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Topic: Sul perché il Bitcoin e la Blockchain sono rivoluzionari (Read 625 times)

sr. member
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A pag. 46 del Sole 24 Ore di stamattina c’è un interessantissimo articolo sul rapporto oro-bitcoin. Secondo l’autore sembrerebbe esserci un trade-off tra oro debole e boom delle criptovalute. I principali investitori ed esperti di finanza smentiscono ma sembra che il bitcoin e le criptovalute stiano sostituendo l’oro come bene rifugio.
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Sul Sole 24 Ore di stamattina, a pag. 30, c'è un interessante articolo sull'applicazione della blockchain nella pubblica amministrazione. Tutti ne vediamo i vantaggi in termini di criptovalute ed e-commerce. Pochi però ne immaginano i possibili benefici nel settore pubblico in termini di efficienza, trasparenza e contrasto alle manomissioni. Si pensi alla sanità con la sua massa di dati sensibili.   

Ho letto l'articolo. Interessante davvero. Non avevo mai pensato alle applicazioni pubbliche della blockchain. Suggestivo il punto dove parla delle possibili interfacce tra archivi pubblici blockchain e sistemi di intelligenza artificiale per fare anche proiezioni sui fenomeni sociali.
sr. member
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Sul Sole 24 Ore di stamattina, a pag. 30, c'è un interessante articolo sull'applicazione della blockchain nella pubblica amministrazione. Tutti ne vediamo i vantaggi in termini di criptovalute ed e-commerce. Pochi però ne immaginano i possibili benefici nel settore pubblico in termini di efficienza, trasparenza e contrasto alle manomissioni. Si pensi alla sanità con la sua massa di dati sensibili.   
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Vorrei pubblicare una discussione iniziata su Facebook sul gruppo Bitcoin Italia, in modo che possa essere utile a piu' persone.
Ti ringrazio per aver riportato qui quell'interessantissima discussione. Forse sarò l'unico sulla faccia della Terra, ma ho una pessima opinione di Facebook e mai l'avrei letta.
legendary
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Ci sono transazioni che devono entrare nella chain che vale di più, altre no.


Se un domani mi troverò nella situazione di pagare un caffè userò i doge, non vado a utilizzare una risorsa scarsa (lo spazio sull'hard disk) distribuita in 10 mila copie nel mondo (il numero più o meno di nodi Bitcoin). Questo perché ho amore nei confronti dei volontari che gestiscono un full node? No, perché c'è un mercato delle fee che mi grida da 10 km di distanza "sei un folle a voler mettere tutto on-chain su bitcoin"


Esattamente come bonifico vs contante al bar

Oggi ci sono persone che non ce la fanno a sostenere il costo di una verifica indipendente (costo di un pc sempre acceso, costo del traffico internet). E parliamo del blocco da 1 mega. Però facendo un group buy locale di un nodo possono addirittura farcela, sapendo che utilizzeranno circa 55gb all'anno di spazio, ecc...

Premessa:

Se vuoi usare bitcoin, devi scaricarti un full node, altrimenti stai usando una banca un po' più aperta del solito, ma grosso modo centralizzata (super nodi che servono tanti schiavi con la loro blockchain, con la bibbia che dettano loro. Non sono un sostenitore dell'SPV smodato).



Questa l'opinione di un sostenitore dei blocchi piccoli.


Se voglio adesso inviare valore nel network più distribuito e sicuro (bitcoin, con maggior hashrate), secondo questa stima https://bitcoinfees.earn.com/ devo spendere circa 50 centesimi di euro, aspettando un giorno circa per la conferma. E' una situazione critica per i fan delle microtransazioni.


Non ho nemmeno scritto segwit fino ad ora, però sempre secondo me scaling bitcoin significa "più transazioni nello stesso spazio"
newbie
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Vorrei pubblicare una discussione iniziata su Facebook sul gruppo Bitcoin Italia, in modo che possa essere utile a piu' persone.

