Le domande le faccio per capire e non per rompere.
Sempre premesso che il wp non l'ho letto, l'ho scorso ma non ho trovato risposta ai seguenti punti:
- avete una società e dove ha sede?
- gli utili eventuali (spero che non vengano redistribuite eventuali perdite) vengono distribuiti ogni mese ma legalmente come possiamo fare in Italia? esiste una soluzione per dichiararli?
- la governance della società chi la farà e con quali regole (esiste un CDA, si vota, si sceglie ecc. ecc.).
Mi interessa anche il concetto di far parte del servizio aiutando e ricevendo il giusto compenso per il lavoro fatto, anche qui', siamo a norma per i tributi e balle varie (in Italia almeno)?
Mi sembra di tornare ai tempi di bitboat che poi ha dovuto scegliere altra strada e mi rincresce ... a mio avviso queste aziende hanno senso se il "popolo" si sente partecipe e consiglierà agli amici il servizio in quanto ne fa parte e sa che è valido. Se passa tutto in capo ad una società "classica" potrebbe non essere in linea con il mio attuale modo di vedere il futuro ...
Le domande sono sempre lecite Picchio e per chi non ha nulla da nascondere anche sensate! (spero non me le rifacciano
le metterò nelle FAQ
)
- La società operativa si troverà nel Lussemburgo (LWF Logistics s.a.r.l) ma la collegheremo al progetto ufficialmente al momento della conversione dei fondi, avremmo una sede operativa SRL Italiana per gestire la logistica diretta dei due magazzini che per ora ho noleggiato con la mia azienda (ma che per ovvietà fiscale, dovrò spostare sotto la srl ad apertura semplice che faremo quì, la logistica diretta comunque partirà al momento del rilascio a Marzo, al più alla Beta del portale quindi c'è tempo). E' possibile che il tutto poi abbia anche una sede amministrativa per decisioni interne verso Londra. (Da quando sia io che Fabio abbiamo avuto le problematiche ben note relative all'exchanging.. su cui non mi dilungo che mi viene il dente avvelenato, siamo diventati molto attenti sulle questioni fiscali.)
- Gli utili vengono suddivisi in Ethereum, tramite lo smart contract. La conversione in valuta fiat e quindi la dichiarazione fiscale non è un aspetto che noi prendiamo in carico (ma c'è un ma, che ti scrivo tra poco) dalla parte del "forwarder" che può decidere di convertire in seguito in valuta fiat, riutilizzare gli stessi ETH o farci quel che vuole. Di fatto andrebbero dichiarate come plusvalenze rispetto al valore dell'investimento iniziale fatto, ma solamente al momento nel quale la totalità dei token arriva per valore a coprire l'investimento iniziale. Per intenderci se per caso i token andassero giù di prezzo e tu con gli eventuali dividendi dopo 1 anno arrivi a recuperare la cifra totale dell'investimento decidi di fare la dichiarazione, teoricamente non possono dirsi plusvalenze perchè il totale dei "beni" (in questo caso cryptovalute) acquisite dal momento dell'investimento al fine della dichiaraizone non avranno generato alcuna plusvalenza; chiaro è che se per caso invece il valore totale superasse quello investito, si parlerebbe di plusvalenze. Ma è meglio comunque chiedere ad un commercialista o magari a Capacciola, che è certamente più ferrato.
Per ciò che riguarda il buyer/receiver decidi di pagare in EUR/BTC/ETH/Tokens (che sono i metodi che verranno accettati, con fees differenti, ma comunque tutti accettati) ti verrà generata una fattura dalla società (credo la lussemburghese, stiamo ancora decidendo per un discorso di operatività, ma 99% la lussemburghese) nella quale ti verranno listate le eventuali tassazioni relative al paese, in questo caso italia, e direttamente riportato nella fattura elettronica troverai il valore della cryptovaluta USD/EUR (per ora su base kraken) al momento dell'emissione della fattura così da poter fare le giuste dichiarazioni se tu fossi uno store e noi ovviamente pagheremo le tasse solo sull'intermediazione e non su tutta la cifra intermediata.
Lo schema di realizzazione della piattaforma esiste già, ovviamente produrla ha dei costi inaffrontabili senza la ico, ma posso dirti che risulta abbastanza fluido.
