile/personale, pertanto non sottoposto a privacy. Aggiungo (a intuito, quindi prendetelo con le pinze) SE non associato ad una precisa identitià.

La cosa interessante forse di questo argomento è proprio quest'ultimo SE.
Chi definisce se un nick è o meno ricondubicile ad una persona fisica?



io ho capito (ma magari sbaglio)
che se il nickname e' riconducibile ad una persona reale, allora e' protetto da privacy,
ma se e' anonimo, allora non ha manco diritti di privacy.

se il nickname e' anonimo, io posso pubblicare anche delle sue chiavi (pubbliche o private
fa poca differenza a questo punto...)

questa cosa mi lascia stupito, ma forse non ho capito bene !




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"shh, he's coding..."
November 09, 2015, 05:26:17 PM
#32
sembra che un nick puo' fare piu' o meno quel azzo che gli pare...

Nessuno ha detto questo

se parliamo di nickname e di indirizzi, finche' non li associamo a qualcosa di "reale"
(persone con nomi e cognomi) sembra di si.

No, nessuno ha detto che nascosti da un nickname sia consentito fare di tutto.
E' stato detto che un nickname non è un dato sensibile/personale, pertanto non sottoposto a privacy. Aggiungo (a intuito, quindi prendetelo con le pinze) SE non associato ad una precisa identitià.

La cosa interessante forse di questo argomento è proprio quest'ultimo SE.
Chi definisce se un nick è o meno ricondubicile ad una persona fisica?

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November 09, 2015, 02:29:32 PM
#31
sembra che un nick puo' fare piu' o meno quel azzo che gli pare...

Nessuno ha detto questo

se parliamo di nickname e di indirizzi, finche' non li associamo a qualcosa di "reale"
(persone con nomi e cognomi) sembra di si.


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November 09, 2015, 01:52:01 PM
#30
sembra che un nick puo' fare piu' o meno quel azzo che gli pare...

Nessuno ha detto questo
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November 09, 2015, 01:31:54 PM
#29

Sinceramente mi sembra che abbiate alzato un polverone per niente.

secondo me invece l'argomento e' interessante.
sembra che un nick puo' fare piu' o meno quel azzo che gli pare...
io davo per "scontate" tutta una serie di cose che cosi' scontate non sono.
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November 09, 2015, 12:42:50 PM
#28
e' veramente una materia infernale:  mischiamo le zone grigie di internet, le praterie inesplorate delle cryptomonete
e i sofismi delle leggi ... spettacolare !

Di zone grigie a livello legale mi pare ce ne siano a bizzeffe.

Sinceramente mi sembra che abbiate alzato un polverone per niente.
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November 09, 2015, 11:40:36 AM
#27
Diciamo che quando si parla di privacy si entra in un contesto legale, e di conseguenza di tribunale.
Ovviamente non si considera la parte morale. Quindi, se vuoi portare una persona in tribunale per privacy essa deve averti danneggiato sui dati sensibili.
Facilmente questa cosa la si trova nei contesti aziendali : ho un database di clienti e informazioni associate ad essi.
La normativa è la seguente : https://it.wikipedia.org/wiki/ISO/IEC_27001

Quote
questo vuol dire che io POSSO pubblicare un nick e i suoi public address,
anche di bitcoin o di altre crypto, e il nick non puo' dire un cazzo Smiley anzi, se li ho posso
pubblicare anche i private address, non sono associati a nulla di personale!!!!

Forse per la pubblicazione di private address rientreresti in altri tipi di reato (sempre che ci fosse una legislazione vigente a livello di Cryptomonete)
Purtroppo relativamente ai Public Address lo dice la parola stessa........non stai commettendo reato. Sta al proprietario del public address che tiene alla sua privacy fare in modo che non si possa arrivare ai suoi dati personali.

Qua sul forum c'e gente di cui sappiamo nome e cognome, e questo potrebbe anche far decadere l'associazione Nome - Cognome - Nickname - Indirizzo Pubblico.

