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Topic: Quota di BTC detenuta presso exchanges (Read 307 times)

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May 19, 2020, 01:52:02 AM
#19
grazie filippone per i tuoi thread super pieni di notizie,grafici e anche nozioni, per me molto utili al fine di comprendere meglio questo mondo crypto, mi accodo al pensiero di plutosky, possibilmente è stato lo stesso exchange, difficile immaginare che una whale tenga a rischio per troppo tempo le sue coin, almeno che non sia una whale sbadata... tutto però è possibile
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non ci avevo mai pensato ma in effetti avete ragione
gli exchange guadagnano in crypto (qualsiasi sia) le loro fee e di tanto in tanto devono vendere per realizzare e pagare gli stipendi le spese e altre cose che richiede l'uso di fiat

una cosa cosi semplice i piu non ci pensano (me incluso)
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Oppure la balena venditrice è direttamente Bitfinex che ha liquidato  btc di sua proprietà (che guadagna tramite le fees)
In questo caso avresti l'uscita dall'exchange ma non l'entrata.

Potrebbe essere un'interessante possibilità, in effetti.
Sicuramente più probabile della balena venditrice che lascia sull'exchange i propri coin per tre mesi.

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Per quanto riguarda Bitfinex, in base a quanto dice il suo CTO Paolo Ardoino, il calo è stato causato da alcuni grossi scambi OTC, per i quali Bitfinex ha fatto da intermediario.

Gli acquirenti hanno poi deciso di rimuovere gli importi acquistati dall' exchange.

https://twitter.com/paoloardoino/status/1250845831353323527

<...>

In questo caso un OTC trade significa solo che l'ordine è stato magari "pre-arranged" tra due whale (immaginiamo, giusto per semplificare il ragionamento, un investitore della prima ora in vendita ed un crypto-hedge fund in acquisto), ed è stato usato Bitfinex come "venue" per avere lo scambio, immagino che questo semplifichi di parecchio gli adempimenti fiscali e legali tra le parti.

Se l'acquirente ha deciso di levare i bitcoin dall'exchange (saggia decisione per innumerevoli motivi), vuol dire che prima il venditore li ha depositati (questa decisione più preoccupante).
Quindi si può sicuramente dare la colpa ad un whale per la diminuzione id liquidità, ma di certo un'altra whale prima aveva depositato questa liquidità presso l'exchange.
Le whale danno, le whale tolgono.


Oppure la balena venditrice è direttamente Bitfinex che ha liquidato  btc di sua proprietà (che guadagna tramite le fees)
In questo caso avresti l'uscita dall'exchange ma non l'entrata.
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Per quanto riguarda Bitfinex, in base a quanto dice il suo CTO Paolo Ardoino, il calo è stato causato da alcuni grossi scambi OTC, per i quali Bitfinex ha fatto da intermediario.

Gli acquirenti hanno poi deciso di rimuovere gli importi acquistati dall' exchange.

https://twitter.com/paoloardoino/status/1250845831353323527

<...>

In questo caso un OTC trade significa solo che l'ordine è stato magari "pre-arranged" tra due whale (immaginiamo, giusto per semplificare il ragionamento, un investitore della prima ora in vendita ed un crypto-hedge fund in acquisto), ed è stato usato Bitfinex come "venue" per avere lo scambio, immagino che questo semplifichi di parecchio gli adempimenti fiscali e legali tra le parti.

Se l'acquirente ha deciso di levare i bitcoin dall'exchange (saggia decisione per innumerevoli motivi), vuol dire che prima il venditore li ha depositati (questa decisione più preoccupante).
Quindi si può sicuramente dare la colpa ad un whale per la diminuzione id liquidità, ma di certo un'altra whale prima aveva depositato questa liquidità presso l'exchange.
Le whale danno, le whale tolgono.
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Per quanto riguarda Bitfinex, in base a quanto dice il suo CTO Paolo Ardoino, il calo è stato causato da alcuni grossi scambi OTC, per i quali Bitfinex ha fatto da intermediario.


Ho visto il tweet. Buono a sapersi.

Se finex facesse qualche alert anche del suo mercato OTC, aiuterebbe a non generare panico inutile.
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Per quanto riguarda Bitfinex, in base a quanto dice il suo CTO Paolo Ardoino, il calo è stato causato da alcuni grossi scambi OTC, per i quali Bitfinex ha fatto da intermediario.

