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Topic: Compravendita P2P (non kyc) e regole da rispettare (Read 264 times)

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Certo che se io ho 5.000 vicini diversi... eh... beh... inizio a girare somme in banca, comprare auto intestandole a me stesso, qualche immobile... beh... chiaro che la cosa presto o tardi salta.





Ma infatti penso che auto ed immobili siano l'ultimo dei pensieri degli evasori. Al massimo ci mettono qualche attività da "scontrinaggio" in mezzo e torna tutto pulito (bar, autolavaggi, ecc..)
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Ma mi è chiaro che non potesse passare inosservato, non era nemmeno mia intenzione altrimenti avrei venduto per contanti non bonifici ultratracciabili, non credevo stessi facendo qualcosa di male quindi da nascondere.
Nella mia ingenuità credo che due individui possano incontrarsi e scambiare quello che vogliono senza farsi troppi problemi. Che siano cose legali ovviamente, e bitcoin non è illegale.

Sulla questione del perchè uno debba comprare p2p invece che su un exchange kyc, ripeto, ci sono molte persone che preferiscono avere privacy e non perchè hanno qualcosa da nascondere.. tbh mi pare assurdo che il kyc quindi la sorveglianza corporate/statale sia la norma e il p2p una roba osteggiata, anche qui su questo forum.



Anche possedere un Rolex non è illegale, se lo compero per la strada da uno sconosciuto, in modalità strane, potrei incorrere nel reato di incauto acquisto, se non scadere nella ricettazione vera e propria; perché magari quel Rolex è stato rapinato a qualcuno o rubato da un negozio.

Mi sembra normale che il P2P sia osteggiato perché quella che ti chiami privacy, chi governa la chiama possibilità di nascondere redditi al fisco.
Io ho € 300.000, un miliardo, ma non lo voglio fare sapere... sai la privacy... porta pazienza, siamo tutti grandi o cosa ? ci sono cose talmente evidenti...

Chi fa operazioni finanziarie dissimulando la propria identità in uno dei passaggi, commette qualcosa di illegale, sia che sia per € 1 che per € 1.000.000.

Non fare KYC è uno dei maggiori indicatori di anomalia.

Intendiamoci se io taglio la siepe al mio vicino e lui mi da € 100 a nero... io me li metto in tasca e vado a fare una cena alla ristorante... boooh... !!! € 100 avevo, € 100 ho speso... quasi impossibile rilevarlo.

Certo che se io ho 5.000 vicini diversi... eh... beh... inizio a girare somme in banca, comprare auto intestandole a me stesso, qualche immobile... beh... chiaro che la cosa presto o tardi salta.


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Allora, il KYC io l'ho fatto sui vari exchange anni fa e quindi ovviamente i btc che vendo ora sono quelli che ho acquistato / che riacquisto su questi exchange con KYC, perfettamente tracciabili quindi nonchè acquistati con euro regolari.
Lato antiriciclaggio dovrei essere a posto allora? Non vendo btc non tracciati e non compro per conto terzi, ma vendo ciò che ho già nelle mie disponibilità.

Ho la mia offerta sulla piattaforma, un privato l'accetta, invio i miei coins all'escrow, il cliente mi invia il bonifico (anche questo, un bonifico è tracciabile no? non dovrei essere tranquillo per questo?) e io rilascio i coins. Easy.

Il KYC non è richiesto per operare su hodlhodl, ma avendo fatto trades importanti con una persona in particolare (un paio di transazioni da poco meno di 10k al giorno, su mia richiesta perchè non voglio fare trades troppo grossi in una volta sola, avendomi lui detto quando ci incontrammo che aveva da cambiare circa 300k) ho quindi chiesto lui per scrupolo selfie con documento e una scritta specifica su un foglio di carta.

E no, è proprio l'impiegato che mi ha detto che mi avrebbe segnalato, dopo la mia richiesta di aumentare i limiti del conto e al mio primo accenno della frase "compravendita di bitcoin".
Poi magari era già partita in automatico prima, questo non lo so.