E comunque si, è border line, perchè il danno và provato, non è che se io uso i tuoi dati personali tu allora puoi reclamare un danno e vincere il processo.
La burocrazia è sempre MOLTO variabile. Io faccio corsi di aggiornamento e molte regole sono cambiate nel tempo. Soprattutto quelle in materia di chiamate a numeri telefonici, invio sms, ed email. L'unica forma di pubblicità ad esempio che non è reputata "invasiva" è quella nella buca della posta.

e' veramente una materia infernale:  mischiamo le zone grigie di internet, le praterie inesplorate delle cryptomonete
e i sofismi delle leggi ... spettacolare !
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November 09, 2015, 10:31:18 AM
#26
Diciamo che quando si parla di privacy si entra in un contesto legale, e di conseguenza di tribunale.
Ovviamente non si considera la parte morale. Quindi, se vuoi portare una persona in tribunale per privacy essa deve averti danneggiato sui dati sensibili.
Facilmente questa cosa la si trova nei contesti aziendali : ho un database di clienti e informazioni associate ad essi.
La normativa è la seguente : https://it.wikipedia.org/wiki/ISO/IEC_27001

Quote
questo vuol dire che io POSSO pubblicare un nick e i suoi public address,
anche di bitcoin o di altre crypto, e il nick non puo' dire un cazzo Smiley anzi, se li ho posso
pubblicare anche i private address, non sono associati a nulla di personale!!!!

Forse per la pubblicazione di private address rientreresti in altri tipi di reato (sempre che ci fosse una legislazione vigente a livello di Cryptomonete)
Purtroppo relativamente ai Public Address lo dice la parola stessa........non stai commettendo reato. Sta al proprietario del public address che tiene alla sua privacy fare in modo che non si possa arrivare ai suoi dati personali.

Qua sul forum c'e gente di cui sappiamo nome e cognome, e questo potrebbe anche far decadere l'associazione Nome - Cognome - Nickname - Indirizzo Pubblico.

E comunque si, è border line, perchè il danno và provato, non è che se io uso i tuoi dati personali tu allora puoi reclamare un danno e vincere il processo.
La burocrazia è sempre MOLTO variabile. Io faccio corsi di aggiornamento e molte regole sono cambiate nel tempo. Soprattutto quelle in materia di chiamate a numeri telefonici, invio sms, ed email. L'unica forma di pubblicità ad esempio che non è reputata "invasiva" è quella nella buca della posta.
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November 09, 2015, 10:23:14 AM
#25

Mi spiace ma stavo proprio rispondendo alla tua domanda e non al nostro diverbio.


si si infatti anche io volevo staccare da quella roba Smiley

Quote

Le informazioni personali sono nell'accezione "generale" queste : http://www.garanteprivacy.it/web/guest/home/diritti/cosa-intendiamo-per-dati-personali

E la tua chiave pubblica dell'API no, non era un dato personale.
Gli unici dati personali che Cryptsy può avere sono i documenti necessari per avere l'account PRO.

interessante... questo vuol dire che io POSSO pubblicare un nick e i suoi public address,
anche di bitcoin o di altre crypto, e il nick non puo' dire un cazzo Smiley anzi, se li ho posso
pubblicare anche i private address, non sono associati a nulla di personale!!!! ma pensa te !

e generalizzando, non focalizzandoci solo alla privacy,
ma allargandoci ai diritti, che diritti/doveri  ha un nickname ?

sta' materia mi affascina, perche' e' cosi' border-line....






 
legendary
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November 09, 2015, 10:11:54 AM
#24
Pertanto è considerato reato :

- Rendere pubblica l'associazione Nickname e dati privati associati alla persona
In pratica se uno mi truffa utilizzando una carta di credito e io l'associata Nickname + Proprietario CDC, la mia accusa di truffa pubblica può ritorcersi contro di me.

- Associare ad un nickname informazioni private di proprietà altrui. (Reato di sostituzione di persona)

Se manca il legame Nickname - Informazioni Persionali non si è passibili di reato di violazione privacy.

sampey, veramente mi interessa l'argomento e NON il nostro diverbio.

cosa si intende con questa forma "informazioni personali" ?

la mia chiave pubblica di crypsty che era presente associata al mio nickname era un'informazione personale ? secondo me si.




Mi spiace ma stavo proprio rispondendo alla tua domanda e non al nostro diverbio.

Le informazioni personali sono nell'accezione "generale" queste : http://www.garanteprivacy.it/web/guest/home/diritti/cosa-intendiamo-per-dati-personali

E la tua chiave pubblica dell'API no, non era un dato personale.
Gli unici dati personali che Cryptsy può avere sono i documenti necessari per avere l'account PRO.
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November 09, 2015, 10:06:07 AM
#23
Pertanto è considerato reato :

- Rendere pubblica l'associazione Nickname e dati privati associati alla persona
In pratica se uno mi truffa utilizzando una carta di credito e io l'associata Nickname + Proprietario CDC, la mia accusa di truffa pubblica può ritorcersi contro di me.