Gli acquirenti hanno poi deciso di rimuovere gli importi acquistati dall' exchange.

https://twitter.com/paoloardoino/status/1250845831353323527

Stando a quanto dice l'exchange, gli scambi maggiori sono stati di 50 milioni di $ l'uno (https://blog.bitfinex.com/announcements/an-introduction-to-the-bitfinex-otc-service/?utm_source=social&utm_medium=banner&utm_campaign=bfx_OTCservices)

Quale che sia il motivo il calo è sicuramente cosa positiva anche perchè i btc su Bitfinex sono usati come "benzina" per aprire posizioni short.

Meno btc sull'exchange significa costi maggiori per chi vuole vendere allo scoperto, soprattutto per grosse quantità.
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Riprendo questo vecchio thread per aggiornare un paio di riflessioni.
Il crash di metà marzo ha visto la quota di coin detenuta presso gli exchange crollare in maniera sensibile, tornando a livelli visti solo l'anno scorso.




L'outflow è stato netto.

Qualche giorno addietro Jameson Lopp ha postato su Twitter un breakdown del dato sui diversi exchange, e vediamo che il dato conferma, con qualche differenza, il trend generale.

Quote

The amount of BTC held by BitMEX and Bitfinex has reached new lows following the March 12th crash. Bitfinex now holds 93.8K BTC, down from 193.9k on March 13th. BitMEX’s BTC supply is now down to 216.0K BTC, down from a peak of 315.7K on March 13th. H/T @coinmetrics




https://twitter.com/lopp/status/1260189246511513601?s=21


A mio parere l'interpretazione che possiamo ricavarne è che il market crash ha spaventato I trader, non gli holder.
Chi aveva i fondi sugli exchange (i trader) li hanno persi a favore degli hodler, che li hanno prelevati dagli exchange per avere il controllo delle chiavi (visto che sanno che “not your keys, not your bitcoin”).


Possiamo provare a trovare una conferma di questo trend dal grafico HODL WAVE:



Il concetto di Hod  WAVE è stato inventato per primo da unchained capital

Quote
A common pattern after every rally in Bitcoin’s price is what we have named a “HODL wave.” A HODL wave is created when a large amount of Bitcoin transacts on the way up to and through a local price high, becoming recent BTC (1 day — 1 week old), and then slowly ages into each later band as its new owners HODL.

A HODL wave manifests visually on the chart as a pattern of nested curves caused by each age band becoming suddenly much fatter (taller) at progressively later times from the rally. The image below traces a few of the largest HODL waves.

Vediamo difatti che i coin che sono stati mossi in seguito al crash sono soprattutto quelli con un'età fino a 3 mesi, in particolare quelli fino ad 1 settimana.

Ricordiamo che i coin, usati per il trading, quando sono dentro gli exchange, non generano transazioni on-chain, la transazione on chain si ha solo quando vengono mosso per e da gli exchange.
Quindi essendo aumentato l'outflow verso gli exchange, ed essendo la linea dei tre mesi praticamente orizzontale, possiamo desumerne che la quota di outflow (percentuale crescente di coin mossi da una settimana o meno) sia compensata da quella dei coin mossi negli ultimi 3-6 mesi (la porzione di grafico immediatamente sotto la linea gialla che difatti si è "ridotta).


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February 10, 2020, 06:07:20 AM
#11
sono delle valutazioni molto interessanti
di sicuro permettono di capire un pochino il polso della situazione

non e' un parametro unico che ti dice tutto, ma questo parametro piu altri ti fanno capire meglio la situazione
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February 09, 2020, 04:26:40 PM
#10
@duesoldi quell'impennata repentina di fine anno 2018 potrebbe essere dovuta forse al fatto che bitcoin in quel periodo aveva rotto il "supportone storico" dei 6000 dollari e quindi in molti in preda al panico probabilmente li hanno trasferiti sugli exchange per venderli. Su CMC non c'ho guardato, ma a guardare i grafici sugli exchange tra metà novembre e fine dicembre 2018 i volumi di scambio sono aumentati notevolmente rispetto a quelli che c'erano nel mese prima dell'inizio della capitolazione. Ovviamente è solo una mia ipotesi comunque...

