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Topic: comprare bancomat bitcoin (Read 2726 times)

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October 22, 2014, 10:37:42 AM
#25
scusa, fallo chi ? sei tu che volevi fare l'interpello, e ora dici "fallo e facci sapere"? sono confuso  Huh

io non voglio grane
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October 15, 2014, 06:43:41 PM
#24
scusa, fallo chi ? sei tu che volevi fare l'interpello, e ora dici "fallo e facci sapere"? sono confuso  Huh
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October 15, 2014, 03:55:09 PM
#23

ho gia tentato la via dell'interpello, ma non ti si filano neanche di stricio, in sostanza mi hanno detto che loro rispondono solo su casi reali.
Quindi io dovrei prima comprarmi il bancomat, poi vendere i bitcoin senza sapere come dichiarare il guadagno e poi inviare un interpello.


Se vuoi fare un interpello puoi vendermi anche 0.01 BTC con LocalBitcoins, e dire "ho venduto Bitcoin in Italia, a un italiano, tramite uno strumento informatico, come mi comporto ora" ?

Dai, rompiamo le palle al ministero delle finanze, te lo compro io sto bittecoin, prepara la ricevuta :-)

fallo e  facci sapere
magari ti mandano la finanza a casa per esercizio abusivo della professione di operatore finanziario money transfer
legendary
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October 13, 2014, 02:01:13 AM
#22

ho gia tentato la via dell'interpello, ma non ti si filano neanche di stricio, in sostanza mi hanno detto che loro rispondono solo su casi reali.
Quindi io dovrei prima comprarmi il bancomat, poi vendere i bitcoin senza sapere come dichiarare il guadagno e poi inviare un interpello.


Se vuoi fare un interpello puoi vendermi anche 0.01 BTC con LocalBitcoins, e dire "ho venduto Bitcoin in Italia, a un italiano, tramite uno strumento informatico, come mi comporto ora" ?

Dai, rompiamo le palle al ministero delle finanze, te lo compro io sto bittecoin, prepara la ricevuta :-)

si, ma il discorso è questo:

con quale tipo di codice attività IVA (ATECO) faccio la vendita di bitcoin?

caso 1 --> la faccio con codice attività 72.60.0   "Altre attività connesse all'informatica" --> in tal caso è perfettamente inutile fare l'interpello in quanto questi codici attività non prevedono la vendita di servizi informatici su suolo italiano in esenzione di IVA (potrei venderli in esenzione di IVA solo a clienti fuori della comunità europea); non avrò mai l'esenzione di IVA per clienti italiani e dovrò necessariamente caricarci l'iva al 22% e forse dopo l'interpello mi becco pure una multa salata per avere venduto ad un cliente italiano 0.01 BTC in esenzione d'IVA

caso 2 --> faccio la vendita con codice attività IVA 67.13.1 (ATECO) "Attività dei cambiavalute" (exchanger) --> in tal caso puoi benissimo tentare una sola e singola vendita in esenzione d'IVA e poi chiedere l'interpello facendo cenno nell'interpello alla sentenza DELLA corte di giustizia europea  C-264/14 che si è già pronunciata a favore delle vendite di bitcoin da parte di un exchanger belga senza applicazione dell'IVA

Nel secondo caso credo sia la via più corretta da seguire; inoltre, proprio per la precisione io mi aprirei un'attività con entrambi i codici ateco (altre attività connesse all'informatica + attività dei cambiavalute)

chiedi alla tua camera di commercio i requisiti per avviare l'attività di cambia valute (iscrizione a oam e denuncia attività in questura) e ovviamente raccordati con un commercialista competente in materia di crypto valute.

tienici informati qui sul forum sugli sviluppi della cosa. Ovviamente, metti in conto anche la possibilità di beccarti lo stesso anche nel secondo caso una multa salata...  parlane bene col commercialista dei rischi e dei benefici.

il mio consiglio finale? Lascia stare per adesso e attendiamo una norma chiara e ben definita che regolamenterà in maniera chiara ed inequivocabile la vendita/scambio di bitcoin al pubblico da parte di aziende italiane su suolo italiano.
hero member
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October 12, 2014, 04:52:40 PM
#21

ho gia tentato la via dell'interpello, ma non ti si filano neanche di stricio, in sostanza mi hanno detto che loro rispondono solo su casi reali.
Quindi io dovrei prima comprarmi il bancomat, poi vendere i bitcoin senza sapere come dichiarare il guadagno e poi inviare un interpello.


