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Topic: Exchange italiano (Read 536 times)

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May 23, 2018, 05:06:50 AM
#27
Purtroppo realizzare qualcosa del genere in Italia non è semolice per via della pressione fiscale e della non regolamentazione del mercato.

La questione principale è legata dell'incertezza del diritto.
Mi spiego meglio. Seppur non previsto da Costituzione, ci sono sentenze della Corte Costituzionale che hanno giustificato atti governativi di tipo retroattivo.
Nell'incertezza della normativa, visto il contesto, chi investirebbe in Italia?
jr. member
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May 06, 2018, 05:26:36 PM
#26
Purtroppo realizzare qualcosa del genere in Italia non è semolice per via della pressione fiscale e della non regolamentazione del mercato.
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May 06, 2018, 12:44:05 PM
#25
Una curiosità per Vincenzo, l'utente di Conio. A parte la camera di commercio e la partita Iva, come autorizzazioni amministrative vi hanno fatto chiedere quelle di commercio elettronico e quelle dei cambiavalute? L'una o l'altra, oppure ci sono autorizzazioni specifiche?

Ciao, siamo in attesa dei decreti attuativi della IV Direttiva Antiriciclaggio per iscriverci come cambiavalute virtuale presso l'OAM. Per il momento pero' non e' ancora possibile.
sr. member
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May 04, 2018, 07:49:31 AM
#24
Una curiosità per Vincenzo, l'utente di Conio. A parte la camera di commercio e la partita Iva, come autorizzazioni amministrative vi hanno fatto chiedere quelle di commercio elettronico e quelle dei cambiavalute? L'una o l'altra, oppure ci sono autorizzazioni specifiche?
newbie
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April 23, 2018, 06:29:29 AM
#23
Sono d'accordo. In Italia le cose si possono fare tant'è vero che ci sono aziende leader mondiali in tanti settori. Solo che bisogna combattere per iniziare un'attività perché la burocrazia è assurda. Ci vuole tantissima motivazione e forza di non arrendersi

L'altro fronte pesante su cui combattere e' purtroppo l'esterofilia degli Italiani. Mi vien da sorridere quando leggo gente che consiglia a priori piattaforme, estremamente carenti tecnologicamente e a rischio di perdere i tuoi Bitcoin, solo perche' queste sono all'estero e quindi migliori per definizione.
Aggiungiamoci la burocrazia, costo del lavoro, poca considerazione delle skill informatiche nel Paese, ed esce fuori che - si, e' possibile - ma ci vuole davvero tanta determinazione e volonta' per fare qualcosa in Italia.

Condivido,  anzi credo che sia in realtà il problema fondamentale ciò che sostieni più delle scartoffie. Le beghe burocratiche italiane sono sicuramente un problema, ma più nella forma che nella sostanza... per dirne una: presentare anche un semplice certificato spesso ti porta da un punto a, al punto b, passando da c per poi tornare ad a (se va bene), ma con un po' di santa pazienza se ne può venire a capo.

Discorso ben diverso invece e secondo me anche più importante è quello tecnologico: l'italiano medio è "chiacchierone" e spesso parla di progetti mirabolanti ma senza sapere minimamente da dove partire, portatore dell'idea rivoluzionaria ma senza capire quanto sia attuabile o meno. Basta fare un giro sul forum per farsi una vaga (ma precisa) idea. E, MOLTO PEGGIO, quando pensano di conoscere e sparano consigli a tutto spiano senza avere una reale e comprovata conoscenza di ciò che vanno a dire e/o favorire: "io l'ho fatto, ti sembro scemo?"...

...spesse volte ho risposto: "sì".
e il tempo mi ha dato ragione...

Eppure realtà italiche ce ne stanno e via via aumentano pure, peccato vengano spesso ignorate e/o messe in secondo piano contro i concorrenti stelle e strisce piuttosto che dagli occhi a mandorla... senza un valido motivo, così come esistono persone in gambissima che, contrariamente ad altri (e intelligentemente) preferiscono tenere un profilo piuttosto basso... anche se forse è proprio questa "la croce e delizia" e non ci si sorprende che i neofiti ignorino il tutto.
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April 23, 2018, 02:40:18 AM
#22
Sono d'accordo. In Italia le cose si possono fare tant'è vero che ci sono aziende leader mondiali in tanti settori. Solo che bisogna combattere per iniziare un'attività perché la burocrazia è assurda. Ci vuole tantissima motivazione e forza di non arrendersi

L'altro fronte pesante su cui combattere e' purtroppo l'esterofilia degli Italiani. Mi vien da sorridere quando leggo gente che consiglia a priori piattaforme, estremamente carenti tecnologicamente e a rischio di perdere i tuoi Bitcoin, solo perche' queste sono all'estero e quindi migliori per definizione.
Aggiungiamoci la burocrazia, costo del lavoro, poca considerazione delle skill informatiche nel Paese, ed esce fuori che - si, e' possibile - ma ci vuole davvero tanta determinazione e volonta' per fare qualcosa in Italia.
hero member
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April 22, 2018, 04:41:10 PM
#21
Sono d'accordo. In Italia le cose si possono fare tant'è vero che ci sono aziende leader mondiali in tanti settori. Solo che bisogna combattere per iniziare un'attività perché la burocrazia è assurda. Ci vuole tantissima motivazione e forza di non arrendersi
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April 14, 2018, 11:23:22 AM
#20
io sto cercando un dev team che si occupi insieme a me e al mio team di "marketers" di sviluppare un progetto exchange simile a barterdex (KOMODO), se qualcuno è interessato a
 collaborare è pregato di contattarmi privatamente o sul thread apposito, ho già alcuni team internazionali in mente ai quali affidare questo lavoro, ma ovviamente mi piacerebbe costruire e collaborare con un team italiano se possibile.