- Associare ad un nickname informazioni private di proprietà altrui. (Reato di sostituzione di persona)

Se manca il legame Nickname - Informazioni Persionali non si è passibili di reato di violazione privacy.

sampey, veramente mi interessa l'argomento e NON il nostro diverbio.

cosa si intende con questa forma "informazioni personali" ?

la mia chiave pubblica di crypsty che era presente associata al mio nickname era un'informazione personale ? secondo me si.


legendary
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November 09, 2015, 09:54:53 AM
#22

Eppure sembra che tu ci stia perdendo tempo. Questo fino a che non mi scriverai che per te è finita qua e ognuno per la sua strada.
Ma che sia veramente così.

io da te non voglio niente, lo ripeto fino alla noia.

ma non ho certo intenzione di farmi censurare da te

che tra l'altro sei un nick... e io pure sono un nick, non so se hai diritto di censurarmi,
forse potremmo parlarne per rientrare in topic Wink

ah se vuoi contribuire attivamente al topic sei il benvenuto eh !


Hai ragione.

Il nickname

Quote
nickname s. ingl., usato in it. al masch. – L'identificativo (pseudonimo) con cui un utente di Internet viene riconosciuto quando accede a un sito o a un servizio in rete; è particolarmente diffuso nei social network, nei blog e nei forum. Il n. è scelto a discrezione dell’utente e, talvolta, coincide con il proprio indirizzo di posta elettronica; un n. di fantasia, se ammesso, viene normalmente utilizzato quando si vuole proteggere la propria privacy, evitando così di essere riconosciuti. Per la registrazione personale a un servizio Internet, oltre al n., viene sempre richiesto anche il vero nome; inoltre, nel caso di siti e servizi legati alla Pubblica amministrazione, alle banche o a servizi finanziari, la registrazione è sempre accompagnata da procedure per l’accertamento sicuro dell’identità (per es., invio di copia del documento di identità).

Pertanto il nickname nella sua accezione più comune è il mezzo con il quale si protegge la propria privacy.

Pertanto è considerato reato :

- Rendere pubblica l'associazione Nickname e dati privati associati alla persona
In pratica se uno mi truffa utilizzando una carta di credito e io l'associata Nickname + Proprietario CDC, la mia accusa di truffa pubblica può ritorcersi contro di me.

- Associare ad un nickname informazioni private di proprietà altrui. (Reato di sostituzione di persona)

Se manca il legame Nickname - Informazioni Persionali non si è passibili di reato di violazione privacy.
legendary
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November 09, 2015, 09:44:04 AM
#21

Eppure sembra che tu ci stia perdendo tempo. Questo fino a che non mi scriverai che per te è finita qua e ognuno per la sua strada.
Ma che sia veramente così.

io da te non voglio niente, lo ripeto fino alla noia.

ma non ho certo intenzione di farmi censurare da te

che tra l'altro sei un nick... e io pure sono un nick, non so se hai diritto di censurarmi,
forse potremmo parlarne per rientrare in topic Wink

ah se vuoi contribuire attivamente al topic sei il benvenuto eh !



legendary
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November 09, 2015, 09:39:38 AM
#20
Quote
infatti e' esattamente cosi' : hai custodito senza nessuna precauzione i miei dati, li hai distribuiti in decine di copie
del tuo programma, in modo facilmente estraibile: non serve neppure disassemblare, basta un strings.
e i dati sono la mia chiave pubblica di accesso a crypsty e il mio nickname.

infatti il primo stronzo che e' arrivato li ha estratti e pubblicati !

Non è assolutamente così, io ho messo dati non significativi solo per ragioni tecniche all'interno di un license system COMPILATO
E "il primo stronzo" che è arrivato è arrivato dopo quasi 3 anni e ha eseguito un'operazione non alla portata di tutti.
Ribadisco che io non ho pubblicato niente, e il tuo nickname sei stato tu un primis a metterlo in bella vista durante l'asta di CAT

Quote
e' vero, volevo discutere di un possibile risarcimento, ma vista la tua reazione ho preferisto desistere

Balle, tu non mi hai chiesto niente e abbiamo avuto modo di parlare in privato, dove ti sei dimostrato poco disponibile e nonostante tutto non hai avanzato nessuna richiesta. Io comunque dal mio ti ho offerto una nuova copia di CAT (gratis), che ha il valore di 0.5 BTC.


