Bella quella infografica, vero?
In realtà, tecnicamente un ETF non rientra tra i derivati, ma tra gli organismi di investimento collettivo del risparmio (OICR). Anzi, per essere onesti, di tutti gli strumenti del genere dovrebbero essere (in teoria) tra i più innocui, essendo definiti come "OICR aperti a gestione
passiva", cioè vincolati ad un determinato indice. In questo caso l'indice dovrebbe replicare passivamente la quotazione del bitcoin (al di là del problema di come stabilire una quotazione ufficiale, dato che varia da un exchange all'altro), in generale quella di un paniere di titoli sottostanti che compone l'indice.
Detto questo, uno strumento di questo genere, per quanto di per sé apparentemente inoffensivo, potrebbe rappresentare un cavallo di Troia per il fiorire di tutta una serie di derivati, di cui obiettivamente non si sente la mancanza. Tra l'altro ne esistono già anche adesso, a ben guardare: da CFD a contratti forward, ma al momento sono prodotti piuttosto di nicchia (per fortuna, direi) che bisogna andarsi a cercare, se proprio ci si vuol fare del male.
Per cui, preso atto di questa bocciatura, personalmente non credo che farò molta fatica a farmene una ragione.
EDIT: se ne parla anche qui
http://www.repubblica.it/economia/2017/03/11/news/sec_etf_bitcoin_winklevoss-160314471/?ref=RHPPBT-VE-I0-C6-P7-S4.2-T1Certo che fa veramente ridere leggere frasi come:
crea il rischio di "pratiche potenzialmente fraudolente e manipolative"
Vogliamo allora parlare, per esempio, delle maniplazioni con cui la FED tiene da anni artificiosamente bassa la quotazione dell'oro? Come mai questo non impedisce che esistano sul mercato certificati ed ETF sull'oro e altri metalli preziosi?