Tutto comincia da questo post:
È incredibile come una vagonata di altre crypto più tecnologiche impieghi pochi minuti x trasferirsi mentre anche per pochi € in Bitcoin si debba aspettare una vita .. bah

HostFat
Non doveva funzionare cosi, ma attualmente il team di sviluppo principale a mio parere è corrotto, il fork del 18 servirebbe a riportarli in riga.
Poi, non è detto che questo veramente avvenga.

echinus
Informare e' una responsabilita'. Soprattutto quando si hanno ruoli che portano molte persone a fidarsi delle tue informazioni.
Dire che il team di sviluppo e' corrotto e' una semplificazione altamente fuorviante. Sei sicuro di aver capito come funziona il mondo open source e soprattutto la tecnologia della blockchain?

HostFat
Il mondo open source è un termine generale, se il codice è aperto si, ma se può essere scritto solo da pochi?
Come viene definito il permesso di scriverci?
Se Bitcoin, sempre open source, fosse nato con un suo clone, ma con invece di 21M, una inflazione continua, avrebbe avuto ben poco codice diverso, eppure ci sarebbero state più opinioni a riguardo.
Come già forse ti è capitato di leggere opinioni differenti sull'inflazione delle monete.
Sei andato a controllare chi ha accesso alla scrittura del codice?
Sei andato a vedere quali sono le sue fonti di sostentamento? Chi lo paga e come le riceve?
Sei andato a vedere com'è gestito l'ambiente dove discutere di modifiche? Chi ha accesso e come viene gestito l'accesso alle mailinglist ad esempio?

Hai mai sentito parlare di open office? Era open source no?
Perchè è nato Libreoffice allora?

Sei sicuro di sapere tu cosa voglia dire open source e di non avere invece una visione in mente un po' ingenua di tale termine?

echinus
OpenOffice nasce da un codice chiuso e proprietario, acquisito e reso open dalla Sun. Divenuto open, lo sviluppo e' continuato sia da parte dei dipendenti Sun, sia da parte dei professionisti e volontari di tutto il mondo,
Quando Oracle ha acquisito Sun, molti volontari hanno preferito lasciare il progetto OpenOffice e creare un fork, chiamato LibreOffice con licenza MPL. Questo per impedire ad Oracle di includere le loro modifiche in OpenOffice.

Ci sono molti tipi di licenze open, alcune permettono ad aziende di utilizzare il codice open, modificarlo, chiuderlo e venderlo. Questo naturalmente e' lo standard se si acquisisce un codice proprietario che quindi cambia padrone ma rimane chiuso.

Cosa c'entra questo con il progetto Bitcoin, che nasce open ed e' un software distribuito, quindi per sua natura in nessun modo controllabile in modo centralizzato da un gruppo?

PS: nel primo commento mi sono limitato a sottolineare come la tua semplificazione sia fuorviante. Non mi e' chiaro come sia possibile dedurre da questo la mia ingenuita' sul mondo open. Forse basta mostrare un minimo dissenso da te per essere ingenui?

HostFat
quindi prima ciò che era "open source" (parola magica salva-tutto) ora dipende dalla licenza? E' già cambiato il senso delle parole che davi prima?

E le domande che ho fatto prima che risposte hanno?

Lo sai che qualsiasi implementazione/fork alternativa di Bitcoin Core (non parlo di altre monete come Bitcoin Cash) viene cancellata dalle discussioni del forum principale, dal sito originario, dal reddit in cui si era sviluppata la community, che sono tutte controllate dalle stesse persone?

In altri gruppi certe discussioni su implementazioni alternative sarebbero sparite/bloccate ancora prima di essere visibili, secondo il modo di fare scelto in quegli ambienti.

L'open source censurato, che lascia gli utenti liberi di non sapere.

echinus
entro subito nel merito delle domande che hai fatto prima.

Come viene definito il permesso di scriverci?
Sei andato a controllare chi ha accesso alla scrittura del codice?

chiunque puo' scriverci. Basta un computer, una connessione internet e software adeguato. Con un "git clone" hai il codice, fai le modifiche e le pubblichi.

Sei andato a vedere com'è gestito l'ambiente dove discutere di modifiche?
chi gestisce un canale ha il potere di censurare quello che vuole in quel canale, ovvio. Ma si puo' discutere in un altro canale.