ovviamente non ci sono costi iniziali.. questo non è un annuncio pubblicitario.  Smiley

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April 11, 2018, 08:36:08 PM
#19
Un exchange in Italia e` infattibile. troppa Burocrazia   Undecided Undecided Undecided

Guarda, noi di Conio l'abbiamo fatto. Quindi non e' affatto infattibile Smiley
Per la burocrazia, hai invece pienamente ragione. Ma l'Italia e' un Paese particolare, e se hai la pazienza (e ce ne vuole tanta) di seguire i barocchismi burocratici, escono fuori belle sorprese. Ad esempio noi a Conio abbiamo portato alla famosa risoluzione 72/E, che ha reso (almeno sulla nostra piattaforma) il Bitcoin esentasse. Prova a raccontarlo agli Americani, specialmente adesso che c'e' la dichiarazione dei redditi, e rimarranno sbigottiti.

Insomma, non e' affatto facile, e ci sono davvero tanti ostacoli inutili. Ma si puo' fare.
sr. member
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April 11, 2018, 08:24:06 AM
#18
Il problema del mercato italiano continuo a dirlo non è tanto nelle regole. E' che questo è il paese dei furbi. Se subisci un abuso o un danno di qualunque tipo il colpevole la passa liscia oppure per risolvere il problema devi combattere per anni. E' il timore più grande se decidi di stabilirti in Italia.
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April 10, 2018, 07:42:45 PM
#17
The Rock Trading si sta trasferendo in Italia
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April 06, 2018, 08:34:39 AM
#16
Non capisco, fondamentalmente, quali problemi vi facciate: le regole sono le medesime da oltre 40 anni e vorrei farvi notare che alla fine della fiera i mercati oltre oceano vario (vedere la corea del sud) sempre più spesso iniziano a sottoscrivere regole che somigliano a quelle europee e nella fattispecie rischiano di diventare ben più restrittive di quelle italiane.

in buona sostanza, muovere un capitale dell'equivalente di 50.000 euro a settimana (ad averne di questi "problemi") è l'unico dato che può portare ad una relativa tassazione. Tassazione che "patrimonio" a parte, per ora viene intravisto e leggittimato come scambio di valuta estera.

Dire che il mercato italiano "non permette" è il primo passo per "non permettergli" di diventare concorrenziale. Le vie ci sono proprio perché a livello burocratico vi è poco e nulla, a maggior ragione quindi bisogna imporsi e "dettare le regole" prima ancora che "chi non ne capisce niente" decreti delle regole restrittive per comprovata ignoranza.

Come già mostrato da qualcuno gli exchange made in italy esistono, l'agenzia delle entrate sembra attualmente non portare troppe rogne. E come mi ripeto sempre, prima della "fiducia" ci dev'essere la vera volontà... altrimenti il pessimismo ed il fastidio diverranno legge.

Saluti

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April 06, 2018, 05:38:58 AM
#15
meglio un Exchenge fatto da italiani . con apertura di partita iva .
io avrei un idea ma da solo non riuscirei
sr. member
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INDEPENDENT WEALTH MANAGEMENT
April 05, 2018, 06:39:38 PM
#14
Ritengo che i problemi dell'Italia non siano neppure i troppi controlli o la burocrazia quanto l'assenza di regole all'inizio e poi, quando le regole vengono emanate, la cattiva scrittura delle norme, l'ambiguità, la volontà di rendere complicate procedure che sarebbero semplici.
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February 19, 2018, 04:49:43 AM
#13
Concordo sull'argomento, c'e troppa burocrazia in italia, e controlli che rendono la cosa lenta ed infattibile
jr. member
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February 17, 2018, 09:32:27 PM
#12
Un exchange in Italia e` infattibile. troppa Burocrazia   Undecided Undecided Undecided
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February 16, 2018, 09:59:35 AM
#11
Ciao a tutti,

In realtà The RockTrading è già in viaggio verso l'Italia a causa della chiara avversione della Bank of Valletta alle cripto valute.
Da quuì l'intesa con l'Agenzia delle Entrate italiane che, sembra, abbia definito le modalità di tassazione che, spero per loro, sia vantaggioso e concorrenziale con gli altri Paesi dell'Unione.

Rif.: https://rep.repubblica.it/pwa/generale/2018/01/05/news/la_piu_vecchia_borsa_dei_bitcoin_ritorna_in_italia-185887880/?refresh_ce

Ciao Ciao
f69
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February 04, 2018, 09:13:47 AM
#9
Penso che non convenga aprire un exchange in italia, troppe tasse. Conviene aprirlo in nazioni europee con una fiscalità più vantaggiosa.
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January 23, 2018, 04:12:15 PM
#8
prima di aprire una discussione vorrei provare qui :

quanto costa economicamente ad una coin/token essere inserita in un listino di un Exchange  tipo binance o Bitfinex ?

ho cercato (male ) in rete ma non trovato un gran chè ...




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