A questa, si aggiungono:
- fattori di natura psicologica umana (paura, irrazionalità, ingordigia, avidità) che giocano ruoli importanti, ma sempre nell'ambito della legge della domanda e dell'offerta, ovvero il mercato allo stato puro.
- fattori di natura informativa e comunicativa (voci su possibili uscite di attori importanti dalla scena, voci su nuovi commercianti che aggiungono btc al proprio negozio, voci su hack di siti popolari sulla scena btc etc..)
Il discorso della perdita irreversibile di uno o più wallet, effettivamente inizierà ad avere peso nel momento in cui l'ultimo blocco di BTC sarà coniato; a quel punto, ogni giorno, il BTC diverrà sempre più raro, aumentanto credo il proprio valore unitario; ma fino ad allora, ogni 10 min (come già precisato qualche post più in alto) viene immesso un blocco da 25 BTC che ha un effetto leggermente inflattivo
Secondo me non è necessario attendere che siano stati estratti tutti.
L'estrazione diventa sempre più onerosa in termini di potenza di calcolo ed energia elettrica.
Esempio con numeri a caso giusto per capire cosa intendo:
Se un tizio, tra 5 anni quando minare un bitcoin costerà 10mila dollari in corrente elettrica, perderà un wallet da 1000bitcoin che aveva minato o acquistato nei primi anni del network spendendo diciamo circa 1$ a bitcoin certo che ci sarà un effetto deflattivo e gli altri bitcoin saranno più rari e ricercati.
Il motivo è che un tizio che sarebbe stato disposto a vendere i suoi mille bitcoin a prezzi bassissimi non può più vendere a prezzi bassissimi (lui avrebbe potuto venderli anche "solo" a 5 mila dollari l'uno in un contesto in cui il prezzo di mercato poteva essere 10mila)
Resterebbero i miner che spendendo 10mila dollari in corrente per ogni bitcoin, non possono permettersi "svendite".