Quote
Sono troppo sadico, nichilista e misantropo per perdere il  mio tempo in una cosa cosi' da caproni.

Eppure sembra che tu ci stia perdendo tempo. Questo fino a che non mi scriverai che per te è finita qua e ognuno per la sua strada.
Ma che sia veramente così.
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November 09, 2015, 09:32:46 AM
#19

Letta così sembra che io ho pubblicato le chiavi pubbliche e il tuo nickname.


infatti e' esattamente cosi' : hai custodito senza nessuna precauzione i miei dati, li hai distribuiti in decine di copie
del tuo programma, in modo facilmente estraibile: non serve neppure disassemblare, basta un strings.
e i dati sono la mia chiave pubblica di accesso a crypsty e il mio nickname.

infatti il primo stronzo che e' arrivato li ha estratti e pubblicati !

Quote
Quote
2) il disassemblamento me l'hai suggerito tu!

Certo, a fini privati, per dimostrati la mia buona fede. Non per pubblicarne i risultati.


che pero' se fossero cosi' insignificanti, non ci sarebbe nessun problema pubblicarli...


Quote
Strano, ho avuto l'impressione che volessi 2 cose :
1 - Un risacrimento
2 - Sputtanarmi


e' vero, volevo discutere di un possibile risarcimento, ma vista la tua reazione ho preferisto desistere
giorni fa ! se leggi la prima riga di questo thread RIBADISCO che non voglio niente da te!

"sputtanare" e' una categoria che per me non esiste.
Sono troppo sadico, nichilista e misantropo per perdere il  mio tempo in una cosa cosi' da caproni.


legendary
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November 09, 2015, 08:56:57 AM
#18
Quote
1) io ho scritto tutte cose vere e provabili se mi autorizzi pubblico i dati e vediamo chi ha ragione.

TUTTE COSE VERE ??

Quote
comunque, visto che sembra che sparo cazzate e per quanto sampey si scaldi, io mi sono visto pubblicata una mia chiave pubblica,
che IO non volevo pubblicata.
Poi se lui sostiene che la poteva pubblicare (o meglio non custodirla con cura)

Letta così sembra che io ho pubblicato le chiavi pubbliche e il tuo nickname.

Quando Host ti ha detto
Quote
Cambierebbe ancora però, se tali indirizzi Bitcoin, presenti in CAT, erano già stati pubblicati direttamente da te, o qualcun'altro, sul forum o altrove, se erano appunto dati pubblici in precedenza.
Allora che fossero presenti, nascosti, o visibili, su CAT, non cambierebbe nulla imho.

Non ti sei fatto nessun problema a scrivere :

Quote
il problema e' che da CAT sono facilmente estraibili.

Estraibili cosa??? Non c'e nessun indirizzo BTC in CAT.
Host non poteva saperlo ma tu lo sai benissimo.

E io non dovrei intervenire?Huh


Quote
2) il disassemblamento me l'hai suggerito tu!

Certo, a fini privati, per dimostrati la mia buona fede.
Non per pubblicarne i risultati.

Quote
3) ti faccio notare che io da te non voglio niente

Strano, ho avuto l'impressione che volessi 2 cose :
1 - Un risacrimento
2 - Sputtanarmi

Quote
Se smetti di scrivere non vengo di certo acercarti

Quando si fa il mio nome o il nome del mio prodotto solitamente leggo e rispondo se necessario.
legendary
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November 09, 2015, 08:47:37 AM
#17
Ma ti rendi conto di cosa stai sostenendo?

Tu con l'azione di disassemblamento e utilizzo di eventuali codici sei passibile di denuncia (e se non ne si convinto informati).
Il fatto che un cracker abbia postato un elenco di nickname e chiavi Api pubbliche non è in alcun modo perseguibile ne comporta un danno dimostrabile.
E' inutile che tenti di applicare la TUA legge perchè io non sto cercando di applicare la MIA ma semplicemente ti sto rendendo noto dei fatti oggettivi (conosco personalmente garanti della privacy e marchi molto male con me su questo argomento).

Inoltre, il tuo nickname ha diritti tanto quanto il mio, infatti non vado in giro per questo forum a scrivere puttanate su di te o sul tuo lavoro (ad esempio il calcolo del prezzo dei bitcoin). E questo era il punto focale : tu non devi raccontare cose non avvenute, azioni che non ho fatto e situazioni che non sono vere.

Ora possiamo chiuderla definitivamente e ognuno per la sua strada?




1) io ho scritto tutte cose vere e provabili se mi autorizzi pubblico i dati e vediamo chi ha ragione.

