Il Trust infatti non è quello che avete descritto sopra, che in effetti non avrebbe senso, ma un istituto giuridico anglosassone che consentirebbe di "spossessarsi" di uno o più Bitcoin, e affidare un incarico a un esecutore che dovrebbe fare alcune cose con questi Bitcoin, secondo regole predeterminate, in cambio di un compenso.
https://it.wikipedia.org/wiki/Trust
Si potrebbe quindi rimanere completamente anonimi e, per esempio, disporre delle esecuzioni testamentarie anche complesse.
Penso ad esempio che se uno lascia in eredità i Bitcoin alla compagnia "nubbia", rischierebbe che l'ereda li comprometta per imperizia o li gestisca male, per esempio vendendoli subito tutti a sconto. O magari un benefattore vuole finanziare una no profit ma con un impegno fisso mensile, non dando tutti i soldi subito, fino a che non si raggiunga un determinato obiettivo e solo a patto che vengano soddisfatte delle predeterminate condizioni.
Gli esempi sono infiniti...
Sarebbe il top infine se si riuscisse a creare un Trust "trust-less", decentralizzato, basato su smart contract.
Da qualche anno è riconosciuto anche in Italia.
Generalmente direi che non si rimane anonimi... i costi per realizzarlo non sono di poco conto, direi molto superiori ad un bitcoin.
Utilizzarlo, come sistema per la difesa e la gestione patrimoniale si può, ma bisogna appunto farsi l'idea che lo spossessamento è reale, non lo metterei fra le virgolette.
Per chi ha progetti di vita e familiari a lungo termine, va bene.
Non mi sembra adatto per chi vuole fare un investimento piccolo.