Cari tutti,
come sappiamo l'Italia non eccelle in libertà di informazione o di informazione in generale.
Date un'occhiata ad un articolo scempio di Repubblica.it .... ok normalmente non correggono il testo, ok non lo rileggono, ok refusi tutto quello che vogliamo, per non parlare di bitcoin (o di sanità e farmaci che sono i settori in cui lavoro)....
Ma tradurre un articolo dell' huffpost.fr e poi postarlo in italiano è da furbi, direi furbissimi visto che hanno tradotto solo META' del testo
link repubblica.it
http://www.repubblica.it/esteri/2015/11/10/news/il_presidente_iraniano_rohani_non_vuole_vino_a_tavola_annullata_la_cena_all_eliseo-127044511/link huffpost.fr
http://www.huffingtonpost.fr/2015/11/09/hassan-rohani-vin-elysee-diplomatie-international_n_8509488.htmlEcco il testo apparso in Italia.
PARIGI - Una spinosa questione di protocollo complica la prima visita in Francia del presidente iraniano, Hassan Rohani, atteso a Parigi il 16 e 17 novembre. A raccontarla è la radio francese 'Rtl' che rivela i dettagli dell'annullamento della cena ufficiale prevista all'Eliseo tra Rohani, e il suo omologo francese, François Hollande. La delegazione della Repubblica islamica avrebbe chiesto un menù halal e, soprattutto, che non fosse presente vino in tavola durante il pasto, come accade ogni volta che Rohani va all'estero. In Iran, infatti, il consumo di alcolici è severamente vietato.
La Francia avrebbe respinto la richiesta, per non rinunciare alle sue tradizioni laiche. Per salvare quello che poteva trasformarsi in una piccola visita diplomatica, l'Eliseo ha proposto di annullare la cena e di sostituirla con una colazione. Ma Teheran avrebbe rifiutato, spiegando che si trattava di una soluzione troppo spartana. Alla fine è stato trovato un accordo: Rohani e Hollande si incontreranno per due ore a Parigi per discutere di Siria.
Alcuni consiglieri dell'Eliseo non hanno nascosto la loro irritazione per diffusione la notizia definendo la polemica "ridicola". La polemica riporta alla memoria quanto successo anche in occasione della visita a Parigi di un altro presidente iraniano, Mohammad Khatami. Prevista nell'aprile 1999, venne rinviata perché l'Iran aveva chiesto di togliere i liquori dai ricevimenti ufficiali. La visita si tenne alla fine il 27 ottobre 1999: il presidente Chirac ricevette il suo ospite all'Eliseo, ma non mangiarono insieme.
Sulla polemica è intervenuta anche l'emittente Europe 1 che ha scoperto negli archivi che una bottiglia di Chateau-Latour del 1998 e una di Puligny-Montrachet 1er cru erano in tavola durante le cene ufficiali organizzate all'Eliseo in occasione delle visite dell'emiro del Qatar e del re dell'Arabia Saudita. Due paesi del Golfo dove le autorità di certo non vedono di buon occhio il consumo di alcol.
La Francia sarà la seconda tappa del tour europeo di Rohani, che prenderà il via il 14 novembre da Roma. Il 16 il presidente iraniano interverrà alla conferenza generale dell'Unesco a Parigi, mentre il giorno successivo è in programma l'incontro con Hollande, che a questo punto dovrebbe essere limitato solamente a un colloquio di lavoro.
MIRACOLO DA QUI IN POI ! - Le 17 novembre, le président iranien Hassan Rohani sera reçu par François Hollande à l'Elysée. Sauf qu'il y aurait déjà un petit couac dans le protocole.
Selon des informations de RTL, le repas prévu avec la délégation iranienne à l'Elysée a été annulé. D'après plusieurs interlocuteurs dans les milieux d’affaires français et iraniens, l’Iran aurait demandé –comme c'est souvent le cas– un menu halal et la suppression des bouteilles d’alcool à table. Sauf que la France aurait refusé cette requête, ne souhaitant pas déroger à ses traditions laïques.
Pour sauver les meubles, l'Elysée a alors proposé... un petit-déjeuner, toujours selon les informations de RTL. Mais là encore, Téhéran aurait refusé, dénonçant un côté "trop cheap". Finalement, la visite de Rohani à Paris devrait se réduire à un entretien de deux heures avec le président français, où il devrait essentiellement être question de la situation en Syrie.
"Nous, la France, nous recevrons l'Iran, car après la conclusion de l'accord sur son programme nucléaire, Téhéran doit peser positivement en faveur d'une solution politique" en Syrie, avait annoncé mi-septembre le Premier ministre Manuel Valls, ajoutant que "la France parle à tous, c'est sa vocation".
Le 29 juillet, le ministre des Affaires étrangères Laurent Fabius en visite à Téhéran avait transmis une invitation au président Rohani. Les deux pays avaient alors scellé leur réconciliation à l'occasion de ce déplacement du chef de la diplomatie française.
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