2) il disassemblamento me l'hai suggerito tu!
 
Quote
1 - Il Nickname non è un dato sensibile o di privacy, tantomeno una API pubblica. E questo è quanto si poteva trovare disassemblando i vecchi codici di CAT
 

3) ti faccio notare che io da te non voglio niente, se smetti di scrivere non vengo di certo acercarti Smiley

4) ma se scrivi nel mio thread, io ribatto (chiedi al tuo amico garante della privacy se posso....)

ciao !

legendary
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November 09, 2015, 08:38:15 AM
#16
Ma ti rendi conto di cosa stai sostenendo?

Tu con l'azione di disassemblamento e utilizzo di eventuali codici sei passibile di denuncia (e se non ne si convinto informati).
Il fatto che un cracker abbia postato un elenco di nickname e chiavi Api pubbliche non è in alcun modo perseguibile ne comporta un danno dimostrabile.
E' inutile che tenti di applicare la TUA legge perchè io non sto cercando di applicare la MIA ma semplicemente ti sto rendendo noto dei fatti oggettivi (conosco personalmente garanti della privacy e marchi molto male con me su questo argomento).

Inoltre, il tuo nickname ha diritti tanto quanto il mio, infatti non vado in giro per questo forum a scrivere puttanate su di te o sul tuo lavoro (ad esempio il calcolo del prezzo dei bitcoin). E questo era il punto focale : tu non devi raccontare cose non avvenute, azioni che non ho fatto e situazioni che non sono vere.

Ora possiamo chiuderla definitivamente e ognuno per la sua strada?


legendary
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November 09, 2015, 08:29:49 AM
#15


Ovviamente no, tu hai impropriamente acceduto ad un mio prodotto disassemblando il codice sorgente, azione considerata non legale (su cui è dimostrabile un reato di danneggiamento).
Relativamente a questa parte io non ho detto niente perchè capisco le tue ragioni.
Sicuramente tra me e te l'azione illecita l'hai fatta tu.

Quindi, concludendo, parla pure di privacy e di tutto quello che vuoi. Evita di usare il mio nickname e il mio prodotto, ok?

Grazie.


certo... allora il TUO nickname ha dei diritti, e solo il MIO che non li ha... capisco Smiley

ciao va'

legendary
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November 09, 2015, 08:27:03 AM
#14
Anzi, ti chiedo, visto che sti dati sono cosi' poco importanti, posso allora pubblicare tutto quello che
ho estratto abbastanza facilmente, cosi' posso provare quello che scirvo ?

Ovviamente no, tu hai impropriamente acceduto ad un mio prodotto disassemblando il codice sorgente, azione considerata non legale (su cui è dimostrabile un reato di danneggiamento).
Relativamente a questa parte io non ho detto niente perchè capisco le tue ragioni.
Sicuramente tra me e te l'azione illecita l'hai fatta tu.

Quindi, concludendo, parla pure di privacy e di tutto quello che vuoi. Evita di usare il mio nickname e il mio prodotto, ok?

Grazie.
legendary
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November 09, 2015, 08:20:14 AM
#13

La finiamo qua definitivamente (il che non vuol dire che non nomini più me ne il mio programma in giro per la board) o continuiamo?

boh io con te l'ho gia' finita, come ho scritto non pretendo niente da te.
Voglio solo approfondire la cosa che mi e' successa e voglio cercare di discuterne con altri
magari anche scrivendo le cose che sono successe per capire meglio.

Davvero questa questione dei diritti di un nickname mi interessa molto.

per quel che riguarda noi,  non ho certo intenzione di farmi censurare da te... visto che sto scrivendo cose vere e provabili.
Anzi, ti chiedo, visto che sti dati sono cosi' poco importanti, posso allora pubblicare tutto quello che
ho estratto abbastanza facilmente, cosi' posso provare quello che scirvo ?

legendary
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November 09, 2015, 08:13:48 AM
#12
Quote
boh veramente (come ho scritto) CAT mi ha solo fatto sorgere questo dubbio, questo NON era un thread su CAT

Certo :

Quote
Comunque, per capire bene di cosa stavamo parlando, ho assoldato un programmatore java e mi sono fatto
disassemblare tutto il codice di CAT di alcune versioni (andando a ritroso), come suggeriva sampey nel punto 1 di quel post.

Quote
il problema e' che da CAT sono facilmente estraibili.

Sei riuscito a usare il mio nickname 5 volte nel primo topic.

