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Topic: Progetto di un ordinamento sociale basato su blockchain. (Read 4745 times)

hero member
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"REPUBBLICA VENETA, CRIPTO-STATO INDIPENDENTE, INVENTA UNA NUOVA FORMA DI PROPRIETÀ PRIVATA INVISIBILE ALL’ITALIA"
(basato sulla tecnologia Blockchain)

Link: http://blog.plebiscito.eu/news/repubblica-veneta-cripto-stato-indipendente-inventa-una-nuova-forma-di-proprieta-privata-invisibile-allitalia/

Ho letto l'articolo e sono dubbioso. Secondo l'autore il veneto starebbe già creando un proprio sistema amministrativo basato sulla blockchain che sarà invisibile allo stato italiano e porterà alla secessione occulta della regione. E poi? I veneti rimarranno confinati nel loro ecosistema? Perchè al primo rapporto di lavoro con un partner extra regione quello si aspetterà gli strumenti amministrativi italiani e non quelli occulti descritti nell'articolo. Boh.
sr. member
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INDEPENDENT WEALTH MANAGEMENT
A me l'idea non dispiace affatto. Penso alle piccole comunità ma anche a comuni più grandi con procedure amministrative gestite tramite blockchain con tutti i vantaggi in termini di controllo decentralizzato.
legendary
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"Ethereum also allows users to create democratic autonomous organizations. An Ethereum-based contract can collect proposals from backers and submit them via a transparent voting process. The process is immune to outside influence and will only execute what it is programmed for. Users can build a virtual organization where members vote on issues, create a transparent association based on shareholder voting, build their own “country” with an unchangeable constitution, and create a better delegative democracy."

https://www.cryptocoinsnews.com/ethereums-growth-draws-support-platforms/

"Ma infatti"... gbianchi: questa è la base della Tecnologia.

Il dubbio rimane: Democrazia o Monarchia?

La Democrazia (e specialmente la sua amata Democrazia Diretta) è la forma più inefficiente di Stato (più gente decide più i tempi si allungano), solo la Monarchia è in grado di avere potere politico con efficienza.

Solo una tecnologia di alto livello può rendere la Democrazia Diretta appetibile visti i suoi grossi difetti in campo di efficienza decisionale (tempi lunghi).

La Democrazia Diretta è anche la forma di Stato più efficiente dal punto di vista decisionale: tutti esprimono la loro opinione.

Il dubbio rimane: Democrazia o Monarchia?

Se si scegliesse Democrazia: Democrazia Diretta essendo quella più efficiente dal punto di vista decisionale (tutti esprimono la loro opinione) e con le nuove tecnologie introdotte (Blockchain) si possono migliorare i tempi di risposta migliorando l'efficienza temporale.
Se si scegliesse Monarchia: Monarchia Assoluta se postessi appartenere alla stessa, Monarchia Democratica su modello Anglosassone se appartenessi alla borghesia.


Cordiali saluti.
legendary
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"Ethereum also allows users to create democratic autonomous organizations. An Ethereum-based contract can collect proposals from backers and submit them via a transparent voting process. The process is immune to outside influence and will only execute what it is programmed for. Users can build a virtual organization where members vote on issues, create a transparent association based on shareholder voting, build their own “country” with an unchangeable constitution, and create a better delegative democracy."

https://www.cryptocoinsnews.com/ethereums-growth-draws-support-platforms/
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"REPUBBLICA VENETA, CRIPTO-STATO INDIPENDENTE, INVENTA UNA NUOVA FORMA DI PROPRIETÀ PRIVATA INVISIBILE ALL’ITALIA"
(basato sulla tecnologia Blockchain)

Link: http://blog.plebiscito.eu/news/repubblica-veneta-cripto-stato-indipendente-inventa-una-nuova-forma-di-proprieta-privata-invisibile-allitalia/
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Segnalo bytemaster http://bytemaster.github.io/
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The purpose of this blog is to help create a free society by encouraging people to join our community which is centered around Bitshares, a next generation fully decentralized crypto-currency exchange. I use Austrian Economics to engineer the economic incentives which make freedom and non-violence profitable.

