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Topic: Aspetti fiscali e bonifici su conti correnti (da e provenienti da exchange) (Read 2810 times)

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pecunia non olet
La questione è davvero importante, comunque mi pare che uno debba iniziare a "preoccuparsi" solo se fa più di 10.000 euro nel giro di un anno no?
Non proprio: la soglia dei 10k€ movimentati si riferisce ai bonifici da/a exchange che sono tutti esteri.
N.B.: la cosa non vale per TheRockTrading che pur essendo un exchange estero ha un conto italiano. E nulla vieta di vendere i BTC minati via ricariche postepay.

Sembra non esista una regola o un tetto fisso, ma tempo fa avevo letto che per chi compravende su e-bay materiale usato/vario, la finanza differenzia l'attività hobbystica/estemporanea rispetto a un'attività continuativa quando i proventi superano i 5.000€. Ma prendi questa informazione con le pinze.

Quote
"utile di capitale", quindi soggetto ad una tassazione del 12.5% in italia. C'era anche una sorta di disputa sul mining, c'era chi vedeva anche questo come investimento, chi invece sosteneva che non lo si poteva considerare tale.
No, non direi che è un utile da capitale, ma un prodotto come il software.

Quote
Comunque la questione mi sta molto a cuore, mi piacerebbe trovare qualche professionista che ci abbia capito qualcosa. (ho visto dei post in giro, anche su forum di avvocati/commercialisti.. c'è da mettersi le mani nei capelli!)
tranquillo che le circolari dell'agenzia delle entrate sono anche peggio: si sovrappongono, si smentiscono, si smentiscono nuovamente, ecc. ecc.
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La questione è davvero importante, comunque mi pare che uno debba iniziare a "preoccuparsi" solo se fa più di 10.000 euro nel giro di un anno no?
Inoltre, io ne avevo parlato con gente sul canale IRC e mi dicevano che in quanto investimento se io ho un x a cui si aggiunge la somma guadagnata con il daytrading, o con la levitazione del tasso di cambio, parliamo di questo guadagno come "utile di capitale", quindi soggetto ad una tassazione del 12.5% in italia. C'era anche una sorta di disputa sul mining, c'era chi vedeva anche questo come investimento, chi invece sosteneva che non lo si poteva considerare tale.

Comunque la questione mi sta molto a cuore, mi piacerebbe trovare qualche professionista che ci abbia capito qualcosa. (ho visto dei post in giro, anche su forum di avvocati/commercialisti.. c'è da mettersi le mani nei capelli!)

ecco cvd nn lo sanno nemmeno loro , avvocati commercialisti etc etc.... pensate ad andare da equitalia a dire dei btc .. va a finire che vi arrestano XD rido per non piangere....

aspetto seriamente una chiarificazione in merito ..monitorerò costantemente questo topic
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ars longa, vita brevis
La questione è davvero importante, comunque mi pare che uno debba iniziare a "preoccuparsi" solo se fa più di 10.000 euro nel giro di un anno no?
Inoltre, io ne avevo parlato con gente sul canale IRC e mi dicevano che in quanto investimento se io ho un x a cui si aggiunge la somma guadagnata con il daytrading, o con la levitazione del tasso di cambio, parliamo di questo guadagno come "utile di capitale", quindi soggetto ad una tassazione del 12.5% in italia. C'era anche una sorta di disputa sul mining, c'era chi vedeva anche questo come investimento, chi invece sosteneva che non lo si poteva considerare tale.

Comunque la questione mi sta molto a cuore, mi piacerebbe trovare qualche professionista che ci abbia capito qualcosa. (ho visto dei post in giro, anche su forum di avvocati/commercialisti.. c'è da mettersi le mani nei capelli!)
hero member
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INSOMMA IN SOLDONI, SE  io guadagn oda mining 1.000 €all' anno, cosa devo pagare di tasse?? e quanto mi resta in tasca??? dove devo metterli sti soldi nella dichiarazione unico??
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pecunia non olet
Se superi i 10.000 euro detenuti all'estero, devi pagare per i giorni: 0,10% (adesso dovrebbe essere 0,15%) della somma diviso 365 x i giorni che l'hai tenuta all'estero.
Azz... non mi ricordavo che la patrimoniale/imposta-di-bollo si applicasse anche sui conti esteri.