Il supportone dei 6k USD è stato rotto a metà Nov 2018 ma se guardi il numero delle tx totali (cioè su blockchain) di quel periodo direi che è rimasto sostanzialmente invariato rispetto all'immediato prima e dopo di quella data:

https://www.blockchain.com/it/charts/n-transactions?timespan=2years

in quel periodo le tx oscillavano tra le 250 e le 275 k/ giorno.
E' chiaro che il numero delle tx totali è ben maggiore dalle tx che servono per portare Btc su exchange, però se ci fosse davvero stata quella corsa che dici mi sarei aspettato un aumento più evidente nelle tx totali, che invece non mi sembra visibile.


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February 09, 2020, 02:48:28 PM
#9
Si potrebbe essere, ma come sto leggendo ne "il cigno nero" a volte semplifichiamo degli aspetti che sono decisamente piu complessi e in buona parte dei casi non possono essere modellizzati.

Ovviamente mi riferisco allo spettro di emozioni tipicamente umane.
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February 09, 2020, 09:22:40 AM
#8
@duesoldi quell'impennata repentina di fine anno 2018 potrebbe essere dovuta forse al fatto che bitcoin in quel periodo aveva rotto il "supportone storico" dei 6000 dollari e quindi in molti in preda al panico probabilmente li hanno trasferiti sugli exchange per venderli. Su CMC non c'ho guardato, ma a guardare i grafici sugli exchange tra metà novembre e fine dicembre 2018 i volumi di scambio sono aumentati notevolmente rispetto a quelli che c'erano nel mese prima dell'inizio della capitolazione. Ovviamente è solo una mia ipotesi comunque...
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January 10, 2020, 03:24:36 PM
#7
Il grafico secondo me potrebbe essere fatto meglio, ma sostanzialmente ci dice che più di due milioni di Bitcoin (asse di sinistra) sono detenuti presso exchange: vuol dire più del 10% di tutti i bitcoin disponibili.

Non solo questa cifra è aumentata esponenzialmente in corrispondenza del pump del dicembre 2017, cioè quando una marea di utenti alle prime armi si è affacciata al mondo crypto, ma poi ha continuato ad aumentare aumentando ancora a maggio di quest' anno, quando il prezzo ha iniziato ancora a risalire.

Potrebbe essere anche un sintomo della maggiore attività di trading, ma mi pare "ottimistico" e penso più ad utenti "distratti".

Mi sembra ci sia qualcosa di strano in questi dati....  
Se guardiamo al rapporto tra valore di Btc e numero di Btc presenti sugli exchange (cioè alla relazione tra le due linee), le due finestre del pump di fine 2017 e quello minore del maggio 2019 corrispondono, quindi i due grafici sembrano corretti rispetto all'asse temporale.
Tuttavia quel raddoppio di depositi che si vede con linea verticale nel Dic 2018 non riesco assolutamente a spiegarmelo. Cosa è successo in quel periodo? a mia memoria nulla che potesse giustificare un raddoppio di quel tipo, che tra l'altro è numericamente molto più significativo dei due movimenti prima citati e che hanno - invece - "facili" giustificazioni.
Quindi che è successo a Dic 2018 ?

Non è che magari in quel periodo hanno cambiato metodo di calcolo ?  potrebbe non essere un'ipotesi peregrina visto che loro stessi non lo descrivono in dettaglio e si limitano a dire:

Quote
We constantly update our labeled data of exchange addresses using multiple sources and internal algorithms.


EDIT:
solo per aggiungere che anche guardando i volumi di scambio (da CMC) intorno al Dic 2018, risultano assolutamente "piatti" da Luglio 2018 a Marzo 2019, quindi il dubbio resta....