Inizio a capire meglio.

Dovresti rileggere e ripensare quel che hai scritto.
Evidentemente non hai letto il link che ti ho postato.

Operi su un exchange ( regolamentato dove ?! ) che non richiede KYC.

La persona che opera con te si identifica tramite un documento... documenti possono essere falso, di un'altra persona, trovati per strada, rubati... hai fatto una verifica che è equiparabile ad uno scambio di figurine.

La persona deve cambiare 300 k e fate operazioni da 10 k quello che in ambito di antiriciclaggio si chiama operazione frazionata.
Realizzata proprio per dissimulare il reale montante di una operazione.
300 k lo ha detto a te, potrebbero anche essere 30.000 k.

Come ti hanno già detto, perché passare da un meccanismo che ti fa guadagnare a te e non andare su Kraken o altro exchange... ?!


Porta pazienza... detta così, mi sembra che tu sia caduto nel meccanismo di chi voleva riciclare delle somme di denaro, caduto a due gambe e sprofondato come fare un tuffo nelle sabbie mobili.

Se il burocrate ti ha detto chiaramente e formalmente che avrebbe segnalato l'operazione, ha pure sbagliato e sarebbe altamente sanzionabile dall'istituto per cui lavora.


Non credo sia regolamento da nessuna parte, poi non è un exchange, non tocca nemmeno ne i btc ne gli euro. Fa solo da tramite e terza chiave per l'escrow.

Il mittente dei bonifici corrisponde ai documenti che ho richiesto. Documenti che sono stati prodotti specificatamente per me. Poi onestamente non so quanto sofisticata possa essere la falsificazione.

Che tipo di documenti, in che forma, dovrei chiedere a lui o altri eventuali compratori futuri per essere sicuro di chi ho davanti e non avere grane?
Cioè in che forma e sottostando a quali regole io privato posso vendere btc ad un altro privato?

Sul fatto dei 300k frazionati, specifico che sono stato io a chiedere un frazionamento per un motivo semplice, non volevo impegnare troppi fondi in singoli contratti, e anche volendo non potevo nemmeno inviare a mia volta bonifici più grossi agli exchange per i limiti del mio home banking.
Lui avrebbe anche comprato in una volta sola.



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poco meno di 10k al giorno per un totale di 300k movimentati ti pare poco? Non conosco il tuo reddito e il tuo patrimonio, ma per un normale lavoratore che non abbia un'attività di impresa è decisamente fuori dai parametri

Non mi pare affatto poco, proprio per questo ho preferito farmi dare qualche documentazione giusto per capire con chi stavo facendo affari.
Che poi uno da per scontato che i bonifici bancari siano ultratracciabili, sicuri, con tutte le regole a cui le banche sottopongono il cliente, che non pensa che a sua volta deve fare il controllore

E sicuramente è fuori dai parametri, ma d'altronde è un attività che prima non facevo quindi è ovvio

Detto tra noi e come fossimo al bar: renditi però conto che questo è proprio il tipo di "comportamento" che qualcuno può ritenere molto sospetto. Non mi stupisco che il funzionario abbia fatto una segnalazione.

Ti sei domandato come mai uno abbia fatto ricorso a te per le operazioni anziché operarre su un cex?  oppure visto che l'importo on era basso chiedere un'operazione otc ?
L'unico motivo è che non voleva essere tracciato, voleva fare un'operazione che non risultasse. Magari il documento che hai tu è semplicemente quello di un prestanome che si è preso 200 € sotto banco per comparirre come attore dell'operazione.

Non ti sto "accusando" eh - beninteso - sto solo dicendo che operazioni di questi importi è chiaro che non possano passare senza essere notate.



Ma mi è chiaro che non potesse passare inosservato, non era nemmeno mia intenzione altrimenti avrei venduto per contanti non bonifici ultratracciabili, non credevo stessi facendo qualcosa di male quindi da nascondere.
Nella mia ingenuità credo che due individui possano incontrarsi e scambiare quello che vogliono senza farsi troppi problemi. Che siano cose legali ovviamente, e bitcoin non è illegale.