Non so andare a fondo ma sembra una direzione percorribile. Qualcuno l'ha vista o analzzata?

BitShares è una piattaforma di smart contracts: una sorta di Bitcoin 2.0 dove si separa la Blockchain dal cosa si trasporta su di essa.

Mentre Bitcoin è nato come piattaforma per trasportare valore, le piattaforme next-gen (cosiddette Bitcoin 2.0 o smart contracts) prendono i benefici della Blockchain (decentralizzazione, open-source, anonimato, sicurezza) e lasciano agli utenti (utenti low-end o sviluppatori) il come utilizzarla (transporto di valore, di materia, di energia).

Una piattaforma più evoluta di BitShares è Ethereum.
Official site: https://www.ethereum.org/
Wiki (con 4 paper): https://github.com/ethereum/wiki/wiki

Onestamente non ho avuto molto tempo per investigare gli smart contracts, ma Ethereum mi sembra decisamente più evoluta rispetto BitShares se non altro per il numero (4) di papers prodotti.

BitShares ed Ethereum sono l'esempio più "in voga" di Bitcoin 2.0.

Per quanto riguarda l'applicazione della Blockchain (Tecnologia) alla Politica (Umanità)... quoto me stesso 1:
Il punto fondamentale ad ogni modo è che la tecnologia non può mai essere superiore all'essere umano: la tecnologia semplifica la Vita all'essere umano, non è l'essere umano che modifica la sua Vita perchè una nuova tecnologia è disponibile.
e 2:

Gli essere umani non hanno mai cambiato il loro stile di vita per l'introduzione della tecnologia, la tegnologia ha migliorato lo stile di vita esistente.

Certo questo non cambierà il modo di organizzazione sociale umana: Monarchia, Aristocrazia, Democrazia.

Non è la tecnologia a decidere come gli essere umani si organizzano (applicazione Politica in questo caso), la tecnologia aiuta questo processo rendendolo più efficiente, sicuro e anonimo (se richiesto), non è la tecnologia a dettare la forma di governo.

La forma che si sta discutendo qua è la Democrazia Diretta, il Bitcoin (la Blockchain) può solo aiutare questo processo non è la base formativa dello stesso.



Cordiali saluti.
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Non so andare a fondo ma sembra una direzione percorribile. Qualcuno l'ha vista o analzzata?
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Basterebbe anche un piccolo comune italiano che adotasse questo sistema e già sarebbe qualcosa. Sarebbe una infinitesimale goccia nel mare ma per un piccolo comune poter contare già sul software libero e questi sistemi di gestione basati sulla blockchain non sarebbe affatto male.
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... non è l'essere umano che modifica la sua Vita perchè una nuova tecnologia è disponibile.
...
Sei sicuro? dall'invenzione della stampa per passare alla rivoluzione industriale, trasporti (aerei ma anche treni e auto) se gli esseri umani non hanno cambiato stile di vita e abitudini.
BTC farà uguale, solo da scegliere con chi avere a che fare. Io quasi quasi preferisco un address BTC che una multinazionale.

La stampa ha migliorato la comunicazione. (informazione)
Il volo ha migliorato il trasporto. (materia)
Bitcoin migliorerà il trasferimento di valore. (valore)

Gli essere umani non hanno mai cambiato il loro stile di vita per l'introduzione della tecnologia, la tegnologia ha migliorato lo stile di vita esistente.

Certo questo non cambierà il modo di organizzazione sociale umana: Monarchia, Aristocrazia, Democrazia.

Non è la tecnologia a decidere come gli essere umani si organizzano (applicazione Politica in questo caso), la tecnologia aiuta questo processo rendendolo più efficiente, sicuro e anonimo (se richiesto), non è la tecnologia a dettare la forma di governo.

