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Topic: la vita del bit, aspetto economico/tecnico/gestionale - page 2. (Read 1905 times)

sr. member
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ma quando in qualsiasi posto ove si mina si fanno solo perdite, o per lo meno il bit a ricompensa del blocco costa più di luce che il valore che si riceve, chi terrà accesi i miner per far funzionare il sistema?
Chi ha il fotovoltaico Wink

In ogni caso esiste una legge per cui l'hardware raddoppia le proprie prestazioni ogni 18 mesi (o qualcosa del genere). Per adesso non è mai venuta meno.
In aggiunta il crescere della difficoltà fa si che alcuni miner spengano le proprie macchine (proprio perchè non gli conviene più tenerle accese) riportando la difficoltà a livelli accettabili per gli altri.

Edit: Preceduto sul punto 2.

Un miglioramento dell'efficenza del 100% ogni 18 mesi è una nullità a fronte di una crescita dellà difficolta del 20/40% mese, con la prossima difficoltà a 35 mil è triplicata da fine giugno.

Leggo sul fotovoltaico, ho un po di decine Smiley di kw/picco, posso dirti che inoltre recupero il calore dei miner con pompe di calore aria/aria e solare termodinamico, ma questa non è la soluzione per far funzionare un'attività compensando le sue perdite con ricavi di altra natura.......

Mai sul fotovoltaico poi leggo, che nel caso si abbia lo scambio sul posto,  di fatto la luce costa in egual modo sotto forma di mancato incasso sulla vendita......salvo il caso di impianto fotovoltaico sopra dimensionato dove la luce ceduta in rete sia superiore a quella utilizzata e dopo tot anni vada persa
sr. member
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In effetti ti mancano un po' di informazioni. Primo concetto fondamentale: la difficoltà.
La difficoltà non è una grandezza che cresce in modo indefinito, ma dipende dall'hashrate complessivo della rete. La scelta di chi ha concepito l'algoritmo è semplice: creare un meccanismo di autoregolazione che mantenga un certo equilibrio tra bitcoin "generati", quindi inflazione, e funzionamento della rete, ovvero mining.

concetto semplice e chiaro, allora si potrà minare solo in alcuni posti al mondo dove la luce costerà pochissimo.

Se così è, veramente è un sistema decentralizzato? o diventerà un sistema centralizzato solo nei paesi in via di sviluppo o con il nucleare a bomba vedi Francia?
legendary
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ma quando in qualsiasi posto ove si mina si fanno solo perdite, o per lo meno il bit a ricompensa del blocco costa più di luce che il valore che si riceve, chi terrà accesi i miner per far funzionare il sistema?
Chi ha il fotovoltaico Wink

In ogni caso esiste una legge per cui l'hardware raddoppia le proprie prestazioni ogni 18 mesi (o qualcosa del genere). Per adesso non è mai venuta meno.
In aggiunta il crescere della difficoltà fa si che alcuni miner spengano le proprie macchine (proprio perchè non gli conviene più tenerle accese) riportando la difficoltà a livelli accettabili per gli altri.

Edit: Preceduto sul punto 2.
hero member
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In effetti ti mancano un po' di informazioni. Primo concetto fondamentale: la difficoltà.
La difficoltà non è una grandezza che cresce in modo indefinito, ma dipende dall'hashrate complessivo della rete. La scelta di chi ha concepito l'algoritmo è semplice: creare un meccanismo di autoregolazione che mantenga un certo equilibrio tra bitcoin "generati", quindi inflazione, e funzionamento della rete, ovvero mining.
sr. member
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Buonasera a tutti

Mi piacerebbe aprire un dibattito sulle problematiche economiche, tecnico, gestionali della vita futura del bit.

Non sono poi così esperto di criptovalute in generale, ma per quel poco che ho capito sulla gestione tecnica del bitcoin, mi fa pensare che la sua gestione nel futuro sia molto problematica.

Il bit per continuare la sua diffusione, cmq vada, necessita della gestione di miner per la convalida delle operazioni.

La formula matematica che gestisce il sistema, fa si, che i costi gestionali aumentino in maniera smisurata.
Chiaramente mi riferisco all'aumento della difficoltà, 10-20% ogni 12-14 giorni, aumento che non può essere compensato dal miglioramento tecnologico dei miner.

Vero che il costo prevalente del mining è la corrente elettrica ed in Italia non è per niente economica.

La luce, cmq sia, la si paga ovunque e anche se in alcuni stati può costare la metà o meno, il problema arriverà anche in quegli stati.

Allora la domanda che mi pongo è la seguente:-
ma quando in qualsiasi posto ove si mina si fanno solo perdite, o per lo meno il bit a ricompensa del blocco costa più di luce che il valore che si riceve, chi terrà accesi i miner per far funzionare il sistema?




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