Sulla questione del perchè uno debba comprare p2p invece che su un exchange kyc, ripeto, ci sono molte persone che preferiscono avere privacy e non perchè hanno qualcosa da nascondere.. tbh mi pare assurdo che il kyc quindi la sorveglianza corporate/statale sia la norma e il p2p una roba osteggiata, anche qui su questo forum.




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Allora, il KYC io l'ho fatto sui vari exchange anni fa e quindi ovviamente i btc che vendo ora sono quelli che ho acquistato / che riacquisto su questi exchange con KYC, perfettamente tracciabili quindi nonchè acquistati con euro regolari.
Lato antiriciclaggio dovrei essere a posto allora? Non vendo btc non tracciati e non compro per conto terzi, ma vendo ciò che ho già nelle mie disponibilità.

Ho la mia offerta sulla piattaforma, un privato l'accetta, invio i miei coins all'escrow, il cliente mi invia il bonifico (anche questo, un bonifico è tracciabile no? non dovrei essere tranquillo per questo?) e io rilascio i coins. Easy.

Il KYC non è richiesto per operare su hodlhodl, ma avendo fatto trades importanti con una persona in particolare (un paio di transazioni da poco meno di 10k al giorno, su mia richiesta perchè non voglio fare trades troppo grossi in una volta sola, avendomi lui detto quando ci incontrammo che aveva da cambiare circa 300k) ho quindi chiesto lui per scrupolo selfie con documento e una scritta specifica su un foglio di carta.

E no, è proprio l'impiegato che mi ha detto che mi avrebbe segnalato, dopo la mia richiesta di aumentare i limiti del conto e al mio primo accenno della frase "compravendita di bitcoin".
Poi magari era già partita in automatico prima, questo non lo so.




Inizio a capire meglio.

Dovresti rileggere e ripensare quel che hai scritto.
Evidentemente non hai letto il link che ti ho postato.

Operi su un exchange ( regolamentato dove ?! ) che non richiede KYC.

La persona che opera con te si identifica tramite un documento... documenti possono essere falso, di un'altra persona, trovati per strada, rubati... hai fatto una verifica che è equiparabile ad uno scambio di figurine.

La persona deve cambiare 300 k e fate operazioni da 10 k quello che in ambito di antiriciclaggio si chiama operazione frazionata.
Realizzata proprio per dissimulare il reale montante di una operazione.
300 k lo ha detto a te, potrebbero anche essere 30.000 k.

Come ti hanno già detto, perché passare da un meccanismo che ti fa guadagnare a te e non andare su Kraken o altro exchange... ?!


Porta pazienza... detta così, mi sembra che tu sia caduto nel meccanismo di chi voleva riciclare delle somme di denaro, caduto a due gambe e sprofondato come fare un tuffo nelle sabbie mobili.

Se il burocrate ti ha detto chiaramente e formalmente che avrebbe segnalato l'operazione, ha pure sbagliato e sarebbe altamente sanzionabile dall'istituto per cui lavora.
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poco meno di 10k al giorno per un totale di 300k movimentati ti pare poco? Non conosco il tuo reddito e il tuo patrimonio, ma per un normale lavoratore che non abbia un'attività di impresa è decisamente fuori dai parametri

Non mi pare affatto poco, proprio per questo ho preferito farmi dare qualche documentazione giusto per capire con chi stavo facendo affari.
Che poi uno da per scontato che i bonifici bancari siano ultratracciabili, sicuri, con tutte le regole a cui le banche sottopongono il cliente, che non pensa che a sua volta deve fare il controllore

E sicuramente è fuori dai parametri, ma d'altronde è un attività che prima non facevo quindi è ovvio

Detto tra noi e come fossimo al bar: renditi però conto che questo è proprio il tipo di "comportamento" che qualcuno può ritenere molto sospetto. Non mi stupisco che il funzionario abbia fatto una segnalazione.

