Questa affermazione è talmente ricorsiva che, comunque venga interpretata, sei in perdita!
Comunque si dice "ricorrente" non "ricorsiva", non è una funzione matematica-
E invece è proprio ricorsivo il termine corretto, in quanto un'asserzione come la tua implica che, assumendola come vera e corretta sia in universale (solo un fallito riconosce un fallito) che in particolare (secondo me sei un fallito anche te), tu ammetta il tuo "essere fallito" nel momento in cui la pronunci. Quindi, un vincolo da cui non si scappa per la natura stessa della tua affermazione è che, quando predichi di qualcuno l'essere fallito tu predichi anche di te stesso, e così in una sorta di regressum ad infinitum, che è propriamente ricorsivo.
Non capisco perché tu utilizzi con tale diletto le categorie di fallito e vincente, che oltre ad essere terribilmente tristi e figlie di una cultura mainstream hollywoodiana, sono anche del tutto fuori tema con il senso del topic, o con un qualunque possibile riscatto discorsivo tu possa raggiungere in questo topic.
Del resto, queste riflettono perfettamente la povertà di ogni discussione che tu tenti di iniziare o a cui credi di contribuire, dove il tuo modus operandi oscilla tra il flame, l'autocommiserazione, l'affermazione di se o di un'immagine di se, il voyeurismo, la drammatizzazione, la tragedizzazione e il fatto che fondamentalmente non avendo modo di contribuire - a quanto pare - sotto alcun punto di vista, devi limitarti a dire le peggiori banalità, solo per il gusto del fatto che ti è venuto in mente un topic che non c'é - ma di cui certi forum che non leggerei nemmeno con gli occhi di un altro sono pieni. Purtroppo in tutto questo, c'è una domanda che devo pormi: come mai posti, come mai non ti rendi conto che certe volte stare zitti è meglio, specialmente se non si ha nulla da dire e si attira addosso l'odio per la banalità e il qualunquismo con cui stai infestando questa sezione?
Ecco, io spero che la risposta non sia da trovare nella drammatica ricerca di aggregazione di una persona introversa che ha gettato la sua vita davanti all'intrattenimento, ma il modo in cui parli continua sempre di più a convincermene, e allora certe volte penso che dovrei avere sensibilità per te, ma a quel punto non ti metterei al mio pari, e dunque preferisco pensare che stai cercando di fare post, e allora mi sento legittimato a dirti che dovresti passare i tuoi prossimi mesi di vita ad imparare, così magari dopo avrai anche qualcosa da dire.
tanti insulti tutti assieme, conditi da una vena di narcisistico intellettualismo fuori luogo. Forse non hai letto bene, non sono stato io ad usare le categorie del fallito e del vincente, ho solo replicato ad un utente che aveva usato questa definizione contro di me, totalmente off topic e gratuitamente, con le sue stesse categorie. Non c'era neanche bisogno di quella dimostrazione arzigogolata per dire che se dico "solo un fallito riconosce un fallito", chiaramente e palesemente parto dal (suo, ma non solo) presupposto che io sia un fallito, cosa su cui non mi compete giudicare. Non ho mai detto di non esserlo, quindi non era necessario rimarcare che lo sarei in ogni caso, comunque sia letta la frase. Sei un po' contraddittorio, comunque, prima fai propria questa definizione, poi la additi come stereotipo. Per il fatto della banalità e del qualunquismo, dico semplicemente la mia opinione sulle cose che leggo, se poi a te risulterà banale, me ne dispiace molto; anch'io mi chiedo tante cose, per esempio come tu ti senta in diritto di offendermi sostanzialmente, quando neanche ci conosciamo, mentre io, pur avendo letto molte cose a mio parere banali ed anche volgari, non mi sarei mai sognato di dirlo, per non risultare offensivo. E' questione di rispetto per le persone, ti invito di rileggere quanto hai scritto alla luce di questo concetto. Anche nel caso quel che dici, ovvero che sono un introverso senza niente da dire, che si limita a dire banalità, a non dare contributi, fosse vero, sarei comunque meritevole di rispetto. O almeno questa è la mia opinione e ciò che sono solito fare, ma capisco che non tutti la vedano allo stesso modo.
Mi permetto di ricordarti che se ti annoia ciò che scrivo non sei costretto a leggerlo, basterebbe evitare di leggere nelle (per la verità pochissime) discussioni iniziate da me, e di non leggere i commenti che facciò in quelle già aperte; anzi, esiste l'ignore, che ti consentirebbe di evitare la fatica di scorrere più in basso quando vedi un mio commento. Personalmente trovo molto più triste e patetico postare attacchi ed offese personali, piuttosto che cercare di contribuire ad un discorso per come si è capaci, e risultare banali.
Ora ti prego non replicare, non perdere altro tempo con uno "non al tuo pari".
PS sarei curioso dove ci vedi questa affermazione di me e soprattutto il VOYERISMO...mah, opinioni, le rispetto come tali. Per la tragedizzazione che dici ho solo riportato fatti che mi sono capitati realmente cercando consigli ed opinioni, non ho mai cercato di tragediare.