Però questo è una discussione sulla privacy, non volto a tentare di gettare benzina sul fuoco. Vero?  Wink


Quote
comunque, visto che sembra che sparo cazzate e quanto sampey si scaldi, io mi sono visto pubblicata una mia chiave pubblica,
che IO non volevo pubblicata.

E io ti ho offerto gratis il cambio di chiave, se questo poteva farti stare tranquillo. Ma tu sei andato avanti per la tua strada.


Quote
Poi se lui sosteine che la poteva pubblicare e io non ho neppure diritto a dirlo, bona.

Io non ho pubblicato niente, e non ho detto che "posso farlo". Riesci a raccontare la realtà così come è avvenuta? Io ho detto che non sono dati sensibili e che il problema non crea nessun pericolo.

La pubblicazione come ben sai è stata ad opera del buontempone di turno con cui non sono sceso a compromessi (dato che non poteva danneggiare nessuno)
Pubblicazione che è sparita pochi minuti dopo. Da li hai scatenato un'inutile putiferio.


La finiamo qua definitivamente (il che non vuol dire che non nomini più me ne il mio programma in giro per la board) o continuiamo?
legendary
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November 09, 2015, 07:59:30 AM
#11
Non sono presenti Indirizzi di Cryptomonete in CAT
Sono presenti Nickname (che ha fatto la richiesta di acquisto) e CHIAVE API PUBBLICA dell'exchange.
Direi che se quanto scritto qui e sopra è vero, l'argomento CAT è chiuso Smiley

Per quanto riguarda la privacy in generale, se ne può anche continuare a parlare, ma magari in un topic a parte.

boh veramente (come ho scritto) CAT mi ha solo fatto sorgere questo dubbio, questo NON era un thread su CAT,

comunque, visto che sembra che sparo cazzate e per quanto sampey si scaldi, io mi sono visto pubblicata una mia chiave pubblica,
che IO non volevo pubblicata.

Poi se lui sostiene che la poteva pubblicare (o meglio non custodirla con cura)
e io non ho neppure diritto a dirlo, bona.




legendary
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November 09, 2015, 06:52:18 AM
#10
Beh ovviamente è vero  Grin

Chiunque ha comprato una copia di CAT mi ha dovuto dare
Nickname
e
Chiave API Pubblica generata sull'exchange (ogni exchange ha la chiave pubblica nel suo formato)

La chiave Api pubblica, combinata con la privata (che da sempre è di proprietà dell'utente e non ne possiedo alcuna informazione) permette di eseguire le chiamate API verso l'exchange.

Quello che mi dispiace è che gBianchi questo lo sa benissimo, e se non beccavo il topic "per caso" finiva ancora che passavo per quello che mette indirizzi bitcoin all'interno del suo applicativo/mette in pericolo la privacy delle persone/rischia di far compromettere account



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November 09, 2015, 06:45:33 AM
#9
Non sono presenti Indirizzi di Cryptomonete in CAT
Sono presenti Nickname (che ha fatto la richiesta di acquisto) e CHIAVE API PUBBLICA dell'exchange.
Direi che se quanto scritto qui e sopra è vero, l'argomento CAT è chiuso Smiley

Per quanto riguarda la privacy in generale, se ne può anche continuare a parlare, ma magari in un topic a parte.
legendary
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November 09, 2015, 06:16:44 AM
#8
Ah gbianchi già che ci siamo, quale sarebbe stata la tua richiesta di risarcimento danni? Tanto per sapere.
legendary
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November 09, 2015, 06:06:34 AM
#7
Cambierebbe ancora però, se tali indirizzi Bitcoin, presenti in CAT

Non sono presenti Indirizzi di Cryptomonete in CAT
Sono presenti Nickname (che ha fatto la richiesta di acquisto) e CHIAVE API PUBBLICA dell'exchange.
legendary
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November 09, 2015, 06:05:07 AM
#6
Come già spiegato e non ho tanta voglia di perdere tempo sull'argomento, copio e incollo quanto già scritto

2 - Il tuo Nickname figura da più di 2 anni, con tanto di prezzo pagato, nel topic ufficiale di CAT della prima asta : https://bitcointalksearch.org/topic/m.3067519 . Asta che tu hai portato avanti col tuo account principale. (Il Topic tral'altro è raggiungibile dalla home page del topic ufficiale)
3 - Chiunque volesse mantenere privacy ha creato un account apposta e ha comprato CAT con quello (infatti ho molti clienti con 0 reply nell'account)
4 - Hai ricevuto quasi 40 Copie di CAT in cui eri destinatario del PM assieme ad altre 11 persone (dato che la board ammette 12 destinatari per PM)
5 - Non ti è mai balzata la curiosità di come facesse CAT a capire se avevi una copia valida e darti il welcome message col tuo nickname? Bastava chiedere, avrei operato in tal merito.
6 - Ho già corretto da tempo la possibilità di leggere questi dati quindi si sta parlando di un vecchio problema.