Se vuoi fare un interpello puoi vendermi anche 0.01 BTC con LocalBitcoins, e dire "ho venduto Bitcoin in Italia, a un italiano, tramite uno strumento informatico, come mi comporto ora" ?

Dai, rompiamo le palle al ministero delle finanze, te lo compro io sto bittecoin, prepara la ricevuta :-)
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October 12, 2014, 02:21:57 AM
#20
E' sufficiente rivolgersi ad un commercialista esperto in materia come per qualsiasi attività che si desideri intraprendere. Su coinmap sono presenti diversi professionisti che accettano anche pagamenti in BTC. Sicuramente contattare il produttore è la via sbagliata in quanto non si può aspettarsi una consulenza in merito a questi aspetti. Non credo sia da pagare IVA o altro ma come accennato in precedenza se desidera maggiori informazioni in merito può contattarci a [email protected].

Saluti

nessun commercialista sa dare informazioni certe
e nemmeno lei mi sembra molto sicuro di cio che dice "Non credo sia da pagare IVA o altro" , a me servono certezze.
In alternativa potrei vedere cosa dice la legislazione svizzera e posizionare il mio bancomat li



Nessun paese ancora ha legislazioni chiare circa i bitcoin, men che meno l'Italia.

I bitcoin fino a che non saranno normati in maniera chiara ed inequivocabile, vanno considerati come dei beni immateriali di natura informatica e saranno vendibili in Italia da qualsiasi azienda che tratta prodotti informatici software e quindi assimilati nè più nè meno a dei programmi per elaboratore (il bitcoin non è altro che un hash firmato digitalmente e inserito in un grande libro mastro chiamato block-chain, la cui proprietà viene rivendicata dal possessore della relativa chiave privata alla cui chiave pubblica corrisponde l'hash firmato digitalmente dal precedente proprietario) e come tale vanno assoggettati ad IVA come qualsiasi altro prodotto software, e vanno contestualmente scontrinati o fatturati.

Nel momento in cui dovessero essere assimilati nel codice legislativo a delle monete, saranno vendibili a quel punto esclusivamente da banche, finanziarie e cambia valute, e come tali non saranno più assoggettabili ad iva, ma le aziende informatiche a quel punto non potranno più venderli, a meno che il legislatore faccia anche delle deroghe alle rigide norme valutarie, in tal senso.

Ma fino ad oggi non mi risulta che siano stati normati, quindi qualsiasi azienda informatica che li venda o distribuisca con macchinette automatiche, a mio modo di vedere, dovrebbe assoggettarli ad iva. Poi è ovvio che ciascuno di noi può interpretare la legge, ma su alcuni aspetti chiari ed inequivocabili, come l'obbligo di assoggettare dei beni immateriali ad IVA credo ci sia uno spazio di interpretazione prossimo se non pari allo zero.

Il mio consiglio pertanto è il seguente: fare un interpello all'Agenzia delle entrate, facendosi ovviamente guidare da un commercialista esperto in materia, ove si chiede all'Agenzia delle Entrate, se i prodotti software, nello specifico i bitcoin, venduti al pubblico mediante distributore automatizzato possono essere venduti in esenzione d'IVA. Nella remota possibilità la risposta all'interpello fosse positiva, solo il tal caso l'azienda potrebbe venderli in esenzione. Questi interpelli ovviamente vanno fatti prima che la macchinetta venga messa in funzione, oppure la macchinetta potrebbe essere messa in funzione preventivamente assoggettandoli ad iva e dopo il poco probabile esito positivo dell'interpello si potrebbe eventualmente rimuovere il fardello.

E' ovvio che un tale distributore automatico, essendo una vendita al minuto, andrebbe prima autorizzato in ogni caso dal comune di appartenenza, che è competente sul territorio per la vendita al dettaglio mediante distributori automatizzati.

