http://cantiere.org/art-04299/bitcoin-e-le-40-sorelle-giovedi-19-dicembre-incontro-con-gianluca-giannelli-in-collegamento-con-jaromil.htmlSe qualcuno sa dov'è questo posto e vuole andarci, mi pare di capire che sia un centro sociale a Milano.
Siamo alle prese con una crisi globale che sembra essere senza via d'uscita in particolare in Europa. Molti, con diverese argomentazioni, se la prendono con l'Euro e con la Banca Centrale Europea, istituzione che ne controlla le sorti. Si tratta effettivemente di una Banca Centrale costruita per mantenere bassa l'inflazione in Europa, costi quel che costi. E' un principio economico folle, che serve a garantire i patrimoni di chi soldi ne ha tanti (e non ama pensare che essi perdano di valore), ad ogni costo, anche al costo di seminare attraverso l'austerity milioni di disoccupati e di poveri in tutta Europa. Qualcuno allora propone di ritornare al caldo delle vecchie monete e richiama nostalgico i bei tempi andati degli Stati nazionali,,, ma non è all'indietro la strada da percorrere. Non verso un ritorno al passato reazionario e nazionalista. Anche per questo guardiamo a ciò che ci accade intorno...
E' finito il monopolio dell'emissione di moneta. E' stata forzata la cassaforte del denaro. Si è aperta una nuova caccia all'oro.
Con l'invenzione della prima moneta digitale, la sua diffusione e utilizzo come sistema di pagamento a livello mondiale – rapido, anonimo ed efficiente – è apparso sulla scena economica e finanziaria un nuovo soggetto, capace di agire fuori dagli schemi precostituiti delle grandi banche che governano il mondo e delle agenzie di rating che premiano o penalizzano le nazioni. Tripla AAA quindi all'inventore giapponese del bitcoin che ha fatto saltare i tavoli delle Banche Centrali e costretto la Federal Reserve a comprarsi un bel gruzzolo della sua moneta.
Nasce così una nuova élite che ha le competenze, e probabilmente le disponibilità, per operare sui mercati internazionali e agire in modo autonomo, costruendo e distruggendo enormi ricchezze, dettando legge nelle operazioni di cambio, in attesa di un'eventuale e possibile nuova bolla finanziaria che distrugga, in questa corsa forsennata all'oro, quelli che sono rimasti ultimi col cerino in mano. Tutto questo non ci appassionerebbe poi più di tanto, se non fossero nate numerose altre sperimentazioni di monete digitali che dimostrano come il tempo sia maturo per pensare alla moneta non più come a qualcosa che ci viene imposto dall'alto e dall'esterno da chi detiene il potere assoluto del denaro. Al contrario, aprendo anche sul denaro un percorso di riappropriazione che vogliamo affrontare e discutere, mettendolo insieme al reddito, alla casa, al welfare, all'istruzione e ai servizi. Bene tra i beni, non misura o scambio, ma ricatto e sfruttamento, mezzo di controllo e oppressione da cui ci vogliamo liberare. E' qui, sui soldi, che sono tanto diversi per chi li ha e per chi li fa per gli altri, con la propria fatica quotidiana, che sta la chiave di volta del funzionamento della crisi e dell'impoverimento generalizzato delle moltitudini messe al lavoro. Dei soldi quindi vogliamo parlare, per capire se l'intelligenza collettiva può trovare le strade per inceppare la macchina che ogni giorno costruisce il nostro asservimento e la nostra povertà.
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