hero member
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January 10, 2020, 03:01:08 PM
#6
Beh, se la quota di BTC presso gli exchange aumenta quando il BTC è in fase di pump può voler dire due cose: prima ipotesi chi ha i BTC li deposita presso exchange per venderli, oppure (cosa secondo me maggiormente vera) chi si avvicina per la prima volta compra BTC e li lascia sull'exchange, inconsapevole dei rischi che questo comporta.
Propendo per questa seconda ipotesi perché noto che la quota aumenti costantemente, coerentemente con l'idea che sempre più persone si avvicinino per la prima volta alle crittovalute.
Forse, più che inconsapevoli (lo sono cmq sicuramente) sono un po’ pigri, magari dovuto anche dal fatto che sono entrati giusto per metter qualcosa (500/1000 euro o anche meno). E se è proprio in fase di pump che aumenta la quota di BTC sugli Exchange, mi sento ancor più forte sulla mia ipotesi.
Ma neanche pigrizia vera e propria, immagino che entrano con poco giusto per scommessa, “se la va la va”... e li lasciano lì tanto alla fine se li perdono pazienza, hanno già messo in conto di poterli perdere “puntandoli” su BTC. Per loro magari è come appunto puntare sulla roulette.
È un mix di più cose, di sicuro nessuna è corretta 🙂
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January 10, 2020, 02:35:56 PM
#5
Interessante e molto carino il sito, non lo conoscevo grazie.

Integrerei tutto con questo grafico




Che dice quale fascia di indirizzi con X btc depositati è cresciuta di più nel 2019.

Le code sono le più alte. Vuol dire che sono aumentati di numero di più gli address su cui sono depositati o moltissimi  btc (più di 1000) o pochi (<1)

I primi sono gli exchange, i secondi sono o indirizzi di passaggio (es. resti o spiccioli) o indirizzi di piccoli holders

Che gli indirizzi aumentino nel tempo è normale visto che aumentano i btc esistenti ed è buona prassi non riutilizzare più volte gli stessi indirizzi.

Ma un aumento di questo tipo sembra suggerire una migliore distribuzione e probabilmente anche un maggior numero di utilizzatori  
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January 10, 2020, 05:43:27 AM
#4
Chiaro chiaro, quello che dici ha senso. Infatti la trovo una metrica valida, almeno e' una cosa che puoi valutare.
L'umore non puoi valutarlo con esattezza, ho provato a tracciare dei trend 'emotivi' da twitter, ma e' complesso e non e' affatto precisa come metrica (puo' dare il polso, si, quello puo' avere senso)
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January 10, 2020, 05:36:23 AM
#3
Beh, se la quota di BTC presso gli exchange aumenta quando il BTC è in fase di pump può voler dire due cose: prima ipotesi chi ha i BTC li deposita presso exchange per venderli, oppure (cosa secondo me maggiormente vera) chi si avvicina per la prima volta compra BTC e li lascia sull'exchange, inconsapevole dei rischi che questo comporta.
Propendo per questa seconda ipotesi perché noto che la quota aumenti costantemente, coerentemente con l'idea che sempre più persone si avvicinino per la prima volta alle crittovalute.
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January 10, 2020, 05:12:33 AM
#2
Onestamente non so come interpretare questa metrica, sicuramente entra nel computo delle varie metriche che interagiscono col prezzo.
Tuttavia penso che la % di, come dire, interazione sia relativamente bassa. Alla fine la scelta del prezzo e' una dinamica umana e come tale e' maggiormente influenzata dall'umore del momento piu' che a dei feedback dovuti a queste cose.

Purtroppo oserei dire, cmq molto interessante, grazie.
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January 10, 2020, 04:06:26 AM
#1
È disponibile su glassnode (registrazione gratuita necessaria) questa metrica interessante: Bitcoin: Exchange Balance.




Quote
Metric Description
The total amount of coins held on exchange addresses. Note: Exchange data and metrics are subject to change. We constantly update our labeled data of exchange addresses using multiple sources and internal algorithms.

Il grafico secondo me potrebbe essere fatto meglio, ma sostanzialmente ci dice che più di due milioni di Bitcoin (asse di sinistra) sono detenuti presso exchange: vuol dire più del 10% di tutti i bitcoin disponibili.

Non solo questa cifra è aumentata esponenzialmente in corrispondenza del pump del dicembre 2017, cioè quando una marea di utenti alle prime armi si è affacciata al mondo crypto, ma poi ha continuato ad aumentare aumentando ancora a maggio di quest' anno, quando il prezzo ha iniziato ancora a risalire.

Potrebbe essere anche un sintomo della maggiore attività di trading, ma mi pare "ottimistico" e penso più ad utenti "distratti".
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