Valuta eventualmente di piazzarlo nell'area internazionale duty-free di un aereoporto


ho gia tentato la via dell'interpello, ma non ti si filano neanche di stricio, in sostanza mi hanno detto che loro rispondono solo su casi reali.
Quindi io dovrei prima comprarmi il bancomat, poi vendere i bitcoin senza sapere come dichiarare il guadagno e poi inviare un interpello.


ho capito...  però potresti tentare la strada di venderli in esenzione d'IVA facendo riferimento alla sentenza della corte europea http://bitcoinmagazine.com/16810/vat-bitcoin-update-bruxelles/ e poi fare domanda di interpello facendo cenno nella stessa domanda al caso sollevato in Belgio....   in genere le autorità dovrebbero uniformarsi in tutta l'Unione Europea circa i regimi di applicazione dell'IVA

Ovviamente, bisognerebbe poi vedere esattamente che tipo di attività bisognerebbe dichiarare ai fini IVA: attività di tipo informatico? Attività di tipo "società finanziaria"?
In quest'ultimo caso, bisogna chiedere autorizzazione a Banca d'Italia ed avere tutta una serie incredibile di requisiti, e secondo me sarebbe la strada più corretta da intraprendere...

Perché secondo me venderli con distributore automatico dichiarando un'attività di tipo informatico non è proprio la strada corretta per poterli vendere in regime di esenzione d'IVA, in quanto questo tipo di attività non gode di regimi di esenzione IVA per alcun tipo di prodotto. La cosa più giusta credo sia avviare un'attività tipo società finanziaria che svolge come attività secondaria anche attività di tipo informatico, chiedendo poi di conseguenza tutte le autorizzazioni necessarie alla Banca d'Italia per lo svolgimento dell'attività finanziaria...

Oppure, la cosa migliore sarebbe quella di trovare una partnership con una società di tipo finanziario già costituita, e creare una collaborazione fra aziende (una società che opera in campo informatico che collabora con una società finanziaria). In tal modo tutti gli oneri finanziari sarebbero curati dalla società di tipo finanziario mentre tutta la parte informatica, elettronica e di marketing sarebbe curata dall'azienda informatica.

Ma è una strada lunga e tortuosa..  valuta bene
sr. member
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October 11, 2014, 02:30:56 PM
#19
E' sufficiente rivolgersi ad un commercialista esperto in materia come per qualsiasi attività che si desideri intraprendere. Su coinmap sono presenti diversi professionisti che accettano anche pagamenti in BTC. Sicuramente contattare il produttore è la via sbagliata in quanto non si può aspettarsi una consulenza in merito a questi aspetti. Non credo sia da pagare IVA o altro ma come accennato in precedenza se desidera maggiori informazioni in merito può contattarci a [email protected].

Saluti

nessun commercialista sa dare informazioni certe
e nemmeno lei mi sembra molto sicuro di cio che dice "Non credo sia da pagare IVA o altro" , a me servono certezze.
In alternativa potrei vedere cosa dice la legislazione svizzera e posizionare il mio bancomat li



Nessun paese ancora ha legislazioni chiare circa i bitcoin, men che meno l'Italia.

I bitcoin fino a che non saranno normati in maniera chiara ed inequivocabile, vanno considerati come dei beni immateriali di natura informatica e saranno vendibili in Italia da qualsiasi azienda che tratta prodotti informatici software e quindi assimilati nè più nè meno a dei programmi per elaboratore (il bitcoin non è altro che un hash firmato digitalmente e inserito in un grande libro mastro chiamato block-chain, la cui proprietà viene rivendicata dal possessore della relativa chiave privata alla cui chiave pubblica corrisponde l'hash firmato digitalmente dal precedente proprietario) e come tale vanno assoggettati ad IVA come qualsiasi altro prodotto software, e vanno contestualmente scontrinati o fatturati.

Nel momento in cui dovessero essere assimilati nel codice legislativo a delle monete, saranno vendibili a quel punto esclusivamente da banche, finanziarie e cambia valute, e come tali non saranno più assoggettabili ad iva, ma le aziende informatiche a quel punto non potranno più venderli, a meno che il legislatore faccia anche delle deroghe alle rigide norme valutarie, in tal senso.

Ma fino ad oggi non mi risulta che siano stati normati, quindi qualsiasi azienda informatica che li venda o distribuisca con macchinette automatiche, a mio modo di vedere, dovrebbe assoggettarli ad iva. Poi è ovvio che ciascuno di noi può interpretare la legge, ma su alcuni aspetti chiari ed inequivocabili, come l'obbligo di assoggettare dei beni immateriali ad IVA credo ci sia uno spazio di interpretazione prossimo se non pari allo zero.