Inoltre, le API Pubbliche non sono indirizzi BITCOIN (che per quanto pubblici possono comunque essere associati a eventi di pagamento), ma solo stringhe che servono per eseguire le chiamate HTTP verso le API Del sito.

Preciso inoltre che aver mascherato le chiavi, è stata una scelta per tutelare ME (da eventuali crack) e nessun altro.


Stai leggermente scadendo nel ridicolo con questa storia dei risarcimenti.

Ti ricordo che i TOS di CAT prevedono la seguente regola :

Quote
If you try to scam me/other people or you try to ruin my reputation, I will report you and I will remove your key from the next C.A.T. release.

Non ho nessun problema ad applicare la regola dato che mi sembra che tu ti stia impegnando nel vano tentativo di volermi rovinare la reputazione.
Peccato che anche un bambino si renderebbe conto che Nickname + Api Pubblica Api non sono un dato che può rovinarti la reputazione o danneggiarti
Anzi credo che la reputazione te la stai rovinando tu con questo tipo di discussioni in cui mi citi e provi a dimostrare inadempienze che non ho avuto.

Come già tu dissi "Finiamola qua", ma veramente questa volta.

Grazie.
legendary
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November 07, 2015, 10:34:48 AM
#5
A mio parere l'associazione fra un dato e il nickname potrebbe essere argomento di privacy.

Se io scambio con te dei Bitcoin, e ti do un indirizzo Bitcoin.
Se poi tu metti chiaro in pubblico che quell'indirizzo Bitcoin appartiene a me, questo non è probabilmente un comportamento corretto.

Quanto detto sopra però, non mi pare il caso di CAT, visto che questi dati non erano disponibili al pubblico, se ho capito bene.

Cambierebbe ancora però, se tali indirizzi Bitcoin, presenti in CAT, erano già stati pubblicati direttamente da te, o qualcun'altro, sul forum o altrove, se erano appunto dati pubblici in precedenza.
Allora che fossero presenti, nascosti, o visibili, su CAT, non cambierebbe nulla imho.

il problema e' che da CAT sono facilmente estraibili. A parte disassemblarlo, come ho fatto per
capire i termini del problema, e' emerso che basta fare un semplice "strings" per vederli, sono totalmente in chiaro
e messi li' senza nessuna precauzione.

e ovviamente no, io questi dati non li avevo pubblicati, cioe' l'associazione della mia chiave pubblica  a me
non era da me resa nota la sapevamo solo io, sampey e crypsty. altrimenti ovviamente non ci sarebbe nessua violazione di alcunche'.

Pero' ribadisco che non e' tanto il mio caso personale a interessarmi, e' la questione "diritti di  un nickname" in generale.








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November 07, 2015, 10:18:07 AM
#4
A mio parere l'associazione fra un dato e il nickname potrebbe essere argomento di privacy.

Se io scambio con te dei Bitcoin, e ti do un indirizzo Bitcoin.
Se poi tu metti chiaro in pubblico che quell'indirizzo Bitcoin appartiene a me, questo non è probabilmente un comportamento corretto.

Quanto detto sopra però, non mi pare il caso di CAT, visto che questi dati non erano disponibili al pubblico, se ho capito bene.

Cambierebbe ancora però, se tali indirizzi Bitcoin, presenti in CAT, erano già stati pubblicati direttamente da te, o qualcun'altro, sul forum o altrove, se erano appunto dati pubblici in precedenza.
Allora che fossero presenti, nascosti, o visibili, su CAT, non cambierebbe nulla imho.
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November 07, 2015, 10:14:16 AM
#3
Dal mio punto di vista un nickname svolge due funzioni:

1) nascondere il tuo vero nome (i tuoi dati anagrafici)

2) permettere di "identificare" un individuo, cioè rendere riconducibili tutte le nostre azioni sul forum ad un'unica identità (seppur rappresentata da un nome fittizio)

