Topic: PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE FISCO PER BITCOIN IN ITALIA (Read 138 times)

Comunicata il 15 giugno con scadenza il 30... potevano dare ancora meno tempo per una questione del genere, notoriamente priva di complicazioni tecniche

Ci sarebbero almeno due aspetti da correggere assolutamente IMHO. Primo: escludere dall'obbligo di dichiarazione nel quadro RW i bitcoin detenuti su cold wallet. È tecnicamente l'equivalente di detenere contanti in cassaforte. C'è forse obbligo di dichiararli al fisco in quel caso? Non mi pare, per cui non vedo il perché di questa disparità di trattamento che penalizzerebbe i detentori di crypto, esponendoli fra l'altro a rischi per la propria sicurezza e incolumità personale, come già ampiamente discusso in altre sedi (è matematico che prima o poi ci sarà un leak sui detentori di quantità rilevanti di bitcoin, che in caso di rapina sarebbero persi per sempre, ecc.)

Collegato al punto precedente, la questione dell'imposta di bollo su crypto detenute su wallet personali: un obbrobrio privo di qualunque fondamento giuridico e che, se fosse applicato ad altri contesti (come appunto ai contanti che tengo a casa mia o nel portafoglio), provocherebbe una sollevazione popolare. Questa è forse la peggiore e più iniqua porcata concepita dalle menti malate di chi ha scritto la normativa, che va cancellata immediatamente.

Sul come formulare correttamente le proposte di modifica, mi affido alle competenze da commercialista di OP. Grazie!

Grazie picchio, ho linciato nel thread delle questioni tristi questioni da degenerati tasse: qui

Segnalo
 Comunicato stampa del 15 giugno 2023
Trattamento fiscale delle cripto-attività. Al via la consultazione pubblica sullo schema di circolare. Per inviare i contributi c’è tempo fino al prossimo 30 giugno

https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/cs-15-giugno-2023

Ciao e grazie per le risposte.
Sono un commercialista e conosco molto bene la nuova legge.
Ho la speranza della mass adoption di bitcoin e con una legge così faccio fatica ad orangepillare mia sorella che ha 70.
Con la legge attuale, se lei utilizzasse i suoi bitcoin per fare la spesa dovrebbe tenere una contabilità di ogni movimento.
Ma questo è solo un esempio.
Nei miei speech illustro nel dettaglio le varie critiche alla legge.
Lo so, che una legge di iniziativa popolare comporta un grande lavoro e rischia di non ottenere la discussione parlamentare.
Ritengo personalmente che potrebbe essere utile se la communità bitcoin UNITA scriva il testo e lo renda un punto di riferimento.

Purtroppo porto anche io un esperienza negativa sulle leggi di iniziativa popolare in quanto, nonostante il grossissimo lavoro di documentazione che avevamo fatto per accompagnare la proposta, dopo 6 anni, questa non è stata nemmeno mai tirata fuori in aula per un qualsiasi tipo di dibattito.
L'idea dell'associazione è giusta, perché i passi per arrivare a proporre una legge sono diversi e necessitano di un team per la sua organizzazione (oltre dello stesso team per scriverla che è altra cosa non banale).

Se il gruppo in ogni caso si creerà almeno un piccolo contributo lo darò in ogni caso.

Tienici informati sull'iniziativa.

Ciao gigiturla e benvenuto (mi permetto da nuovo arrivato di darti il benvenuto). Personalmente mi sono occupato fino a 5/6 anni fa di proposte di legge di iniziativa popolare per altre questioni tipo la protezione ambientale. Purtroppo fu tempo perso perchè la legge di iniziativa popolare, viste modifiche e postille post-costituzionali non hanno nessun obbligo di essere discusse finchè permane un sistema di emergenza in merito ad altre questioni più importanti; ad esempio considera che siamo costantemente in infrazione europea con le più disparate direttive e questo basta per far passare in secondo e terzo piano le leggi di iniziativa popolare.
Non ultima, sarebbe necessario creare una associazione che questa acquisisca potere e abbia dei "portatori d'interesse" che facciano leva all'interno del parlamento; questo è il potere e la forza che hanno le associazioni che propongono referendum e leggi popolari; considera che ad esempio l'associazione Luca Coscioni per il fine vita nonostante siano rappresentati da un portavoce come Marco Cappato e la serietà dell'argomento che porta avanti vengono costantemente messi alla porta.
I bitcoin purtroppo sono considerati "asset" e non valuta in senso stretto quindi sottoposti alla classica tassazione del 26% sulle rendite da investimento, altrimenti come consiglia qualcuno nel forum e dopo un pourparler con un fiscalista è complessivamente confermata l'usanza di non dichiararli e di non farli transitare per nessun motivo su canali economici formali, altrimenti si può fare un affrancamento di valore pagando il 14% ma equivale ad autodenunciarsi... diciamo che finchè il legislatore non vedrà che ha chiuso la stalla ma i buoi sono scappati da un bel po e non creerà di sua spontanea una tassazione in linea con altri paesi l'avranno dura a vedere questi capitali denunciati in italia.
Ultima cosa, costituirsi in associazione vuol dire dare generalità complete, tra chi possiede ingenti somme in btc magari all'estero chi è disposto a darle? anche questo equivale ad autodenunciarsi.
Io ti faccio comunque un grande in bocca al lupo a te e a chi vorrà partecipare.

Ciao. Faccio un appello al mondo dei bitcoiner.
Partendo da quanto affermato dall’articolo 71 della Costituzione Italiana
(il popolo può esercitare l’iniziativa delle leggi “mediante la proposta da parte di almeno cinquantamila elettori di un progetto redatto in articoli)
lanciato questo appello/proposta:
Chi, all’interno della community bitcoiner, ci sta a creare un gruppo, un comitato per la scrittura di una legge di iniziativa popolare che modifichi l’attuale normativa sulle cripto-attività?

Ritengo importante che tutti i più noti divulgatori e sviluppatori del mondo Bitcoin ne facciano parte attivamente o semplicemente la appoggino, in modo da dare l’adeguata autorevolezza di partecipazione.
Una proposta di legge di iniziativa popolare che traduca in legalese la tecnologia e filosofia di Bitcoin e ne definisca gli aspetti fiscali, lasciando l’attuale legge a regolamentare le restanti criptovalute
(Bitcoin NON è una criptovaluta).

Il gruppo/comitato organizzerebbe la scrittura della norma, la raccolta delle firme e il successivo deposito presso il Presidente di una delle due camere.

Abbiamo questo potere riconosciuto ai cittadini di dare avvio al procedimento legislativo come istituto di “democrazia diretta”.
Lo so che nella prassi, questo strumento si è rivelato spesso un potere limitato che non ci garantisce l’esame parlamentare della loro proposta, non avendo gli organi parlamentari l’obbligo di pronunciarsi.

Ma ritengo importante mettere un tassello scritto nel linguaggio della politica. Una pietra miliare a cui fare riferimento per qualsiasi politica che voglia inserire Bitcoin nel proprio programma elettorale.
Sarebbe anche un modo per esprimere concretamente la voce contraria della comunità Bitcoin nei confronti di una legge che non riconosce e valorizza la diversità del protocollo Bitcoin dal resto del mondo cripto e blockchain.

Chi è d’accordo con questa proposta, mandi una mail a
[email protected]
specificando nome e cognome o nickname con una propria mail.
Grazie!!!