Avevo già scritto un post nei giorni scorsi dopo aver letto un articolo del Sole 24 Ore. I notai segnaleranno all'antiriciclaggio chiunque decida di pagare un immobile in bitcoin. C'è una netta disparità di trattamento tra chi possiede un capitale in euro e chi lo possiede in criptovalute. Il secondo viene automaticamente associato alle attività illecite.
Per il secondo trattamento è solo ed unicamente insito all'ignoranza comune: qualsiasi persona competente fino ad arrivare dai più semplici ai più informati avvocati, riconoscerebbe la tua pulizia, ammesso e non concesso che tu lo sia davvero.
Ad ogni modo, i traffici illecito in criptovalute sono una semplice quanto banale non notizia ed anzi, grazie a alle valute più rinomate è stato anche piuttosto semplice risalire al truffatore o persona pericolosa in genere:
http://tg24.sky.it/mondo/2017/12/15/assolda-killer-pagato-bitcoin-condannata-italiana-danimarca.htmlIl discorso in realtà è ancora più semplice e l'esempio più pratico che ti posso fare è: io vendo droga, tu sei un poliziotto che si spaccia per un utente che vuole comprare la mia merce, non solo hai un portafogli cui hai possibilità di vedere un po' di storici (ovviamente non tutti, ma hai già una potenziale idea), ma per uno scambio più grosso, come si è soliti fare dai tempi delle valigette, ci si vedrà faccia a faccia.
Quello che voglio dire, in buona sostanza è che tecnicamente non vi è un "illecito superiore", se non al pari degli stessi soggetti che dall'alba dei tempi operavano in maniere similari.
Chiaro che le scam e le truffe sono all'ordine del giorno, ma non è nulla di quanto non si facesse prima e si farà in futuro anche se le notizie di presunti illeciti in realtà si basano sul nulla. un paio di esempi:
https://trading-criptovalute.it/lo-studio-suggerisce-che-il-25-degli-utenti-di-bitcoin-siano-associati-ad-attivita-illegali/oppure:
https://www.money.it/Bitcoin-44-transazioni-ha-finalita-illegaliLasciano il tempo che trovano. Quale è il campione? Ed anche se fosse, (e ripeto anche se fosse) di che cosa ci si stupisce? Sapete che all'epoca della nascita delle vhs oltre il 60% erano pellicole pornografiche? E che quindi almeno 3 utenti su 5 che disponevano del lettore erano pervertiti?
Cosa voglio dire? Che è un campione basico di partenza, non valutabile e praticamente (logicamente, tecnicamente) falsato dai pochi (minimi, inutili) elementi e che, soprattutto, non fa fede a niente, se non basato su principi tutti in divenire, che è logico avranno tutt'altro tenore.
Ad ogni modo, se già molti stati accettano di buon grado l'iniziativa e la finalità delle cripto fino a testarne il pagamento delle tasse e, più vicini a noi, società anche di altissimo profilo iniziano ad adottarle, la strada tracciata è visibile a chi ha due minuti del suo tempo per informarsi quel minimo che basta. Paolo Barletta non mi pare di certo gli ultimi dei fessi, come già linkato l'agenzia dell'entrate è tra i pochi stati europei a riconoscerle...
gli studi potranno anche dir che il 99% degli utilizzatori sono dei pochi di buono. Lo stato è ben disposto ad accettare le tue tasse però...
per una volta che non siamo gli ultimi arrivati (più perché lasciamo correre, che non per diretto interesse delle istituzioni, per come la vedo io), direi che non c'è proprio motivo di fasciarsi la testa prima ancora di rompercela.