Dal 17 al 26 marzo sono stato a Zanzibar (Tanzania). Incredibile come loro, nonostante siano moooolto poveri e vivano nelle baracche, oltre a parlare bene l'inglese (inoltre l'essere stato preso in giro da loro quando mi dicevano che noi italiani siamo troppo pretenziosi e vogliamo che gli altri debbano adattarsi a noi, specie con la lingua) ho trovato qualcuno che conosceva Bitcoin
E così, mettendomi a parlare con questo ragazzo di 26 anni, che studiava legge in un'università per stranieri in Italia (non ricordo dove), mi dice che aveva qualche progetto per portare Bitcoin in Tanzania e farlo conoscere a un bel po' di persone, solo che gli mancavano infrastrutture e metodi di pagamento (Connessioni super lente e inoltre per le carte di credito ad ogni acquisto, se siete miracolati nel trovare un POS oppure un ATM, qualsiasi movimento viene maggiorato del 5%).
Mi meraviglia sempre di più il successo che sta riscuotendo questa cryptomoneta, alla fine gli effetti che si stanno avendo sono quelli sperati, il prezzo non balla più come una volta e sempre più società lo stanno accettando. Inoltre fa piacere sapere che anche i poveri possano maneggiare dei satoshi in tutta tranquillità