La forma che si sta discutendo qua è la Democrazia Diretta, il Bitcoin (la Blockchain) può solo aiutare questo processo non è la base formativa dello stesso.
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... non è l'essere umano che modifica la sua Vita perchè una nuova tecnologia è disponibile.
...
Sei sicuro? dall'invenzione della stampa per passare alla rivoluzione industriale, trasporti (aerei ma anche treni e auto) se gli esseri umani non hanno cambiato stile di vita e abitudini.
BTC farà uguale, solo da scegliere con chi avere a che fare. Io quasi quasi preferisco un address BTC che una multinazionale.
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Non voglio far scemare l'entusiasmo ma questa storia mi ricorda l'adozione di S.O. Linux e relativi applicativi openoffice e libreoffice da parte delle pubbliche amministrazioni. Sembra chiaro che se valesse il principio di economicità ed efficienza per le PA non ci sarebbero dubbi all'utilizzo del software libero, ma purtroppo altre dinamiche fanno sì che esso sia bistrattato dall'establishment.

Sono davvero poco convinto dell'adozione di tali sistemi da parte delle PA cari jack0m e picchio poiché essi vorrebbero dire una cosa: trasparenza nella gestione dei fondi!!! Io non mi illudo che tale sistema possa avere qualche seguito da noi, almeno non ora.
Hai ragione. Creiamo una comunità che li utilizza e ne trae vantaggi, poi seguiranno le istituzioni e se non seguiranno continueremo a vivere nel nostro mondo incantato felici e pacifici.

Concordo.

Il punto fondamentale ad ogni modo è che la tecnologia non può mai essere superiore all'essere umano: la tecnologia semplifica la Vita all'essere umano, non è l'essere umano che modifica la sua Vita perchè una nuova tecnologia è disponibile.

Vi dico questo avendo esperienza in robotica: so quali sono i limiti che la tecnologia deve avere.

Questo non è un mondo felice, questà è etica (nell'era della Tecnologia).


Cordiali saluti.
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Non voglio far scemare l'entusiasmo ma questa storia mi ricorda l'adozione di S.O. Linux e relativi applicativi openoffice e libreoffice da parte delle pubbliche amministrazioni. Sembra chiaro che se valesse il principio di economicità ed efficienza per le PA non ci sarebbero dubbi all'utilizzo del software libero, ma purtroppo altre dinamiche fanno sì che esso sia bistrattato dall'establishment.

Sono davvero poco convinto dell'adozione di tali sistemi da parte delle PA cari jack0m e picchio poiché essi vorrebbero dire una cosa: trasparenza nella gestione dei fondi!!! Io non mi illudo che tale sistema possa avere qualche seguito da noi, almeno non ora.
Hai ragione. Creiamo una comunità che li utilizza e ne trae vantaggi, poi seguiranno le istituzioni e se non seguiranno continueremo a vivere nel nostro mondo incantato felici e pacifici.
detta così suona un po' come una specie di auto-presa per il c*** Cheesy
A parte gli scherzi, concordo sul fatto che è difficile che siano delle istituzioni, spesso per natura zavorrate da un livello di arretratezza, immobilismo e chiusura esasperanti, a fare da traino sull'introduzione di innovazioni sia sociali che tecnologiche di questa portata.
Sarebbe necessario portare forze giovani e fresche, con le necessarie capacità e competenze tecniche, oltre alla volontà e all'entusiasmo indispensabili per qualsiasi "rivoluzione". Tra pochi mesi si vota in importanti città, come Roma e Milano: chi è che si candida? Wink
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Non voglio far scemare l'entusiasmo ma questa storia mi ricorda l'adozione di S.O. Linux e relativi applicativi openoffice e libreoffice da parte delle pubbliche amministrazioni. Sembra chiaro che se valesse il principio di economicità ed efficienza per le PA non ci sarebbero dubbi all'utilizzo del software libero, ma purtroppo altre dinamiche fanno sì che esso sia bistrattato dall'establishment.