Il vendor riceverà delle fatture emesse per l'intermediazione che il sito si occuperà di fare tra Receiver e Forwarder, dove verranno elencate le fees del sito trattenute, eventuali servizi accessori, tipologia di pagamento etc. Con questo documento potrete eventualmente dichiarare i vostri guadagni dall'attività di spedizionere occasionale (quindi dovrebbe rientrare, non superando un certo reddito, nei 5.000 e passa euro di cui non vi occorre dichiarazione) diversamente uno si potrà aprire P.IVA per servizi di consulenza o logistica diretta (dipende, ad esempio la consulenza sarebbe sufficente per occuparsi solo di fare il core-service di Freight Forwarding in quanto si tratta solo di appurare che il pacco sia genuino e rispetti i terms of service e di stampare e compilare la documentazione per rispedirlo con lo spedizioniere globale scelto in base ai criteri decisi dal forwarder. Oppure aprire semplicemente p.iva per servizi di logistica o handling dei pacchi se si desidera effettuare consegne espresse con l'app mobile oppure handling dei pacchi per chi vuole ritirarli ad orari extra-lavorativi -magari perchè impossibilitato- o vuole la riconsegna in orari inusuali, a quel punto si tratterebbe di logistica vera e propria.) oppure si consulterà il commercialista per trovare l'opzione migliore per la sua situazione fiscale.
(La documentazione fiscale verrà emessa sempre dalla sede della S.a.r.l fatta eccezione per i servizi di logistica diretta per la quale la LWF opera come azienda di logistica, dove nel territorio nazionale italiano provvederà ad emettere le fatture ai Receiver tramite la branch di logistica diretta italiana SRL)
Tieni presente che questi dati li abbiamo decisi da alcune settimane come definitivi, ma non è detto che non si possano trovare soluzioni migliori proprio in termini di gestione fiscale, e nel caso le comunicheremo certamente con tempestività a tutti gli utenti. Chiaro è, che prima dell'apertura del servizio Beta per i servizi P2P e successivamente per quelli di logistica diretta avremmo già tutto definito e pronto (già S.a.r.l e Ltd saranno operative presumo già tra un paio di settimane.)
- La Governance "societaria" al momento è fissata a me e a Fabio (Ghibly), inoltre una ripartizione minore delle delle quote societarie verranno allocate per un amministratore locale di nostra fiducia (si parla di un 3-4%) fino a quando non riuscirò a spostarmi fisicamente in lussemburgo che è una cosa che mi piacerebbe fare non appena risolvo tutte le problematiche fiscali quì relative all'exchanging
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Permetteremo ai tokenholders di votare le scelte aziendali più importanti (sempre in modo proporzionale ai tokens posseduti)che verranno proposte in futuro; questo riguarda sopratutto l'apertura delle sedi per la logistica interna e eventuale destinazione dei fondi raccolti.
Per quanto riguarda il resto sarà una vera e propria azienda, le decisioni verranno prese da noi proprietari nei limiti del benessere degli azionisti, o in questo caso tokenholders. (la community per noi è tutto, esattamente come lo è per Uber, sarebbe controproducente per noi prendere scelte che vengano mal viste o sconsigliate dalla community stessa).
Verrà pubblicato per ogni decisione relativa alle sedi logistiche, ai cambi di natura ritenuta importante o gravosa per la società o eventuali acquisizioni o nuovi progetti un documento informativo con fattori di rischio calcolabili, eventuali benefit e motivazioni che ci hanno indotto a proporre tale cambio,spesa di natura ingente dei fondi o acquiszione; verrà comunicata una data in cui i tokenholders tramite backend apposito potranno esprimere il loro giudizio. La totalità dei loro voti tramite chain verrà resa pubblica il giorno dopo. [Di solito sono molto più dittatore nelle aziende io
ma in questo caso sono favorevole a dare potere decisionale al popolo su alcune scelte importanti; sulle altre ritengo che se hanno investito sia perchè credono nel team e nello staff oltre che nel progetto e dunque ne accetteranno le scelte)
Spero di essere stato esaudiente, la parte fiscale non mi appartiene molto ma abbiamo un commercialista che sono fiducioso stia facendo il suo dovere.
Prima che tu me lo chieda, per le questioni "legali" internazionali ci stiamo appoggiando ad uno studio legale che ha sedi in tutto il mondo ed anche in Italia, con cui saremo "coperti" per le eventuali problematiche
Riguardo la tua ultima affermazione sono assolutamente d'accordo con te; tranne per una cosa
Sempre di riferimento al colosso che io stimo molto, Uber. Loro decidono autonomamente tutto, ma sempre nel benessere del loro profitto maggiore: la gente.
Loro guadagnano milioni, perchè tutti i loro "P2P Employees" lavorano contenti del servizio, se da un giorno all'altro Uber decidesse di fare cose che danneggiano o rendono scontenti i loro autisti in pochi mesi uscirebbero App alternative in cui la gente migrerebbe (se non tutta, in parte) per via del malcontento causato dalle scelte di una direzione aziendale che magari ha trascurato il bene primario del loro business: la gente.
Quindi partendo da questo, noi vogliamo prima di tutto che la gente si senta SICURA e tranquilla nell'usare i nostri servizi, e che ovviamente partecipi alla ICO così da poter dare a noi la possibilità di portare sul concreto queste idee.
Angelo.