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Topic: Remittance e margin (Read 708 times)

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July 31, 2015, 07:28:31 PM
#1
Considerando il sistema di acquisto bitcoin con margin, capisco ora una cosa che probabilmente per molti era già un ovvietà.

Con la possibilità di aprire una posizione a margin, si fissa un prezzo, con cui è possibile coprirsi per l'acquisto di Bitcoin, coprendosi dalla volatilità.
Questo può essere molto utile per il mercato di remittance.

Spiegazione per chi non sa cosa sia:
Immaginando che il Bitcoin valga 100 euro.
Ho 100 euro in mano, e voglio comprare appunto 1 Bitcoin.
Apro quindi una posizione di un Bitcoin su un exchange (questo richiede già della liquidità sull'exchange, almeno 1/3, anche sempre in Bitcoin)
Deposito i 100 euro in banca e invio il bonifico verso l'exchange. Questo richiederà 2/3 giorni.
Se il prezzo sale ad esempio arrivando a 120, quando andrò a chiudere la posizione, avrò in più 20 euro, e quindi ricevendo il bonifico di 100. 100 + 20 = 120, il prezzo del Bitcoin attuale. Comprerò quindi sempre un Bitcoin con 100 euro che avevo depositato in banca 2/3 giorni prima.
Se invece il prezzo scende, ad esempio a 80 euro, andando a chiudere la mia posizione, perderò 20 euro dal mio conto sull'exchange.
Ma ricevendo sempre i 100 euro, 100 - 20 = 80, che è il prezzo attuale del Bitcoin (che è sceso)
Sempre e comunque, riuscirò a comprare (o vendere) il Bitcoin secondo il prezzo scelto giorni prima.

Ci sarebbe però anche da contare il costo per tenere aperta la posizione sull'exchange, ogni exchange che supporta questo tipo di trading ha il suo.


Ora, sapendo questo, immaginate che due negozi qualunque (o proprio di remittance), in due parti del mondo opposte, si mettano d'accordo per aprire un canale di passaggio di soldi.
Entrambi avrebbero si certo bisogno che sia presente localmente (nel loro paese) un exchange che accetti la moneta locale e abbia la possibilità di fare margin trading.

Come funzionerebbe:
1 ) Negozio A riceve 100 euro dal cliente X che vuole inviare soldi a persona Y
2 ) Negozio A apre una posizione corrispettiva di 100 euro sull'exchange (es: se 1 Bitcoin vale 100 euro, quindi appunto 1 BTC)
3 ) Negozio A va a depositare i 100 euro sul proprio conto bancario, e invia un bonifico all'exchange
4 ) Negozio A informa negozio B che cliente X vuole inviare 100 euro a persona Y, e che quindi riceveranno 1 BTC
5 ) Negozio B apre una posizione in short di 1 BTC (attualmente 100 euro), e da al cambio sarebbero circa 681.52 Yuan
6 ) Negozio B apre la cassa e da 681.52 Yuan a persona Y

7 ) Passano 2/3 giorni e negozio A riceve il bonifico sull'exchange.
8 ) Comunque è andato il prezzo (per quanto detto sopra), negozio A comprerà 1 BTC
9 ) Invierà questo bitcoin a negozio B
10 ) Negozio B andrà a chiudere la posizione, e comunque è andato il prezzo del Bitcoin riceverà comunque circa 681.52 Yuan.
11 ) Negozio B si farà un bonifico verso il proprio conto corrente e andrà in banca a ritirare 681.52 Yuan da rimettere in cassa.


In tutto questo ovviamente non viene contata la commissione che entrambi i negozi potrebbero aggiungere per gestire questo servizio.

Questa è una cosa che non richiederebbe alcun intermediario, se non i due exchange liberamente scelti.

Un modo per mantenere sempre viva la "fiducia" fra i due negozi, potrebbe essere anche un deposito di entrambi di X bitcoin su un indirizzo multisig sempre corrispondente alla somma del massimo ammontare che sono disposti a spostare ogni giorno di lavoro.


Credo poi che questa cosa si possa anche "migliorare" ...
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