Ti sei domandato come mai uno abbia fatto ricorso a te per le operazioni anziché operarre su un cex?  oppure visto che l'importo on era basso chiedere un'operazione otc ?
L'unico motivo è che non voleva essere tracciato, voleva fare un'operazione che non risultasse. Magari il documento che hai tu è semplicemente quello di un prestanome che si è preso 200 € sotto banco per comparirre come attore dell'operazione.

Non ti sto "accusando" eh - beninteso - sto solo dicendo che operazioni di questi importi è chiaro che non possano passare senza essere notate.

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non capisco cosa passa nella testa della gente. Io non mi fido degli exchange ed evito quelli che impongono il KYC per non dargli i miei documenti, ma meno che mai mi sognerei di darli a uno sconosciuto qualsiasi, di cui non so nulla e che potrebbe farci qualsiasi cosa...

Guarda, concordo tbh. Non mi sentirei a mio agio io stesso a dare documenti ad un individuo sconosciuto, seppur con ottime recensioni e tutto, ma che è sempre uno sconosciuto.
Ci sono persone che invece la pensano così verso gli exchange, va anche in base al proprio threat model.. ci sono poi comunque modi per evitare un riutilizzo dei documenti consegnati




poco meno di 10k al giorno per un totale di 300k movimentati ti pare poco? Non conosco il tuo reddito e il tuo patrimonio, ma per un normale lavoratore che non abbia un'attività di impresa è decisamente fuori dai parametri

Non mi pare affatto poco, proprio per questo ho preferito farmi dare qualche documentazione giusto per capire con chi stavo facendo affari.
Che poi uno da per scontato che i bonifici bancari siano ultratracciabili, sicuri, con tutte le regole a cui le banche sottopongono il cliente, che non pensa che a sua volta deve fare il controllore

E sicuramente è fuori dai parametri, ma d'altronde è un attività che prima non facevo quindi è ovvio
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La domanda che mi farei io è: perché c'è qualcuno che è disposto a pagarmi un premio extra per dei bitcoin che poi ricomprerò su Kraken, invece di comprarli direttamente su exchange a un prezzo inferiore?
Soprattutto non quadra il fatto che l'acquirente abbia inviato gli stessi documenti che chiederebbe l'exchange per il KYC. Il sospetto che l'identità sia rubata è più che fondato.

Beh, perchè esistono gli exchange p2p? O gli ATM, con premium assurdi? C'è chi da un valore alla privacy ed è disposto a pagare di più per ottenerla.
Ovviamente, dare dei documenti a me privato non è come darli al mega exchange, se appunto uno da valore alla privacy.

Escludo inoltre che sia identità rubata, ho selfie con documento e scritta specifica su foglio di carta.
Dovrei chiedere anche esami del sangue per star sicuro  Grin

non capisco cosa passa nella testa della gente. Io non mi fido degli exchange ed evito quelli che impongono il KYC per non dargli i miei documenti, ma meno che mai mi sognerei di darli a uno sconosciuto qualsiasi, di cui non so nulla e che potrebbe farci qualsiasi cosa...

Non so cosa tu intenda per "grandezza delle transazioni", ma se di punto in bianco hai iniziato a fare tutte queste operazioni di importo rilevante, specie in relazione alla tua situazione reddituale e patrimoniale, è matematico che partano delle segnalazioni.

Se hai cominciato da quest'anno, per il momento non rischi niente, ma dall'anno prossimo sarai obbligato a dichiarare tutto al fisco, pagando le imposte sulle plusvalenze e dichiarando nel quadro RW le crypto possedute. Questo non esclude comunque eventuali accertamenti, se l'importo investito non è coerente con la tua posizione come contribuente.

Ti consiglierei di sentire un commercialista, comunque qualche info in più la trovi qui: https://bitcointalksearch.org/topic/fisco-tasse-legge-sul-bitcoin-25061

Chiederò consiglio ad un commercialista, se proprio devo versare dazio al leviatano.
L'importante è che non ho rischi a livello penale.

