Mi scottai per benino e fu una lezione da manuale... mai seguire i trend del momento.... un po come se adesso prendessi Tesla... ora secondo il mio personale punto di vista il treno è già passato... per me azionariamente parlando non esiste più.... o esisterà se avrà un crollo ed i fondamentali saranno interessanti....
E' facile questo modo di pensare? direi proprio di no... la tentazione di comprare quando le cose vanno bene è pari alla tentazione di vendere quando tutto va male... ma con una sana e paziente autodisciplina si può fare...
Ti capisco molto bene perché nei mercati tradizionali (non solo azionari) ho un comportamento simile al tuo.
Qui però la questione è parecchio diversa secondo me. E' ancora utile guardare ai fondamentali (che per le cripto sono diversi, ad esempio community, attività dei dev, ....) ma c'è un elemento critico che nei mercati tradizionali è meno determinante, ovvero l'elemento "innovazione" del mercato.
Anch'io ho qualche Eth che conservo perché penso che il mercato possa riprendersi, ma se tra un mese nascesse una nuova cripto che riuscisse a fare quel che fa oggi Eth ma senza averne i difetti (e Eth ne ha tanti), nell'arco di pochi successivi mesi questa nuova cripto affosserebbe Eth che - a quel punto - non riuscirebbe più a riprendersi. Potrebbero esserci ancora piccole fiammate speculative, ma il trend sarebbe segnato.
Nei mercati tradizionali questo fattore esiste ma è molto meno marcato o - almeno - isolato a pochi specifici titoli di settori emergenti.
Il problema delle altcoins nasce da un enorme fraintendimento tra ciò che sono (e dagli strumenti usati per essere quello che sono) e ciò che il mercato si aspetta che siano.
Satoshi ha creato la prima blockchain pubblica basata su consenso distribuito non per essere innovativa ma per essere resistente e meno modificabile possibile. L'obiettivo è l'opposto dell'innovazione: è la conservazione.
E' la protezione dell'esistente.
Tutte le scelte progettuali servono a difendere lo "status quo", per questo Bitcoin è così difficile da aggiornare.
Una blockchain pubblica su rete decentralizzata è quanto di meno efficiente esista . Mentre l'innovazione richiede efficienza, rapidità di azione, adattamento rapido al contesto di mercato.
L'innovazione richiede centralizzazione: richiede qualcuno che decida velocemente per tutti (come accade nelle aziende).
Mentre in Bitcoin per decidere serve il consenso di tutti e tutti gli incentivi economici esistenti sono indirizzati a far si che tra "modificare" e "non modificare" venga scelta sempre la seconda.
Il problema delle altcoin è che hanno preso il codice sorgente di Bitcoin e il 90% delle scelte progettuali di Bitcoin e hanno creato dei cloni con l'obiettivo di essere innovative.
E' un pò come prendere la carrozzeria di una Panda e il motore di una Panda e pretendere che faccia le stesse cose di un aereo.
Se l'obiettivo è l'innovazione molto meglio una blockchain privata o un database centralizzato. Altrimenti si arriva agli assurdi di Ethereum che per essere innovativa è costretta a fare un hard fork ogni due mesi, come se gli hard-fork fossero l'equivalente di un upgrade di winzip.
Fin quando le persone cercheranno nelle criptovalute l'innovazione avranno scelto il mercato sbagliato. Semplicemente non sono adatte per questo scopo.