facendo un esempio un filo piu pratico
fatto 100 il nostro tesoretto personale come si potrebbe proteggere all estero?
% banca nord europa no euro ( esempio?)
%banca cinese quale?
% altre banche
% oro ( monete lingotti quali piu gestibili?) (altri metalli)
%bitcoin (come difendersi un minimo dalle fluttuazioni?)
% altre crypto (idem come sopra)
grazie mille a tutti
Ti rispondo intanto sull'oro, se si pensa ad una grave catastrofe, guerra e scenari estremi,
con corrente che manca, linea internet saltata... forse si può immaginare di trovarsi alla borsa nera
con qualche moneta d'oro a cercare di compare qualcosa.
Escluso questi scenari estremi, la soluzione è anche dematerializzata, ovvero si può accedere all'oro con un
conto metallo.
Ci sono banche che offrono questo servizio.
Per il piccolo investitore probabilmente la miglior cosa, rimangono le monete d'oro ( per avere esenzione dell'IVA devono essere monete con titolo di almeno 900 millesimi, coniate dopo il 1800 ).
Le monete sono vendute anche sigillate e periziate in blister, punzonati.
Esistono anche i lingotti di piccoli e piccolissimo taglio.
Per i lingotti la soluzione pressoché universale è la certificazione tramite Kinebar (
https://en.wikipedia.org/wiki/Kinebar ).
Spesso le banche o gli enti finanziari che vendono questi prodotti, si propongono di fissare un prezzo minimo di riacquisto ad una certa data.
In oro però... non so... personalmente non metterei molto, 5% ~ 10%.
Se il patrimonio è grande anche molto meno.
Per il discorso banche estere, attenzione... se l'Italia rimane in piedi e fallisce la banca in cui avete dei depositi, non è una situazione comoda.
La vecchia cara Svizzera, per non sbagliare...
anche se ci sono tanti piccoli private banking italiani, piccoli istituti che sono rimasti fuori dalle gestioni allegre e fallimentari delle insegne più conosciute.
Una soluzione che potrebbe non essere adatta al piccolo risparmiatore.
Ci sono poi soluzioni assicurative, per uscire dal discorso bancario.
Anche queste per piccolissime somme non le vedo molto adatte.
Così come non sono adatte per chi ha orizzonti brevi.
Ulteriore discorso di differenziare il patrimonio per valuta.
Anche questa non è una soluzione adatta per piccole somme.
Ci possono però essere dei fondi monetari o alcuni ETF che aiutano.
È anche possibile scegliere vari fondi d'investimento ed ETF ed inserirli dentro un contenitore assicurativo,
che consente di avere vari vantaggi fiscali e normativi, ma è una soluzione che va pesata molto bene;
spesso banche, le poste, le grandi case d'investimento propongono soluzioni pre-confenzionate, che al limite potrebbero anche andare bene
ma hanno in genere con costi molto alti.
Tutti i benefici, vengono quasi annullati dai costi.
Soluzioni personalizzate o semi-personalizzata ci sono, ma sono poche quelle che accettano piccoli importi, a costi, più o meno ragionevoli.
In generale una persona dovrebbe pensare di fare un risparmio tra il 10%~15% di quello che guadagna, prima che finiscano in cose futili.
Un rischio che hanno tutti è che i termini di pensione sono altamente incerti.
Già per come è la legge Fornero attuale.
Non c'è né una data certa, né un importo minimo.
Ogni lavoratore paga dei contributi certi a fronte di una prestazione... boh... molto incerta.
Purtroppo poi lo stato italiano in pratica non fa nessuna gestione dei proventi dei contributi dei lavoratori,
se incassa € 100, rigira a qualcuno € 100 di pensione.
Le casse professionali... non sono messe meglio.