Sono davvero poco convinto dell'adozione di tali sistemi da parte delle PA cari jack0m e picchio poiché essi vorrebbero dire una cosa: trasparenza nella gestione dei fondi!!! Io non mi illudo che tale sistema possa avere qualche seguito da noi, almeno non ora.
Hai ragione. Creiamo una comunità che li utilizza e ne trae vantaggi, poi seguiranno le istituzioni e se non seguiranno continueremo a vivere nel nostro mondo incantato felici e pacifici.
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Non voglio far scemare l'entusiasmo ma questa storia mi ricorda l'adozione di S.O. Linux e relativi applicativi openoffice e libreoffice da parte delle pubbliche amministrazioni. Sembra chiaro che se valesse il principio di economicità ed efficienza per le PA non ci sarebbero dubbi all'utilizzo del software libero, ma purtroppo altre dinamiche fanno sì che esso sia bistrattato dall'establishment.

Sono davvero poco convinto dell'adozione di tali sistemi da parte delle PA cari jack0m e picchio poiché essi vorrebbero dire una cosa: trasparenza nella gestione dei fondi!!! Io non mi illudo che tale sistema possa avere qualche seguito da noi, almeno non ora.
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azz... qui ci stiamo avvicinando all'idea:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/12/01/milano-crowdfunding-civico-bando-per-progetti-ad-alto-impatto-sociale/2264443/
Ora dobbiamo solo convincerli a usare la blockchain come meccanismo sottostante Smiley
Sarebbe da proporre una piattaforma di crowfunding basata su blockchain ... a quel punto deciderebbe qualche oracolo chi ha diritto ai fondi regionali.
l'idea in sé non è neanche nuova:

http://techcrunch.com/2014/10/17/bitcoin-2-0-crowdfunding-is-real-crowdfunding/
http://cryptorials.io/blockchain-crowdfunding-bitcoin-crowdfund/

e le piattaforme che la supportano esistono già:
https://blocktrust.org/#/home
https://www.vinumeris.com/lighthouse

Se venissero veramente adottate a livello istituzionale, l'effetto sarebbe dirompente!
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azz... qui ci stiamo avvicinando all'idea:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/12/01/milano-crowdfunding-civico-bando-per-progetti-ad-alto-impatto-sociale/2264443/
Ora dobbiamo solo convincerli a usare la blockchain come meccanismo sottostante Smiley
Sarebbe da proporre una piattaforma di crowfunding basata su blockchain ... a quel punto deciderebbe qualche oracolo chi ha diritto ai fondi regionali.
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azz... qui ci stiamo avvicinando all'idea:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/12/01/milano-crowdfunding-civico-bando-per-progetti-ad-alto-impatto-sociale/2264443/
Ora dobbiamo solo convincerli a usare la blockchain come meccanismo sottostante Smiley
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http://www.coindesk.com/west-virginia-university-student-government-blockchain-voting/

potrebbero esserci idee interessanti.

Inoltre sto cominciando a farmi un'idea del punto da cui partire Smiley

legendary
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Sono tante idee belle e interessanti, ma mi sembra che il rischio sia che restino discorsi un po' astratti, con poche proposte concrete per tradurli in pratica.
Per cui io inizierei da qualcosa di molto concreto, forse la cosa più concreta che tocca tutti da vicino quando si tratta dello Stato come garante dell'ordine sociale: le tasse...
Se pensiamo alla progressiva disaffezione e sfiducia dei cittadini, da diversi anni a questa parte, nella politica, nei partiti e, come inevitabile conseguenza, nelle istituzioni stesse, credo che il motivo di fondo sia la pessima gestione (che a partire da un'inettitudine di fondo della classe politica, degenera in continue ruberie e corruzione a livelli patologici) del denaro pubblico a cui contribuiamo con le nostre tasse.
Chiariamoci: pagare le tasse non piace particolarmente a nessuno (con buona pace della buonanima di Padoa Schioppa), ma esistono paesi civili con una pressione fiscale anche paragonabile alla nostra (tra le più alte), in cui però la gente è disposta a pagare quel prezzo perché riceve in cambio dei servizi utili e di alta qualità, e in cui esiste una totale trasparenza che permette al contribuente di sapere immediatamente come vengono spese le proprie tasse.