Quote
IMHO, se i BTC li tieni in un wallet su Blockchain o con Bitcoin-Qt, o Multibit,. etc. la regola non si applica, dato che i BTC non sono su un conto fuori dall'Italia (sono solo una scrittura contabile sul ledger distribuito della rete Bitcoin).
C'è anche un'altra cosa da dire: se uno ha un conto in valuta estera, a questo va applicata l'imposta di bollo sul valore convertito in euro in base alle indicazioni ufficiali dell'Ufficio Italiano Cambi (UIC). Ebbene, non esiste alcun tasso di conversione ufficiale per i BTC in €.
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Se superi i 10.000 euro detenuti all'estero, devi pagare per i giorni: 0,10% (adesso dovrebbe essere 0,15%) della somma diviso 365 x i giorni che l'hai tenuta all'estero.
in pratica se fai il bonifico adesso e tieni i BTC presso l'exchange, paghi il valore al 31/12 per 8 mesi su 12).
Conviene, comunque, prendere un appuntamento con quelli di Equitalia quando si fa la dichiarazione per far compilare a loro la dichiarazione, in modo che se c'è un errore, uno deve solo pagare la differenza (visto che l'errore è loro).

IMHO, se i BTC li tieni in un wallet su Blockchain o con Bitcoin-Qt, o Multibit,. etc. la regola non si applica, dato che i BTC non sono su un conto fuori dall'Italia (sono solo una scrittura contabile sul ledger distribuito della rete Bitcoin).

Premetto che di questi argomenti ne so praticamente zero, quindi scusate se sparo delle castronerie..

Siamo giunti alla conclusione del dover dichiarare nel quadro RW i trasferimenti da e verso estero se si superano i 10000euro totali e fin qui ok, ma quest'ultimo post mi fa nascere un dubbio..
Facciamo un esempio, io metto 5000euro su bitstamp quando il bitcoin vale 50euro, compro 100 bitcoin, li rivendo quando il bitcoin vale 150euro e mi trovo con 15000euro su bitstamp.. in questo caso devo pagare questo 0,15%*giorni/365? Perché quei 15000 euro non sono realmente su un mio conto all'estero, sono su un conto appartenente a bitstamp, è da questo che nasce il dubbio..

E se invece ho un tot di btc su bitstamp? Devo pagare? E come calcolo quanto pagare vista la variabilità del valore in euro del bitcoin?

sr. member
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fregatura, solo per inviare bonifici bisogna avere una laurea in legge  Angry

Infatti. Questi controlli non dovrebbero esistere in un'unione monetaria a tutti gli effetti, con libera circolazione di capitali e persone. L'unione non è più tale quando fa comodo allo Stato e ai politici, specie quelli amanti delle ruberie sui c/c come Amato (pensionato da 31mila euro al mese).

Tornando al discorso del dichiarare le giacenze al 31/12: non so se vadano calcolate come media su 365 giorni o sulla giacenza effettiva al 31/12. Se vale la seconda ipotesi, per evitare di dover compilare la rispettiva casella, basterebbe convertire tutto in BTC il 31/12 e riconvertirlo in fiat il 01/01 (con le relative commissioni di negoziazione su exchange).

E' lo stesso metodo che molti usano per abbassare (legalmente) l'ISEE: prelevare tutto il 31/12 in contanti e riversarlo il 02/01.


Se superi i 10.000 euro detenuti all'estero, devi pagare per i giorni: 0,10% (adesso dovrebbe essere 0,15%) della somma diviso 365 x i giorni che l'hai tenuta all'estero.
in pratica se fai il bonifico adesso e tieni i BTC presso l'exchange, paghi il valore al 31/12 per 8 mesi su 12).
Conviene, comunque, prendere un appuntamento con quelli di Equitalia quando si fa la dichiarazione per far compilare a loro la dichiarazione, in modo che se c'è un errore, uno deve solo pagare la differenza (visto che l'errore è loro).

IMHO, se i BTC li tieni in un wallet su Blockchain o con Bitcoin-Qt, o Multibit,. etc. la regola non si applica, dato che i BTC non sono su un conto fuori dall'Italia (sono solo una scrittura contabile sul ledger distribuito della rete Bitcoin).

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pecunia non olet
fregatura, solo per inviare bonifici bisogna avere una laurea in legge  Angry

Infatti. Questi controlli non dovrebbero esistere in un'unione monetaria a tutti gli effetti, con libera circolazione di capitali e persone. L'unione non è più tale quando fa comodo allo Stato e ai politici, specie quelli amanti delle ruberie sui c/c come Amato (pensionato da 31mila euro al mese).

Tornando al discorso del dichiarare le giacenze al 31/12: non so se vadano calcolate come media su 365 giorni o sulla giacenza effettiva al 31/12. Se vale la seconda ipotesi, per evitare di dover compilare la rispettiva casella, basterebbe convertire tutto in BTC il 31/12 e riconvertirlo in fiat il 01/01 (con le relative commissioni di negoziazione su exchange).

E' lo stesso metodo che molti usano per abbassare (legalmente) l'ISEE: prelevare tutto il 31/12 in contanti e riversarlo il 02/01.
sr. member
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Nel senso che se invio 5000 a Bitstamp e 5001 a Intersango devo segnalarli?

