Ciao ragazzi,
sarà il caldo d'agosto, sarà che come voi mi sono imbarcato nell'investimento sul Jupiter, ne ho approfittato oggi pomeriggio per mettere sotto torchio Google Spreadsheets e tirare fuori un "estimatore di revenues" su cui basare il lavoro di BitQuota quando saremo attivi.
L'obiettivo è quello di far emergere quanti TH/s occorrono oggi (e occorreranno nei prossimi mesi) per mantenere invariata la quantità di BTC minati ogni giorno. Questa parte del lavoro la proporrò più avanti (sarà uno strumento d'analisi dei titoli in BTC oggi disponibili), intanto ho messo insieme questo primo doc.
Ho inserito alcuni degli ASIC più in voga (con un cameo dell'Avalon Batch 2) e computato i costi di elettricità secondo lo schema che - una volta raggiunto il break-even tra elettricità e XBT minati - l'ASIC viene spento.
La difficoltà è stata calcolata secondo una progressione esponenziale (quindi botte da orbi) simile a quella che avevo pubblicato tempo fa, mentre per semplicità dei conti (sto lavorando per migliorare il risultato) la difficoltà viene computata giorno per giorno, dando così una visione più fluida di quello che può succedere per ogni giorno perso nel mettere in opera il vostro nuovo ASIC fiammante.
Questa una preview del grafico:
Riflessioni che ho tratto:
- il costo dell'elettricità - sebbene fondamentale - influisce in maniera più ridotta di quello che pensavo durante questa fase di "follia minatrice". Questo apre enormi opportunità per il mercato: hobbysti avranno comunque interesse ad accendere/spegnere gli apparati fin quando ci si ripagano l'elettricità, per garantire però la continuità della rete i datacenter saranno la scelta migliore, o quantomeno tutti quei luoghi dove la corrente costa poco. Strategicamente ritengo che convenga a un certo punto spedire l'ASIC in qualche posto sperduto dove la corrente costa poco, tracciando un fine-vita che sia comunque conveniente. Non dimentichiamo inoltre che se i Bitcoin rimangono ancorati al costo di valute FIAT, ogni centesimo di XBT potrebbe comunque valere molto per un paese in via di sviluppo.
-la crescita (mostruosa) della rete porta ad eccezionali distorsioni nel mining. A titolo d'esempio un Avalon Batch2 da 66GH/s ricevuto a Giugno ha minato un quantitativo di BTC paragoabile a quello che farà un Jupiter da 400GH/s installato il 1 Ottobre, o un Cointerra da 1TH installato a Dicembre.
- Se KNC "buca" la consegna dei propri dispositivi dal 15 al 20 Settembre, ogni Jupiter avrà perso circa 13 Bitcoin, e se passiamo dal 20 al 30 altri 20 Bitcoin andranno persi. In totale fanno 43 Bitcoin in 15 giorni, i due terzi del suo valore. Quindi l'approccio deve essere quello di non aspettare neanche un secondo per montarlo e (come ci siamo detti mesi fa) l'importante è avere un ASIC "adesso", o pagarlo una cifra infinitesimale se la consegna è più avanti anche solo di poche settimane.
- il Butterfly Labs Monarch non raggiungerà il ROI se verrà messo in funzione più tardi del 15 Dicembre. E comunque anche se fosse ve lo ripaghereste a malapena
- il prezzo di 110$ per Bitcoin rappresenta un fortissimo ostacolo alla sostenibilità di una rete che superi i 150 PetaHash/s (oggi non siamo neanche a 0,5!)
- ogni $ in più nel valore dei Bitcoin "apre uno spiraglio" per circa un ulteriore PetaHash (500 Cointerra da 2TH/s) oltre il valore di cui sopra. Chiaramente vale l'opposto: possiamo scendere tranquillamente sotto i 50$ come tasso di cambio che comunque gli ASIC rimarranno competitivi (e funzionanti, salvando la rete!)
- se i Bitcoin raggiungono un valore di 1000$ la rete sarà in grado di remunerare circa 1200-1300 PetaHash/s che (dollari alla mano) fanno un market cap di 13 Miliardi di Dollari e un consumo giornaliero di circa 17 GWh al giorno (che venduti a 0,1 $/KWh fanno 1,7 Milioni di $ al giorno per i datacenter che vogliono gettarsi nell'impresa). Bei numeri, stiamo assistendo alla nascita di un nuovo mercato, con enormi opportunità per tutti
Link da smanettare:
https://docs.google.com/spreadsheet/ccc?key=0AgSa2BKZz0WudG1fMzhQeGtKaEpDdVQ0ckZpS2NDcFE&usp=sharingQuesto lavoro è già a disposizione di FCTaiChi, probabilmente nei prossimi giorni ne verrà estratto un documento di analisi approfondito che definisca "quanta hashpower" serve per garantirsi un introito costante nel tempo.
Per noi "spaghetti miners", se vogliamo minare in casa abbiamo le ultime cartucce adesso, poi ci toccherà per forza affidarci a strutture con economie di scala per l'elettricità e il raffreddamento. Oltre a ciò dubito che ci saranno grosse novità tecnologiche oltre gli 8$/GH e se ci saranno avranno incrementi trascurabili che quindi tenderanno ad assottigliare i "salti quantici" degli ultimi mesi.
Come sempre ogni contributo e più che ben accetto, anzi se avete voglia di riguardare qualche numero ve ne sarò eternamente grato - per oggi sono fuso
Ciao!