Sei andato a vedere quali sono le sue fonti di sostentamento? Chi lo paga e come le riceve?
questo sarebbe rilevante solo se loro potessero controllare interamente il progetto. In tal caso anche chi li paga avrebbe un certo potere.

Ci sono moltissimi interessi in gioco nel progetto principale Bitcoin e molti player in gioco. Di certo un ruolo importante lo hanno gli sviluppatori. Di certo da soli non possono controllare il progetto. Qualunque modifica da loro proposta viene votata e solo se approvata dal 95% degli altri player diventa operativa (semplifico un po')

Di certo e' vero che chiunque puo' fare modifiche ma non puo' imporle nel progetto principale. Questo e' ovviamente giusto. Altrimenti l'ultimo arrivato potrebbe scrivere "fesso chi legge" come messaggio di benvenuto all'avvio di qualunque programma open in meno di 5 minuti.

Ma Internet e' decentralizzato, quindi chiunque puo' pubblicare le sue modifiche (o le sue opinioni) da un'altra parte e nessuno lo potra' censurare.
Anche qui semplifico un po' per non addentrarmi in temi come net neutrality e deep packet inspection da parte dell'ISP.

Il fatto stesso che ci siano stati questi fork lo dimostra: se pensi di poter offrire qualcosa di interessante, se sei credibile e riesci a convincere qualcuno, puoi pubblicare il tuo prodotto costruito anche partendo da un codice open a cui hai apportato le tue modifiche.
Se il tuo prodotto e' migliore di altri concorrenti, a lungo termine il tuo prodotto sara' usato da sempre piu' persone e magari arrivera' ad avere la fetta di mercato maggiore.

Il problema e' che i fautori dei fork BCH, BTG e B2X non sembrano molto credibili e propongono soluzioni che molti ritengono sbagliate. Forse il tempo dara' ragione a loro, ma ne dubito fortemente.

Il Bitcoin non e' nato per garantire transazioni veloci ed economiche.
Il Bitcoin e' nato per garantire transazioni decentralizzate, cioe' tali per cui non ci si dovesse fidare di un ente terzo.
Questo ha un prezzo, e' normale che non sia ne' gratis ne' veloce se viene utilizzato da molti.


HostFat
Il Bitcoin era nato anche per quello:
http://satoshi.nakamotoinstitute.org/emails/cryptography/17/

E il prezzo non può essere scelto a tavolino.
Se impone un limite, non previsto e non giustificato, si sta giusto facendo il proprio interesse per vendere i propri prodotti per risolvere il problema creato a tale fine.

HostFat
mentre molti vivono nel loro orticello, io che sono infilato in tutte le chat/forum/discussioni continuo a leggere le lamentele delle persone che non riescono a fare transazioni su Bitcoin, e che per spostare valore si sposano su altro.
Vedo servizi che prima erano solo Bitcoin oriented, che servono per mettere a contatto il mondo fiat con il mondo crypto, che si sono buttati a supportare un'altra o più altcoin.
Il salto dal mondo fiat al Bitcoin è bello grosso per un utente esterno, il passaggio invece da bitcoin ad un'altra cripto è infinitamente più facile.
Ci sono persone che holdano ETH, si fanno pagare in ETH, e usano ETH per vivere, questo completamente al di fuori dell'aspetto ICO ecc ..

Chi usa ETH fa una semplice transazione, per comprarsi la pizza o la ricarica telefonica, come ho detto prima i servizi si stanno appunto impegnando ad aggiungere il supporto per altre monete visto il calo di utenti sul campo Bitcoin.

Non sono un promotore di "religioni", e l'importanza del Bitcoin era liberare gli utenti dal controllo di terzi.
Invece l'attuale team si sta impegnando a trasformarlo in un settlement network, facendo promesse da più di 2 anni su roba che ancora non esiste, e non si sa se funzionerà nemmeno fra 1 anno. (se mai funzionerà)
Senza contare l'incertezze anche li di centralizzazione, e tutto questo per portarsi a casa loro le commissioni che prima andavano ai miner.
O meglio, questa è la promessa che hanno fatto ai loro investitori, loro si sono già portati a casa i soldi.