Devi segnalare tutto, anche se si tratta di trasferimenti a persone fisiche. E devi sommare tutti i trasferimenti da e per l'estero, sommandoli in valore assoluto.
Quote
Da RischioCalcolato.it
Non è illecito portare/detenere i propri risparmi all’estero, così come investire fuori Italia. Occorre però rispettare queste regole imposte per la cui inosservanza scattano pesanti sanzioni pecuniarie (dal 10 al 50% non dell’imponibile ma delle somme), una presunzione di reddito (“di nero”) se tali attività e/o investimenti sono detenuti in paesi considerati “paradisi fiscali” (e con pure il raddoppio delle sanzioni), e la “confisca per equivalente” in termini di esecuzione preventiva o collaterale finalizzata al coercitivo pagamento delle imposte e sanzioni.
Devi poi segnalare la giacenza al 31/12.

Edit: a quanto pare ci sono altre imposte di mezzo: IVAFE, imposta sui depositi esteri. Un bel caos, specie per il fatto che il BTC non è -a mio modesto parere- considerabile come valuta o obbligazione, né gli exchange considerabili come banche o SIM.

In rete si trovano molte indicazioni...

Meglio interpellare un CAF o un commercialista!


Bella fregatura, solo per inviare bonifici bisogna avere una laurea in legge  Angry
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pecunia non olet
Nel senso che se invio 5000 a Bitstamp e 5001 a Intersango devo segnalarli?

Devi segnalare tutto, anche se si tratta di trasferimenti a persone fisiche. E devi sommare tutti i trasferimenti da e per l'estero, sommandoli in valore assoluto.
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Da RischioCalcolato.it
Non è illecito portare/detenere i propri risparmi all’estero, così come investire fuori Italia. Occorre però rispettare queste regole imposte per la cui inosservanza scattano pesanti sanzioni pecuniarie (dal 10 al 50% non dell’imponibile ma delle somme), una presunzione di reddito (“di nero”) se tali attività e/o investimenti sono detenuti in paesi considerati “paradisi fiscali” (e con pure il raddoppio delle sanzioni), e la “confisca per equivalente” in termini di esecuzione preventiva o collaterale finalizzata al coercitivo pagamento delle imposte e sanzioni.
Devi poi segnalare la giacenza al 31/12.

Edit: a quanto pare ci sono altre imposte di mezzo: IVAFE, imposta sui depositi esteri. Un bel caos, specie per il fatto che il BTC non è -a mio modesto parere- considerabile come valuta o obbligazione, né gli exchange considerabili come banche o SIM.

In rete si trovano molte indicazioni...

Meglio interpellare un CAF o un commercialista!
sr. member
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Il quadro RW è un quadro di monitoraggio e quanto dichiarato non è soggetto a tassazione. Nel dubbio riporterei i trasferimenti dall'estero. Tenete presente che i passaggi da e verso l'estero vanno sommati in valore assoluto.


Nel senso che se invio 5000 a Bitstamp e 5001 a Intersango devo segnalarli?
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pecunia non olet

Il quadro RW è un quadro di monitoraggio e quanto dichiarato non è soggetto a tassazione. Nel dubbio riporterei i trasferimenti dall'estero. Tenete presente che i passaggi da e verso l'estero vanno sommati in valore assoluto.
hero member
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Crypto-ideologist

Sicuramente è, e rimane, un dubbio che dovrà trovare soluzione prima o poi..


l'importante è che non ci sia qlk legge a riguardo, dato che nulla poena sine lege Smiley

così da dormire sonni tranquilli

mq mi piacerebbe il parere di qlk esperto in materia fiscale
legendary
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SELL bitcoinmarket.net | bitcoinitalia.com SELL
Nata nel 2011 e ancora manca di risposta (https://bitcointalksearch.org/topic/fisco-tasse-legge-sul-bitcoin-25061).
Tu parli di mining ma questo vale per ogni aspetto dei proventi ricavati da questa moneta non fiat.
Sicuramente è, e rimane, un dubbio che dovrà trovare soluzione prima o poi..
newbie
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Apro questo tread perche non ho trovato delle informazioni chiare sugli aspetti fiscali delle transazioni internazionali da e verso exchanger
Negli ultimi giorni in due tread ("Il mio punto di vista su mtgoxUSD"  e      "Bitstamp - un paio di quesiti" qualche aspetto è venuto a galla) ma penso che questi discorsi meritano un approfondimento

dalle mie poche informazioni in mio possesso ( sottolineo poche e spesso confuse ) mi pare che:

- il quadro RW vada compilato quando si portano con delle transazioni dei soldi all'estero
- non mi sembra che bisogni compialare il suddetto quadro quando si importano capitali dall'estero

Mi e' poco chiaro cosa invece dovrei fare io piccolo miner per "regolarizzare"  degli eventuali bonifici provenienti dall'exchanger .. non avendo un conto all'estero e non avendo fatto dei bonifici dall'italia all'estero non vorrei essere messo ai raggi x ....







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