Per grandezza delle transazioni intendo un paio di trades da poco meno di 10k al giorno, da inizio mese. Limite dei 10k / trade da me richiesto perchè non volevo impegnare troppi fondi in un singolo trade (il cliente in oggetto mi anticipò che voleva convertire circa 300k, della sua azienda).

poco meno di 10k al giorno per un totale di 300k movimentati ti pare poco? Non conosco il tuo reddito e il tuo patrimonio, ma per un normale lavoratore che non abbia un'attività di impresa è decisamente fuori dai parametri
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La domanda che mi farei io è: perché c'è qualcuno che è disposto a pagarmi un premio extra per dei bitcoin che poi ricomprerò su Kraken, invece di comprarli direttamente su exchange a un prezzo inferiore?
Soprattutto non quadra il fatto che l'acquirente abbia inviato gli stessi documenti che chiederebbe l'exchange per il KYC. Il sospetto che l'identità sia rubata è più che fondato.

Beh, perchè esistono gli exchange p2p? O gli ATM, con premium assurdi? C'è chi da un valore alla privacy ed è disposto a pagare di più per ottenerla.
Ovviamente, dare dei documenti a me privato non è come darli al mega exchange, se appunto uno da valore alla privacy.

Escludo inoltre che sia identità rubata, ho selfie con documento e scritta specifica su foglio di carta.
Dovrei chiedere anche esami del sangue per star sicuro  Grin

Non so cosa tu intenda per "grandezza delle transazioni", ma se di punto in bianco hai iniziato a fare tutte queste operazioni di importo rilevante, specie in relazione alla tua situazione reddituale e patrimoniale, è matematico che partano delle segnalazioni.

Se hai cominciato da quest'anno, per il momento non rischi niente, ma dall'anno prossimo sarai obbligato a dichiarare tutto al fisco, pagando le imposte sulle plusvalenze e dichiarando nel quadro RW le crypto possedute. Questo non esclude comunque eventuali accertamenti, se l'importo investito non è coerente con la tua posizione come contribuente.

Ti consiglierei di sentire un commercialista, comunque qualche info in più la trovi qui: https://bitcointalksearch.org/topic/fisco-tasse-legge-sul-bitcoin-25061

Chiederò consiglio ad un commercialista, se proprio devo versare dazio al leviatano.
L'importante è che non ho rischi a livello penale.

Per grandezza delle transazioni intendo un paio di trades da poco meno di 10k al giorno, da inizio mese. Limite dei 10k / trade da me richiesto perchè non volevo impegnare troppi fondi in un singolo trade (il cliente in oggetto mi anticipò che voleva convertire circa 300k, della sua azienda).
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Ciao a tutti, ho iniziato da un mesetto circa a vendere dei btc (no kyc) su una piattaforma p2p (hodlhodl.com) per fare sostanzialmente arbitraggio, da privato.

Vendo i miei coins, vengo pagato con SEPA e riinvio la somma a Kraken, così da riacquistare i btc venduti + la mia commissione.

Ora, io il problema non me l'ero nemmeno posto, non avendo la percezione di star facendo qualcosa di male ma, siccome quando ho chiamato la mia banca per chiedere come poter aumentare i limiti del conto, il burocrate fin troppo zelante si è insospettito e ha deciso di segnalare la mia operatività all'ufficio antiriciclaggio, ora son qui a chieder consiglio.

Quindi vi chiedo, mi sapete dire se rischio qualcosa con questa banca e se più in generale questa pratica che sto portando avanti è legittima da un punto di vista legale oppure no?

Aggiungo che il 90% del volume l'ho fatto con un solo cliente, al quale ho comunque chiesto selfie con documento d'identità (considerata la grandezza delle transazioni).

Grazie.


Non conosco la piattaforma che citi, ma dalla descrizione sommaria che stai facendo, direi che la segnalazione molto probabilmente non è partita dal burocrate,
ma direttamente in automatico:

https://uif.bancaditalia.it/normativa/norm-indicatori-anomalia/comunicazione_vv_2019.pdf


Se non hai fatto KYC il problema è uno a livello di antiriciclaggio, bisogna dimostrare come, dove, quando tutto è partito, per evitare che le autorità possano insinuare che tu stia riciclando soldi di terzi,
per conto terzi.
Soldi non tuoi e/o di provenienza sconosciuta.
È particolarmente monitorato il rischio dell'operatività per interposta persona, i grandi professionisti del riciclaggio per cercare di passare fra le maglie dei controlli cercano sempre di utilizzare nominativi puliti
e di frazionare molto le operazioni.

