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Topic: Progetto di riforma delle pensioni - page 2. (Read 3104 times)

legendary
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October 18, 2015, 10:07:29 AM
#1
Buongiorno,
alla luce di questa vecchia discussione che mi è recentemente tornata in mente, ho pensato che potrebbe essere bello redigere a più mani (più sono e meglio è) un documento in cui si formalizzi una proposta di riforma previdenziale, che possa essere fatta propria da qualsiasi forza politica.

Inizio a buttare giù qualche idea, chiaramente discutibile e rivedibile.

Suddividerei il documento in 3 parti:

A) Perché è importante l'esistenza di un sistema pensionistico
B) Perché l'impostazione corrente è inefficiente, iniqua, insostenibile
C) Progetto di riforma

Riguardo la parte A, probabilmente mi aspetto che gli ultraliberisti preferirebbero semplicemente zappare tutto, lasciando che sia poi il singolo ad organizzarsi come meglio crede senza che lo stato si intrometta in alcun modo. In un mondo ideale forse sarei anch'io d'accordo, ma conoscendo un minimo la natura umana sono propenso a pensare che si creerebbe solo un gran casino con costi per rimediare ai disastri sociali molto superiori a quelli che si avrebbero con un semplice ma efficiente ed efficace sistema pensionistico (illustrato nella parte C). Si potrebbero quindi illustrare le ragioni storiche che abbiano portato a creare un sistema pensionistico, e come questo sia stato implementato nei diversi stati del mondo.

Nella parte B focalizzerei l'attenzione del lettore sull'assoluta analogia del sistema pensionistico attuale con uno schema Ponzi, con l'aggravante che lo stato obbliga tutti ad aderirvi con la violenza.

La parte C la suddividerei così:

1) Come funzionerebbe il nuovo sistema pensionistico una volta a regime
2) Problematiche da affrontare
3) Come superarle

Qualche spunto: al lavoratore sarebbe tolta dalla busta paga una certa percentuale dello stipendio lordo (ipotizziamo il 15%), che verrebbe automaticamente convertita in bitcoin e inviata ad un indirizzo multisig le cui firme sarebbero in mano a più parti (potrebbero essere lo stato e il lavoratore, per evitare possibilità di truffe e ruberie da parte di chiunque). Raggiunta l'età pensionabile al pensionato verrebbe inviata mensilmente una quota di quanto versato. Semplicemente si andrebbe quindi ad attingere dai propri soldi, e il ruolo dello stato sarebbe solo quello di mediatore, facendo in modo che nessuno arrivi ad un'età in cui non sia più in grado di produrre un reddito senza al contempo avere dei risparmi da cui attingere, con conseguenti tragedie sociali.

Ipotizziamo quindi una speranza di vita del pensionato di 20 anni (numeri a caso, tanto per capirci). Ogni mese il pensionato riceverebbe una pensione pari al totale dei contributi versati diviso 20*12. Se malauguratamente il pensionato dovesse decedere prima di questi 20 anni, i contributi avanzati sarebbero inviati ad un nuovo indirizzo bitcoin interamente gestito dallo stato ma pubblico e quindi monitorato dalla collettività o da degli enti preposti; questo nuovo indirizzo funzionerebbe da camera di compensazione, per erogare le pensioni a quanti invece campino più di 20 anni dall'inizio della pensione. Gli eredi non avrebbero alcun vantaggio a non mandare l'avanzo alla camera di compensazione, in quanto possedendo una sola chiave non potrebbero comunque spendere quei bitcoin; si potrebbe quindi prevedere contemporaneamente un obbligo di carattere legislativo, più un incentivo pari a qualche mensilità (mettiamo 2 o 3, comunque sempre meglio che niente). Il tutto mi sembra sufficientemente semplice e poco costoso da parte dello stato, con enormi risparmi anche solo gestionali ed organizzativi.

Alla base del sistema ci sarebbe un algoritmo con un parametro dinamico simile alla difficoltà di Bitcoin, in modo da aggiustare automaticamente il funzionamento per seguire la speranza di vita variabile e tendenzialmente sempre maggiore, affiancata ad una demografia al momento calante ma difficilmente prevedibile per il futuro. Se l'importo della camera di compensazione tendesse nel tempo ad aumentare, si potrebbe ad esempio abbassare l'età pensionabile (aumentando quindi gli anni durante i quali si prevede di ricevere la pensione), e viceversa.

Problematiche da affrontare: innanzitutto come finanziare la riforma. Per un numero non indifferente di anni si dovrebbe infatti continuare ad erogare la pensione ai pensionati attuali, senza che entrino più contributi da parte dei lavoratori (lo "schema Ponzi" oggi funziona così). Bisognerebbe poi studiare la migrazione dal vecchio al nuovo sistema pensionistico per i lavoratori che abbiano già versato contributi: la cosa più semplice che mi venga in mente è che la loro pensione sarebbe ibrida, in parte erogata in bitcoin secondo la nuova modalità, e in parte in euro secondo la vecchia, in percentuali variabili in base a quanti contributi si siano già versati. Altro grosso problema potrebbe essere come fare in modo che il lavoratore non possa perdere la propria chiave privata, che equivarrebbe a perdere la pensione.

Cosa ne pensate? Qualcuno ha voglia di aprire un documento condiviso in cui si possa iniziare a scarabocchiare?

Per carità, la previdenza sociale è molto più di questo, ma già iniziare a lavorare sulle pensioni secondo me sarebbe un gran passo avanti in ottica di salvaguardia delle nuove generazioni.
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