Il mio consiglio pertanto è il seguente: fare un interpello all'Agenzia delle entrate, facendosi ovviamente guidare da un commercialista esperto in materia, ove si chiede all'Agenzia delle Entrate, se i prodotti software, nello specifico i bitcoin, venduti al pubblico mediante distributore automatizzato possono essere venduti in esenzione d'IVA. Nella remota possibilità la risposta all'interpello fosse positiva, solo il tal caso l'azienda potrebbe venderli in esenzione. Questi interpelli ovviamente vanno fatti prima che la macchinetta venga messa in funzione, oppure la macchinetta potrebbe essere messa in funzione preventivamente assoggettandoli ad iva e dopo il poco probabile esito positivo dell'interpello si potrebbe eventualmente rimuovere il fardello.

E' ovvio che un tale distributore automatico, essendo una vendita al minuto, andrebbe prima autorizzato in ogni caso dal comune di appartenenza, che è competente sul territorio per la vendita al dettaglio mediante distributori automatizzati.

Valuta eventualmente di piazzarlo nell'area internazionale duty-free di un aereoporto


ho gia tentato la via dell'interpello, ma non ti si filano neanche di stricio, in sostanza mi hanno detto che loro rispondono solo su casi reali.
Quindi io dovrei prima comprarmi il bancomat, poi vendere i bitcoin senza sapere come dichiarare il guadagno e poi inviare un interpello.
sr. member
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October 11, 2014, 07:56:45 AM
#18
Chiedo scusa se non sono stato chiaro. Io non conosco personalmente la situazione Italiana in merito ma come le indicavo se desidera inviare una mail a info@bitroad,co.uk verrà contattato da personale del nostro team che è in contatto con commercialisti specializzati e operatori di ATM sul terrirorio italiano per approfondire questo  discorso in una sede appropriata.

Saluti
legendary
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October 11, 2014, 06:44:27 AM
#17
E' sufficiente rivolgersi ad un commercialista esperto in materia come per qualsiasi attività che si desideri intraprendere. Su coinmap sono presenti diversi professionisti che accettano anche pagamenti in BTC. Sicuramente contattare il produttore è la via sbagliata in quanto non si può aspettarsi una consulenza in merito a questi aspetti. Non credo sia da pagare IVA o altro ma come accennato in precedenza se desidera maggiori informazioni in merito può contattarci a [email protected].

Saluti

nessun commercialista sa dare informazioni certe
e nemmeno lei mi sembra molto sicuro di cio che dice "Non credo sia da pagare IVA o altro" , a me servono certezze.
In alternativa potrei vedere cosa dice la legislazione svizzera e posizionare il mio bancomat li



Nessun paese ancora ha legislazioni chiare circa i bitcoin, men che meno l'Italia.

I bitcoin fino a che non saranno normati in maniera chiara ed inequivocabile, vanno considerati come dei beni immateriali di natura informatica e saranno vendibili in Italia da qualsiasi azienda che tratta prodotti informatici software e quindi assimilati nè più nè meno a dei programmi per elaboratore (il bitcoin non è altro che un hash firmato digitalmente e inserito in un grande libro mastro chiamato block-chain, la cui proprietà viene rivendicata dal possessore della relativa chiave privata alla cui chiave pubblica corrisponde l'hash firmato digitalmente dal precedente proprietario) e come tale vanno assoggettati ad IVA come qualsiasi altro prodotto software, e vanno contestualmente scontrinati o fatturati.

Nel momento in cui dovessero essere assimilati nel codice legislativo a delle monete, saranno vendibili a quel punto esclusivamente da banche, finanziarie e cambia valute, e come tali non saranno più assoggettabili ad iva, ma le aziende informatiche a quel punto non potranno più venderli, a meno che il legislatore faccia anche delle deroghe alle rigide norme valutarie, in tal senso.

Ma fino ad oggi non mi risulta che siano stati normati, quindi qualsiasi azienda informatica che li venda o distribuisca con macchinette automatiche, a mio modo di vedere, dovrebbe assoggettarli ad iva. Poi è ovvio che ciascuno di noi può interpretare la legge, ma su alcuni aspetti chiari ed inequivocabili, come l'obbligo di assoggettare dei beni immateriali ad IVA credo ci sia uno spazio di interpretazione prossimo se non pari allo zero.