Se uno considera come fondamentale solo la prima funzione, come mi sembra di capire fa Sampey, un nickname non ha particolari diritti di privacy (tanto il nickname è come un indirizzo bitcoin, serve solo a garantire uno pseudo anonimato ma in sè non ha nessuna importanza)

Se invece una persona ci tiene anche alla sua identità "virtuale" o per meglio dire "parziale" costituita dal nickname su questo forum, come penso sia il caso di gbianchi, allora è chiaro che il nickname in quanto identità parziale dovrebbe ereditare i diritti di privacy delle identità personali. Per esempio per molte persone su questo forum la reputazione del proprio nickname è molto importante, quindi è chiaro che uno possa non gradire che al proprio nickname vengono associate pubblicamente delle informazioni senza il proprio consenso.

Di sicuro nessuno pubblicherebbe mai una cosa del tipo: Mario Rossi possiede l'indirizzo xyz, oppure la sua chiave pubblica è xyz.  Io penso che dovrebbe essere così anche per i nickname.

a parte le considerazioni "filosofiche" (sulle quali sono d'accordo ma purtroppo sono anche molto opinabili)
secondo me va anche tenuto in conto un dato molto piu' pratico:
se uno pubblica dati relativi ad un nick (ad es. chiavi pubbliche) potrebbe facilitare un tentativo di bruteforce
da parte di un hacker, e quanto sia questo pericolo e' a tutti gli effetti "Invalutabile", e se e' un rischio al quale mi
espongo volontariamente, sono cavoli miei, ma se mi ci espone qualcun altro, allora vorrei perlomeno saperlo...



legendary
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November 07, 2015, 09:22:17 AM
#2
Dal mio punto di vista un nickname svolge due funzioni:

1) nascondere il tuo vero nome (i tuoi dati anagrafici)

2) permettere di "identificare" un individuo, cioè rendere riconducibili tutte le nostre azioni sul forum ad un'unica identità (seppur rappresentata da un nome fittizio)

Se uno considera come fondamentale solo la prima funzione, come mi sembra di capire fa Sampey, un nickname non ha particolari diritti di privacy (tanto il nickname è come un indirizzo bitcoin, serve solo a garantire uno pseudo anonimato ma in sè non ha nessuna importanza)

Se invece una persona ci tiene anche alla sua identità "virtuale" o per meglio dire "parziale" costituita dal nickname su questo forum, come penso sia il caso di gbianchi, allora è chiaro che il nickname in quanto identità parziale dovrebbe ereditare i diritti di privacy delle identità personali. Per esempio per molte persone su questo forum la reputazione del proprio nickname è molto importante, quindi è chiaro che uno possa non gradire che al proprio nickname vengono associate pubblicamente delle informazioni senza il proprio consenso.

Di sicuro nessuno pubblicherebbe mai una cosa del tipo: Mario Rossi possiede l'indirizzo xyz, oppure la sua chiave pubblica è xyz.  Io penso che dovrebbe essere così anche per i nickname.
legendary
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November 07, 2015, 08:49:23 AM
#1
Qualche giorno fa, in una discussione con sampey, e' venuto fuori un argomento interessante,
sostenuto da sampey stesso in questa forma:

Quote

Il Nickname non è un dato sensibile o di privacy, tantomeno una API pubblica.
E questo è quanto si poteva trovare disassemblando i vecchi codici di CAT



(https://bitcointalksearch.org/topic/m.12875986)

come ho gia' detto a sampey, e lo riconfermo qui, la mia questione privata relativa alla privacy e' un caso chiuso,
lui ritiene che non ci sia stato nessun abuso di privacy, quindi sia insensato parlare di danni e risarcimenti;
io invece pensavo di si, ma pace.

Comunque, per capire bene di cosa stavamo parlando, ho assoldato un programmatore java e mi sono fatto
disassemblare tutto il codice di CAT di alcune versioni (andando a ritroso), come suggeriva sampey nel punto 1 di quel post.

Il programmatore ha presto trovato una versione dalla quale ha estratto una lunga lista di nickname e chiavi pubbliche
(tra i quali ci sono anche io), informazioni che secondo sampey non sono assolutamente soggette a privacy.

a questo punto la domanda e' piu' ampia, mi chiedo (e vi chiedo):

1) e' vero che le info associate ad un nickname (ed il nickname stesso) non hanno vincoli di privacy ?

2) e' vero che posso pubblicare e/o rendere disponibili chiavi (anche pubbliche) senza il consenso del nickname ?

3) e piu' in generale: un nickname che diritti ha o non ha ?


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