In un paese come il nostro non esiste nulla di tutto ciò: abbiamo ormai sviluppato una naturale diffidenza, dovuta ai continui scandali e alla mancanza di trasparenza (basta ricordare il putiferio seguito recentemente alla pubblicazione di qualche scontrino...), per cui non possiamo non chiederci ogni volta che fine facciano veramente i soldi che versiamo al fisco, che è uno dei motivi per cui l'evasione fiscale è da noi ai massimi livelli.
La verità è che nell'attuale ordinamento "democratico" non abbiamo alcun controllo su come verranno spese le nostre tasse. La nostra democrazia indiretta si riduce a mettere una croce sul simbolo di un partito, a cui demandiamo in toto il controllo sulle finanze e sulla spesa pubblica, al punto che se un governo in carica (più o meno legittimamente) decide un bel giorno di riesumare progetti tanto faraonici quanto assurdi e inutili come il ponte sullo stretto, i cittadini non hanno alcuna voce in capitolo e sono costretti ad assistere impotenti all'ennesimo scempio di risorse pubbliche.

C'è un modo per cominciare a cambiare tutto questo? Si può dare ai cittadini il potere di influire attivamente almeno in parte sulla spesa pubblica, per esempio finanziando opere (sia a livello locale che nazionale) che corrispondano a un reale interese pubblico, e non a un interesse privatistico di poche lobby/mafie vicine alla classe dirigente al potere?
Una prima idea potrebbe essere quella di una sorta di crowdfunding fiscale. Un gruppo di cittadini può elaborare una proposta di un progetto locale (ad es. la ristrutturazione di una scuola, l'apertura di una biblioteca o di uno spazio di aggregazione pubblico, ecc.), in cui siano ben evidenzati e analizzati gli obiettivi e i costi di realizzazione. Le proposte vengono poi pubblicate su un qualche sito ufficiale, in modo che ogni cittadino ne valuti l'utilità in rapporto ai costi e decida quali siano meritevoli di essere finanziate. Ad ogni dichiarazione dei redditi, il contribuente può selezionare un certo numero di proposte a cui destinare una parte delle proprie imposte, in maniera analoga al 5 per 1000 per il finanziamento di Onlus o per la ricerca scientifica, con la differenza che in questo caso non si sta dando fiducia a un'organizzazione terza, che dovrebbe poi impegnarsi a gestire virtuosamente le donazioni ricevute, ma sono i cittadini stessi a riappropriarsi in qualche modo della propria sovranità fiscale.
Ovviamente andrebbe studiato qualche meccanismo di controllo per evitare che i soliti furbi, legati a qualche cricca locale, cerchino di approfittarsene spartendosi poi gli appalti in maniera poco trasparente e pulita, ma il punto fondamentale è che, come in ogni sistema di crowdfunding, solo se un numero sufficiente di cittadini deciderà di credere nel progetto e di finanziarlo, si raggiungerà la somma necessaria a coprire i costi e questo verrà realizzato. La stessa idea potrebbe poi essere allargata ad opere o progetti su scala nazionale, anche se in quel caso l'analisi dei costi e benefici potrebbe essere molto più complessa e richiedere competenze di livello più elevato.

Nel momento in cui si parla di crowdfunding, è a questo punto immediato associare il tutto alla blockchain, dato che sono stati studiati da diverso tempo sistemi che si basano proprio su questa tecnologia, e sui quali non mi soffermo ulteriormente in quanto già ampiamente e dibattuti in rete con discussioni dedicate.
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... Geometria (che è una Scienza descritta dalla Matematica) ...
NOn sono d'accordo. Ma siamo OT.

È un thread self-moderated, al massimo OP banna i suoi commenti.
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... Geometria (che è una Scienza descritta dalla Matematica) ...
NOn sono d'accordo. Ma siamo OT.
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Da quello che ho capito si arriva a dire che prima o poi si arriva ad una proposizione per la quale non è possibile dimostrare che sia vera o falsa e da li nasce una nuova matematica, una biforcazione, quella che ammette che sia vera e quella che ammette che sia falsa ... come esempi a me vengono in mente il V postulato di Euclide che da luogao alle geometrie non euclidee (chi dice che sono almeno due e chi dice che non ci sono parallele ...), come altro esempio mi viene in mente la discrezionalità dei livelli di infinito che anche qui' si puo' decidere che ci siano infiniti livelli di infinito tra i due livelli aleph 0 e aleph 1 ecc. ecc.
Ma non significa che sbaglia, il solo ammettere di non saper decidere a mio avviso è una bella scoperta.
Comunque non ho le competenze per approfondire ...

