Sono stufo di scrivere di truffe e raggiri ma tant'è.
Corre l'obbligo di denunciare le prese in giro e il mancato rispetto delle regole. E poi non c'è cosa peggiore che denigrare il lavoro quando questo è stato fatto, valutato positivamente, quindi diventato strumento di propaganda per chi se ne è servito.
Ubiatar è stato un progetto nato sotto una buona stella, quella di Eidoo, e presto si è trasformato in un raggiro per i bounty hunters, che hanno lavorato sodo per far conoscere il progetto in ogni angolo del mondo: traduzioni, firme tenute per mesi su bitcointalk, articoli in ogni lingua, attività costante sui social.
Tutto lavoro inutile, perché il team di Ubiatar, a ICO terminata, e quindi dopo aver incassato milioni di dollari, anche grazie alla popolarità raggiunta per mezzo del lavoro dei Bounty hunters, ha rinnegato la campagna bounty (attiva ben prima che il progetto partisse con la ICO), il cui thread è ancora raggiungibile ed ogni giorno più zeppo di insulti (
https://bitcointalksearch.org/topic/bountyubiatarplay-cryptocurrency-to-be-everywhere-bounty-3099938), ed ha dichiarato di non voler pagare il lavoro fatto secondo lo spreadsheet pubblico che, nel frattempo era passato ad essere definitivo.
La giustificazione è stata inizialmente quella di aver trovato irregolarità nello spreadsheet pubblicato, perché, a dir loro, premiava lavori inconsistenti.
Successivamente, dopo aver preso tempo nel tentativo di quietare gli animi dicendo che avrebbero pagato sulla scorta di valutazioni oggettive, la versione è cambiata, introducendo il concetto del Marchese del Grillo "io sono io e voi non siete un cazzo, ovvero che il team avrebbe pagato a prezzo di mercato... senza che nessuno sappesse questo prezzo di mercato a cosa si riferisse. E soprattutto senza darne evidenza con uno spreadsheet che rispecchiasse le modalità d'uso delle risorse destinate da whitepaper alla sponsorizzazione, ovvero alla campagna Bounty, contravvenendo agli impegni con gli investitori.
Quel che risulta ad oggi, infatti, è che parte dei Bounty hunters sono stati pagati con il 15% di quanto risultava dallo spreadsheet, senza alcuna valutazione ulteriore, altri non hanno ricevuto un bel niente!
Questa situazione mina non solo la fiducia dei Bounty hunters verso il progetto Ubiatar, ma soprattutto quella degli investitori che non sapranno mai che fine faranno quei token destinati al Bounty, risparmiati sulla pelle dei bounty hunters e che possono finire sul mercato senza alcun vincolo. Il ché potrebbe indurre il prezzo ad una rovinosa caduta, distruggendo l'investimento di chi ci ha creduto davvero!
Infatti, sul whitepaper si legge, a proposito dei fondi riservati ai fondatori:
Fondatori: Il 3% è congelato fno a 12 mesi dopo l'ICO, poi si sbloccherà un ammontare
crescente proporzionale al numero di blocchi aggiunti sulla blockchain Ethereum da quel
momento; il totale sarà raggiunto dopo 24 mesi dall'ICO.
Pertanto, alla luce di quanto sopra, ed in attesa che il team di Ubiatar si ravveda per le decisioni prese, ritengo sia il caso di segnalare quanto accaduto agli Enti competenti che qui di seguito riporto:
FINMA:
https://www.finma.ch European regulators:
https://www.esma.europa.eu/investor-corner/file-complaintDifendete il vostro investimento, che sia monetario o lavorativo. Denunciate come ho già fatto io.
Cacciamo gli impostori dal cripto mondo.