Dipende anche dalla tua situazione personale, se per caso hai sempre avuto un alto reddito, una certa disponibilità di denaro, si può giustificare;
se improvvisamente, magari da una posizione in cui uno ufficialmente è disoccupato, uno si mette a movimentare somme di denaro, non necessariamente grandi somme, allora le domande sono tante...

La quantità non è influente di per se, un miliardario che sposta 50 milioni non è una anomalia.
Anomalia è chi ha sempre avuto un conto corrente "normale" con accredito dello stipendio e spese da bancomat e improvvisamente effettua un versamento o movimentazione in breve periodo per... boh... € 25.000,
apparentemente non giustificata.


Quando dici, "vengo pagato"... pagato da chi ?
il fatto che non ci sia KYC, almeno all'inizio, o un alcune fasi, mi fa pensare che tutta l'attività sia facilmente contestabile e sia di natura non regolare.


Allora, il KYC io l'ho fatto sui vari exchange anni fa e quindi ovviamente i btc che vendo ora sono quelli che ho acquistato / che riacquisto su questi exchange con KYC, perfettamente tracciabili quindi nonchè acquistati con euro regolari.
Lato antiriciclaggio dovrei essere a posto allora? Non vendo btc non tracciati e non compro per conto terzi, ma vendo ciò che ho già nelle mie disponibilità.

Ho la mia offerta sulla piattaforma, un privato l'accetta, invio i miei coins all'escrow, il cliente mi invia il bonifico (anche questo, un bonifico è tracciabile no? non dovrei essere tranquillo per questo?) e io rilascio i coins. Easy.

Il KYC non è richiesto per operare su hodlhodl, ma avendo fatto trades importanti con una persona in particolare (un paio di transazioni da poco meno di 10k al giorno, su mia richiesta perchè non voglio fare trades troppo grossi in una volta sola, avendomi lui detto quando ci incontrammo che aveva da cambiare circa 300k) ho quindi chiesto lui per scrupolo selfie con documento e una scritta specifica su un foglio di carta.

E no, è proprio l'impiegato che mi ha detto che mi avrebbe segnalato, dopo la mia richiesta di aumentare i limiti del conto e al mio primo accenno della frase "compravendita di bitcoin".
Poi magari era già partita in automatico prima, questo non lo so.

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Quando dici, "vengo pagato"... pagato da chi ?
il fatto che non ci sia KYC, almeno all'inizio, o un alcune fasi, mi fa pensare che tutta l'attività sia facilmente contestabile e sia di natura non regolare.

La domanda che mi farei io è: perché c'è qualcuno che è disposto a pagarmi un premio extra per dei bitcoin che poi ricomprerò su Kraken, invece di comprarli direttamente su exchange a un prezzo inferiore?
Soprattutto non quadra il fatto che l'acquirente abbia inviato gli stessi documenti che chiederebbe l'exchange per il KYC. Il sospetto che l'identità sia rubata è più che fondato.
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Ciao a tutti, ho iniziato da un mesetto circa a vendere dei btc (no kyc) su una piattaforma p2p (hodlhodl.com) per fare sostanzialmente arbitraggio, da privato.

Vendo i miei coins, vengo pagato con SEPA e riinvio la somma a Kraken, così da riacquistare i btc venduti + la mia commissione.

Ora, io il problema non me l'ero nemmeno posto, non avendo la percezione di star facendo qualcosa di male ma, siccome quando ho chiamato la mia banca per chiedere come poter aumentare i limiti del conto, il burocrate fin troppo zelante si è insospettito e ha deciso di segnalare la mia operatività all'ufficio antiriciclaggio, ora son qui a chieder consiglio.