Dovrei promuovere una "fede"? Lo faccia qualcun altro. (come già stanno facendo)

altro utente
Finalmente una discussione interessante come non se ne leggono da un po'. Ho letto la seguente frase che hai scritto: "il Bitcoin non è nato per garantire transazioni veloci ed economiche." Potrei anche essere d'accordo in minima parte, però dai, come possiamo credere che in un prossimo futuro diventi mainstream se, come scrive correttamente l'autore del post, le transazioni sono lente e costose! Ad ora non è utilizzabile per acquisti normali e mai lo sarà se si continua così. Ad ora non so quale possa essere la soluzione migliore, ma non penso che il prossimo fork porti veramente a un miglioramento.

echinus
Una possibilita' potrebbe essere che il Bitcoin divenga uno "store of value", mentre per le microtransazioni della vita quotidiana vengano adottate altre soluzioni. In pratica il Bitcoin diverrebbe una sorta di "digital gold" per mettere al sicuro i propri risparmi nel lungo periodo sostituendo cosi' il conto corrente e gli investimenti a basso rischio in banca, mentre per sostituire contanti e carte ricaricabili si potrebbe usare altro. D'altronde oggi chi ha soldi puo' investire in obbigazioni o in oro, ma nessuno le usa per pagare al ristorante.

Il vantaggio enorme rispetto ad un conto corrente e' che non ci si deve fidare di una banca o di uno Stato.
I tuoi soldi sono tuoi. Questo puo' sembrare poco ma non lo e'.
Senza questa condizione non c'e' liberta'.


Una banca puo' fallire, o puo' bloccare i conti, uno Stato puo' prelevare per qualche ragione i soldi dai conti correnti di tutti i cittadini.
Inoltre possono arbitrariamente creare denaro virtuale senza alcun controllo e svalutare quindi i risparmi nel conto corrente.
Tutte questo non e' fantascienza solo perche' alcune cose non sono successe a noi, nel mondo sono successe parecchie volte.
Le banche falliscono e i soldi nei conti sono garantiti solo in parte. Basta guardare a cosa e' successo a Malta, in Grecia e nei Paesi instabili in generale come oggi il Venezuela.
Dal 1970 il Dollaro e' una moneta virtuale a tutti gli effetti ed e' virtuale anche l'Euro. Non c'e' nessun valore in una banconota o in un numero su un conto corrente.

Personaggi come Snowden o Assange si sono visti bloccare tutti i conti per le informazioni che hanno reso pubbliche. Wikileaks non potrebbe stare in piedi senza le crypto.
In teoria per garantire la liberta' di espressione e' importante che nessun ente centrale abbia il potere di censurare qualcuno azzerando le fonti che gli servono per sostenersi.

La blockchain e' una tecnologia rivoluzionaria che permette di immagazzinare e trasferire valore all'interno di un software informatico basandosi su un database decentralizzato che non puo' in alcun modo essere controllato da un ente centrale. Il valore non dipende solo da domanda e offerta ma anche dal meccanismo matematico fissato una volta per tutte con cui le monete vengono prodotte e dal sistema di incentivi che permette ai miner di guadagnare in cambio del costoso lavoro che serve a mettere in sicurezza la blockchain.
Per creare 7000 $ le banche spendono 0, per creare 1 BTC servono oltre 1000 $ solo di corrente elettrica. Su quale moneta si puo' fare piu' affidamento?

In generale tutto il sistema economico si basa sulla fiducia, ma se questa viene meno tutto il sistema va in crisi.
Satoshi Nakamoto nel genesis block di Bitcoin (primo blocco della blockchain) ha scelto di scrivere queste parole, sapendo che sarebbero rimaste per sempre.
"The Times 03/Jan/2009 Chancellor on brink of second bailout for banks"
Un titolo di giornale che dirige la nostra attenzione su un tema molto attuale: gli Stati, ieri come oggi, utilizzano soldi pubblici per salvare banche private alimentando un meccanismo perverso che mette a rischio l'intero sistema.

HostFat
bitcoin solo come store of value
https://chrispacia.wordpress.com/2017/06/09/bitcoin-cannot-be-only-a-store-of-value/
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