Il mio consiglio pertanto è il seguente: fare un interpello all'Agenzia delle entrate, facendosi ovviamente guidare da un commercialista esperto in materia, ove si chiede all'Agenzia delle Entrate, se i prodotti software, nello specifico i bitcoin, venduti al pubblico mediante distributore automatizzato possono essere venduti in esenzione d'IVA. Nella remota possibilità la risposta all'interpello fosse positiva, solo il tal caso l'azienda potrebbe venderli in esenzione. Questi interpelli ovviamente vanno fatti prima che la macchinetta venga messa in funzione, oppure la macchinetta potrebbe essere messa in funzione preventivamente assoggettandoli ad iva e dopo il poco probabile esito positivo dell'interpello si potrebbe eventualmente rimuovere il fardello.

E' ovvio che un tale distributore automatico, essendo una vendita al minuto, andrebbe prima autorizzato in ogni caso dal comune di appartenenza, che è competente sul territorio per la vendita al dettaglio mediante distributori automatizzati.

Valuta eventualmente di piazzarlo nell'area internazionale duty-free di un aereoporto
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October 11, 2014, 05:58:56 AM
#16
E' sufficiente rivolgersi ad un commercialista esperto in materia come per qualsiasi attività che si desideri intraprendere. Su coinmap sono presenti diversi professionisti che accettano anche pagamenti in BTC. Sicuramente contattare il produttore è la via sbagliata in quanto non si può aspettarsi una consulenza in merito a questi aspetti. Non credo sia da pagare IVA o altro ma come accennato in precedenza se desidera maggiori informazioni in merito può contattarci a [email protected].

Saluti

nessun commercialista sa dare informazioni certe
e nemmeno lei mi sembra molto sicuro di cio che dice "Non credo sia da pagare IVA o altro" , a me servono certezze.
In alternativa potrei vedere cosa dice la legislazione svizzera e posizionare il mio bancomat li

sr. member
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October 11, 2014, 05:40:08 AM
#15
E' sufficiente rivolgersi ad un commercialista esperto in materia come per qualsiasi attività che si desideri intraprendere. Su coinmap sono presenti diversi professionisti che accettano anche pagamenti in BTC. Sicuramente contattare il produttore è la via sbagliata in quanto non si può aspettarsi una consulenza in merito a questi aspetti. Non credo sia da pagare IVA o altro ma come accennato in precedenza se desidera maggiori informazioni in merito può contattarci a [email protected].

Saluti
legendary
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October 11, 2014, 05:16:36 AM
#14
Sicuramente il consenso del proprietario del negozio/spazio richiesto. Per il discorso di vendita di Bitcoin bisogna consultare un consulente o magari chiedere a chi già vende Bitcoin di persona. Per macchina double way tipo lamassu con base extra, robocoin o altre il discorso è molto più complicato.






ho parlato con i produtttori, i quali mi hanno detto in poche parole, prima compra la macchina, poi ti speghiamo la parte fiscale.
e qui ho chiuso le comunicazioni.


C'è troppa nebbia attorno ai bitcoin , in italia almento, per pensare di investirci seriamente.

secondo me se si installa una macchinetta che distribuisce bitcoin al pubblico, essendo questi paragonabili ad una sorta di prodotto software ovvero ad un bene immateriale, andrebbe assolta l'IVA al 22% ed andrebbe emesso all'istante scontrino fiscale o fattura. Cioè in pratica chi vende i BTC ai privati attraverso la macchinetta andrebbe fuori mercato rispetto agli exchangers.

Solo chi ha partita IVA potrebbe poi detrarsi l'IVA, ma solo per aziende informatiche che trattano prodotti software nel campo specifico della produzione e trattamento dei bitcoin, ma per l'utente finale sarebbe di fatto un costo aggiuntivo del 22%.

Forse solo delle aziende abilitate a trattare prodotti finanziari potrebbero vendere BTC dal distributore automatico in esenzione di IVA, trattandolo appunto come prodotto finanziario, quindi banche e finanziarie, ma per il momento si guardano bene dal farlo in quanto trattasi di prodotto finanziario ad alto rischio che non può essere venduto con leggerezza da un qualsiasi ATM senza prima far firmare un contratto al cliente

Non lo so, ma io sta storia degli ATM per bitcoin al momento la vedo solo come una forzatura (i BTC non hanno bisogno degli ATM per diffondersi), che peraltro potrebbe dare non pochi problemi fiscali in futuro a chi li installa su suolo italico e che vende bitcoin senza assoggettarli ad  IVA del 22%.
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October 11, 2014, 04:55:35 AM
#13
Sicuramente il consenso del proprietario del negozio/spazio richiesto. Per il discorso di vendita di Bitcoin bisogna consultare un consulente o magari chiedere a chi già vende Bitcoin di persona. Per macchina double way tipo lamassu con base extra, robocoin o altre il discorso è molto più complicato.






ho parlato con i produtttori, i quali mi hanno detto in poche parole, prima compra la macchina, poi ti speghiamo la parte fiscale.
e qui ho chiuso le comunicazioni.