La geometria non euclidea è uguale alla geometria euclidea.

Entrambe partono da un ipotesi e costruiscono una Mondo attorno ad essa.

Quello di cui sta parlando il Sig. bianchi è la cosa completamente opposta: sta dicendo che completezza e coerenza non stanno sullo stesso livello.


Geometria euclidea: per un punto passa una ed una sola retta parallela ad una retta data
Geometria non euclidea: per un punto passano infinite rette parallele ad una retta data
(lo specifico nel caso qualcuno ipotizzasse che non so di cosa sto parlando)


Qui non si parla di Geometria (che è una Scienza descritta dalla Matematica) qui si parla di Matematica (che è la lingua della Scienza).

I linguaggi sono completi e coerenti non la Scienza.

Comprendere il linguaggio che usi (e quindi lo strumento) ti permette di capire i limiti a cui puoi arrivare. Per quello si esamina il linguaggio prima di esaminare la Scienza.


Cordiali saluti.
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Quote

quoto straquoto e sottoscrivo col sangue
la matematica non sbaglia mai... MAI



putroppo non e' esattamente cosi'.

nel 1931 kurt godel ha presentato il suo famoso lavoro contenete i "teoremi di incompletezza", una delle massime espressioni della creativita' umana.

in estrema sintesi, un sistema formale non puo' essere contemporaneamente completo e coerente,
ossia non si puo' dimostrare matematicamente che il sistema matematico e' coerente.
Da quello che ho capito si arriva a dire che prima o poi si arriva ad una proposizione per la quale non è possibile dimostrare che sia vera o falsa e da li nasce una nuova matematica, una biforcazione, quella che ammette che sia vera e quella che ammette che sia falsa ... come esempi a me vengono in mente il V postulato di Euclide che da luogao alle geometrie non euclidee (chi dice che sono almeno due e chi dice che non ci sono parallele ...), come altro esempio mi viene in mente la discrezionalità dei livelli di infinito che anche qui' si puo' decidere che ci siano infiniti livelli di infinito tra i due livelli aleph 0 e aleph 1 ecc. ecc.
Ma non significa che sbaglia, il solo ammettere di non saper decidere a mio avviso è una bella scoperta.
Comunque non ho le competenze per approfondire ...
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quoto straquoto e sottoscrivo col sangue
la matematica non sbaglia mai... MAI



putroppo non e' esattamente cosi'.

nel 1931 kurt godel ha presentato il suo famoso lavoro contenete i "teoremi di incompletezza", una delle massime espressioni della creativita' umana.

in estrema sintesi, un sistema formale non puo' essere contemporaneamente completo e coerente,
ossia non si puo' dimostrare matematicamente che il sistema matematico e' coerente.

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questioni da considerare:
- come una società possa basarsi sulla tecnologia senza
finire per essere una tecnocrazia tecno-determinista governata dagli ingegneri;
- come i progetti basati sul software libero possano lasciarsi alle spalle la
cultura «smanettona» senza scendere a compromessi che ne snaturino la forma;
- oppure come la tecnologia, che ha chiaramente degli aspetti politici,
sociali e culturali possa trasformare la società oltre il livello strumentale del codice;
- e infine, non meno importante, come i vari progetti di software libero
siano influenzati dalla società tramite il loro stesso successo

Per me queste sono cose importanti. Ma è difficile discuterne in termini ragionevoli con dei semplici post.
Mi sto rileggendo la tesi. Spero di poter arrivare a una sintesi efficace di ciò che vorrei dire.
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riporto anche quest interessante link postato da babo nel vecchio thread:

https://wiki.unsystem.net/en/index.php/UnSYSTEM/Opensource_city
legendary
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Riapro il thread (modarato questa volta) ripartendo dall'ultima considerazione del vecchio thread,
che ho maturato grazie alle ottime indicazioni di stemby e acquafredda:

questi giorni mi capita ogni tanto di pensare ai termini del problema, e piu' ci penso e piu'
mi rendo conto di quanto sia complicata la questione Smiley

uno dei temi principali e' che se il sistema e' "super-nazionale" (ovvero dovrebbe superare il concetto
e il limite di nazione) e' pur vero che le persone attualmente vivono all'interno di nazioni, e devono seguirne le leggi
e le regole. Quindi pensare di assoggettarle "contemporaneamente" ad altre leggi e regole (magari contrastanti)
della super-nazione sarebbe impensabile

