@(A)social Non ho capito se hai a che fare con l'impresa commerciale o che altro.
Premetto che non sto criticando, tuttaltro! Ma sto cercando di capire il metodo che ha utilizzato questo negozio per fare in modo che diventi un esempio ad altri.
Alcuni punti:
- 1-SCONTRINO FISCALE
- 2-CHIUSURA CASSA
- 3-BILANCIO
- 4-CONVERSIONE EURO/BITCOIN
Il primo punto è risolvibile in questo modo "Accetto bitcoin per una percentuale sul prezzo del prodotto". In questo caso il cliente se ne va a casina con il suo bel scontrino e ha la sua bella garanzia, oltre all'emissione obbligatoria. Non rilasciando lo scontrino oltre ad essere, ovviamente, "fuorilegge" si avranno problemi sul secondo punto.
Secondo punto "Accettando bitcoin per una percentuale sul prezzo del prodotto" possiamo emettere uno scontrino con uno sconto sul prodotto. Uno sconto "fasullo" ovviamente, in quanto il restante è pagato in bitcoin che per noi ha un valore. Ne consegue che in chiusura cassa i conti torneranno.
Terzo punto se e una X percentuale di clienti paga in bitcoin superando il valore d'acquisto della merce, al bilancio di fine anno ci saranno problemi. Come si giustificano le spese d'acquisto superiori alle entrate ?
Quarto punto Il terzo punto è risolvibile solo e soltanto se si riesce a risolve il quarto punto: In che modo giustifico/dichiaro le entrate generate dalla conversione BTC/EUR a favore del conto aziendale?. Se si risolve questo punto ne consegue che il terzo (bilancio) ritorna in attivo. Qui si chiude il processo e tutti possiamo aprire attività in bitcoin in serenità...
Scusa la lentezza nel rispondere, ma ho la connessione ballerina e sto pure poco bene.
OK, io ho solo proposto ad una conoscente in difficoltà a provare anche questa via, penso tu abbia presente come sta andando "l'economia" nel paese delle banane grazie anche a chi crea e impone i "cavilli" cui fai riferimento.
Avevo suggerito di chiudere baracca e levare le ancore, ma purtroppo ha famiglia da mantenere (as usual) e non è facile.
L'idea, forse da ingenuo (ma preferisco essere ingenuo piuttosto che un religioso statalista/legalitario, come troppa gente anche in questo forum, solitamente ipocriti), era quella di; scontrino in €, incasso in €, ecc. in € e finità lì. Nessun pagamento parziale, anche per non complicarle le cose. Al massimo uno sconto ulteriore, ma reale, non fasullo come dici tu (ma con i bitcoin saliti a 70 € volete ancora lo sconto??
).
Il tutto semplicemente perchè questa persona, di per se, preferisce (ed ha necessità di) avere subito l'esatto controvalore degli scontrini in mano in moneta s(FIAT)ata. Ormai è abituata a quello (oltre che dover pagare i vari avvoltoi sempre in agguato), e finita lì. Ciò che ha dentro è tutto pagato, roba di marca, e già fa fatica a liberarsene. Ad ogni modo so che doveva parlare col commercialista la settimana scorsa. Chi è tanto curioso, chiami e si faccia dare il numero del parassita.
Mi sa che non potrei lavorare come PR, neh?
Se mi consigliate da subito che è meglio lasciar perdere per non farle correre rischi, nessun problema, si cambia il titolo in "[CLOSED] il primo e ultimo negozio in veneto ad accettare bitcoin, grazie alla burocrazia!" e la si chiude lì.
P.S. personalmente me ne cale poco, se risolvo i miei problemi di salute mi metto in viaggio. Passerò a visitare il paese in cui sono nato come si va al circo a vedere i clown (che spesso più che ridere fanno pena). Forse mi mancherà qualche paesaggio.
Se qualcuno si sente offeso, non so che farci, che vada ad accendere un cero sotto la sua sacra bandiera tricolore. Chi invece capisce cosa intendo, non si offende di sicuro, perchè sa a cosa mi riferisco.
Mi spiace per la tanta gente decente che esiste ancora qui, ma riesco sempre meno a distinguerla dal resto della massa di zombie (indistintamente dall'età), tutti si cagano in mano dalla paura e/o in un modo o nell'altro si rendono complici del sistema (e alla fine fanno paura pure a me). Già molto tempo fa avevo notato un certo parallelismo religione/statalismo, e non mi sbagliavo. E come nella religione l'ipocrisia regna sovrana.
Scrive uno che per scelta da qualche anno non compra più nulla in questo paese se non lo stretto necessario (cibarie, connessione...). Non ha l'auto, non accende la tv da mesi, non ha mai comprato un quotidiano, e va fiero di non aver mai votato per non sentirsi complice di questo immane schifo. E, dulcis in fundo, la cui famiglia, nello scorso decennio, dopo anni di beghe, si è vista praticamente sottrarre una palazzina avuta in eredità dopo aver ricevuto un misero acconto dalla ditta acquirente (con la mia parte mi comprai una mountain bike e poco altro).
Se già prima non comprendevo la loro utilità, puoi immaginare dopo quell'evento cosa penso di quel fecciume di leggi, notai, avvocati e compagnia cantante.