C'è troppa nebbia attorno ai bitcoin , in italia almento, per pensare di investirci seriamente.
sr. member
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October 10, 2014, 05:19:07 AM
#12
Sicuramente il consenso del proprietario del negozio/spazio richiesto. Per il discorso di vendita di Bitcoin bisogna consultare un consulente o magari chiedere a chi già vende Bitcoin di persona. Per macchina double way tipo lamassu con base extra, robocoin o altre il discorso è molto più complicato.



sr. member
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October 09, 2014, 12:21:34 PM
#11
In effetti è più economico e ne possiediamo un unità noi stessi che viene utilizzata sia come installazione fissa che come ATM "itinerante" per eventi vari.
Purtroppo la possibilità di utilizzare solo un wallet interno come per la macchina italiana ne limita l'utilità, l'assenza di strumenti di identificazione la rende vulnerabile a future regolamentazioni in materia e limitata comunque a bassi importi.

Ottima come promozione, non molto per quanto riguarda l'utilizzo pratico. Arriva in Italia per circa 1300/1400€ dopo dogana, spese di spedizione e tasse. Il tempo di consegna è indicativamente 15/20 gg + dogana (nel nostro caso circa 40gg totali) se si risparmia sulla spedizione i tempi si allungano molto.




ma attualmente , a che regole bisogna attenresi per installare questi aggeggi in italia?
sr. member
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October 09, 2014, 10:20:40 AM
#10
In effetti è più economico e ne possiediamo un unità noi stessi che viene utilizzata sia come installazione fissa che come ATM "itinerante" per eventi vari.
Purtroppo la possibilità di utilizzare solo un wallet interno come per la macchina italiana ne limita l'utilità, l'assenza di strumenti di identificazione la rende vulnerabile a future regolamentazioni in materia e limitata comunque a bassi importi.

Ottima come promozione, non molto per quanto riguarda l'utilizzo pratico. Arriva in Italia per circa 1300/1400€ dopo dogana, spese di spedizione e tasse. Il tempo di consegna è indicativamente 15/20 gg + dogana (nel nostro caso circa 40gg totali) se si risparmia sulla spedizione i tempi si allungano molto.

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October 09, 2014, 10:11:08 AM
#9
sr. member
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October 09, 2014, 09:35:02 AM
#8
Noi proponiamo una macchina che, a differenza del progetto italiano che lavora con un wallet locale, lavora con un exchange selezionabile dall'cliente (noi consigliamo di utilizzare The Rock Trading) e integra sistemi di scansione documenti e inpronte digitali inpostabili per inporti elevati, supporto per altre crittovalute e altre funzionalità come POS, infopoint, e shopping point.

http://bitroad.co.uk/12839-general-byte-batmtwo-btcltcdoge-atm-eu.html

Abbiamo un prezzo speciale per i clienti Italiani e forniamo singole unità configurate al prezzo massimo di 2299 con spedizione gratuita. Consegna in 5/15 gg.
Se l'ordine non è urgente possimo fornire una scontistica ulteriore.

Per informazioni

[email protected]

Saluti
sr. member
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October 09, 2014, 06:32:38 AM
#7
a me interesserebbe , vorrei installarlo in un negozio , ma non saprei da un punto di vista legale come comportarmi
in oltre le lamassu costano di piu , mi pare.
hero member
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October 09, 2014, 04:07:00 AM
#6
Se vuoi informazioni su bitcoin ATM contattami, sono il primo ad averne istallato uno in Italia ed il terzo in Europa (oggi ce n'è + di 60 funzionanti nel vecchio continente).
Ho aperto un thread specifico qui sul forum  https://bitcointalksearch.org/topic/vendo-btc-primo-batm-italiano-in-funzione-a-udine-infonews-qui-626650 ed altre informazioni le puoi trovare sul mio blog www.gavrilobtc.com
Fammi sapere

Tranquillo, ho letto del tuo progetto e lavoro.
Sicuramente terrò conto anche della tua proposta!
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