Quindi vi chiedo, mi sapete dire se rischio qualcosa con questa banca e se più in generale questa pratica che sto portando avanti è legittima da un punto di vista legale oppure no?

Aggiungo che il 90% del volume l'ho fatto con un solo cliente, al quale ho comunque chiesto selfie con documento d'identità (considerata la grandezza delle transazioni).

Grazie.


Non conosco la piattaforma che citi, ma dalla descrizione sommaria che stai facendo, direi che la segnalazione molto probabilmente non è partita dal burocrate,
ma direttamente in automatico:

https://uif.bancaditalia.it/normativa/norm-indicatori-anomalia/comunicazione_vv_2019.pdf


Se non hai fatto KYC il problema è uno a livello di antiriciclaggio, bisogna dimostrare come, dove, quando tutto è partito, per evitare che le autorità possano insinuare che tu stia riciclando soldi di terzi,
per conto terzi.
Soldi non tuoi e/o di provenienza sconosciuta.
È particolarmente monitorato il rischio dell'operatività per interposta persona, i grandi professionisti del riciclaggio per cercare di passare fra le maglie dei controlli cercano sempre di utilizzare nominativi puliti
e di frazionare molto le operazioni.

Dipende anche dalla tua situazione personale, se per caso hai sempre avuto un alto reddito, una certa disponibilità di denaro, si può giustificare;
se improvvisamente, magari da una posizione in cui uno ufficialmente è disoccupato, uno si mette a movimentare somme di denaro, non necessariamente grandi somme, allora le domande sono tante...

La quantità non è influente di per se, un miliardario che sposta 50 milioni non è una anomalia.
Anomalia è chi ha sempre avuto un conto corrente "normale" con accredito dello stipendio e spese da bancomat e improvvisamente effettua un versamento o movimentazione in breve periodo per... boh... € 25.000,
apparentemente non giustificata.


Quando dici, "vengo pagato"... pagato da chi ?
il fatto che non ci sia KYC, almeno all'inizio, o un alcune fasi, mi fa pensare che tutta l'attività sia facilmente contestabile e sia di natura non regolare.
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Non so cosa tu intenda per "grandezza delle transazioni", ma se di punto in bianco hai iniziato a fare tutte queste operazioni di importo rilevante, specie in relazione alla tua situazione reddituale e patrimoniale, è matematico che partano delle segnalazioni.

Se hai cominciato da quest'anno, per il momento non rischi niente, ma dall'anno prossimo sarai obbligato a dichiarare tutto al fisco, pagando le imposte sulle plusvalenze e dichiarando nel quadro RW le crypto possedute. Questo non esclude comunque eventuali accertamenti, se l'importo investito non è coerente con la tua posizione come contribuente.

Ti consiglierei di sentire un commercialista, comunque qualche info in più la trovi qui: https://bitcointalksearch.org/topic/fisco-tasse-legge-sul-bitcoin-25061
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Ciao a tutti, ho iniziato da un mesetto circa a vendere dei btc (no kyc) su una piattaforma p2p (hodlhodl.com) per fare sostanzialmente arbitraggio, da privato.

Vendo i miei coins, vengo pagato con SEPA e riinvio la somma a Kraken, così da riacquistare i btc venduti + la mia commissione.

Ora, io il problema non me l'ero nemmeno posto, non avendo la percezione di star facendo qualcosa di male ma, siccome quando ho chiamato la mia banca per chiedere come poter aumentare i limiti del conto, il burocrate fin troppo zelante si è insospettito e ha deciso di segnalare la mia operatività all'ufficio antiriciclaggio, ora son qui a chieder consiglio.

Quindi vi chiedo, mi sapete dire se rischio qualcosa con questa banca e se più in generale questa pratica che sto portando avanti è legittima da un punto di vista legale oppure no?

Aggiungo che il 90% del volume l'ho fatto con un solo cliente, al quale ho comunque chiesto selfie con documento d'identità (considerata la grandezza delle transazioni).

Grazie.
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