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Topic: Chi paga i bitcoin che i miners generano? - page 2. (Read 2400 times)

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Quando un miner "trova" un blocco verifica un tot di transazioni. Per "ricompensa" riceve dei bitcoin.
I bitcoin che riceve sono: un reward fisso + la somma delle commissioni delle transazioni che verifica.
Al momento il reward fisso è 25 BTC. Il reward fisso circa ogni 4 anni si dimezza, quindi tra un po' sarà 12,5 BTC.
Il reward fisso è composto da Bitcoin nuovi, che vengono assegnati dal network al miner (in pratica è come una stampa di nuova moneta).
nel 2009 quando Satoshi ha messo online Bitcoin è stato generato da lui il primo blocco, che a suo tempo conteneva 50 BTC, e poi ha continuato a generarli tutti lui finché qualcun'altro si è connesso.

Nessuna organizzazione, nessuno gestisce nulla, è tutto controllato automaticamente dal network p2p Smiley

PS. se vuoi approfondire qui lo spiega meglio  Wink https://en.bitcoin.it/wiki/Mining

Il network a cui ti riferisci corrisponde alla Pool in cui si effettua l'attività di miniing? Per esempio Slush?

Faccio un esempio per rendere piu' semplice la mia domanda: c'è un agente che svolge un lavoro di promozione per l'Enel. Alla fine del mese riesce a concludere un numero X di contratti e percepisce uno stiendio composto da una quota fissa piu' le commissioni proporzional al numero di contratti. In quest'esemio sia la quota fissa che quella variabile sono pagate dall' Enel.
Nel caso del Bitcoin la quota fissa è pagata dal network (che se ho capito bene corrisponde ad una banca centrale). Ma la quota variabile da chi è pagata?

Grazie ad entrambi per le risposte.

LOL epic fail da parte mia.

Non percepisci quota fissa... se trovi il blocco il network distribuito ti ricompensa, vengono immessi sulla rete nuovi bitcoin e tutti quelli connessi li riconoscono perchè la ricompensa è parte stessa del sistema.

Poi successivamente sono nate le pool, tante persone che si "mettono assieme" per cercare di generare blocchi unendo gli sforzi dei singoli minatori.
Chi viene pagato in questo caso è la pool, che poi distribuisce il guadagno sui partecipanti in maniera proporzionale alla potenza di elaborazione che è stata condivisa.
newbie
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Quando un miner "trova" un blocco verifica un tot di transazioni. Per "ricompensa" riceve dei bitcoin.
I bitcoin che riceve sono: un reward fisso + la somma delle commissioni delle transazioni che verifica.
Al momento il reward fisso è 25 BTC. Il reward fisso circa ogni 4 anni si dimezza, quindi tra un po' sarà 12,5 BTC.
Il reward fisso è composto da Bitcoin nuovi, che vengono assegnati dal network al miner (in pratica è come una stampa di nuova moneta).
nel 2009 quando Satoshi ha messo online Bitcoin è stato generato da lui il primo blocco, che a suo tempo conteneva 50 BTC, e poi ha continuato a generarli tutti lui finché qualcun'altro si è connesso.

Nessuna organizzazione, nessuno gestisce nulla, è tutto controllato automaticamente dal network p2p Smiley

PS. se vuoi approfondire qui lo spiega meglio  Wink https://en.bitcoin.it/wiki/Mining

Il network a cui ti riferisci corrisponde alla Pool in cui si effettua l'attività di miniing? Per esempio Slush?

Faccio un esempio per rendere piu' semplice la mia domanda: c'è un agente che svolge un lavoro di promozione per l'Enel. Alla fine del mese riesce a concludere un numero X di contratti e percepisce uno stipendio composto da una quota fissa piu' le commissioni proporzionali al numero di contratti. In quest'esempio sia la quota fissa che quella variabile sono pagate dall' Enel.
Nel caso del Bitcoin la quota fissa è pagata dal network (che se ho capito bene corrisponde ad una banca centrale). Ma la quota variabile da chi è pagata?

Grazie ad entrambi per le risposte.
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Chiunque voglia acquistarli... è come comperare le mele al mercato solo che al posto che prendere un mezzo di trasporto e andare dal fruttivendolo utilizzi il tuo piccì e li vendi su un exchanger.

Scusami, non ho ben capito. Io miner sono il venditore di Mele che corrispondono alle verifiche effettuate mediante l'hardware, in cambio un cliente mi paga in bitcoin queste verifiche che ha effettuato il mio hardware? E' corretto questo ragionamento?
No, lui intendeva che puoi vendere i Bitcoin (per euro o altro) a chiunque voglia comprarteli. è un discorso diverso e non ha nulla a che fare con l'emissione di bitcoin del protocollo, quella ho cercato di spiegarla nel mio primo post in questo topic.
newbie
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Chiunque voglia acquistarli... è come comperare le mele al mercato solo che al posto che prendere un mezzo di trasporto e andare dal fruttivendolo utilizzi il tuo piccì e li vendi su un exchanger.

Scusami, non ho ben capito. Io miner sono il venditore di Mele che corrispondono alle verifiche effettuate mediante l'hardware, in cambio un cliente mi paga in bitcoin queste verifiche che ha effettuato il mio hardware? E' corretto questo ragionamento?
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Quando un miner "trova" un blocco verifica un tot di transazioni. Per "ricompensa" riceve dei bitcoin.
I bitcoin che riceve sono: un reward fisso + la somma delle commissioni delle transazioni che verifica.
Al momento il reward fisso è 25 BTC. Il reward fisso circa ogni 4 anni si dimezza, quindi tra un po' sarà 12,5 BTC.
Il reward fisso è composto da Bitcoin nuovi, che vengono assegnati dal network al miner (in pratica è come una stampa di nuova moneta).
nel 2009 quando Satoshi ha messo online Bitcoin è stato generato da lui il primo blocco, che a suo tempo conteneva 50 BTC, e poi ha continuato a generarli tutti lui finché qualcun'altro si è connesso.

Nessuna organizzazione, nessuno gestisce nulla, è tutto controllato automaticamente dal network p2p Smiley

PS. se vuoi approfondire qui lo spiega meglio  Wink https://en.bitcoin.it/wiki/Mining
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Chiunque voglia acquistarli... è come comperare le mele al mercato solo che al posto che prendere un mezzo di trasporto e andare dal fruttivendolo utilizzi il tuo piccì e li vendi su un exchanger.
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Salve a tutti, ho svolto una tesi sull'attività di mining dei bitcoin. Nella discussione ho intenzione di riassumere il processo di generazione dei bitcoin pressoché con la seguente frase
"Il processo che dà origine alle monete digitali prende il nome di “mining”. La traduzione letterale dall’inglese è estrazione. E’ stato dato questo nome per indicare l’analogia con il prelievo dei metalli preziosi che avviene nelle miniere. Nel caso dei bitcoin, i minatori sono coloro che si collegano alla rete mettendo a disposizione la potenza di calcolo del loro hardware che può essere la scheda video di un computer o un dispositivo ASIC. La potenza dell’hardware serve ad eseguire i complicati calcoli, sottoposti dall’algoritmo che sta alla base del bitcoin, che sono necessari per un compito molto importante ossia  verificare che le transazioni di denaro virtuale avvengano in modo lecito e sicuro. In cambio, a ogni verifica andata a buon fine, i minatori ricevono dei bitcoin gratuiti. " Però, ora mi chiedo da chi vengono pagati i bitcoin che i miners ricevono? Nel 2009, quando i bitcoin erano appena nati, ci sono state delle organizzazioni che hanno il via alla consegna dei bitcoin ai miners?
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