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Topic: Nuovo consiglio direttivo 2015 - Bitcoin Foundation Italia (Read 693 times)

legendary
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Nec Recisa Recedit
bitcoin foundation italia... è ancora attiva? iniziative? idee? 
@HostFat
sr. member
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Suggerimento, se non è troppo macchinoso da implementare, è quello di permettere a chi dona di mettere una scaletta di usi della sua donazione:

E.G.
1) pagare il server del sito della fondazione
2) progetto A
3) progetto B

In questo modo, se al punto 1 arrivano il 300% dei fondi richiesti, se uno dei donatori ha inserito il punto 2 e/o il punto 3, i suoi fondi possono essere reindirizzati a quell'uso in modo automatico (in pratica funzionerebbe come un sistema di vasi comunicanti per le donazioni che lo permettono).
staff
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I support freedom of choice
Il risultato delle elezioni per l’anno 2015

Presidente: Franco Cimatti
Tesoriere: Francesco Bonomi
Consigliere: Simone De Gaspari
Consigliere: Nico Tognetti
Consigliere: Alessandro Valerio

Riporto qui un punto cruciale di cambiamento rispetto all’anno precedente, che già è stato scritto sulla mailing list.

L’idea sarebbe di togliere la possibilità di iscriversi all’associazione semplicemente dando soldi sulla fiducia.

L’iscrizione, sempre di 30 euro minimo (si potrebbe pensare a dare un maggior risalto a donazioni maggiori), sarebbero da indirizzare fin da subito a progetti, preparati dall’associazione e i suoi partecipanti o ad altri progetti che vadano a beneficiare la comunità Bitcoin in generale (non per forza solo quella italiana)

Esempi:
Donare 30 euro (sempre in BTC si intende) a Bitsquare, Open Bazaar ecc …
Donare 30 euro al progetto “Concorso storia sul Bitcoin” (proposto qualche giorno fa)
Donare 30 euro per coprire i costi X di mantenimento sito (tali costi sarebbero da specificare bene, esempio: costo dei domini, modifiche fatte da sviluppatore Y)

Questo andrebbe a delineare un sistema diverso dalla situazione attuale.
Sarebbe un vero sistema di votazione, si vota con i propri soldi.

I soldi andrebbero agli indirizzi ufficiali dei singoli progetti, non passerebbero per mano dell’associazione (se non per i progetti avviati internamente, tipo “il concorso letterario”)

I 5 del consiglio direttivo avrebbero come principale lavoro quello di valutare se questi progetti siano validi per poter ricevere queste donazioni e insieme permettere l’iscrizione all’associazione.

Tutti avrebbero la possibilità di proporre il loro progetto, che dovrebbe essere principalmente senza fine di lucro, e potersi pubblicizzare sul sito dell’associazione.
Quindi certamente potrebbe e dovrebbe esserci un ricavo per ripagare il tempo trascorso, ma niente che vada oltre a ciò.
Ripeto, il consiglio direttivo servirebbe a questo, a valutare quali progetti possano rispettare questi criteri.

Servirebbe essere associati per poter proporre un progetto, e quindi aver fatto almeno una donazione a progetti già proposti.
Se chi vuole proporre un progetto, non vuole dare alcun soldo all’associazione e ai suoi progetti, potrebbero sempre donare soldi a progetti come Bitsquare, Open Bazaar ecc…

Per ogni donazione a questi progetti, servirebbe dimostrare anche di essere proprietari dell’indirizzo da cui fossero partiti i Bitcoin, e questo si può fare semplicemente con la firma di un messaggio con la chiave privata.
O altri metodi, come informare prima della donazione, dove andrà a finire e da qualche indirizzo partirà. (questo se non si ha accesso alla chiave privata e/o il client utilizzato non supporta la firma di messaggi)
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