Il nuovo tipo di organizzazione, quindi si deve prevedere come un sistema che possa evolvere in modo graduale dall'attuale
nazionale a un "super nazionale", ma partendo da un'integrazione col sistema a nazioni attuale.

Per cercare di semplificarla, si potrebbe pensare di ridurla ad una serie di "step" temporali:

1) istituzione di un "partito blockchain nazionale" che inizia a raccogliere consensi al''interno
del sistema nazione, quindi uno per nazione.

2) ascesa (si spera, se il sistema e' davvero funzionale e potente) al potere dei partiti blockchain nelle varie nazioni,
ovviamente in tempi e modalita' diverse da nazione a nazione, diciamo che gli stati che sono governati
da un partito-blockchain diventano stati-blockchain

3)man a mano che si formano piu' stati-blockchain, si possono "unificare" in una
"comunita'-blockchain" (l'ente super-nazionale) iniziando cosi' il percorso verso un vero superamento del concetto di nazione.


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Scusate riapro uno nuovo topic moderato (per ovvi motivi)

Discutendo con stemby del suo progetto per la riforma delle pensioni, gli ho proposto
qualcosa di piu' estremo e forse utopistico.

SIccome pero' l'interesse intellettuale della cosa non e' indifferente,
ripropongo in forma di topic "autonomo" l'idea:

progettare un sistema stato che tenti di risolvere i problemi ormai evidenti
dei sistemi attuali, utilizzando una tecnologia analoga a quella di bitcoin.

Probabilmente la piattaforma ideale potrebbe essere ethereum che e'
gia' progettato per essere programmabile, senza riscrivere da zero
l'ennesimo sistema a blockchain.

riporto una riflessione che avevo scritto nell'altro topic:

Quote

Il sistema stato attuale, basato sui partiti, funziona ormai cosi' male da essere evidente a tutti (almeno lo spero)

E semplicemente perche' mentre una volta i partiti (almeno i principali) davvero rappresentavano
interessi sociali REALI in contrapposizione, che e quindi generavano delle forze contrastanti che in qualche modo
spingevano il sistema a  modellarsi su equilibri sociali.

Purtroppo ormai i partiti non rappresentano piu'  tensioni sociali, ma sono ormai semplici operazioni di marketing,
e quindi il sistema non si bilancia su un equilibrio sociale, ma e' ormai completamente avulso dalla realta'.

tutto questo per dire che davvero e' giunto il momento di scollegarsi da questo sistema ormai obsoleto,
e "riprogettare" quasi da zero un sistema di stato che possa di nuovo essere aderente alla realta' e quindi
tendere a degli equilibri sociali reali.

Vedo alcuni macropunti:

1) togliere l'obsoleto sistema di partiti ormai totalmente scollegato dalla realta'
 ed attivare un sistema a "reputazione" pubblica e condivisa.... il quando piu' possibile oggettivo

2) inserire un sistema di "valutazione di obiettivi e risultati" sempre pubblico e non falsificabile

3) rendere molto piu' dinamico il sistema, in quanto le variazioni e le fluttuazioni
dei sistemi stato attuali sono velocissime, e i problemi da risolvere enormi, e le
capacita' che ci vogliono sono svariate e complessissime.

Per risolvere tutti questi macropunti, non vedo nulla di meglio di una sistema a ledger
condiviso....

Ovviamente trascuro una infinita' enorme di dettagli, ma quello che mi interessa e'
sottolineare le potenzialita' della cosa, e nessuno meglio del popolo delle cryptovalute
puo' capire di cosa parlo.

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